Autore Topic: San Giuseppe, l'uomo dei sogni  (Letto 1038 volte)

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San Giuseppe, l'uomo dei sogni
« il: Gennaio 05, 2019, 22:02:26 »
A Nantes, città della Francia, c’è il “Musée des Beaux-Arts” che conserva un dipinto  realizzato da Georges de la Tour nel 1640 circa. Questo pittore ha raffigurato San Giuseppe seduto, addormentato, mentre  appare un angelo nella sembianza di un bambino senza ali ed il volto illuminato dalla luce. Il suo corpo è immateriale perciò non proietta la sua ombra su Giuseppe, il futuro padre legale di Gesù. E’ questa la scena pittorica dell’episodio dell’annunciazione dell’angelo a Giuseppe, descritta dall’evangelista Matteo (1, 18 – 25):
18 “Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. 20 Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. 21 Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
22 Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
23 Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi. 24 Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, 25 la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù”.



 Georges de La Tour (1593 – 1652): "Il sogno di Giuseppe", olio su tela, 1640 circa, Nantes, Musée des Beaux-Arts.
Il dipinto  raffigura l'episodio evangelico del "Sogno di Giuseppe" con l'apparizione  dell'angelo e la rivelazione della gravidanza divina di Maria.

La Tour ha immaginato l’anziano Giuseppe addormentato mentre stava sfogliando un libro, forse l’Antico Testamento, aperto sulle sue ginocchia. La mano destra gli sorregge la testa ed il gomito del braccio è  poggiato sul tavolo. 

La luce mette in risalto il volto dell’angelo nelle sembianze di un bambino vestito con la tunica rifinita al collo da una guarnizione (gallone)  e stretta ai fianchi con una cintura ricamata. Ha la mano sinistra levata verso l’alto (per indicare la volontà di Dio)  mentre  il braccio destro, teso verso l’anziano in penombra, nasconde parzialmente la candela accesa.

Sul piatto, a metà altezza, del portacandela,  ci sono le forbici per tagliare gli stoppini delle candele (sul tavolo si vede l’ombra dei manici delle forbici) e il piccolo contenitore per raccogliere gli stoppini carbonizzati.

Il volto di Giuseppe è raffigurato con le rughe sulla fronte  e sul del collo. Il suo vestito è cinto all’altezza del petto da una cintura rossiccia.

L’evangelista Luca nei racconti della nascita e dell’infanzia di Cristo introduce come protagonista Maria, invece l’evangelista Matteo fa risaltare l’anziano Giuseppe, popolare nella tradizione cristiana ma è poco più di una meteora nei Vangeli canonici. Infatti appare in sogni e visioni di angeli nei primi due capitoli di Matteo, a cominciare da quel giorno per lui drammatico quando scoprì che la sua fidanzata era incinta prima ancora di andar a vivere insieme.

In Palestina il fidanzamento era la prima parte dell’istituto matrimoniale, perciò Giuseppe per la gravidanza di Maria non dipendente da lui,  doveva esporre la donna alla condanna per adulterio, oppure ricorrere alla separazione senza il ripudio. Invece arrivò l’angelo  per dirgli la verità che si proclama nel “Credo”: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt 1, 20). Da quel momento la vita di questo “tektòn” (così chiamato in greco dai Vangeli, e significa carpentiere o falegname) fu sconvolta.

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Re:San Giuseppe, l'uomo dei sogni
« Risposta #1 il: Gennaio 05, 2019, 23:17:30 »
Giuseppe, il personaggio evangelico promesso sposo di Maria e padre putativo di Gesù.

I Vangeli canonici dicono poco di lui ma negli apocrifi ci sono leggende su questa figura sfuggente.

Ecco un altro dipinto del francese  Georges de la Tour riguardante San Giuseppe


Georges de La Tour (1593 – 1652): “San Giuseppe falegname con Gesù Bambino” (1642 ca.), olio su tela, Museo del Louvre, Parigi.

Il dipinto è ambientato nella bottega di Giuseppe dove svolgeva il lavoro di  carpentiere o falegname.  

L’ambiente è buio. La candela accesa tenuta in mano dal piccolo Gesù permette di vedere l’anziano Giuseppe intento a perforare  una trave di legno.

Il pittore fa del volto del Bambino la principale fonte luminosa dell'immagine e gioca con l'effetto traslucente della mano sinistra di Gesù.

San Giuseppe era “l’uomo dei sogni” ma  non “un sognatore”. Secondo quanto narrato nella Bibbia Dio scelse tante volte di parlare nei sogni.

Nella lingua ebraica il nome Giuseppe significa “Dio aggiunga”, estensivamente si può dire “aggiunto in famiglia” come padre putativo.

Nella sinagoga di Cafarnao: “… i Giudei mormoravano di lui  (di Gesù) perché aveva detto: ‘Io sono il pane disceso dal cielo’.  Essi dicevano: ‘Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo ? ’.
Gesù rispose: ‘Non mormorate tra di voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno”(Gv 6, 41 – 44).

Era ancora una volta lo “scandalo dell’incarnazione”, che già a Nazaret aveva fatto dire ai “compaesani” “Non è costui il figlio del carpentiere ? … E si scandalizzavano per causa sua” (Mt 13, 55 e 57).

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Re:San Giuseppe, l'uomo dei sogni
« Risposta #2 il: Gennaio 06, 2019, 12:40:48 »
Oggi è il 6 gennaio, secondo la tradizione cristiana i Magi  seguendo la stella sono arrivati nella stalla dove è nato Gesù, gli hanno offerto i loro doni e lo hanno adorato come il “re dei Giudei”.

“Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese. Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: ‘Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo” (Mt 2, 12 – 13)

Ispirato da quest’ultimo versetto il noto pittore Caravaggio ha dipinto la scena del riposo della sacra famiglia durante la fuga in Egitto.


Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio: “Riposo durante la fuga in Egitto”, olio su tela, 1595 circa, Roma, Galleria Doria Pamphilj

Questo dipinto è uno dei capolavori di Caravaggio. La composizione è divisa in modo originale in due parti dalla figura dell’angelo, visto di spalle, vestito da un bianco panneggio avvolto come una spirale intorno al corpo.

Il biondo angelo con le ali grigio-nere sta suonando il violino per conciliare il sonno del piccolo Gesù e di sua madre Maria, una bella donna dai capelli rossi. Sono sulla destra, tra la vegetazione. Commovente la tenerezza del loro abbraccio.

Davanti all’angelo sta seduto l’anziano Giuseppe, con la barba e i capelli lunghi. Sorregge  lo spartito musicale. Le note sullo spartito seguono un mottetto scritto dal compositore fiammingo Noel Bauldwijn, ispirato dal “Cantico dei Cantici” e dedicato alla Madonna.
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2019, 12:46:38 da dottorstranamore »

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Re:San Giuseppe, l'uomo dei sogni
« Risposta #3 il: Gennaio 06, 2019, 21:07:15 »
Questo dipinto, titolato “Sogno di Giuseppe” fu  realizzato nel 1708 da Stefano Maria Legnani, detto “il Legnanino”, per la cappella dedicata a San Giuseppe nel duomo di Novara. Nel 1860 la vecchia cattedrale fu demolita per far spazio alla nuova e più grande basilica. Le tele furono conservate in un magazzino e nel 1913 entrarono a far parte della collezione del Museo Civico  di Novara.
 
 
La scena rappresentata è quella dell’angelo che sussurra all’orecchio di Giuseppe di  fuggire in Egitto con Maria e il Bambino: madre e figlio si vedono sullo sfondo illuminati da una candela; lei è maternamente china sul piccolo Gesù.

Giuseppe, stanco, è colto dal sonno. Ha il gomito del braccio sinistro poggiato sul banco da falegname e la testa inclinata sulle dita piegate della mano. Il braccio e la mano destra abbandonati sulla coperta che gli avvolge le gambe. In primo piano, poggiata sul fianco del tavolo, si vede la sega da falegname.

L’angelo  è illuminato nella parte superiore del corpo dalla luce che in parte rischiara e in parte adombra  anche il corpo di Giuseppe,  in un gioco di chiaroscuri e di panneggi.