Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Topics - polixena

Pagine: [1]
1
Anch'io Scrivo poesia! / Se questo è Natale
« il: Dicembre 25, 2012, 03:45:43 »
Se questo è Natale

In città il cielo é lontano,
una cupola grigia
riflette le luci
giù nelle strade
qualche luce d’artista
rimbalza sugli ombrelli aperti
tra la pioggia stanca
di questi giorni uguali
colori evanescenti, improbabili,
fluorescenti.

Quasi psichedelico l’effetto
che, ricordo, ottenevo
sfocando le gocce ferme sul vetro:
ragnatele di luce
frattali imperfetti
forse una vita indietro.
Riflessa sul selciato
di piazza Castello
la 500 blu.

Mentre indugio su questi ricordi
come filamenti d’argento
che si dipanano molli
gli occhi fissi nel vuoto…

Poi un sibilo, un rintocco
forse una campana, un botto
un’ auto che passa
quasi un fermo immagine
la pozza d’acqua
lo schiaffo sulla faccia
completamente bagnato
riapro gli occhi.

Timida un’imprecazione
lascia spazio allo stupore
sento un calore antico:
si danza attorno al fuoco.

Sopra, la notte tersa,
avvicina le stelle
quella dalla lunga scia
ci ha lasciato un messaggio:
che lo stupore non ci abbandoni
ed il mistero non ci spaventi
l’amore tra la terra ed il cielo
ci fa coscienti
colmando i nostri calici all’istante.

Poi d’improvviso rumor di sonagli:
ecco la slitta di Babbo Natale!
C’è festa oggi, al centro commerciale
la gente s’ammassa
ci sono gli sconti
davanti alla cassa.

Lungo le strade
c’è ansia e fervore
fermi al semaforo
stona il motore.
Giornali e TV
Non ti tirano su
Cerchi l’uscita
Al cine o in vacanza,
ma hai piena la panza
che ci vuole la gru!

Ma che scemo ho tutto sognato:
queste parole son come bignole
si seguon l’un l’altra
son suoni cangianti
dentro bolle sospese
esplodono con un… “pop”
rilasciando sorprese.

Ma ecco che qualcosa riaffiora
lo stridio improvviso
la lunga frenata
sono disteso per terra
la gente mi guarda
la mano alla bocca
gli occhi sbarrati
una sirena lontano
ho una smorfia un po’ storta
la voce è distorta
oddio l’aorta…

Mi solleva un dottore
sorrido alla ragazza bionda
che mi prende per mano
e mentre mi allontano
tra le luci folli delle feste
mi par di sentire:

dicono che se la caverà…

2
Anch'io Scrivo poesia! / Dedicato a mia figlia
« il: Novembre 01, 2012, 13:49:16 »
Distanze

Sono fuori per un lavoro
(ce ne fossero tanti…)
mangio nel self service
dell’IKEA,
ma tu dormi…
mi sono svegliato presto
stamattina:
notte agitata, latrati di cani,
voci dalla radio, zanzare.
5.05: sveglia,
e tu dormi…
Ti penso
(ogni tanto)
poi scorre la vita,
eventi che s’ accumulano,
il tempo si rincorre,
stringo i denti,
poi lascio andare:
la luna è alta nel cielo,
profumi d’altri tempi
invadono la notte,
appoggiato alla finestra
aspetto un cenno
che si calmi
che venga il silenzio,
poi dormo,
ma tu che fai?!
Sei forse abbagliata
dalle luci colorate della sera,
i grattacieli che si innalzano
inquieti a toccare
le ultime nuvole rosa,
un taxi giallo che passa:
sembra un film,
facce sconosciute
attraversano la strada
e tu felice per essere lì,
con loro,
poi di colpo
un sussulto di nostalgia
ti porta lontano,
uno sguardo, un sorriso,
ricordi di bimba,
un abbraccio ti stringe,
ma è solo un amico
che dice: abbiamo vinto!
Campioni del mondo,
si fa festa
e più vicina sembra la casa.
Ora ti vedo assonnata
la testa contro il vetro
del bus che ti riporta indietro.
Ora dormi
in chissà quale stanza,
quale letto lontano
mentre qui corro ai 140
verso Milano.
Ancora dormi,
ho appena mangiato,
intorno c’è gente:
donne e bambini
qualche anziano,
giovani coppie,
sogno nella mano,
volti felici, talvolta,
ma forse tu dormi…
Mi piace pensarti,
un giorno,
gli studenti attorno,
tu che parli d’arte,
a far rivivere i segni del passato
nell’ombra fresca di qualche cupola
a fissare i colori di un tempo
a raccontare le emozioni
dei grandi
o a raccontare le tue,
per lasciare un segno
che dentro porti anche un po’ di me…
Dormi piccola,
ora non ci pensare;
ecco mi tocca ancora
divorare strada, buttare km
alle spalle e poi anch’io
sprofonderò nel sonno.
E finalmente
la grande mela si sveglierà
e tu con lei
guarderai il sole
che ha lasciato i nostri tetti
e ora illumina
la dolce Signora.
Guai a dimenticare!
Custodisci immagini, elabora emozioni:
ti daranno forza quando dovrai lottare,
ti offriranno rifugio
quando avrai paura
o ti sentirai sola.
Tienti stretta la vita
è tutto ciò che hai:
cerca di coglierla
in ogni gesto
e ricorda di mettere il cuore
in tutto ciò che fai.


3
Musica / Canzoni canadesi (Quebec)
« il: Ottobre 21, 2012, 00:04:18 »
Tempo fa conobbi durante un viaggio che feci in Francia alcuni canadesi. Uno di loro mi spedì una cassetta con una scelta di canzoni. Oggi non la trovo più e da un po' di tempo sto andando alla ricerca dei pezzi che ogni tanto mi tornano alla memoria. Qui trovate i link degli unici due che per ora sono riuscito a rintracciare. Per me sono ovviamente un ricordo particolare che suscita emozioni legate a quel periodo.. ma credo che vi possano piacere. Si tratta comunque di brani che difficilmente si possono sentire da noi...

Ecco il primo link:

http://www.youtube.com/watch?v=lZAaEZAzGf0

e anche il testo:

Je reviendrai à Montreal

paroles: Daniel Thibon
musique: Robert Charlebois


Je reviendrai à Montréal
Dans un grand Boeing bleu de mer
J'ai besoin de revoir l'hiver
Et ses aurores boréales
J'ai besoin de cette lumière
Descendue droit du Labrador
Et qui fait neiger sur l'hiver
Des roses bleues, des roses d'or
Dans le silence de l'hiver
Je veux revoir ce lac étrange
Entre le cristal et le verre
Où viennent se poser des anges

Je reviendrai à Montréal
écouter le vent de la mer
Se briser comme un grand cheval
Sur les remparts blancs de l'hiver
Je veux revoir le long désert
Des rues qui n'en finissent pas
Qui vont jusqu'au bout de l'hiver
Sans qu'il y ait trace de pas
J'ai besoin de sentir le froid
Mourir au fond de chaque pierre
Et rejaillir au bord des toits
Comme des glaçons de bonbon clair

Je reviendrai à Montréal
Dans un grand Boeing bleu de mer
Je reviendrai à Montréal
Me marier avec l'hiver (bis)




Ed il secondo link:


http://www.youtube.com/watch?v=UZOM4koItSk&feature=related

e anche il testo:

QUAND LES HOMMES VIVRONT D'AMOUR

paroles et musique: Raymond Lévesque
cantato da Félix Leclerc, Gilles Vigneault et Robert Charlebois


Quand les hommes vivront d'amour,
Il n'y aura plus de misère
Et commenceront les beaux jours
Mais nous nous serons morts, mon frère

Quand les hommes vivront d'amour,
Ce sera la paix sur la terre
Les soldats seront troubadours,
Mais nous nous serons morts, mon frère

Dans la grande chaîne de la vie,
Où il fallait que nous passions,
Où il fallait que nous soyons,
Nous aurons eu la mauvaise partie

Quand les hommes vivront d'amour,
Il n'y aura plus de misère
Et commenceront les beaux jours,
Mais nous nous serons morts, mon frère

Mais quand les hommes vivront d'amour,
Qu'il n'y aura plus de misère
Peut-être songeront-ils un jour
À nous qui serons morts, mon frère

Nous qui aurons aux mauvais jours,
Dans la haine et puis dans la guerre
Cherché la paix, cherché l'amour,
Qu'ils connaîtront alors mon frère

Dans la grande chaîne de la vie,
Pour qu'il y ait un meilleur temps
Il faut toujours quelques perdants,
De la sagesse ici-bas c'est le prix

Quand les hommes vivront d'amour,
Il n'y aura plus de misère
Et commenceront les beaux jours,
Mais nous serons morts, mon frère.

4
Qualcosa di simile guardando i vari argomenti l'ho trovato qui: (Zammiani » Zam » Comunicazioni alla e dalla redazione » Proposta x miglioramento funzionalità sito), ma essendo già di qualche mese fa non so come sia stato esaudito o se è stato dimenticato visto che non c'è una risposta conclusiva da parte dellìamministratore.
La mia idea è questa: aprire uno spazio dove si possono riportare, magari selezionandoli i vari contributi personali in termini di poesie, racconti o altro eliminando così da un semplice ordinamento per argomento (come suggeriva carpediem) tutte le varie risposte e controrisposte e tenendo quindi solo gli scritti originali. Cosa serve? Beh se si vuole ripercorrere i contributi di un autore/utente lo si potrà fare con un semplice clic. Può essere una personale presentazione a cui l'autore stesso può fare riferimento a chi gli chiede: "Dove trovo/leggo qualche tuo scritto?"
Che ne pensate?
Se si volesse fare una finezza lo si potrebbe pensare proprio come un libro/quaderno sfondo tipo carta Ingres color ocra chiaro che si sfoglia dove si possono comporre le pagine con le stesse potenzialità del forum... Sto sognando troppo?!

5
Anch'io Scrivo poesia! / Il Sogno (piccolo acrostico)
« il: Ottobre 20, 2012, 14:39:17 »
Il sogno
(piccolo acrostico)

Tenerezza e
Inquietudine come
Velieri in
Orizzonti
Già
Lontani
Indaco e
Ocra. Tenui
Bagliori
Esplodono nella
Notte
Eterna.
Riflessi vermigli
E gialli
Nascondono da sempre
Albe e
Tramonti sulle
Acque silenziose.
Tessono con voli bizzarri gli
Uccelli, il mare al cielo, laggiù all’
Orizzonte...

6
Anch'io Scrivo poesia! / Pensando ad Elena
« il: Ottobre 19, 2012, 19:50:25 »
Pensando ad Elena

I saltimbanchi giocano sulla luna.
Nei tuoi occhi i sogni di una bambina.
Vorrei sentire le note
sulle quali danzano i folletti
nell’ombra dei tuoi pensieri.

7
Anch'io Scrivo poesia! / SE TU FOSSI
« il: Ottobre 03, 2012, 01:58:58 »


SE TU FOSSI


Se tu fóssi albero
io sarèi il muschio che ti protègge dai vènti del Nord

se tu fóssi fióre
io ape farèi il mièle miglióre

se tu fóssi séra
io sarèi la nòtte ad aspettarti

se tu fóssi vènto
io i segréti che ti pòrti déntro

se tu fóssi néve
io la tèrra che ti sostiène

se tu fóssi sóle
sarèi il profumo del fièno

se tu fóssi uccèllo
nell’infinito del mio cièlo voleresti.

8
Altro / Visitazione di un’opera d’arte
« il: Ottobre 02, 2012, 22:40:12 »
Visitazione di un’opera d’arte


S. Dalì. “Io a sei anni, quando credevo di essere una bambina mentre sollevo con molta cautela
la pelle del mare per osservare un cane che dorme all'ombra dell'acqua (1950)”.

...Dev’essere  notte; lentamente un’immagine sembra emergere dal buio. Seduto sulla mia sedia mi arrotolo i baffi. La tela è quasi vuota, ma poco alla volta la luce avanza e le mie mani seguono un irresistibile impulso. Rapide pennellate fissano un orizzonte tra terra e cielo. L’aria è calda e montagne appena abbozzate appaiono tremolanti. Da qualche parte in uno spazio indefinito si fanno avanti altre immagini, alcune più prepotenti, forse è  un sogno, ma io comincio ad immaginare la scena, che pian piano si fa sempre più chiara. L’orizzonte lontano, il sole alto nel cielo, la sabbia rovente si estende dalla riva di un mare immobile.
Si affrettano gli addetti, come un regista studio la scena, qualche pennellata al fondale, nuvole ocra si attardano verso est dove il cielo è più cupo. A tratti la luce si fa accecante, presto dobbiamo sistemare le rocce là sulla sinistra. Quella più piccola deve rimanere sospesa! Così non va… E poi le increspature non sono centrate attorno al masso. Diamoci da fare fra poco la luce sarà perfetta. Bisogna stabilizzare la pietra all’altezza giusta! Forza con il telo azzurro dovete stenderlo sulla sabbia. Dov’è la bambina? E il cane cosa aspettate a sistemarlo? Insomma sto perdendo la pazienza! Ah, eccolo (il cane) su, vieni, mettiti qui. Devi rimanere accucciato  in questa maniera, ecco così, perfetto. Il telo (l’acqua) deve lambire appena il dorso lasciandolo completamente all’ombra della pelle del mare. Solo la bimba (ah, eccola) sollevando delicatamente la pelle del mare scoprirà leggermente il cane, che sarà così illuminato dal sole. Manca la conchiglia, dov’è finita? Deve tenerla con la mano sinistra appoggiata al fianco e deve stare sospesa mentre afferra il telo. Ecco ora l’ombra è giusta! Per Dio toglietevi da davanti. Bau, bau! Fermo tu, cuccia e chiudi gli occhi e tu guarda il cane voltando leggermente la testa verso il basso. Di là le rocce devono arrivare fino al cielo e il mare è quasi uno specchio, ma quando viene sollevato si deve percepire la morbidezza liquida e sensuale. Qualcosa forse sta per arrivare da dietro le rocce o dal deserto, ma l’istante è magico, il tempo sospeso, il sole quasi allo zenit, da calore ad un’immagine altrimenti spettrale. La bimba è tranquilla, ma sicura, sa che deve fare attenzione. Tutto deve rimanere immobile. La luce ha ora fissato le immagini nei miei occhi. Una cornice impedirà a forme e colori di sfuggire. Domani i miei gesti seguiranno il vento del deserto e le pennellate obbediranno docili ai fili invisibili del sogno.


9
Anch'io Scrivo poesia! / Tanto l’erba cresce…
« il: Ottobre 02, 2012, 00:56:30 »

Sputa bla bla la radio
scorre l’asfalto sotto le ruote
odori di guerra, altrove
sibilo di sirene sui tetti, la notte.

Tanto l’erba cresce…

Saltimbanchi agli angoli delle strade
poeti d’assalto sui tram letterari
birre vuote sotto la panchina
e sopra a cacciar rime
mentre la gangia ti riempie gli occhi ed i polmoni
qualcuno vive sotto i cartoni…
Qualcuno muore sotto i cartoni!
Vigliacchi gli hanno dato fuoco con la benzina.

Tanto l’erba cresce …
sui cigli delle strade e sui muri


Oltre lo steccato, la ferrovia
scene dai finestrini
scorrono veloci
come fotogrammi di speranza
incontro alla notte.
Nel sottopasso l’eco solitaria
di una bomboletta che cade…
La scritta si leggerà domani!

Tanto l’erba cresce …
Tra i binari e sulle massicciate.


Fuori da certi locali
s’attardano,
ombre lunghe sui muri,
quelli che nessuno li aspetta
e c’è chi per aver rubato un sorriso
alla donna sbagliata
ha visto i lampi freddi della lama
e non l’ha raccontata.

Tanto l’erba cresce …
Lungo il fiume e le murate.


Forse aveva visto il suo regalo di Natale,
forse sentiva la felicità colmare il suo cuore,
perché forte stringeva le mani della mamma e del papà
quando i fari impazziti
si sono confusi con i loro occhi
sparpagliando qua e là ricordi e speranze
e spegnendo la loro vita sull’asfalto.

Tanto l’erba cresce …
Occupando i piccoli spazi fra i cubetti di porfido.


Troppo pochi sono ancora
coloro che amano e rispettano
la Terra come madre;
i loro gesti quotidiani
forse non riusciranno
a spezzare le logiche
astratte dei grandi interessi
e allora,
forse verrà un giorno
in cui l’erba ricoprirà
le nostre città
così che un immenso giardino
accoglierà nuove forme di vita
in grado di mantenere
la memoria delle loro origini.

Tanto l’erba cresce …
Ovunque la vedi, lentamente, inesorabile,
l’erba cresce.


10
Anch'io Scrivo poesia! / Basta un cénno…
« il: Ottobre 02, 2012, 00:54:24 »

Còlgo l'occasione
per inviarti un cénno...

Un cénno per un saluto!
Uno per interrogare.

Un cénno per un comando,
un'intésa:
uno per tacére, uno per parlare.

Per farlo sparire è bastato un cénno.
E’ bastato  un cénno per licenziarmi.

Un cénno prima di prèmere il grillétto…
Per farti abbassare gli òcchi: un cénno.

Un cénno e sei mòrto!

Un cénno prima di saltare nel vuòto.
Un cénno per comprare una dòse,
ma anche per iniziare l’assólo.

Ad un cénno sóno entrato sul palco!

Mia nònna ci richiamava cón un cénno di tósse.
 
Un cénno di vita, quando ogni speranza sembrava pèrsa.

Cénni d’algebra sótto il braccio.

Un cénno impercettibile.
Un cénno di sorriso.
Un cénno di disappunto.

Non un cénno di pentiménto.

Si intravvedono cénni di cediménto.

Un cénno e salgo...
niènte male la bruna!

Un cénno per entrare a sbafo.

Un cénno per farla franca.
Franca èra una mia amica,
bastava un cénno...

11
Presentazioni / mi sono appena registrato...
« il: Ottobre 02, 2012, 00:52:05 »
ho pensato che il modo migliore per ora sia quello di presentarmi attraverso qualche scritto... cercate nella sezioni scrivo poesie e forse  (si possono allegare anche delle immagini?) nella sezione racconti. ciao a tutti
polixena

12
Anch'io Scrivo poesia! / Nevica
« il: Ottobre 02, 2012, 00:44:31 »


Ho sentito la notte attraversare la stanza
il silenzio avvolgere le cose.
È successo ancora:
fuori qualcosa si è fermato
come attesa d’un battito d’ali
il tempo sospeso
sotto le luci morbide dei lampioni
tra i fiocchi lenti e le ombre incerte
che si perdono nel cielo.
Inesorabile e dolce
la neve cancella confini
e unisce distanze
rivelando l’anima delle cose.
La magia è solo per la notte.
Uno spettacolo per i poeti.
La gioia per i bambini.
Domani sarà diverso:
la gente non ha tempo
imprecherà
o passerà indifferente
e il candido dono
lacerato, sporcato,
rigettato nel fango.
Ma si sa i simboli
vanno dritto al cuore
e l’uomo di troppo amore può morire
o si vergogna così tanto
da non capire.

Pagine: [1]