Bella : poche pennellate gentili e intense al tempo stesso, che traducono in immagini poetiche il senso di un'assente che si fa in mille cose presente.
Mi piacciono particolarmente le strofe dalla 3 alla 6, dove la scelta delle immagini segue come un iter psicologico : la gialla forsizia, prima visione da cui pare emergere il volto antico, richiama l'aprirsi del cuore;poi segue il ruvido nespolo che accompagna come il corrucciarsi del pensiero;e per terzo.. " il salice in lacrime ", chiara e indubitabile traduzione del sentimento che resta nel cuore di chi scrive..