Mamma mia, che sobria ma efficace descrizione del narcisista!
Anche un po' impressionante, visto che lo paragoni a un vampiro, che fa dei riconoscimenti altrui il suo cibo, il suo sangue!
Non conosco a fondo il tema, mi ci sono solo imbattuta in concreto, per così dire, essendone poi spinta alla riflessione e alle letture.
Però direi che forse non tutti quelli affetti da questa deformazione patologica della personalità sono uguali e hanno identiche o molto simili manifestazioni.
Quel che li accomuna è di sicuro il considerare gli altri come una carezza psicologica, un puntello a sè, una gratificazione, e, soprattutto, validi e degni nella misura in cui li ammirano, ne riconoscono la superiorità. In pratica, gli altri non esistono come entità a sè e degne di nota di per sè, ma solo in relazione a loro.
E, se non svolgono questo ruolo, decadono di colpo, sono disprezzati e allontanati.
Io ne ho conosciuti due, in periodi staccati e diversi.
Ho dovuto concludere amaramente che sono pericolosi : psicologicamente pericolosi, capaci di far male, e altrettanto assolutamente incuranti di farlo.
Questo perché, appunto, gli altri non esistono. Esistono loro. Gli altri esistono solo nel ruolo di ammiratori e, se provano a discostarsi da tale ruolo passivo e assumono anche una mezza attidudine critica, è finita : li detestano, li rifiutano impermaliti.
Per chi non conosca il problema ( e io non lo conoscevo per niente), è un colpo, si resta increduli, incapaci di capire.
Fino a che, appunto tramite letture e attenzione a particolari cui prima non si era fatto caso, non si capisce che ci si è imbattuti in persone anomale, dalla personalità in qualche modo malata, che dunque non segue nessuno dei normali codici di comportamento, e meno che meno intuitive regole di sensibilità umana e garbo verso l'altro.
Immaginarsi poi come si rimane quando si stava instaurando un'attrazione, un interesse, ossia i due soggetti dell'incontro sono un uomo e una donna.
Non auguro a nessuno l'esperienza, benché io mi sia fermata in tempo, ossia mi sia costretta a recedere dalla conoscenza, capendone la potenzialità negativa.
Questo nel secondo caso.
Il primo, che mi aveva trovato totalmente ignara, è stato più doloroso e più difficile, ma anche lì mi ero sottratta ad un fascino negativo, di una persona che non avrebbe lasciato a me il minimo spazio, non portandomi il dovuto rispetto e avendomi trovata gradevole solo finché ero stata nei suoi confronti solo ammirativa ( sinceramente ammirativa ).
Attraggono nella misura in cui sono particolari, intelligenti, non banali, dalla vita interessante.
Gli ingredienti per l'attrazione ( e per le donne più semplici aggiungerei un "fatale") ci sono, ma... è nel prosieguo che si incoccia nei lati oscuri, in quella che in fondo è una fragilità psicologica.
Eppure sembrano completamente diversi, sono facilmente dei leaders, sono in gamba....
// Mi scuso con chi mi legge se ho scritto magari troppo, dato il punto di partenza, però mi sembra giusto anche portare un attimo la mia esperienza e mettere almeno un po' in guardia chi non abbia mai incrociato simili soggetti.
Ripeto, sanno far male.