| Biografia Michel Jean |
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Michel Jean è nato il 22 marzo 1960 ad Alma, in Canada ed è un giornalista televisivo e scrittore canadese, conduttore del notiziario TVA Nouvelles nei fine settimana. In passato ha lavorato come presentatore per la rivista di notizie JE di TVA e per il canale di informazione 24 ore su 24 RDI. Oltre alla sua carriera giornalistica, Jean è un autore di successo, noto per i suoi romanzi che esplorano temi legati alla storia, all’identità e ai diritti delle popolazioni autoctone, con un’attenzione particolare alla sua eredità Innu.
Tra le sue opere più celebri figura Kukum, pubblicato in Italia da Marcos y Marcos. Questo romanzo, tradotto da Sara Giuliani e illustrato da Andrea "drBestia" Cavallini, racconta la storia della sua bisnonna Almanda, una donna di origini irlandesi che abbracciò la cultura e il modo di vivere degli Innu, una delle Prime Nazioni del Québec. Rimasta orfana e cresciuta da una coppia di agricoltori, Almanda incontrò Thomas, un giovane autoctono, e scelse, all’età di quindici anni, di seguirlo in un viaggio geografico e spirituale attraverso Nitassinan, il territorio tradizionale degli Innu nel nord-est del Nord America.
Attraverso una narrazione intima e poetica, Michel Jean descrive la vita nomade degli Innu, scandita dal ritmo delle stagioni e dal profondo rispetto per la natura. Il romanzo restituisce immagini vivide del fiume Péribonka, delle montagne e degli accampamenti stagionali, contrapponendo la bellezza incontaminata del territorio alle devastazioni della modernità e della colonizzazione. La storia di Almanda e Thomas è un racconto di integrazione culturale, amore e resilienza, ma anche una denuncia delle violenze storiche subite dalle comunità autoctone, come il trauma delle scuole residenziali, dove migliaia di bambini indigeni furono strappati alle loro famiglie con l’intento di annientare la loro identità culturale.
Jean utilizza la letteratura come strumento di memoria e resistenza. Come lui stesso sottolinea, “Se non raccontiamo le nostre storie, chi lo farà al nostro posto?”. Nonostante le cicatrici lasciate dalla colonizzazione, Michel Jean vede segnali di speranza: un numero crescente di giovani autoctoni si sta riappropriando della propria identità, frequentando l’università e dando voce alle loro storie. Con Kukum, Jean non solo rende omaggio alla sua bisnonna e alla comunità Innu, ma contribuisce a preservare una cultura che lotta per la sua sopravvivenza.
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