Autore Topic: A volte ...  (Letto 1309 volte)

carpediem

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A volte ...
« il: Settembre 02, 2011, 21:51:01 »
A volte si fanno cose che a tentarne di capire il perché, impazziamo di rabbia per averle compiute.
Tutto talmente autolesionistico, da non accettare di esserne l’artefice sperando di individuare un diverso mandante di tutte le proprie cazzate. Poi, nel carcere dei propri giorni, finiamo col vivere il nostro tempo senza neanche prendere appunti e puntualmente, perdiamo memoria dei nostri errori tornando a percorrere le stesse strade di sempre, affollate da uno sterminato numero di persone dove ognuno si muove comunque in solitudine.
Il brusio, quel vociare che fa da sottofondo ad ogni nostro passo …
A volte, tra le cose che si fanno pentendosi a posteriori, decidiamo di abbassare il volume di tanta stupida confusione provando poi a setacciare ogni silenzio nel tentativo di carpirne ogni fondamento.
In tutto questo, a volte, incontriamo lo sguardo di cui innamorarci e quegli attesi pensieri con cui confrontarci.
“Ciao Tesoro, che bello sentirti”. “Ciao piccola, che sorpresa scoprirmi a pensarti con un sorriso addosso”!
A volte, lasciamo che certe cose accadano pur sapendo di non poterle sopportare.
Lo sappiamo: non siamo così forti e preparati per dare un avvenire all’amore eppure, ci ostiniamo a credere che sia possibile controllare un sentimento che un giorno fa di noi il padrone della nostra vita e in un altro ti rende servo di ogni suo momento.
L’ordine delle cose, è quasi sempre rigorosamente quello descritto.
A volte si incontra qualcuno e ci si illude di aver trovato qualcosa di diverso e mai, nell’immediato, il sospetto che l’altro abbia scovato in noi la soddisfazione di restare soli pur usufruendo del compiacimento dell’unione con l’altro.
“Ciao Tesoro, che bello sentirti e che sorpresa scoprirmi a pensarti con la voglia di chiamarti”!
… E ci confidiamo e raccontiamo come libri aperti perché consideriamo ogni segreto come l’anticamera di qualunque menzogna.
“Ciao Piccola, lo sai che mi sono emozionato ad incontrati e a starti vicino? E chi lo immaginava che poteva ancora succedere”! E così si parla soffiando addosso all’altro il vento di tutte le nostre parole ascoltando le sue come fosse musica …
A volte, tutto sembra autorizzarci verso la strada dei sogni navigando nell’immensità dell’amore cogliendone la sua grandezza solo quando ne siamo nuovamente privi.
Come ci si sente stupidi, quando qualcuno ci sbatte in faccia le nostre ridicole illusioni!
“Ciao piccola, lo sai che ho scoperto che si può star male dal desiderio di starti vicino? Perché non ti sei risparmiata almeno il fatto di definire stupido chi possa finire col desiderarti? Io sono tra questi e quanto mi piaceva pensare che almeno un poco ti gratificasse”.
A volte, si fanno cose che a tentarne di capire il perché, impazziamo di rabbia per averle compiute.
A volte, non possiamo far altro che coprire certi silenzi tornando ad alzare il volume di quel brusio che abbiamo intorno e che avevamo soffocato. Poi però, non è più lo stesso silenzio né più lo stesso vociare ormai indifferente di un tempo.


A volte

presenza

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Re: A volte ...
« Risposta #1 il: Settembre 02, 2011, 23:22:21 »
E' tutto così pervaso dalla delusione e dall'amarezza...



"La nostra esperienza della vita è determinata dal fuoco della nostra attenzione. Chi focalizza l'attenzione su quello che c'è di sbagliato vive in un mare d'imperfezione. Quello a cui prestiamo attenzione determina la qualità della nostra vita. Tutto quel che dobbiamo fare è prestare attenzione. Non dobbiamo decidere se una cosa è giusta o sbagliata, buona o cattiva. Non è necessario formulare giudizi su che tipo di persona siamo, questa è la strada che conduce alla sofferenza. Il nostro lavoro è quello di prestare attenzione. l dolore è inevitabile, la sofferenza facoltativa, essa è un'abitudine di pensiero, emozione, percezione e interpretazione. Continuiamo a vedere le stesse cose finché alle medesime supposizioni guardiamo nel medesimo modo. Ma possiamo imparare a riconoscere ed esaminare le nostre supposizioni, e a vedere le nostre credenze per quel che sono, opinioni condizionate.
Buddha ha insegnato: la vita è sofferenza; la sofferenza ha una causa; è possibile mettere fine alla sofferenza; c'è una via per farlo. Quando soffriamo è bene ricordare che è possibile non soffrire, e quando non soffriamo è bene ricordare che è possibile soffrire. Se ricordiamo quanto siamo fortunati quando le cose vanno bene, se veramente apprezziamo i periodi tranquilli, felici, sereni e nello stesso tempo comprendiamo che anche questo è impermanente, allora non resteremo distrutti quando la vita ci porterà l'altra faccia della dualità. Il modo per liberarci dalla sofferenza è vedere chiaramente come la tratteniamo e come smettere di farlo.
Se ci impegniamo a prestare attenzione al processo della sofferenza, ogni momento della vita diventa un'opportunità per entrare nella libertà."

(Tratto da: Cheri Huber - Non è obbligatorio soffrire)

Namasté Carpediem

aleroby

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Re: A volte ...
« Risposta #2 il: Settembre 04, 2011, 19:25:37 »
senza pensarci troppo sù: ciao piccolo,mi è venuta voglia di sentirti al più presto..non analizzare questo mio pensiero,soddisfa la mia voglia punto e basta  :rose:
w mr.blue

nihil

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Re: A volte ...
« Risposta #3 il: Settembre 13, 2011, 08:24:33 »
già a volte si ama in senso unidirezionale, ma vale anche per le amicizie e alla fine ci si rimane male, credendo di aver parlato la stessa lingua. E poi ricominciamo ad illuderci, fortunatamente! :rose:

carpediem

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Re: A volte ...
« Risposta #4 il: Novembre 05, 2011, 23:30:46 »
E' tutto così pervaso dalla delusione e dall'amarezza...



"La nostra esperienza della vita è determinata dal fuoco della nostra attenzione. Chi focalizza l'attenzione su quello che c'è di sbagliato vive in un mare d'imperfezione. Quello a cui prestiamo attenzione determina la qualità della nostra vita. Tutto quel che dobbiamo fare è prestare attenzione. Non dobbiamo decidere se una cosa è giusta o sbagliata, buona o cattiva. Non è necessario formulare giudizi su che tipo di persona siamo, questa è la strada che conduce alla sofferenza. Il nostro lavoro è quello di prestare attenzione. l dolore è inevitabile, la sofferenza facoltativa, essa è un'abitudine di pensiero, emozione, percezione e interpretazione. Continuiamo a vedere le stesse cose finché alle medesime supposizioni guardiamo nel medesimo modo. Ma possiamo imparare a riconoscere ed esaminare le nostre supposizioni, e a vedere le nostre credenze per quel che sono, opinioni condizionate.
Buddha ha insegnato: la vita è sofferenza; la sofferenza ha una causa; è possibile mettere fine alla sofferenza; c'è una via per farlo. Quando soffriamo è bene ricordare che è possibile non soffrire, e quando non soffriamo è bene ricordare che è possibile soffrire. Se ricordiamo quanto siamo fortunati quando le cose vanno bene, se veramente apprezziamo i periodi tranquilli, felici, sereni e nello stesso tempo comprendiamo che anche questo è impermanente, allora non resteremo distrutti quando la vita ci porterà l'altra faccia della dualità. Il modo per liberarci dalla sofferenza è vedere chiaramente come la tratteniamo e come smettere di farlo.
Se ci impegniamo a prestare attenzione al processo della sofferenza, ogni momento della vita diventa un'opportunità per entrare nella libertà."

(Tratto da: Cheri Huber - Non è obbligatorio soffrire)

Namasté Carpediem

come sempre, le tue risposte sono un grosso stimolo alla riflessione. grazie anche per la costanza che dimostri nell'esprimere tuoi pareri pur nella consapevolezza di quanto tempo impiego per rispondere. A presto.

eziodellagondola

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Re: A volte ...
« Risposta #5 il: Novembre 06, 2011, 10:24:32 »
come sempre, le tue risposte sono un grosso stimolo alla riflessione. grazie anche per la costanza che dimostri nell'esprimere tuoi pareri pur nella consapevolezza di quanto tempo impiego per rispondere. A presto.
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questo ringraziamento mi ha stimolato ad una riflessione. Quanto al contenuto, alla sua robustezza, alla sua completezza ed alla certezza della nostra paternità una risposta meditata e quindi "A VOLTE" necessariamente tardiva vale assai più di una risposta immediata; ma si paga un conto assai salato per quanto concerne la genuinità: una risposta immediata, di istinto non passa attraverso i pericolosi filtri di tutto il nostro interiore, non teme censure o desiderio di apparire migliore, svela evidentemente la nostra prima reazione, indubitabilmente sincera; purtroppo "A VOLTE" esagerata

E
eziodellagondola

presenza

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Re: A volte ...
« Risposta #6 il: Novembre 06, 2011, 14:47:39 »
come sempre, le tue risposte sono un grosso stimolo alla riflessione. grazie anche per la costanza che dimostri nell'esprimere tuoi pareri pur nella consapevolezza di quanto tempo impiego per rispondere. A presto.

questo ringraziamento mi ha stimolato ad una riflessione. Quanto al contenuto, alla sua robustezza, alla sua completezza ed alla certezza della nostra paternità una risposta meditata e quindi "A VOLTE" necessariamente tardiva vale assai più di una risposta immediata; ma si paga un conto assai salato per quanto concerne la genuinità: una risposta immediata, di istinto non passa attraverso i pericolosi filtri di tutto il nostro interiore, non teme censure o desiderio di apparire migliore, svela evidentemente la nostra prima reazione, indubitabilmente sincera; purtroppo "A VOLTE" esagerata

E
[/quote]

Le reazioni meditate non sono spontanee, quelle d'istinto sì. Ma entrambe hanno valore solo se vengono espresse in modo consapevole, e cioè solo se sono state vissute, altrimenti nell'esprimerle si è solo freddi ripetitori e dunque inconsapevoli.

Piccolè

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Re: A volte ...
« Risposta #7 il: Novembre 06, 2011, 20:33:28 »
hola Carpediem...  non ci fai sapere che epilogo ha avuto la tua delusione/amarezza?

 :popcorn:
« Ultima modifica: Novembre 06, 2011, 23:03:56 da Piccolè »

carpediem

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Re:A volte ...
« Risposta #8 il: Settembre 28, 2012, 23:17:58 »
si è trasformata in qualcosa di incredibilmente quanto sorprendentemente magnifica. Tutto cambia e a volte, anche solo il nostro modo di vedere le cose. A quel punto, tutto diventa possibile ... anche un miracolo.

ciro

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  • Un soffio vestito di parole diventa poesia
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Re:A volte ...
« Risposta #9 il: Novembre 30, 2012, 04:49:00 »
A volte incontriamo l'altro solo perchè cerchiamo noi stessi e solo per questo. Forse non rappresenta l'apice del romanticismo ma è maledettamente vero!
So che quest'altro, che possiamo pure chiamare piccolo tesoro, lo vogliamo migliore di noi, purificato, sempre agognato e mai raggiunto. Ma il rumore che ci circonda è cosi assordante che non riusciamo a sentire le sue parole. Nessuna manopola può abbassare il volume, neanche quando giunge il silenzio.
A volte coloriamo il mondo che ci circonda con i nostri colori, ma abbiamo dimenticato a casa la tavolozza ed il quadro è solo rimandato.
A volte mi chiedo : Carpediem che fine ha fatto? Frequenta ancora Zam o sono io che 'ho notato solo adesso ?
A volte

Ciro
« Ultima modifica: Novembre 30, 2012, 04:53:00 da ciro »