Autore Topic: Emma (a proposito di incipit)  (Letto 689 volte)

ziaci

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Emma (a proposito di incipit)
« il: Maggio 19, 2012, 11:54:05 »
Accovacciata sul tappeto Emma stava rovistando tra alcune scatole trovate in cantina, si era messa d'impegno per fare ordine in quell'antro dimenticato dal tempo, presto  non avrebbe piú vissuto da sola e molte cose le avrebbe dovute portar giù, questo pensiero peró la confondeva, non riusciva ad avere un sentimento lineare, e cosi si impegnava in cose pratiche, distoglieva la mente e faceva ordine.
Era un lavoro che la divertiva, era un po' come una caccia al tesoro, o meglio ai tesori, ricordi suoi e di altri sepolti dalla polvere e dal tempo, tra le tante scatole e scatoloni una catalizzó la sua curiositá, riportava un'etichetta dove riconosceva la scrittura di sua madre, sull' etichetta era scritto: lettere, foto e varie 1981-82, questa dicitura la incuriosí moltissimo, quelli erano gli anni suoi, del suo concepimento e della sua nascita, nel suo album aveva tutte le foto commentate di quel periodo, insomma il pancione di mamma in lungo e largo, per cui non sapeva bene cosa potersi aspettare.
La scatola era ben sigillata, sembrava pronta per partire, non capiva perché sua madre non se la fosse portata dietro nella sua nuova casa a Milano, magari alla prossima occasione glielo avrebbe chiesto o magari anche no.
Con paio di forbici affilate incise il nastro adesivo, facendo attenzione a non rovinare l'etichetta, sentiva il profondo bisogno di mettere cura in quella cosa, sentiva che il contenuto di quella scatola era prezioso.
La scatola conteneva due pacchetti di lettere legati tra loro da uno spago sottile, alcune erano aperte altre no, il destinatario sempre lo stesso, sua madre, il mittente invece non compariva, in fondo c'era una busta piú grande con la sola dicitura "foto" e una scatola in latta di biscotti Mellin, ricordava perfettamente quella scatola l'aveva sempre vista girare per casa, ma nei suoi ricordi era la scatola del cucito di mamma e ora cosa c'era dentro?
La curiositá di aprire e guardare ogni cosa le prudeva nelle mani ma sentiva anche di violare lo spazio personale di sua madre, ci pensó su, era indecisa, si rigiró tra le mani la busta piú grande, quella con le foto, non era particolarmente sigillata se non con un fermacampioni, la scatola in latta era normalmente chiusa e non aveva nessuna etichetta, riprese in mano le lettere, guardó attentamente la grafia del mittente e le parve di individuarne due diverse, alcuni dei timbri erano sbiaditi in altri si vedeva a mala pena la data, quattro erano abbastanza ben identificabili, due erano dell' 81 e le buste erano aperte, le altre due, chiuse, erano dell'82, si sentiva un po' come un investigatore a caccia di indizi per risolvere il mistero, e questo l'allontanava dai pensieri di intrusione, in quel momento la cosa meno invasiva le sembró quella di aprire la busta con le foto, ne uscirono circa una ventina, in tutte c'era sua madre, prima e durante la gravidanza, erano foto che non aveva mai visto, in molte appariva con un'altra donna che non conosceva, erano sempre vicine, abbracciate e sorridenti, i paesaggi sullo sfondo erano diversi, aveva riconosciuto alcune zone di Roma e di Milano, altri non capiva dove fossero, in cinque foto compariva anche un uomo, i tre erano vicini ed abbracciati e lui era sempre in mezzo ma anche il volto di quell'uomo ad Emma era sconosciuto.
Sul retro le foto non riportavano nulla, né una scritta, né una data, un luogo o dei nomi, insoddisfatta da quanto aveva trovato aprí senza pensarci troppo la scatola in latta, tiro fuori una serie di piccoli oggetti all'apparenza insignificanti, due braccialettini in plastica, un calzino da neonato ingiallito, una scatolina in cartone dorato, una busta da lettere azzurra e un camicino in seta ben ripiegato, sembrava una sorta di "la scatola del tempo", era perplessa e non sapeva bene cosa pensare, anzi non pensava nulla, di aprire le lettere non se la sentiva proprio e cosi rimase a guardare il contenuto sperando in qualche illuminazione, d'improvviso un rumore di chiavi la distolse dai suoi pensieri e una voce la chiamó "Emma, Emma dove sei?"
era arrivato, il suo cuore ebbe un sussulto, rimise velocemente tutto nella scatola, ci sarebbe tornata piú tardi e corse ad abbracciarlo.
acrobata del tempo, sospesa a mezz'aria, senza rete sto.
C.

presenza

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Re:Emma (a proposito di incipit)
« Risposta #1 il: Maggio 19, 2012, 15:12:19 »
Un incipit che stimola una giusta curiosità. Il rovistare di Emma nella scatola dei ricordi mi ha fatto venire in mente "I ponti di Madison County" quando i figli, chiavi in mano, aprono la "cassapanca dei ricordi" della madre...

nihil

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Re:Emma (a proposito di incipit)
« Risposta #2 il: Giugno 13, 2012, 08:51:37 »
Testo dal ritmo splendido. Emma in bilico tra qualcosa che alla fine immagina (forse) e il non voler sapere. Del padre non se ne parla, le illazioni possono essere tante. La scatola del tempo parlando genericamente, nasconde sempre sorprese, anche a chi quel tempo l'ha vissuto, perchè tornano a galla certe cose che erano evanescenti. ;)