Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Topics - Birik

Pagine: 1 2 [3] 4 5 6
31
Lettere d'amore, spedite e non / Ieri
« il: Luglio 14, 2016, 22:18:38 »
E ieri ti ho rivisto. Erano passati anni. Eppure nulla sembrava cambiato. Non il tuo nervosismo ben celato , non la mia evidente emozione. Ti guardo, hai meno capelli, e il tuo bel sorriso mostra denti di resina-ho la piorrea, li ho dovuti levare tutti-  Ti guardo che bevi il caffè e non riesco a parlare, un groppo alla gola.
Eppure nulla è cambiato, sei tu con la tua voce profonda, le belle mani e la tua sicumera, oggi come allora.
Una volta a casa gli stessi gesti, la camicia ben appoggiata sulla schiena della poltrona, orologio e telefono sul comò, i caldi baci umidi, oggi come allora.
Il pelo del torace, imbiancato, ma l'odore è uguale, dolce, di talco, di bimbo dopo il bagnetto. Stessi gesti, stesse modalità. Un rituale, interrotto da tanto, che riprende vigore per il tempo trascorso. E una voce roca che ti dice -ti amo- oggi come allora, per sempre.

32
Enogastronomia / Guacamole
« il: Maggio 09, 2016, 00:09:28 »
Non avevo mai preso in considerazione l'uso dell'avogado, in genere preferisco i prodotti del territorio. Ora che sono in una terra dove questo frutto/verdura abbonda mi sono innamorata del gusto del guacamole. Una salsa semplicissima che si può gustare sul pane o sulle carni arrosto o...mangiare a cucchiaiate. E' necessario avere un frutto maturo, cedevole al tatto; lo si incide con un coltello e si apre a metà così da estrarre facilmente il nocciolo e poter togliere con facilità la polpa con un cucchiaio. Lo si schiaccia con una forchetta fino a ridurlo in crema. Quindi si aggiunge una bronuoise di pomodori, cipolla tritata e si mescola il tutto condendo con olio, limone, sale e pepe.

33
Diari di viaggio / Sandinista
« il: Maggio 04, 2016, 22:34:02 »
Sandinista!
La storia antica dei paesi latino-americani è simile un po’ per tutti. L’epoca delle grandi civiltà subisce un brutto colpo con l’avvento di Colombo e si forma una sorta di meticciato alle dipendenze di poteri occidentali.
Io però voglio parlare del Nicaragua, meraviglioso paese che mi vede percorrerlo in lungo e in largo.
 Più di recente all’inizio del ‘900, quando la Spagna aveva già perso il potere e lo schiavismo sconfitto da vari decenni, gli USA cercano di porre sotto il loro controllo il Nicaragua e di imporre la costruzione di un canale per unire Atlantico e Pacifico.
 Fino agli anni ’30  fu dunque occupato militarmente dall’esercito statunitense, costretto poi a ritirarsi grazie alla guerriglia organizzata dal generale Cesare Augusto Sandino che guiderà poi il paese insieme ad Anastasio Somoza Garcia. Sandino fu poi ucciso nel ’34 da membri della Guardia Nacional un corpo addestrato dagli USA per sostenere Somoza che aspirava ad avere il potere esclusivo; potere che ebbe fino al 1956 e che precedette una lunga dinastia di presidenti-dittatori durata fino al 1979 con l’ultimo suo omonimo. I sandinisti non abbandonarono mai la lotta contro gli USA e i soprusi dei Somoza, che nel frattempo si erano appropriati di tutta l’economia privata. Nel ’61 fondano il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) di ispirazione marxista e sostenuto perfino da ampi strati della Chiesa Cattolica.   Nel 1979 il FSLN riesce a rovesciare l’ultimo dittatore dopo un anno di guerra civile scatenata dall’uccisione del direttore dell’unico quotidiano di opposizione. Subito si impegnarono in una serie di riforme atte a risollevare le sorti di un paese moribondo. Nel 1984 si aggiudicarono i due terzi dei seggi e Daniel Ortega assunse la presidenza.
 Il rischio di un’altra Cuba alle porte non piacque però agli Americani che riorganizzano la vecchia Guardia Nacional, rinominata CONTRAS (contrarrivolucionarios). I Contras, supervisionati dalla CIA, operavano azioni di controguerriglia su civili indifesi, scuole e ospedali, torturavano, violentavano. Si avvalsero di finanziamenti derivati dal traffico di cocaina e dal denaro della vendita di armi all’Iraq durante la guerra Iraq-Iran, mentre i Sandinisti ricevevano aiuti dall’Unione Sovietica. Lo scandalo Irangate che mise a dura prova il secondo mandato di Reagan trattava proprio di questi finanziamenti illeciti. A seguito della rivoluzione il FSLN perse i due terzi dei seggi in Parlamento e i conservatori riuscirono a governare fino al 2006 quando Daniel Ortega si guadagnò il suo secondo mandato.
Questa è in breve la storia di un paese che ha combattuto per la sua libertà e che ora naviga verso una seppur lieve crescita economica. E’ Manuel, la guida del Museo della Revolucion di Leon, che mi ha spinto all’approfondimento. Lui che a 17 anni decise di combattere, fucile alla mano, contro la dittatura e contro il gigante USA, lui che perse la parola dopo essere stato ferito, lui che con le lacrime agli occhi mi mostrava le foto dei massacri e, dal tetto del palazzo, le tecniche della guerriglia urbana.

C’è un’ultima cosa che merita una considerazione. La Chiesa locale, di fronte agli obbrobri della dittatura dei Somoza, approvava i Sandinisti e le loro rivendicazioni, al punto che nel primo governo democratico un sacerdote, Ernesto Cardenal Martinez, divenne ministro della cultura. Nel 1983 Papa Giovanni Paolo II lo invitò a dimettersi e, di fronte al suo rifiuto, lo sospese ad divinis.



34
Cogito ergo Zam / I 'vattienti'
« il: Marzo 28, 2016, 17:16:53 »
Ad ogni religione i suoi estremismi. I vattienti (battenti) si perquotono le gambe con schegge di vetro incastrate nel sughero. Sangue ovunque e bambini portati ad assistere al macabro spettacolo

35
Pensieri, riflessioni, saggi / Si viaggiare
« il: Marzo 14, 2016, 07:48:48 »
E così si parte ancora. Perché mi assale il desiderio di fuga non lo so spiegare: un'inquietudine che è insoddisfazione o forse solo voglia di conoscere, di capire come va il mondo,di allargare gli orizzonti che in Italia si restringono sempre più. Non turista ma viaggiatrice, niente alberghi ma case di gente del posto, mezzi di trasporto locali, forse scomodi ma che avvicinano. E poi il desiderio di cambiare vita, di smettere di lottare contro i mulini a vento della burocrazia, delle corruzione, del malcostume. Voglia di libertà, di tornare alla spensieratezza di fanciulla, provare il brivido dell'avventura, dell'ignoto. Partire per non morire.

36
Altro / Il bisso e la donna del mare
« il: Marzo 03, 2016, 12:28:00 »
Il bisso e le donne dell’acqua
Sa che dopo di lei nessuna potrà perpetrare i suoi gesti, gli stessi di sua mamma, sua nonna, e indietro, fino ai tempi di re Salomone. Solo un altro filo può competere con la bellezza e la rarità del bisso; questo di mare, quello di montagna, questo da una conchiglia, quello dalla barbetta dell’antilope tibetana, entrambi così rari da poter essere regalati solo ai re e ai papi.
Ha il portamento di una nobile guerriera, gli occhi di un nero profondo come i capelli, cornice di un viso bruno e bellissimo, regina delle acque di Sant’Antioco, in Sardegna, dove è l’unica a cercare ancora i rari bivalve. La Pinna Nobilis si erge dalla sabbia in piedi, una grande cozza ricoperta da una lanugine setosa che, una volta filata dà vita ad una materia lucida e dorata. Un tempo la pesca delle nacchere, così anche si chiamano nell’isola che della Spagna conserva anche qualche dialetto, era praticata in tutto il Mediterraneo, ora solo da lei, l’ultima, come ultime sono le nacchere sarde.
Si immerge ancora Chiara Vigo, sessantenne dal corpo di ragazza, raccoglie il bisso fra le mani, lo dissala, lo fila e lo tesse in una lavoro che dura anni. Tanto ci vuole per ottenere qualche metro di tessuto, il più raro al mondo insieme allo shatoosh, la sciarpa dei re, i cui fiocchi sono raccolti  fra i rovi dell’Himalaya.
Tutto è mistero intorno a Chiara, i canti che accompagnano il lavoro, i ricordi, le leggende e le lezioni che impartisce nella sua stanza del Museo del Bisso; gratuite ma non accessibili a tutti, solo a chi mostra l’indole della sirena. In una sorta di rito sciamanico regala un filo di bisso a chi va a trovarla, facendolo passare prima attraverso una fede nunziale, quella che ha suggellato il suo matrimonio con il mare. Niente di scritto, solo tradizione orale, la stessa che ha da sempre tramandato i poemi epici. E così racconta come si tinge il filo che per sua natura è color del miele. Molluschi o cocciniglia per le sfumature di rosso, sali di rame che tingono di verde.
Ci vuole rispetto per mantenere i bivalvi in vita, solo i fili superficiali di Pinne con almeno dodici anni di vita senza stappare le conchiglie dal fondo; cento immersioni per ottenere trecento grammi di filo.
I suoi lavori sono sparsi nei musei del mondo, al Louvre e al British Museum, a Whashinton è esposta una cravatta donata a Bill Clinton tessuta con cinquecento metri di filo. La sua arte è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco E quando le hanno proposto compensi enormi per entrare nel mondo dell’alta moda, lei sdegnata ha risposto: ‘Il bisso non si compra, si regala’.

37
Enogastronomia / Broccoli e pane al peperoncino gratinati
« il: Febbraio 27, 2016, 19:26:37 »
Ricetta scoperta di recente. Broccoli, pane, aglio, peperoncino,uova, parmigiano, capperi e noci o mandorle o pinoli. Mentre si lessano ma non troppo le cime dei broccoli si tostano briciole di pane in padella con olio aglio e peperoncino e si unisce la frutta secca. Si ricopre il fondo di una pirofila con fette di pane bagnate nell'uovo e parmigiano. Si appoggiano le cime dei broccoli sul pane e si ricopre il tutto con le briciole tostate; subito in forno et voilà, semplice e squisito.

38
Politica / Bimbiminkia
« il: Febbraio 19, 2016, 19:47:12 »
La spiegazione di Di Battista, con tanto di lavagnetta e pennarello è patetica ed anche fastidiosa perchè è un insulto all'intelligenza. Che ce frega delle beghe interne del PD? Interessava che la legge passasse punto e basta..!! Non votando l'emendamento "canguro" il Parlamento dovrà probabilmente prendere in considerazione gli emendamenti presentati dalla Lega e dai Cattolici del PD. Quindi la legge Cirinnà potrebbe uscire stravolta dal dibattito parlamentare. Poi Di Battista ci spiegherà con un'altra demenziale lavagnetta che non l'hanno votata perché non era più uguale a quella iniziale. Non è che ci voleva uno scienziato per capire che il PD non aveva i numeri per farla passare, ai grullini non bastava far bella figura dando una mano a far approvare la Cirinnà aripunto e basta ? Non sanno che vuol dire opposizione costruttiva per il bene del paese? Si andassero a studiare la storia della politica italiana e soprattutto quella del PCI che è stato all'opposizione per tutto l'arco della sua esistenza. I pentastellati sono un movimento rappresentato in Parlamento da onorevoli bimbiminchia pervasi da "una rabbia subculturale, impulsivi e viscerali" wathapp comandati da 2 personaggi come Grillo e Casaleggio non approderanno mai a nulla e sono destinati a contare sempre meno, con buona pace dei loro adepti sostenitori. Non amo il Governo che c'è ora in carica, non ne ho fatto mai mistero, ma se questa è l'opposizione che ci propongono campa cavallo.

39
Pensieri, riflessioni, saggi / Addio emancipazione
« il: Febbraio 17, 2016, 11:57:05 »
Adios, "stepchild adoption", è stato bello. Breve ma intensa sveltina con un orribile termine inglese - che dentro conteneva un diritto enorme, e la condizione giuridica di migliaia di bambini italiani - ma ha fatto confusione e basta. Non uno dei sondaggi di opinione era veritiero, perché alla parola "adozione" scattava una molla mentale, senza distinguo. Adios, cattodem, mostruosità parlamentari, solerti presidi di medioevo che qualcuno si ostina a tenere come vicini di sedia. Se non hanno capito qui il solco tra laicità e dogmi confessionali, non c'è più niente da capire. Adios, M5S coi loro bei clippini da Youtube sui comodi interventi parlamentari da scuola elementare, che su tutte le questioni vere si smascherano per quel che sono: destra aziendale. Adios a tutti quelli che quei video pubblicano anche in queste ore. Perché all'ottusità fanatica c'è un limite. E, almeno qui, in queste ore, va stabilito. W Monica Cirinnà, W Marcucci, W Viotti, W Pizzarotti, evviva tutte le persone libere, civili e di progresso, che dovrebbero stare insieme, dalla stessa parte. Se Renzi non fosse il pallone gonfiato che è, se dentro di lui soffiasse il vento giusto, su una questione come questa dovrebbe far saltare il banco. Tutti alle urne, con i diritti civili in campagna elettorale. Vedi come si spegne, il ghigno, a questi intrallazzoni di bassa Lega.

40
Cogito ergo Zam / Libertà e responsabilità
« il: Febbraio 16, 2016, 07:33:57 »
Cos’è  che accomuna qui in Italia il diffuso e imperante disprezzo per chi ha un pensiero logico circa le unioni e le adozioni gay, l'eutanasia, l'utero in affitto, la legalizzazione delle droghe e quella della prostituzione, la fecondazione assistita, l'informazione sessuale nelle scuole? Semplice, è il profondo rifiuto, radicato, endemico che in questo paese viene riservato alle scelte degli individui. Il libero arbitrio non è ammesso, se abortisco sono un’assassina, se mi faccio una canna una drogata senza se e senza ma. Manco fai in tempo a muoverti e c'è già qualcuno pronto a dirti che non hai capito niente, che non sei in grado di decidere della tua vita o anche della tua morte.  Che ti sembra di poter autodeterminare le tue scelte, ma che in realtà non ne sei in grado, che la tua mente è stata plagiata dalla mancanza di valori cattolici, o dalla campagna alternativa per la legalizzazione della cannabis o ancora dal tuo individualismo che non ti permette di confrontarti con gli altri. Un esercito di censori  tenta di farti cambiare idea mediante proclami ben supportati dai social e dai media. Falsi proclami scientifici sulla teoria gender, psicologi della prima ora che tentano di dimostrare come le famiglie arcobaleno possano produrre mostri, medici che parlano di buchi al cervello provocati da erba con percentuali di THC al 40%, politici davanti a un povero corpo tenuto in vita da macchine (ricordate Eluana?) che dichiarano che in effetti la ragazza potrebbe ancora procreare etc. etc.
 In questo modo si ignora, e peggio si spezza, l'ineludibile legame che deve esistere tra responsabilità e libertà: deresponsabilizzando l’individuo dalla libertà delle sue scelte si allevano così, una, dopo l'altra, generazioni di irresponsabili. Molto più facile scegliere per assunto e liberarci così da ogni responsabilità che essere liberi di scegliere e assumerle in prima persona. E’ questo il grande dramma di ogni società illiberale.

41
Pensieri, riflessioni, saggi / Idolatria
« il: Febbraio 15, 2016, 10:40:41 »
Ci sono andati almeno in 80 mila, per rendere omaggio ai resti del santo cristiano più famoso del mondo, con gli occhi puntati oltre la teca di vetro e il cuore rivolto al cielo.
Un modo per avvicinarsi a Dio, o per chiedere al santo il miracolo atteso, e che riporta a galla la questione dell’idolatria nel Cattolicesimo.
È l’adorazione della materia che nella rappresentazione si fa divina, e davanti alla quale i parroci più scettici hanno sempre ammonito: le icone sono opera dell’uomo, non di Dio, e non possono essere adorate.
Eppure quelle reliquie, per milioni di cattolici, hanno sempre un senso profondo. L’Islam, al contrario, proibisce immagini sacre proprio per non distogliere il fedele dal proprio rapporto con Dio.
L’idolatria non è specifica del cristianesimo, ma è certo che in questa religione gli esempi abbondano. Nella tensione verso il sacro che caratterizza la vita di ogni credente, questi oggetti giocano un ruolo chiave perché creano una connessione con il divino e fungono da prova della validità della sua esistenza. Apparizioni, statue in lacrime con gli occhi o parti del corpo in movimento, tessuti che rivelano immagini e altro ancora: non si contano gli oggetti ai quali, solo in Europa e negli ultimi decenni, i fedeli hanno attribuito poteri salvifici o miracolosi.     
Nel caso di Padre Pio, la diffusione delle reliquie è vecchia di un secolo ed è cominciata quando era ancora in vita: già nel 1920 il culto dei devoti era alimentato dai panni macchiati del sangue delle sue stigmate, nonostante fossero noti i dubbi degli stessi vertici della Chiesa sulla veridicità del miracolo.
 Novant’anni dopo quelle stigmate sono tornate perfino sui biscotti, ritratti nelle foto condivise sui social negli ultimi giorni: a forma di mano, e con un buco pieno di marmellata al centro
Del resto, per il trasferimento della salma la Regione Puglia non ha badato a spese: 50 mila euro di contributo, la metà del totale stanziato per l’operazione, che ha fatto infuriare le associazioni laiche.
Solo per citare un altro dei casi più noti di idolatria, a Medjugorje, in Bosnia, dal 1981 a oggi sono passati 28 milioni di fedeli, di cui 21 stranieri. Più di molti altri celebri luoghi turistici in tutto il mondo, e qui delle reliquie non c’è stato nemmeno bisogno. O meglio, statuti e altri oggetti sono arrivati dopo le testimonianze di presunte apparizioni della Madonna, che attraverso sei veggenti manderebbe messaggi all’umanità.
Ed è interessante notare come il fenomeno sembri vivere di vita propria, oltre e a volte contro le posizioni dei vertici della Chiesa, a cominciare da papa Francesco: «Dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio? Questa non è identità cristiana», ha detto pochi mesi fa al ritorno del viaggio a Sarajevo ed ha subito annullato l’incontro previsto con le veggenti.
L’idolatria dunque sembra appagare un bisogno primordiale del credente al di là del suo rapporto con le istituzioni religiose: per il fedele il bisogno del sacro è essenziale, e tutta l’interpretazione del cosmo passa per l’idea che siccome si è in stretta dipendenza dal divino, c’è la necessità dei punti di contatto per arrivare a Dio e così esserne accolti e tutelati.
Un bisogno di tutelarsi e cercare protezione che forse è aumentato, in tempi di terrorismi, radicalizzazioni religiose e connesse paure. Viviamo un’epoca di difficoltà, di disastri e tra i credenti cresce questo bisogno di protezione. Il terrorismo, ma anche le grandi migrazioni ci costringono al confronto con ciò che non si conosce e a volte si teme. E’ questo che produce la radicalizzazione, che però non è solo da una parte, quella più esasperata e violenta. L’altra è meno visibile, ma c’è e può essere altrettanto pericolosa.

 





42
15 minuti per creare / Non sopporto chi.
« il: Febbraio 12, 2016, 20:54:06 »
Non sopporto più chi è contro, chi ha tante certezze e nessun dubbio. Non tollero l'intolleranza, l'assenza di dialogo a favore delle offese. Mi dà mal di stomaco il confronto scorretto, la mancanza di analisi in favore della prosopopea, il parlare senza ascoltare. Non posso confrontarmi chi non capisce che la verità non è sopra o sotto, a destra o a sinistra ma spesso al centro. Chi non sa mediare fra istinto e ragione, chi si scaglia a gamba tesa, chi offende perché non hai le sue idee. Chi pensa di andare d'accordo con tutti perché frequenta solo chi porta la sua stessa bandiera.Chi fa propaganda delle sue ossessioni, chi si scaglia contro il diverso, chi non ha il coraggio di difendere le minoranze, chi non ha pena per l'oppresso. Chi adora gli animali e non ha pietà per gli uomini, chi è vegano e ti guarda con odio quando mangi una bistecca. Chi non cerca neanche di capire l'altro concentrato in maniera ossessiva su se stesso.

43
Pensieri, riflessioni, saggi / IN MEMORIA DI GIULIO
« il: Febbraio 06, 2016, 17:38:41 »
E poi scopri che Giulio Regeni, 28 anni, era uno dei più brillanti studiosi di Cambridge. I suoi riferimenti Pasolini, Gramsci e Berlinguer. Studioso marxista, appassionato della storia dei movimenti sindacali, a 17 anni era andato a studiare in New Mexico per poi trasferirsi in Gran Bretagna. Nel 2012 e 2013 vincitore di due premi per studi sul Medio Oriente. Poi al Cairo per studi sul sindacalismo indipendente. Uno dei suoi motti preferiti, tratto da Gramsci:
"..il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati".
La vicenda mi ha profondamente colpito, addolorato, coinvolto.
E tra mille altre cose mi chiedo: quanti ne abbiamo a sinistra di giovani così bravi, preparati, appassionati?
Tanti, molti li conosco personalmente.
Eppure perdiamo tempo, inutilmente: attardandoci dietro a forme partito ottocentesche, commissioni, statuti, tessere, vecchie liturgie congressuali.
In mezzo, prima ancora che un'altra politica, c'è un'altra idea di vita.



44
Enogastronomia / Cozze e alici marinate
« il: Febbraio 03, 2016, 13:20:34 »
Oggi cozze al gratin. Si fanno aprire le cozze senza farle cuocere troppo a lungo, si prepara un po' di pane bagnato nell'acqua e strizzato e lo si condisce con uova, aglio ,prezzemolo, pecorino. Si ricopre la metà della cozza che contiene il mollusco e si passa dieci minuti al grill. Le alici si spinano, di mettono sotto sale per un paio d'ore, si sciacquano e si ricoprono di limone. Dopo qualche ora si asciugano e si condiscono a piacere. Io metto olio aglio peperoncino e origano. MMMMMM

45
Anch'io ho scritto un aforisma / Family day
« il: Gennaio 23, 2016, 07:34:07 »
L'Italia è una repubblica laica fondata sull'integralismo di Bagnasco.

Pagine: 1 2 [3] 4 5 6