| Biografia Piedad Bonnett |
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Piedad Bonnett Vélez, nata il 17 gennaio 1951 a Amalfi, in Colombia, è una delle voci più autorevoli e riconosciute della letteratura latinoamericana contemporanea. Poetessa, romanziera, saggista e drammaturga, Bonnett ha saputo conquistare un vasto pubblico grazie alla sua sensibilità, profondità e abilità nello scandagliare le emozioni umane attraverso la scrittura.
Fin dalla giovane età, Bonnett dimostrò una propensione naturale per le lettere. Cresciuta in una famiglia intellettuale, ha avuto accesso a una vasta gamma di letture che hanno alimentato la sua curiosità intellettuale e la sua passione per la scrittura. Dopo aver completato gli studi secondari, si trasferì a Bogotá, dove si laureò in Filosofia e Lettere all'Università delle Ande. Successivamente, conseguì un master in Teoria dell'Arte, sempre presso la stessa università.
La sua carriera letteraria iniziò negli anni '80 con la pubblicazione della sua prima raccolta di poesie, "De círculo y ceniza" (1989), che ricevette subito l'attenzione della critica per la sua capacità di combinare la precisione del linguaggio con una forte carica emotiva. Da allora, Bonnett ha pubblicato numerose altre raccolte poetiche, tra cui "El hilo de los días" (1995), "Tretas del débil" (2004) e "Explicaciones no pedidas" (2011), che hanno consolidato la sua reputazione come una delle poetesse più importanti della sua generazione.
Oltre alla poesia, Bonnett ha anche esplorato altri generi letterari con grande successo. Il suo primo romanzo, "Después de todo" (2001), racconta la complessità delle relazioni umane con una prosa elegante e incisiva. Questo romanzo fu seguito da altri lavori significativi come "Para otros es el cielo" (2004) e "Lo que no tiene nombre" (2013), un libro profondamente personale in cui l'autrice affronta il dolore della perdita del figlio Daniel, morto suicida. Quest'opera è stata accolta con grande rispetto e ammirazione per il modo in cui Bonnett riesce a trattare un tema così doloroso con delicatezza e onestà.
Il lavoro di Bonnett non si limita alla letteratura; è anche un'influente figura accademica e culturale. Ha insegnato per oltre venti anni all'Università delle Ande, contribuendo alla formazione di numerosi studenti nel campo della letteratura e delle arti. Inoltre, ha collaborato con vari giornali e riviste culturali, dove ha pubblicato saggi e articoli su temi letterari, sociali e politici.
Tra i riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera, si possono menzionare il Premio Nacional de Poesía del Ministerio de Cultura de Colombia (1994), il Premio Casa de las Américas (2013) per il libro "Explicaciones no pedidas" e il Premio Internacional de Poesía Ciudad de Granada Federico García Lorca (2018), che conferma la sua rilevanza non solo nel panorama letterario latinoamericano ma anche internazionale.
Il suo impegno nella difesa dei diritti umani e la sua sensibilità nei confronti delle problematiche sociali emergono non solo nei suoi scritti, ma anche nella sua attività pubblica. Bonnett è una fervente sostenitrice della pace in Colombia e ha partecipato attivamente a diverse iniziative volte a promuovere la riconciliazione e la giustizia sociale nel suo paese.
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