Autore Topic: Quel gran parlare di sogni  (Letto 1823 volte)

presenza

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Quel gran parlare di sogni
« il: Luglio 03, 2011, 15:50:44 »
... ma come distinguerli dalla realtà, come definirli.

"Se nella mente, nella nostra mente è presente un pensiero, di qualsiasi tipo esso sia, è un sogno. Se la mente è priva di pensiero, allora, qualunque cosa sia, è reale.
(Osho)

eziodellagondola

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Re: Quel gran parlare di sogni
« Risposta #1 il: Luglio 10, 2011, 14:40:56 »
Soñar no cuesta nada

Filosofia spicciola spagnola, titolo di un discreto film colombiano del 2006, titolo di una telenovela che ha spopolato e dal punto di vista letterario come dimenticare "la vita è sogno, di Pedro Calderon de la Barca?"
Ma i sogni, oltre ad avere per lo più significati positivi (una casa da sogno, un sogno di ragazza e via dicendo) occupano quasi un terzo della nostra esistenza, visto che tranne per quegli ingenui che li fanno ad occhi aperti, nella maggior parte di casi i sogni vengono fatti durante il sonno.
Ho sempre immaginato i sogni come una valvola di sfogo, un compenso per le ansie e i dipiaceri della vita quando si tratta di bei sogni e un buon allenamento nel caso di brutti sogni che magari al risveglio ci fanno consolare, al pensiero che in fondo, per quanto orribili, si tratta solo di sogni. Ma in questo caso, proprio per rispetto e riconoscenza verso i bei sogni, preferiamo definire incubi quelli cattivi.
Che Osho li definisca pensieri, mi sembra un tantino banale, una filosofia da baci Perugina.

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eziodellagondola

Clementina

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Re: Quel gran parlare di sogni
« Risposta #2 il: Luglio 10, 2011, 22:42:36 »
I sogni sono i sogni e il pensiero è il pensiero, confondere i sogni il pensiero e la realtà mi pare che equivalga a buttar tutto nella nebbia. Ma dipende l'approccio che uno sceglie. Osho è un religioso. Il poeta direbbe la vita è sogno. Io la vedo dal punto di vista scientifico. Il pensiero della veglia è pensiero verbale. Quando dormiamo il pensiero si dipana per immagini, i sogni. Sale a galla l'irrazionale, attraverso il sogno. E dice bene Ezio, i sogni sono tanta parte della nostra vita. Sarebbe il caso di soffermarsi prima o poi veramente su cosa siano, come lavorano, a cosa servono. E invece li si cancella, li si allontana. Basta pensare alla nostra cultura per la quale il sogno è mandato da dio o dal diavolo....

andrea7

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Re: Quel gran parlare di sogni
« Risposta #3 il: Luglio 10, 2011, 23:04:56 »
Beh, anche considerarli così, è ancora un retaggio di una visione di tipo "idraulico" con compensazioni, sfoghi,regolazioni, livellamenti finali. Il sogno, se recuperiamo il linguaggio arcaico, organismico sono di semplice lettura e sono una lastra della nostra condizione psicofisica e contengono il significato di quello che ci succede e il giudizio per come ci comportiamo con la nostra stessa vita. Più praticamente se abbiamo un problema reale, il sogno ci mostra l'origine del problema, la soluzione. Tutti ci hanno detto fin da piccoli: è "solo" un sogno e noi abbiamo sottovalutato sempre questa voce della nostra saggezza più intima. Nell'antichità era ben altra cosa, i sogni erano presi seriamente, ne abbiamo testimonianza nei pochi testi giunti fino a noi. Non ricordare i sogni è come cancellare una parte importante della nostra vita. Razionalizziamo troppo, ed è quello su cui specialmente i frequentatori di questo sito dovrebbero soffermarsi a meditare. In fondo provate ad immaginare che alla nascita questa nostra bella anima deve imparare a esprimersi tramite un codice, la lingua, già precostituito e si, si dice vivo, perchè si trasforma ma in realtà si sta perdendo, se ne sta perdendo il senso profondo, il significato semovente, l'alfabeto energetico. Il sogno mantiene quell'originalità, utilizzando quei simboli universali che hanno ancora il senso primitivo e che contengono la forza la semantica che altro non è che l'universo semantico in cui siamo, un universo di informazioni e significati; e di immagini, intese proprio come quello che agisce in me.
I sogni sono la manifestazione più ovvia della nostra intelligenza inseica. Andrea7

andrea7

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Re: Quel gran parlare di sogni
« Risposta #4 il: Luglio 10, 2011, 23:07:48 »
Per coincidenza il mio messaggio è stato inviato insieme a quello di Clementina con la quale sono abbastanza d'accordo, le mie osservazioni riguardavano l'intervento di enzodellagondola. Grazie Andrea7

eziodellagondola

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Re: Quel gran parlare di sogni
« Risposta #5 il: Luglio 11, 2011, 10:59:53 »
Per coincidenza il mio messaggio è stato inviato insieme a quello di Clementina con la quale sono abbastanza d'accordo, le mie osservazioni riguardavano l'intervento di enzodellagondola. Grazie Andrea7

anche il tuo intervento caro Andrea da parecchi spunti su cui meditare; ed in parte concordare; per quanto concerne il passato, andrei un po' cauto; i nostri antenati davano eccessiva importanza ai sogni, considerandoli quasi tutti premonitori, che è una forma di supertizione oggi abbastanza superata, per lo meno dagli intellettuali;anzi sulla profezia e premonizione sarebbe interessante aprire un'altra discussine. Introduco invece una osservazione più moderna, vicina ai nostri tempi: i sogni sono talmente importanti che c'è qualcuno che per procurarseli mette a repentaglio la salute e la borsa, cercando aiuto negli allucinogeni. Come anche nel recente passato in cui molti artisti ricorrevano all'assenzio...

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Clementina

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Re: Quel gran parlare di sogni
« Risposta #6 il: Luglio 11, 2011, 12:46:53 »
Ezio non confondiamo i sogni con le allucinazioni!!!

presenza

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Re: Quel gran parlare di sogni
« Risposta #7 il: Luglio 11, 2011, 16:20:00 »
Avete davvero fatto un gran parlare di "sogni", peccato però che avete parlato di quelli sbagliati interpretando malamente il pensiero di Osho e il mio.
Se di sogno ho accennato ricorrendo ad Osho, non è del sogno onirico che avrei voluto affrontare, quanto in verità del sogno come desiderio, aspirazione, obiettivo e quant'altro fa vivere la gran parte della gente sempre e solo in attesa di raggiungere "qualcosa" impedendo in tal modo il godimento del proprio presente che è l'unico veramente vivibile.
E allora ecco che se pensiamo al sogno in questi termini, non si può non considerarli solo pensieri che affollano la nostra mente e che rimangono tali, paragonati poi alla molteplicità dei momenti, o attimi di cui la vita si sostanzia a maggior ragione appaiono tanto lontani dalla realtà quanto la realtà stessa da essi.

 " Se nella mente, nella nostra mente è presente un pensiero, di qualsiasi tipo esso sia, è un sogno. Se la mente è priva di pensiero, allora, qualunque cosa sia, è reale".

eziodellagondola

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Re: Quel gran parlare di sogni
« Risposta #8 il: Luglio 12, 2011, 23:09:36 »
non è del sogno onirico che avrei voluto affrontare, quanto in verità del sogno come desiderio, aspirazione, obiettivo e quant'altro fa vivere la gran parte della gente sempre e solo in attesa di raggiungere "qualcosa" impedendo in tal modo il godimento del proprio presente che è l'unico veramente vivibile.

http://www.youtube.com/watch?v=Xb2_qrlJ-AA

I desideri sono come i fiori:
nascon spontaneamente a centinaia
ma quando qualche sogno si realizza
rimane solamente un bel ricordo...

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eziodellagondola

squarcio88

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Re: Lasciatemi sognare
« Risposta #9 il: Agosto 20, 2011, 20:05:46 »
 :dsew: Non credo realmente che la gente non goda il presente perchè sogna, mi pare piuttosto estremo come pensiero. Come in tanto altro, per avere armonia, ci vuole equilibrio. Ritengo che i sogni sorgano da un confronto dell'uomo rispetto alla realtà. Dalla realtà nascono e nella realtà ricadono (in bene o in male) quando il futuro si fa presente. I sogni partono dagli interessi di una persona, e cosa sarebbe un individuo senza i propri interessi?
I sogni non sono solo e soltanto un'idea futura, ma si esplicano nella realtà, nel presente, a seconda della capacità dell'uomo, che li ha, di metterli in atto.
I sogni inoltre, ci forniscono molteplici spunti di riflessione rispetto allo scopo del nostro stesso esistere.  dharmas

I problemi sorgono quando i sogni divengono ossessioni, ma come mostra il termine stesso, non sono più sogni.  :sbav:

Io, in questi termini e per quanto mi riguarda, sono grata di avere la possibilità di sognare e lo sarò sempre  blisss
"Il fine giustifica i mezzi? E' possibile. Ma chi giustificherà il fine?"
Albert Camus