Scrittura creativa

Zam => Comunicazioni alla e dalla redazione => Topic aperto da: Platino - Maggio 09, 2013, 11:18:49

Titolo: La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Platino - Maggio 09, 2013, 11:18:49
Da un mio scrupolo, dovuto a una brutta esperienza precedente, con mio rammarico ho visto che è possibile la funzione copia/incolla dalle varie sezioni. Non sarebbe meglio, per rispetto degli Autori, dei lavori o idee proposte e pubblicate, eliminare questa possibilità dal forum verso l'esterno? Cioè di interdire questa funzione che permette a qualsiasi persona di appropriarsi tranquillamente di lavoro altrui e farsene merito o peggio lucro?
Mi è già successo su altro Forum di vedermi poi pubblicati, sia su altro Forum, blog che su FB con autore diverso alcuni miei lavori o scritti.
Grazie
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Doxa - Maggio 09, 2013, 13:21:31
Non sono d'accordo con te.

Io uso il copia ed incolla solo per i miei post dedicati all'iter amoroso, perché li riprendo dopo averli scritti nel modo che ritengo opportuno. 

Il tuo diniego per il copia ed incolla sottende di vedersi riconosciuto il diritto d'autore, anche economicamente. Ma i tanti post nel forum meritano il copyright ?

Per i tuoi elaborati che consideri meritevoli di tutela inserisci questo simbolo: © seguito dal  tuo nome  e dalla data. Non so quanto questo possa essere utile nel web.
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Platino - Maggio 09, 2013, 13:43:33
Allora, io quando scrivo, normalmente preparo altrove e incollo sul post. Io non posso fare il nome del forum dove mi sono stati sottratti i miei scritti, solo che è accaduto e credo non sia sufficente ad evitare questi episodi quanto suggerisci.
La mia era una osservazione pratica, che comunque non posso imporre a priori. Solo faccio testo di quanto accadutomi e potrebbe accadere eventualmente.
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Nuvolone - Maggio 12, 2013, 02:00:00
Si farebbe un gran torto a DottorStranamore che ci vive di copia/incolla, ha copia/incollato anche alcuni miei scritti senza il mio consenso, ma giustamente egli dice: "Ma i tanti post nel forum meritano il copyright ?"
Se tu li copi e incolli... evidentemente ....
meritano il copyright  ;D
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Doxa - Maggio 12, 2013, 13:24:41
Fammi sapere quali sono i tuoi post che li toglierò.

Ed è meglio che taccio per quieto vivere.
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: nihil - Maggio 12, 2013, 15:21:25
Da un mio scrupolo, dovuto a una brutta esperienza precedente, con mio rammarico ho visto che è possibile la funzione copia/incolla dalle varie sezioni. Non sarebbe meglio, per rispetto degli Autori, dei lavori o idee proposte e pubblicate, eliminare questa possibilità dal forum verso l'esterno? Cioè di interdire questa funzione che permette a qualsiasi persona di appropriarsi tranquillamente di lavoro altrui e farsene merito o peggio lucro?
Mi è già successo su altro Forum di vedermi poi pubblicati, sia su altro Forum, blog che su FB con autore diverso alcuni miei lavori o scritti.
Grazie
Fortunatamente a me non è mai accaduto, ma se sai chi è il colpevole, a parte la cosa dei diritti d'autore, puoi sempre sputtanare il colpevole, indicando il sito dove hai postato il tuo lavoro precedentemente al furto!  Facci sapere come ti sei regolato.
Ma intendi dire che sono stati rubati i tuoi scritti da qui?
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: nihil - Maggio 12, 2013, 15:28:03
Si farebbe un gran torto a DottorStranamore che ci vive di copia/incolla, ha copia/incollato anche alcuni miei scritti senza il mio consenso, ma giustamente egli dice: "Ma i tanti post nel forum meritano il copyright ?"
Se tu li copi e incolli... evidentemente ....
meritano il copyright  ;D

questa è un accusa grave che devi testimoniare. Inoltre non mi pare che tu abbia postato qualcosa di tuo se non commenti, più o meno gentili, e qualche poesia, peraltro buona. Non credo proprio che Il Dott, abbia preso tue poesie, passando da giovin fanciullo.  Qui di sicuro non è accaduto, se è invece accaduto altrove, non hai il diritto di accusarlo in zam  senza testimoni o prove e senza che lui possa chiarire. Vogliamo ricordare, a proposito di correttezza, quanti nick hai usato qui? e che in definitiva non ti sei mai nemmeno presentata?
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Platino - Maggio 13, 2013, 07:36:10
Da un mio scrupolo, dovuto a una brutta esperienza precedente, con mio rammarico ho visto che è possibile la funzione copia/incolla dalle varie sezioni. Non sarebbe meglio, per rispetto degli Autori, dei lavori o idee proposte e pubblicate, eliminare questa possibilità dal forum verso l'esterno? Cioè di interdire questa funzione che permette a qualsiasi persona di appropriarsi tranquillamente di lavoro altrui e farsene merito o peggio lucro?
Mi è già successo su altro Forum di vedermi poi pubblicati, sia su altro Forum, blog che su FB con autore diverso alcuni miei lavori o scritti.
Grazie
Fortunatamente a me non è mai accaduto, ma se sai chi è il colpevole, a parte la cosa dei diritti d'autore, puoi sempre sputtanare il colpevole, indicando il sito dove hai postato il tuo lavoro precedentemente al furto!  Facci sapere come ti sei regolato.
Ma intendi dire che sono stati rubati i tuoi scritti da qui?

Non da qui, ma da un'altro Forum su cui partecipavo con i miei scritti. Me li sono ritrovati, pari pari su un blog prima, su un'altro forum poi. Credo di capire comunque che l'autore sia sempre lo stesso. Io ho interpellato direttamente i due nick, ma senza ottenere alcuna risposta. In compenso, viste le prove prodotte, uno dei due nick è stato rimosso dall'amministratore del forum dove sono accaduti i fatti. . 
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: nihil - Maggio 13, 2013, 08:04:24
BENE! la rimozione è il minimo che si possa avere. Per controllare se i nostri scritti hanno preso altre strade basta digitare alcune righe di un testo in google e vedere dove sono pubblicate. Lo sapevate?
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Platino - Maggio 13, 2013, 09:33:41
Esatto, io l'ho fatto con testi di poesie che avevo pubblicato sul forum e me li sono ritrovati altrove...
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Nuvolone - Maggio 13, 2013, 15:31:11
Va bè, tanto sai quante cose mi hanno copiato o rubato? A cominciare dalla poesia che scrissi alle elementari, era una preghiera a Gesù bambino, e piacque così tanto all'insegnante e a tutta la classe che fu imparata a memoria e la si recitava tutte le mattine prima della lezione, insieme al Padre nostro e l'Ave Maria. Dopo qualche anno persi il quaderno dove l'avevo scritta e non so più che fine abbia fatto, non la ricordo più, chissà, è probabile che qualcuno si sia presa la paternità di quella poesia. Tanto per fare un esempio.
Comunque io quando copio qualcosa riporto il tutto tra virgolette e alla fine  il nome dell'autore, oppure aggiungo il link della pagina dove ho tratto il pezzo virgolettato.
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Platino - Maggio 14, 2013, 08:06:09
Vorresti dire che dovrei lasciar perdere? Per me il tuo comportamento è corretto, il dire il riferimento, l'autore, il blog o forum. Non è corretto passarlo per proprio.
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Nuvolone - Maggio 14, 2013, 13:14:56
No, no, nel tuo caso fai bene a difendere i tuoi scritti. Ho fatto il mio esempio, ma allora non pensavo affatto di poter fare la poetessa di conseguenza non pensavo che quella poesia potesse avere un pur minimo valore. Per quanto riguarda le citazioni che Stranamore ha fatto e vorrà fare, non mi dispiace, anche perché sono solo delle parti di miei post, nulla di speciale; era solo una battuta al "Ma i tanti post nel forum meritano il copyright?"
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Nuvolone - Maggio 17, 2013, 15:56:48
Non posso dire che tu non legga i miei post Nihil, perché siete continuamente incuriositi a controllare ciò che scrivo, quindi non penso che non ti sia accorta che io, sin dall'inizio, ho scritto molto di mio, oltre ai commenti, e non solo le poesie che sto scrivendo ultimamente.  Il Dott. Stranamore non ha copiato mie poesie, non ho detto questo, ma d'altronde anch'io copio e incollo qualcosa che lui scrive, siamo pari !  :Ppp: Ovvio che non era un rimprovero per aver copiato qualcosa dei miei post, ma il "rimprovero" semmai era riferito alla sua opinione che non tutto ciò che si scrive è degno di tutela. Per me non è proprio esatto, anche se non sono poesie o racconti, qualsiasi produzione propria può essere comunque meritevole (in teoria, che poi nella pratica non possiamo fare ricorso sempre alla tutela del copyright) al di là che possa essere dagli altri giudicato di valore o artistica o meno (anche una tesi di laurea può essere tutelata dal diritto d'autore, ma qui stiamo già su un piano più meritevole). Infatti perciò dicevo: se non fossero minimamente meritevoli, perché qualcuno li copia/incolla? Questo era in sostanza ciò che volevo dire. Inoltre, a proposito di correttezza, per l'ennesima ed ultima volta ribadisco (ne abbiamo già parlato in pvt) che NON ho usato altri nick su questo come in qualsiasi altro forum  dove io partecipo; sono me stessa, sempre, ed esprimo sempre quello che penso, non ho bisogno di usare più nick nello stesso sito. E poi... mi spieghi che caxxo c'entra il discorso dei nick con quello del topic? Poi non vi lamentate se vi rispondo male !   
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: nihil - Maggio 17, 2013, 16:55:36
certo che leggo i tuoi post, leggo quelli di tutti, anche se non sempre commento.
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: rino - Giugno 10, 2013, 12:04:23
Salve,
mi permetto dire la mia,anche se son niubbo :redd:
bloccare il copia/incolla con un javascript semplicissimo si può fare ma servee a nulla in quanto basta salvare la pagina su pc e...voilà si puo' copiare...
personalmente ho postato anni su un forum dove non risulta il nome dell'autore( o nick)  ameno di varie 'peregrinazioni' e non mi dava noia...
vedo spiegarmi meglio: ho visto miei post su altri forum con vari nick ed ho pensato che se me l'han rubati è perchè piacevano :mah:....perchè a meno che non inserisco nome e cognome registrando la data di invio se è firmato Pinco,gino,ginetta o Piripalla....posso sempre esser io ma anche no :Ppp:
insomma io non mi preoccupo anche se il mio è un pensiero personale vche trova pochissimi fedeli ( ma non ne cerco) motivato,sicuramente,dal fatto che scrivo 'a modo mio' ,magari non all'altezza di molti che l'onore leggere e quindi non do importanza alla ''condivisione rubata'' ma anzi...
sottolineo quanto detto è opinabile il motivo del mio commento è solo che non si può annullare il copia/incolla perchè aggirabile.

saluti,
rino
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: nihil - Giugno 10, 2013, 14:17:26
se qualcuno mi rubasse i post, io mi incavolerei e di molto. Ogni scemenza che scrivo è mia e tale deve rimanere, altri si scrivano le loro!  :prtr: sono talmente gelosa delle mie cose che ho il terrore che Dante mi scopra e voglia una collaborazione! :sl:
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: piccolofi - Giugno 26, 2013, 18:05:54
Vedo ora queste osservazioni e proposta di Platino, nonché la discussione che ne e' seguita.
Mi permetto di dire una cosa, al di la' di mosse pratiche che non saprei indicare :
non trovo giusto fare ironia o battutine sulla meritevolezza o meno degli scritti dei vari frequentatori di Zam, perché, a mio parere, qualunque scritto e' sacro e deve essere attribuito nel bene e nel male unicamente a chi l'ha scritto.  Che altri, idioti e penosi umanamente, si approprino di cose non loro spacciandole per creazioni proprie, dovrebbe essere stigmatizzato sempre e comunque.
Sara' perché io ho un enorme rispetto dell'individualita' e unicita' di ogni persona, ma proprio non mi va giu' che ci sia chi indisturbato puo' fare certi scherzetti.
Platino ha ragione ad esserne offeso e a desiderare una tutela.  Purtroppo non vedo come sia possibile, a meno che, appunto, non ci sia modo di inibire la funzione di copia/incolla verso l'esterno.
Quanto ai copia/incolla interni a Zam, direi che sono fatti per stralciare pezzi dello scritto di un altro, onde citarli letteralmente per poi commentarli, e in questo vedo solo praticita' : mica c'e' da litigarci.
Chiudo dicendo che secondo me la gente che " ruba " e spaccia per proprio dimostra solo una limitatezza mostruosa : come fanno a non sentirsi dei poveri vermi?   A non accorgersi che con quella mossa si sono autoaccusati di nullita'?
Perché una persona con una dignita' e un minimo di capacita' fa in proprio.  Bello o brutto che sia il suo " parto ", vuol poter dire " questo l'ho fatto io ".
E gli altri.. o leggeranno o afferreranno il sacchetto.
 
[color=pink]P.S  :  Nihil[/color], ma proprio Dante vai a prendere?  Troppo serioso per voler copiare te, non avrebbe capito l'umorismo...
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: nihil - Giugno 27, 2013, 06:55:45
l'impossibilità di fare copia-incolla verso l'esterno l'ho trovata in un solo sito, credo dipenda dal programma della piattaforma, però sarebbe utilissimo.
 abow
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Platino - Agosto 19, 2013, 12:25:05
Nihil, concordo nuovamente dal mio punto di vista, andrebbe applicato anche qui, dall'interno all'esterno. Internamente no, anzi, credo sia utile per scambi diretti...
Comunque sono a conoscenza di più siti, dove questa limitazione è indicato anche per regolamento.   
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Doxa - Agosto 20, 2013, 22:28:35
(http://ilgiornaleletterario.files.wordpress.com/2013/04/copyright-prospektiva.jpg)

Il giornalista e scrittore inglese  Tim Park considera il copyright “un biglietto della lotteria, al vincitore assicura guadagni nel tempo a chi ha avuto l’idea prima di un altro.

In gioco c’è sempre  la dicotomia  tra arte e profitto.
Il copyright inteso come diritto di invenzione su un’opera d’arte si riduce a questo: se sei qualcuno hai diritto a vedere riconosciuti i tuoi diritti, se non sei nessuno, fattene una ragione.

Park  domenica 17 marzo 2013 (pag. 30)  sull’inserto  culturale  de “Il Sole “4 Ore” ha pubblicato un suo articolo  col titolo “Ha ancora senso il copyright ?”
Nel sottotitolo  afferma: “Già contestato e difficile da proteggere, nell’era di Internet sembra dover decadere. E se tutela la creatività,  innesca anche un approccio al guadagno.”

Poi si dilunga  su due colonne per dire che: “Ho, o no,  il diritto, come autore,  di impedire alla gente  di riprodurre i miei libri gratis ? Dovrei averlo ? Conta veramente qualcosa ? 

‘Mi hanno privato del diritto  di avere uno schiavo’  ha scritto Max Stirner  a proposito dei diritti umani. Una frase paradossale per ricordarci  che quelli che chiamiamo diritti non sono altro che ciò che la legge concede a una parte o all’altra in ogni conflitto di interessi. Non esistono diritti in natura e i diritti sono spesso diversi in Paesi diversi.

Il copyright, quindi, fa parte di un apparato legislativo che governa il rapporto  tra individuale e collettivo, il più delle volte difendendo il primo a scapito del secondo. Si avrà il copyright  solo in una società in cui si riconosce  un valore altissimo all’individuo, all’intelletto individuale e ai prodotti dell’intelletto individuale.
Di fatto,  l’introduzione di una legge sul diritto d’autore è uno dei segni del passaggio da una visione gerarchica  e olistica della società a una basata su speranze e aspirazioni dell’individuo. Non sorprende che la prima a muoversi legalmente verso la creazione del concetto di copyright sia stata la Gran Bretagna di fine Seicento.

Ufficialmente l’idea è che lo scrittore,  l’artista o il musicista dovrebbero ricevere il giusto riconoscimento per i propri sforzi. Il che è curioso. C’è pochissima giustizia nei proventi che ricevono gli artisti. Opere dal valore identico producono guadagni totalmente diversi o nessun guadagno affatto. C’è chi diventa miliardario e chi non riesce neanche a pubblicare . E’ possibilissimo che la qualità delle opere di questi due scrittori sia molto simile. Lo stesso libro può avere un destino totalmente diverso in Paesi diversi. Ogni idea di giustizia  per i guadagni degli artisti è naif.

In realtà,  più brutalmente,  il vero scopo del copyright è di impedire ad altri di lucrare sulla mia opera senza pagarmi un tributo, perché la mia opera appartiene a me.  E’ mia. Parliamo di proprietà e di controllo. La legge, al momento, mi riconosce come il proprietario di quello che scrivo, pertanto ho il diritto di seguire la sorte di ogni copia del libro che ho pubblicato e di chiedere una percentuale sul prezzo di vendita. Questo diritto è lo stesso sia che io venda duecento copie del libro in un’edicola locale sia che ne venda venti milioni in cinque continenti.
E quando muoio passo questa proprietà ai miei figli che percepiranno le royalties su ogni copia prodotta e venduta della mia opera, come se avessero ereditato un’azienda o una proprietà. Ma soltanto per settant’anni. Dopo tutte queste concessioni  all’individuo, e poi alla sua famiglia, alla fine la società nega che la proprietà intellettuale equivalga alla proprietà fisica. I miei eredi possiederanno la mia casa per sempre, ma a un certo punto il prodotto della mia mente diventerà di dominio pubblico.  Qui la logica, ufficialmente, è che ormai io ho avuto , e la società,  per sviluppare una cultura condivisa, incoraggiando l’accumulo del sapere collettivo, ha bisogno di avere libero accesso ai prodotti del mio intelletto.

Nel recente passato la durata del copyright è stata estesa da 50 a 70 anni dopo la morte dell’autore. Capiamo subito che una simile decisione  è arbitraria e potrebbe facilmente cambiare di nuovo. Era proprio necessario che il nipote di James Joyce potesse chiedere più o meno quello che voleva per le citazioni dall’opera dell’autore, persino nei testi accademici, fino a sessantanove anni dopo la sua morte ? Ha senso che se cito tre o quattro vwersi dai Quattro Quartetti in un libro sulla meditazione io debba pagare duecento sterline per il lascito letterario di T. S. Eliot ?  Si ha l’impressione che gli stessi autori si sarebbero ribellati, il che ci illumina sul vero motivo per cui è concesso che le opere escano dalla protezione dei diritti, Perché questa sarebbe stata la volontà dell’autore. Una volta protetta la stretta cerchia familiare, la disponibilità delle sue opere e la celebrità sono più importanti per un autore dei redditi di discendenti  che non ha mai conosciuto. La decadenza del copyright è una concessione ai sogni di immortalità dell’autore a spese della famiglia.

Il diritto d’autore è sempre stato contestato e difficile da proteggere. Dickens, Lawrence, Joyce e schiere di autori minori hanno tutti lottato contro le edizioni  piratate delle loro opere.  Nel Novecento, l’apertura di un mercato  internazionale dei libri  e i progressi nelle tecniche di riproduzione hanno esasperato il problema.  Ci si può aspettare  davvero che ogni Stato difenda i diritti degli autori stranieri  quando la maggior parte dei bestseller internazionali proviene da una decina di Paesi e in misura preponderante dagli Stati Uniti ?  Né la violazione del copyright  viene generalmente ‘percepita’  allo stesso modo del furto, con o senza scasso; non ho mai sentito di pirati del copyright afflitti dal senso di colpa o dal rimorso.   A rendere ancor più instabile la situazione, l’innovazione introdotto insieme da Internet  e dall’ebook  ha aumentato notevolmente  la possibilità di copiare e distribuire libri piratati. Si ha sempre più l’impressione che questa legge possa decadere.

Per capire come possa sopravvivere nell’era del testo elettronico, dobbiamo chiederci, al di là di ogni pietismo e sottigliezza legale,  qual è la sua vera funzione sociale e se c’è almeno una larga fascia di persone che desiderano che quella funzione continui. Il copyright dà allo scrittore un forte incentivo finanziario  e rinchiude il suo lavoro nel mondo del denaro; ogni libro diventa un biglietto della lotteria. Vendite enormi significheranno guadagni enormi.  Il copyright quindi incoraggia un romanziere a indirizzare  la sua opera non al suo gruppo di riferimento più prossimo, a coloro di cui più brama l’approvazione, ma al maggior numero possibili di lettori che possano permettersi un libro  in brossura. Tantissimi romanzi, lunghi quanto scadenti, non si scriverebbero affatto senza la legge sul copyright. E’ un diritto che crea anche spazzatura.

Da una parte, allora, concedendo il copyright la società dichiara di nutrire un grande rispetto  per la creatività individuale  -ogni membro della società può sognare di poter un giorno beneficiare  del diritto d’autore, di trasformare il genio in denaro-  dall’altra però trascina l’autore in una mentalità borghese ; d’ora in poi avrà un forte interesse in mercati stabili e ben vigilati. Insomma, il diritto d’autore lega lo scrittore alla polis ; colpisce infatti quanto pochi oggi siano gli scrittori creativi realmente rivoluzionari, impegnati cioè nella ricerca di un modello di società davvero diverso.  C’è un atteggiamento vagamente sovversivo , liberale e antiautoritario , questo si, che paradossalmente è diventato  quasi convenzionale; ci si aspetta da un autore  che sia insoddisfatto della società . Allo stesso tempo, con un assegno delle royalties che dipende da accordi internazionali,  trasferimento elettronico di fondi e una disponibilità a perseguire la pirateria, l’autore o l’autrice sono più creature  dello status quo che suoi nemici."   
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Doxa - Agosto 21, 2013, 07:26:06
A Tim Park ha risposto l'avvocato Fabio Macaluso, esperto di comunicazioni e diritto d'autore, per dirgli “Sì, il copyright ha ancora senso”.

Secondo l'avvocato Macaluso "Sono sempre di più a pronunciare il de profundis del copyright, suggerendo che esso debba decadere perché, come affermato da un noto letterato inglese, esso <<crea anche spazzatura>>. Si ritiene che il diritto d’autore orienti la ricerca e la produzione dei talenti verso opere dal miglior ritorno economico, imborghesendo gli artisti che perderebbero di motivazione per contrapporsi ai sistemi sociali consolidati. Si pensa anche che il copyright, che assicura rendite prolungate nel tempo, non è il corretto incentivo per la produzione artistica e culturale, piuttosto un <<biglietto della lotteria>> cui gli autori accedono per tentare di diventare milionari.

Questi ragionamenti sono suggestivi. Essi poggiano però su una base errata. Il copyright non è  l’unico elemento che motiva lo sforzo creativo degli artisti. Lo ha spiegato molto bene lo scrittore americano Steve Johnson, autore di un saggio di grande  successo sulla storia naturale dell’innovazione, che dimostra come le buone idee siano generate da componenti diverse, che si combinano fra loro. Tra queste, le associazioni casuali di idee, il desiderio insopprimibile del superamento dei generi (Schönberg inventò la dodecafonia nel solco di maestri come Liszt e Wagner), o gli stessi errori utili su cui hanno prosperato le avanguardie (si pensi solo al fenomeno musicale del Punk degli anni settanta dello scorso, cha ha elevato gli errori quasi a sistema).

A questi elementi se ne accosta un altro, anch’esso naturale e senz’altro incomprimibile: il desiderio di ognuno di affermare la paternità di una nuova espressione e rivendicarne la legittima titolarità (o, più comunemente detta, la proprietà). Qui entra in gioco il copyright, che assicura il vincolo tra l’autore e la sua opera, conferendo i diritti morali (sempre trascurati, nonostante la loro importanza) e patrimoniali. Non è decisivo che esso sia un diritto naturale o meno, perché i processi innati di creazione e la loro incentivazione morale ed economica camminano insieme, condizionandosi a vicenda: nel <<brodo primordiale>> delle idee è inserito un innesco artificiale che agevola la loro affermazione. E non può sfuggire che le opere d’autore, per non rimanere confinate alla conoscenza di élite ristrette, devono essere accessibili attraverso la loro commercializzazione. Ad esempio, senza le gallerie non sarebbero emerse i lavori di schiere di grandi artisti, selezionate dai mercanti d’arte per esclusivi fini economici. Così, il genio selettivo e il denaro di Ambroise Vollard hanno affermato i dipinti di Picasso o Rouault e se probabilmente ci siamo persi qualche talento rimasto sconosciuto, questo fa parte del destino umano se anche un artista come Van Gogh <<raccolse>> il suo successo solo dopo la morte.  Indirizzare la produzione artistica verso fini mercantili è dunque un dato scontato e per questo la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo prevede che ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti dalla produzione letteraria e artistica di cui sia autore, non tralasciando la salvaguardia degli interessi patrimoniali di cui quest’ultimo.

Solo questo meccanismo permette l’emergere delle avanguardie, che si esprimono in quanto finanziate attraverso la commercializzazione dei prodotti di consumo più facile. Gli editori hanno in collana i grandi scrittori, ma anche autori meno ovvi, così come la Deutsche Grammophone pubblica contemporaneamente un’esecuzione di Beethoven e le opere di Luciano Berio, che hanno valore culturale elevato ma una potenzialità commerciale irrilevante. Il processo di imborghesimento e uniformazione degli autori è così ristretto proprio dai meccanismi del diritto d’autore, che, se eliminato o fortemente limitato, renderebbe la produzione culturale appannaggio dei ricchi, gli unici in grado di speculare intellettualmente senza preoccupazioni di natura materiale. Più pericolosamente, l’irragionevole compressione del copyright favorirebbe la concentrazione dei grandi player del mercato, soprattutto quelli operativi in Rete. Un’oligarchia di poche imprese, alleate tra di loro, imporrebbe prodotti <<troppo uguali>>, con buona pace del diritto al pluralismo culturale. Mettendo inevitabilmente fuori mercato i numerosi editori tradizionali (con o senza carta), la cui funzione, come ha spiegato recentemente Antoine Gallimard, consiste nell’insieme delle operazioni della <<lettura e la selezione dei manoscritti, il lavoro sui testi e le immagini, l’accompagnamento e la difesa degli interessi degli autori, la forza di proposizione dei nuovi progetti, le traduzioni, la promozione e la distribuzione>>. E’ difficile quantificare esattamente il valore di queste attività, ma è certo che il ruolo degli intermediari culturali appartiene al DNA delle società evolute e si spera che mai un editore come Gallimard, a causa dell’attacco al copyright, sia acquisito da un fondo pensioni, una società di telecomunicazioni, o, peggio ancora, posto sotto il controllo dello Stato."


L'avvocato Macaluso evita di entrare nel merito della durata di 70 anni del copyright. Questo a mio parere dovrebbe terminare con la morte dell'autore, invece nel modo vigente gli eredi, fino ai pronipoti,  godono di rendite parassitarie senza meriti, magari senza aver conosciuto il loro benefattore.

Ai 70 anni del copyright è collegata in parte anche l'esistenza della S.I.A.E. (Società italiana degli autori ed editori) che  riscuote  i proventi, in parte destinati a se stessa.

La SIAE fu creata  nel 1882 a Milano in forma associativa come "Società degli autori", voluta da scrittori, musicisti, editori e autori allo scopo di promuovere e salvaguardare la tutela del diritto d'autore che si traduce in denaro.
Titolo: Re:La funzione copia/incolla da eliminare dal sito verso l'esterno...
Inserito da: Doxa - Settembre 14, 2013, 10:26:56
Il giornalista e scrittore Roberto Gervaso in uno dei suoi aforismi ha scritto: "Il plagio è un atto d'omaggio. Chi copia, ammira."