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Topics - piccolofi

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Anch'io ho scritto un aforisma / L'Innamorato
« il: Agosto 23, 2020, 20:49:21 »
  L'innamorato :  di lui spesso non si accorge proprio la persona di cui è innamorato. Ma l'amore nascosto emerge dalle sue azioni e comportamenti, e chi ha.. occhi per vedere e testa per riflettere capisce.

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Anch'io ho scritto un aforisma / Il Narcisista
« il: Agosto 10, 2020, 21:44:12 »
 Il narcisista è un inquieto senza riposo. Nulla mai lo appaga. Neppure riflettersi in mille immagini può saziare la sua sete di sè : perché nessuno mai lo guarderà come lui si guarda e si vede.
.......

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Anch'io ho scritto un aforisma / Parlare
« il: Luglio 27, 2020, 15:09:26 »
 Del troppo parlare ci si pente sempre. Quando stai per parlare, fermati, richiudi la bocca e fai passare una notte. Il giorno dopo avrai trovato le sole parole opportune.

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Anch'io Scrivo poesia! / Io dedico a Te
« il: Luglio 27, 2020, 11:52:37 »
  - Io dedico a te  -

Io dedico
a te
le mie parole,
che ti accompagnino
amiche
nelle giornate
di sole.
Che ti siano
come il vento
fra i capelli
e scompiglino
i tuoi pensieri
rendendoli
più belli.
E mi inchino
al creativo
che ha saputo
osare
e nuove
verità
è sempre
a cercare.
Io dedico
a te
le mie parole
per i
lunghi viaggi
nelle giornate
di sole.


35
Anch'io ho scritto un aforisma / La Balia
« il: Luglio 21, 2020, 09:28:06 »
 Far la balia agli adulti è molto più dura che farla ai bambini.

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15 minuti per creare / Il fagiolino
« il: Giugno 27, 2020, 02:50:36 »
                 -  Il fagiolino -   


" Oh cielo, oh cielo! " si stupì Ella.
 " E' una bottiglia quella che dondola fra le onde? "
 Sotto il sole troppo caldo del primo pomeriggio si era per un attimo assopita sulla sua barchetta, ma qualcosa l'aveva ridestata all'improvviso : una sorta di luccichio a pelo dell'acqua.  Aveva corrugato la fronte, ma che diavolo c'era, uff, poi aveva aperto un occhio e aveva a fatica messo a fuoco un oggetto che si muoveva pigramente insieme alle onde.
Una bottiglietta di vetro un po' opaco, che però sembrava contenere qualcosa.
Si era raddrizzata, ora sveglia, con un pizzico di aspettativa : stava capitando davvero? Con un sorriso mollò la barra su cui poggiava ancora la mano e si avvicinò al bordo laterale della barca, sperando che l'oggetto ballonzolasse verso di lei in modo da poterlo afferrare.
" Devo stare attenta - pensò - mi manca solo di cadere in acqua qui in mezzo al mare, dove non c'è un cane di nessuno o comunque neanche un cane se ne accorgerebbe ".
Fu fortunata : la bottiglietta faceva rotta proprio su di lei e.. tonc!, urtò il fianco della sua modesta barchetta. Lei, svelta e stando un po' distesa, la prese.
Eccome se c'era qualcosa!  " Mica sarà un pesce! " si disse dubbiosa.
Assurdo. Assurdo! : c'era il tappo..
E così si mise ad armeggiare per stapparla.
" Maledetta! Perché non ti apri??? " Ormai Ella era impaziente, e per tagliare la testa al toro afferrò la bottiglietta per il collo e la spaccò sul sedile davanti a lei.
Ed ecco che venne infine fuori qualcosa. Era ora!  Ma cos'era, che diavolo era?
Di sicuro non era lo sperato messaggio, il classico messaggio in bottiglia la cui idea l'aveva sempre affascinata.
Macché!  Era un coso, un coso verde marcio, che assomigliava.., eh si, sembrava un fagiolino.
" Ma dico, scherziamo?? " Lo disse ad alta voce, tanta era la delusione e l'assurdità.
" Ma chi può mettere un fagiolino in una bottiglietta, tapparla e.. e buttarla in mare? "
Un pazzo, certo un pazzo, di sicuro uno che non aveva tutte le rotelle a posto, concluse arrabbiata.
Riguardò la bottiglia rotta, i cocci, il mare; prese con la punta delle dita il fagiolino molliccio e alzò il braccio per buttarlo in acqua : almeno sarebbe servito ai pesci!
Ed ecco che vide che non era proprio sola su quel mare : c'era un altro natante, uno stupido gommone sgraziato che sembrava una salsiccia usata e che era comparso da chissà dove.
A bordo del salsiccione, un tizio che la guardava. E sorrideva.
" Sorriderà per i cavoli suoi! " pensò irritata.
Invece no : sorrideva proprio a lei. Era decisamente il giorno delle assurdità.
Il Tizio ormai rideva apertamente.
" Lo sa - le disse ad alta voce - è stata proprio una bella scenetta, non c'è che dire! Mi sono rifatto l'umore! "
" Beh, non dice niente? Ha ha, le è piaciuto lo scherzetto? "
" Sono stato bravo, vero? "
Il fagiolino atterrò sulla sua faccia, mentre lei scompariva all'orizzonte.
 

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Anch'io Scrivo poesia! / I vecchi muoiono
« il: Giugno 25, 2020, 18:22:26 »
          -  I  vecchi  muoiono   -

    I vecchi muoiono
    perché
    li lasciamo andare.
    I vecchi muoiono
    perché
    non possono
    combattere da soli.
    I vecchi muoiono
    ogni giorno
    e crediamo
    sia il destino.
    Ma
    quel destino
    si compone
    dei mille giorni
    o quanti lo ignoriamo
    in cui
    non abbiamo saputo
    vedere
    prevenire
    allarmarci
    donarci
    regalare
    il tempo nostro
    per allungare
    il loro.
    I vecchi muoiono
    come le mosche
    attorno a noi
    troppo impegnati
    a guardare
    solo avanti
    e mai di lato
    dove
    sono rimasti loro
    ad attendere
    qualche goccia
    del nostro amore.

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Anch'io ho scritto un aforisma / Lo psicanalista
« il: Giugno 11, 2020, 22:49:01 »

        Lo psicanalista
        è semplicemente qualcuno che ti ascolta
        in un mondo
        in cui nessuno ascolta più.

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                            - Il vento di Maggio ti ha portato via -

Una madre è sempre una madre.  Ma quando diventa fragile, e tanto vecchia, e con fiducia si rivolge a te confidando che l'aiuterai, si trasforma in una sorta di figlia che induce tenerezza e vorresti proteggere da tutto.
Così, quando non ce la fai, quando viene l'insopportabile momento in cui ti devi arrendere e la devi cedere a un destino che rotola come un sasso giù dalla china, ti ritrovi sgomenta e senti di aver fallito.
Ecco, madre mia, io ho fallito perché non sono riuscita a proteggerti dal mondo, dalla superficialità e sbrigatività con cui certi dottori stilano sentenze definitive e inappellabili.
Ho dovuto subire l'onta di accompagnarti alla morte quando in me tutto era teso a farti vivere, a farti arrivare magari a 100 anni, come tua sorella.  Quando tu stessa, povera piccola che credeva che l'esser curata significasse la salvezza, dicevi piano, nei tuoi monologhi o discorsi a persone a noi invisibili : " Io voglio vivere, non voglio morire! ".
Io ti sentivo, e mi si stringeva il cuore. Sembravano così elementari, così ovvie quelle parole!
Pareva quasi che tu, con queste affermazioni, chiarissi da che parte stavi : non da quella di chi si arrende, è stanco, vuole morire; ma di chi, in barba ai 98 anni suonati, trovava ancora un suo modesto senso nel vivere.
Avevi la tua personalità, mai venuta meno fino all'ultimo.
Ma poi.. in quei giorni di calvario impotente dopo l'ospedale, si era fatto strada un " Ho paura ".
" Di cosa? " ti chiedevano con toni sensati come si fa con un bambino per rassicurarlo su un'assurdità.
" Non lo so. Ho paura " rispondevi come un cucciolo ferito.
Avevi paura, e avevi ragione di aver paura.
Avvertivi non solo quel dolore che nessun accudimento ti toglieva come compagno costante, ma anche ( parole tue quando parlavi al vuoto) che " era tutto sconvolto ".
Si, il tuo fisico non ti rispondeva più.
Subivi sempre gente attorno che ti toccava, ti manovrava, ti curava quelle povere gambe straziate facendoti gridare nonostante la morfina.  Non volevi essere toccata, ti ritraevi con la paura negli occhi ogni volta che qualcuno ti si avvicinava.
E dicevi : "Basta, basta ", come un'intimazione o un'affermazione di diritto.
Si, basta, basta : non si tocca una povera vecchia.
" Basta, mio Dio - sono arrivata a dire anch'io - " se ci sei, prendila ".
E infine così è stato.
Tu non volevi morire, volevi vivere, ma certo non in quel modo, come una povera crocifissa in un letto da cui era precluso riemergere.
Così ora la tua poltrona vicino al termosifone è vuota.
E anche la casa è improvvisamente vuota : non sembra più la stessa senza di te.
Perché.. come avevo capito già anni fa in altra circostanza, una casa è fatta da chi la abita, e quando l'abitante se ne va .. resta un guscio vuoto, una conchiglia senza echi, un involucro.
Quanto vale una conchiglia senza il suo mollusco, un involucro senza il contenuto?
Guardo quella casa che mi era cara, che conserva ancora i tuoi passetti, il tuo esserci stata, e mi grida un'assenza insopportabile.
Ti penso avvolta in un telo, andata chissà dove, il volto che si è fatto cera e il sangue che ha smesso di scorrere, di donarti la vita.
Non ci sei più.  Sei solo in me, mia povera piccola Anna : e qui sei forte come una roccia, qui non cessi di esistere solo perché il vento di Maggio ti ha portato via.
Sei madre e figlia.
E io sono figlia e madre, in un vincolo indissolubile.
 
 

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Pensieri, riflessioni, saggi / Compleanno
« il: Aprile 07, 2020, 23:37:18 »
Oggi è comparso in fondo alla pagina dell'Indice il compleanno di Pasquino (67 anni ).  Purtroppo Pasquino non c'è più e dunque oggi avrebbe compiuto 67 anni. Lì per lì mi sono detta: " bisognerebbe toglierlo.. ", poi ho cambiato idea : infatti ( cito ) " La memoria dei morti sta nel ricordo dei vivi ".
E indubbiamente ricordiamo lui e le sue poesie, sempre piene di calore, di verità, di sommessa umanità.

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Lettere d'amore, spedite e non / Quando è troppo tardi
« il: Marzo 30, 2020, 21:08:25 »
                               -   QUANDO E' TROPPO TARDI   -


Gli atti della vita pesanti come un macigno.
Un sacco di ghisa che non vorresti caricarti sulle spalle, ma tocca a te.
E allora, già stanca, ti avvii.
Da dove ti verrà la forza? Speri che si farà avanti, che l'incontrerai per caso per strada.
Ti consolerà la mano che un poco ti si tende, inadeguata, ma almeno c'è.
Cercherai di drogare la mente, il pensiero che sfugge, che galoppa in avanti e non regge briglie.
Stordimento? Ma sai che non puoi.
Al contrario : non è il momento dello stordimento, non è ancora l'oppio del dolore sordo come un sottofondo.
No, il sangue scorre ancora, almeno il tuo, e il dolore sferza i suoi colpi.
Arrivano i flashback, i rimorsi.
Cosa non ho fatto? Cosa avrei potuto fare?  Perché non ho colto i segnali, perché ero troppo impegnata a pensare a me?
Ma è tardi. Si è già oltre, la realtà ti ha superato.
E' oltre i dubbi che ancora ti agitavano, oltre i problemi irrisolti su cui pure ti arrovellavi.
Perché? Perché non ho saputo trovare soluzioni, perché non ho capito abbastanza e non ce l'ho fatta in tempo?
E mentre pensi a chi, affidata a te, si dibatte adesso nella debolezza e nel dolore, in mani ignote, ti odi con tutta te stessa.
Ero impegnata a vivere, ho rimandato il pensare più compiutamente a lei.
E lei aveva solo me.
Le mercenarie non contano, solo i parenti contano.
Cosa aspettavo?  Neppure ho visto, ecco perché non ho capito.
E poi non avevo, in quel campo, cognizione di causa.
Delle tante cose che leggo, quelle non le sapevo, neppure le sospettavo.  E così, niente allarme.
Dio mio!
La tempesta perfetta della malattia proprio quando un sistema vien meno.
Tutto, ma.. alla base ci sono io : io, non altri a cui non può importare, non ho saputo vedere, e neppure ho indagato!
Ignoranza? Egoismo?
L'una e l'altro, in un mix micidiale.
Povera donna, chi ti può aiutare adesso?
Grazie alle mie omissioni, è arrivata la tua ora.
Che non so quando scoccherà, ma è iniziato il conto alla rovescia.
Non cambio mai.
Sono sempre stata e sono tuttora una merda, un'inadeguata.
E avevi solo me!
Bell'investimento!  La tua prima e poi rimasta unica figlia.
Sorella mia, aspettala e accoglila con la tua dolcezza, il tuo mite altruismo.
Tu che sapevi scusarmi quando non lo meritavo, tu che Dio ha preso lasciando me sulla terra.
Tu, l'unica figlia degna che può accompagnarla in Cielo.
Lei si è dibattuta tanto nella vita, forse era l'ora che si riposasse infine, anche se con quella buffa cocciutaggine di vita fino a una manciata di giorni fa dichiarava : " Io non voglio morire!  ".
No, a 98 anni non era ancora pronta a morire.
Forse perché sua sorella Luisa era morta a 100 anni, coprendo un intero secolo.
Sorella mia, zia mia, accompagnatela, non lasciatela sola.
Lei che adesso traballa incerta verso il Cielo. 


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P.S
 ( Non sapevo dove postare :  non è propriamente una lettera d'amore, anche se è una " lettera " a me stessa e in qualche modo parla, ahimé, d'amore. )                             

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Anch'io Scrivo poesia! / Anna, verrò.
« il: Marzo 30, 2020, 01:04:24 »
                             -  Anna, verrò. -

                              Anna,
                              povera piccola
                              vecchia,
                              povera e sola
                              abbandonata
                              in un Ospedale.
                              Anna
                              che non sai
                              non capisci
                              e forse
                              ti agiti
                              e gridi
                              e giri gli occhi
                              sperduti
                              senza
                              una mano amica
                              e un volto noto.
                              Anna,
                              aspettami.
                              Verrò,
                              ci rivedremo
                              ancora.
                              Ti riporterò
                              a casa.
                              Non puoi
                              morire
                              senza
                              neppure capire
                              perché
                              e dove sei.

       

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Anch'io Scrivo poesia! / Ricordi
« il: Febbraio 04, 2020, 00:11:40 »
                       
                          -   Ricordi   -


                           E' passato
                           troppo tempo.
                           Ho amato ancora.
                           Ma non ti ho dimenticato.

                           Un giorno
                           ho scoperto
                           ch'eri
                           volato via,
                           portandoti
                           un pezzo
                           dell'anima
                           anche mia.

                        ( dedicata a Tonino )
             











 

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Anch'io Scrivo poesia! / Passante immemore
« il: Novembre 16, 2019, 23:24:02 »
                       
                              -  Passante immemore  -

                                  Come fai a lasciare
                                  quel che abbiam
                                  condiviso,
                                  come fai a lasciare
                                  un pezzo di storia :
                                  non era soltanto
                                  la nostra vita,
                                  non era soltanto
                                  la nostra storia.
                                  Traditore
                                  di un'epoca,
                                  testimone fuggito.
                                  Ed io
                                  qui da sola
                                  a portare i ricordi
                                  ed io
                                  qui da sola
                                  col groppo
                                  alla gola.
                       
                             

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Anch'io Scrivo poesia! / Quando tutto tace
« il: Agosto 09, 2019, 01:28:24 »
                                 
                             -  Quando tutto tace  -


                                 Mi hai
                                 ucciso
                                 mi hai
                                 tolto l'aria.

                                 La tua cattiveria
                                 priva di orizzonte
                                 il tuo disprezzo
                                 incapace
                                 di ricordo.

                                 Dove passi tu
                                 nessun seme
                                 riesce più
                                 ad attecchire.

                                 Sembri
                                 così vivo
                                 e sei invece
                                 così morto.

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