Autore Topic: Tempo di Avvento  (Letto 6324 volte)

Doxa

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Tempo di Avvento
« il: Novembre 15, 2013, 08:22:59 »
Introito: nella Messa indica l'ingresso del celebrante e  la recita dell'antifona, che nella liturgia cristiana è il brano che precede l’intonazione del salmo, ma questa mia "antifona" è dedicata ad Azzurra perciò diventa metafora.

Ti stai chiedendo perché ho scelto questa sezione: "Cogito ergo Zam". Ebbene perché nella parte esplicativa c'è scritto che è dedicata a temi di attualità, e nei prossimi giorni il mio argomento sarà di attualità. Perciò comincia a studiare questo tema per fare critiche pertinenti, altrimenti le tue osservazioni diventano inconcludenti e le tue continue critiche diventano schiamazzi da troll che mi lasciano perplesso sulla tua personalità, altro che farmi desistere dal continuare  a scrivere nel forum Zam.

Fervorino finale (=  frase, proposizione o breve discorso a scopo esortativo e a sfondo morale): ricordati di rispettare le persone se vuoi essere rispettata !


Ed ora  dal profano passo al "sacro".

La parola avvento deriva dal latino “adventus” e significa “arrivo” ma viene usata col significato di “attesa” sulla Terra di Dio, che si è “incarnato” in Gesù Cristo, il Messia dei cristiani. 

”Adventus traduce la parola greca “parousia” (=  "presenza"), che nei culti pagani indicava l’ideale arrivo annuale della divinità nei templi a lei/lui dedicati; ma nell’antichità il termine “parusia” (senza la o)  era utilizzato  anche per indicare l’arrivo di un sovrano in un luogo.

Per celebrare la ricorrenza della nascita di  Jesus a Betlemme, la Chiesa nell’alto medioevo inserì nella liturgia il periodo dell’avvento come tempo di preparazione spirituale dei fedeli: comprende le quattro domeniche  che precedono il Natale. Nel rito romano dura 4 settimane (se il Natale cade di domenica) oppure 3 settimane più un giorno (se Natale cade di lunedì), invece nel rito ambrosiano (in vigore nella diocesi di Milano, nel ricordo di Sant'Ambrogio) dura 6 settimane.

Quest’anno l’Avvento comincia  con i  cosiddetti "primi vespri" di domenica1 dicembre e termina il 24 dicembre.

Nella liturgia il periodo dell' Avvento è suddiviso in due parti:  la prima parte, fino al 16 dicembre,  orienta i fedeli all'attesa dell'arrivo di Cristo; la seconda parte (17 - 24 dicembre) prepara  i cristiani alle celebrazioni del Natale.

Le comunità cristiane del Nord Europa per questa occasione preparano o acquistano la tradizionale “corona dell'Avvento”: sono rami di abete o di pino che vengono confezionati in forma tonda e decorati con 4 candele, che simboleggiano  le 4 domeniche che mancano fino a Natale. Ogni domenica ne accendono una e recitano preghiere o leggono un brano biblico.



Un’altra tradizione vigente nelle nazioni del nord Europa ma che si sta diffondendo anche in Italia è il  cartaceo “calendario dell’avvento”: comprende il periodo dall’1 al 24 dicembre e serve ai bambini a tenere il conto di quanti giorni mancano al Natale. Di solito sul calendario ci sono finestrelle con persianine: ogni giorno ne viene aperta una e si può leggere  un proverbio od altro,  oppure può esserci un dolcetto.

Il primo calendario dell'avvento fu stampato a Monaco di Baviera nel 1908. Gerhard Lang decise di continuare l'idea della sua mamma, che di anno in anno preparava per Natale calendari colorati per tutti i suoi figli.



 
« Ultima modifica: Novembre 28, 2013, 21:54:31 da dottorstranamore »

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #1 il: Novembre 15, 2013, 17:53:34 »
non so se mi piacciono questa tradizioni importate, mi sa tanto di cosa commerciale. Ora in tutti i negozi si trovano i calendari dell'avvento e corone di finto abete. L'avvento poi si è trasformato nel peggior incubo del consumismo, la caccia al regalo da comperare per forza, senza la gioia vere del "donare".

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #2 il: Novembre 16, 2013, 07:14:03 »
Nel periodo dell'Avvento la Chiesa celebra San Nicola il 6 dicembre, l’Immacolata Concezione l’8 dicembre, Santa Lucia il 13 dicembre.  Sono tre commemorazioni liturgiche interessanti anche storicamente.

6 dicembre: san Nicola

Di questo santo si  dice che sia nato a Pàtara, in Anatolia, nel 270 circa e che morì tra il 335 ed il 345.  Fu vescovo di Myra, nella regione della Licia, situata sulla costa meridionale dell’Anatolia, in Turchia. 



Le sue spoglie furono conservate nella cattedrale di Myra fino al 1087. In quell’anno  furono trafugate da una spedizione di 62 persone tra marinai e mercanti partiti da Bari a bordo di una nave.  Tornarono nel capoluogo pugliese il 9 maggio 1087 col “sacro bottino” e furono accolti trionfalmente dalla popolazione. Le reliquie  vennero custodite nella chiesa dell’abbazia benedettina. L’abate si chiamava Elia. Fu nominato vescovo di Bari e favorì in questa città la costruzione di una nuova chiesa per dedicarla al culto di san Nicola. L’edificio di culto  fu costruito e  due anni dopo, il 29 settembre del 1089, fu consacrato dal pontefice Urbano II (1088 – 1099)  in occasione della definitiva collocazione delle reliquie del santo sotto l'altare nella cripta della basilica a lui titolata.


(Bari: basilica di San Nicola, in stile romanico-pugliese).

La devozione verso san Nicola, considerato taumaturgo, protettore dei marinai e uomo caritatevole, ebbe rapida diffusione nel bacino del Mediterraneo ed in Europa.

Nei dipinti viene rappresentato  con l’abito talare vescovile e la mitra; con la mano sinistra sorregge il bastone pastorale e con la mano destra benedice nel modo greco-ortodosso; altri simboli collegati alla sua figura carismatica sono: il libro dei Vangeli o tre sfere d’oro, oppure tre sacchetti con le monete, per ricordare il suo leggendario aiuto a tre ragazze che non potevano sposarsi per mancanza di dote.



In Italia e all'estero sono molte le chiese dedicate San Nicola e numerose sono le tradizioni in suo onore. A  lui è collegato il mito di Santa Klaus, conosciuto in Italia come “Babbo Natale”, invece in Turchia viene chiamato  “Noel Baba” (Babbo Natale).


Statua di Noel Baba a Demre (ex Myra). In precedenza  nello stesso luogo c’era la statua che rappresentava san Nicola. Il cambio è stato effettuato con la speranza di aumentare l’afflusso di turisti.   

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #3 il: Novembre 16, 2013, 20:11:25 »
Azzurra, come il manto della “mater divinae gratiae”, non confondere il mio ateismo con il mio “vivo e vibrante” interesse (per dirla con Maurizio Crozza) per la storia del cristianesimo.

Molti atei conoscono bene la religione cristiana, la stessa cosa non può dirsi dei milioni di individui che si dicono seguaci di Cristo.

Ho amicizia con numerosi prelati. Loro rispettano il mio punto di vista ed io le loro convinzioni. Cosa che invece non fai te. Deridi e critichi, non solo me.

Bene, ho capito il lavoro che fa per te:  la critica letteraria, così sarai costretta  a leggere libri ed ogni giorno a scrivere velenosi articoli sugli autori, a stroncare le velleità degli esordienti.  In tal modo potrai scaricare la carica aggressiva  verso tutti e tutto  e potrai gratificare il tuo narcisismo. Sarai talmente impegnata da non avere più il tempo per inveire in questo forum. Ti piace l’idea ?  :rose:

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #4 il: Novembre 17, 2013, 00:33:54 »
San Nicola, Santa Klaus, Babbo Natale

San Nicola: in lingua latina Sanctus Nicolaus;  nella lingua olandese “Sint Nikolaas”, modificato  nel tempo in “Sinter Klaas”. Questa  modalità fonetica fu introdotta negli Stati Uniti d’America da immigrati originari del nord Europa, ma negli U.S.A. il nome  del santo subì un’altra modifica dai parlanti la lingua inglese e Sinter Klaas divenne Santa Klaus.

Per comprendere il favoloso personaggio Santa Klaus occorre tener presente l’agiografia di San Nicola e le tradizioni popolari a lui collegate: San Nicola offre doni, Santa Klaus (o Claus) porta doni.

Nell’immaginario collettivo Santa Klaus ha l’aspetto di un simpatico e panciuto uomo anziano con la folta barba e baffi bianchi, che nella notte della vigilia di Natale entra nelle case per lasciare sotto l’albero di Natale i regali.

Ma chi creò tale personaggio ? Il progenitore è il newyorchese Washington Irving (1783 – 1859), che  nel 1809 scrisse  l’umoristica  “History of New York” usando lo pseudonimo di Diedrich Knicherbocker. Il testo satirico descrive la vita nella colonia olandese di  New Amsterdam (l’attuale New York) e cita Sinter klaas,  non  come santo ma immaginato come una polena affissa sulla prora del vascello “Buona dama”,  con l’aspetto di un marinaio olandese che indossa un mantello verde e con la pipa in bocca. Irving narra che mentre la nave stava entrando nel porto di quella città,  la polena all’improvviso si animò, scese a terra e prese un cavallo legato ad un carro pieno di regali. Con questo cominciò prodigiosamente a volare sul cielo di quella città e a fermarsi sui tetti delle case dove erano i bambini, ai quali calava i doni attraverso i camini.

Su questo tema ci furono poi interventi letterari di altri autori. Il 23 dicembre del 1823 sul quotidiano di New York “Sentinel Troy” venne pubblicata l’anonima poesia “An account of a visit  of St. Nicholas”, scritta dall’insegnante di lingue e letterature straniere Clement Clark Moore (1779 –1863). La poesia è nota  col suo incipit:  “Twas the Night Before Christmas” ("Era la notte prima di Natale") o come “The Night Before Christmas” ("La notte prima di Natale"). Questo testo poetico  fu fondamentale per lo sviluppo della figura del moderno Santa Klaus/Babbo Natale: contribuì a collegare il popolare portatore di doni alle date del 24 e 25 dicembre anziché al 6 dicembre (giorno dedicato dalla Chiesa alla commemorazione di San Nicola) e a “separare” il santo dal suo “erede”, Santa Claus/Babbo Natale.

Una delle prime versioni illustrate della poesia di Moore  è  del 1830, disegnata da Myron B. King, che mostra Santa Claus in cima ad un tetto con la slitta trainata da  renne.

Invece l’illustratore statunitense di origine tedesca Thomas Nast (1840 – 1902) disegnò nel 1863 per la rivista “Harper’s Weekly”  la classica versione di Santa Claus. Prima di allora, la maggior parte delle rappresentazioni di Babbo Natale mostravano un uomo alto e magro. Nast, invece, disegnò un uomo anziano, in tunica,  paffuto, con fluente barba e baffi bianchi. In numeri successivi della rivista, il cartoonist immaginò Santa Klaus proveniente dal Polo Nord, dove aveva una fabbrica di giocattoli  realizzati da un gruppo di elfi che lavoravano per lui. Nella notte di Natale caricava i doni sulla slitta trainata da  renne volanti e poi via in giro per far avere ai bambini i regali desiderati… se possibile. 

Il passaggio da Santa Klaus al cosiddetto Babbo Natale avvenne casualmente dopo il crack di Wall Street nel 1929 e la conseguente recessione economica che causò alla Coca Cola il crollo delle vendite della bibita.  Per rilanciarle, quell’azienda decise nel 1931 di imperniare la campagna pubblicitaria invernale facendo del popolare Santa Klaus il “testimonial” della bevanda. 
Venne chiesto al pittore Haddon Sundblom di ridisegnare Santa Klaus, che fino ad allora veniva immaginato vestito con abiti azzurri, grigi o  di color marrone. Sundblom, invece, lo abbiglia con un fantasioso completo di giacca e pantaloni di colore rosso, con bordure di pelliccia bianca; stivaloni neri e lucidi, cappellino conico di colore rosso e listato con la bianca pelliccia; di aspetto sorridente e bonario, mentre sorregge sulla mano la bottiglietta sinuosa con quella bibita. L’idea fu vincente, le vendite migliorarono, ma quel che più conta, da quel giorno l’abito di Babbo Natale rimase rosso, come noi lo conosciamo.



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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #5 il: Novembre 18, 2013, 00:18:43 »
8 dicembre: Immacolata Concezione

La Chiesa cattolica ha deliberato nel tempo quattro dogmi su Maria, in ebraico Miryam: la sua maternità di Dio, la sua verginità, il suo immacolato concepimento e la sua assunzione in cielo.

Il termine dogma  indica in una religione una verità di fede non soggetta a discussione da chi si reputa seguace. 
 
Nella teologia cristiana la verità dogmatica discende dalla rivelazione divina, in modo diretto od indiretto, oppure da indicazioni di fede o di morale su un determinato argomento.

I fedeli che non la credono verità di fede o di morale si autoescludono dalla comunità ecclesiale e vengono definiti eretici, da non confondere con gli agnostici o con gli atei.

Il dogma dell’immacolata concezione della vergine Maria ci viene ricordato dal calendario l’8 dicembre.

Cosa s’intende per immacolata concezione ? Non il concepimento verginale di Gesù da parte di Maria, ma  che lei fu concepita  immune dal peccato originale per volontà di Dio.

Per la Chiesa cattolica ogni essere umano nasce con il peccato originale, ma lei fu esentata perché nel disegno divino doveva diventare la madre di Gesù Cristo. 

Le prime dispute teologiche sull’immacolata concezione cominciarono nell’alto medioevo, ma  la prima teologia su tale tema si ebbe nel XIV secolo. Fu elaborata dal francescano Duns Scoto (1265 – 1308)  per superare i limiti dell’omiletica, cioé degli antichi sermoni cristiani, detti “omelie”. L’omelìa deriva dal latino “homilia”, significa conversazione, in ambito religioso s’intende predicazione, che deve essere fatta con determinati criteri,  influenzati dall’antica ars retorica.

Papa Sisto IV, che pontificò dal 1471 al 1484 ed era stato in precedenza superiore generale dei Francescani, cominciò l’iter della definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione con due Bolle: “Cum praecelsa”, del 1476, e “Grave nimis” del 1483.

Nei secoli successivi ci furono in merito altre Bolle pontificie, fino a quella di Pio IX, denominata “Ineffabilis Deus”, dell’8 dicembre 1854, con la quale definiva verità di fede  l’Immacolata Concezione.

A questo dogma sono collegate due “apparizioni” mariane riconosciute dalla Chiesa:

Nel 1830 Catherine Labouré, novizia in un monastero parigino, fece coniare una medaglia (detta poi la medaglia miracolosa) che riportava le seguenti parole, da lei viste durante un'apparizione della vergine Maria (avvenuta il 27 novembre dello stesso anno): "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi"

Nel 1858, quindi quattro anni dopo la proclamazione del dogma da parte di Pio IX,  la “veggente” di Lourdes, Bernadette Soubirous,  riferì che la Vergine le si era presentata con le parole "Que soy era Immaculada Councepciou" ("Io sono l'Immacolata Concezione", in lingua occitana).

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #6 il: Novembre 19, 2013, 06:56:28 »
Iconografia e simbologia dell’Immacolata Concezione

Tota pulchra es, Maria, et macula originalis non est in te.” (=Tutta bella sei, Maria, ed in te non c’è la macchia originale del peccato): la frase è tratta da una delle melodie mariane più popolari, ma è la rielaborazione di un versetto del “Cantico dei Cantici”.

Un altro versetto divenuto celebre nella storia dell’arte sacra è nell’”Apocalisse”, scritta dall’evangelista Giovanni:  “Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di 12 stelle.”

Le due suddette ed altre frasi tratte da testi religiosi contribuirono a formare l’iconografia di Maria concepita senza il peccato originale.  Ma la rappresentazione simbolica  che si affermò fu  realizzata nel ‘600  dal pittore spagnolo di corte Francisco Pacheco, censore artistico dell’Inquisizione,  suocero e maestro del pittore Diego Velàzquez.

Pacheco raffigurò l’Immacolata come un’adolescente dai lunghi capelli e per i dettagli  trasse ispirazione dal citato versetto dell’Apocalisse:

- immaginò la Vergine in una visione celestiale (“nel cielo apparve un segno grandioso”…);

- con l’abito splendente (“vestita di Sole”);

- la luna in fase calante o crescente, a forma di falce, sotto i suoi piedi (“con la luna sotto i suoi piedi”);

- “e sul suo capo una corona di 12 stelle”.

Un altro interessante dettaglio è  il cingolo o cordone che cinge ai fianchi  la tunica della Madonna.  Nei dipinti commissionati dai  frati Francescani, questi spesso pretesero la riproduzione del  cingolo  con tre nodi in uso nel francescanesimo: indicano i voti di povertà, castità ed obbedienza. 



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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #7 il: Novembre 20, 2013, 10:49:23 »
Simbologia mariana e la bandiera d'Europa

La “corona di 12 stelle” oltrechè simbolo mariano ispirato dall’Apocalisse dell'evangelista Giovanni è presente anche sulla bandiera d’Europa. Infatti raffigura  dodici stelle dorate disposte in cerchio su campo blu.

Questa bandiera venne adottata dal Consiglio d’Europa  nel 1955, l’8 dicembre, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra l’Immacolata Concezione.    

Le discussioni per la scelta iconografica dell'emblema cominciarono fin dalla fondazione del Consiglio d'Europa, istituito a Strasburgo nel maggio del 1949. Era un organismo in quel tempo   privo di poteri politici effettivi ed incaricato solo di porre le basi per la costruzione di una federazione europea.

Nel 1950 quel Consiglio bandì il concorso per  il bozzetto della bandiera della futura Europa unita.

Nel gennaio del 1955 cominciò la rassegna dei numerosi progetti presentati, al termine della quale scelse un disegno del francese Arsène Heitz. Il giovane alsaziano partecipò con un bozzetto che presenta 12 stelle su sfondo azzurro.

Lo scrittore  cattolico Vittorio Messori disse che al devoto mariano Heitz  l’idea gli venne dalla lettura dell’Apocalisse, ma di tale sua ispirazione non c’è traccia nei documenti ufficiali. 

Il 25 ottobre del 1955 l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa approvò la scelta e, come sopra detto, la bandiera fu adottata dagli Stati membri l’8 dicembre dello stesso anno. Venne esposta per la prima volta  a Parigi, dove fu issata sul pennone del castello de “La Muette” il 13 dicembre 1955.   

Trent’anni dopo, nel 1985, i capi di Stato e di governo della Comunità europea decisero, col consenso del Consiglio d’Europa, di usare la stessa bandiera come simbolo dell’unione europea, istituita con il trattato di Maastricht nel 1992. 



Questa è la bandiera di colore blu e di forma rettangolare  del Consiglio d’Europa e dell’ Unione europea.

Il significato di perfezione è simboleggiato dal cerchio, entro il quale ci sono le 12 stelle d’oro a 5 punte che rappresentano idealmente l’unità,  la solidarietà e l’armonia tra i popoli d’Europa. Il numero delle stelle è invariabile, non dipende dal numero degli Stati membri.

Numerose nazioni che fanno parte della “confederazione” europea  raffigurano la  comune bandiera sia sulle banconote  e le monete sia sulle patenti di guida e targhe automobilistiche.

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #8 il: Novembre 21, 2013, 08:38:04 »
Azzurra le frottole le racconti te. Presuntuosa ! Non dimenticare che abito a Roma, e in quest’area c’è il Vaticano ed ho la possibilità d’incontrare numerosi sacerdoti per motivi culturali. Con alcuni di loro ho amicizia, ma non debbo giustificarmi con te né dire a te chi frequento.

Io non ho fede nell’ateismo, sono un non credente e basta.

Tu leggi poco, studi meno e fai la saccente sul cattolicesimo, ma smettila. Sii cattolica, rimani con il tuo immaginario fantastico sull’al di là  e non rompere le scatole a chi non ha la tua stessa fede.
 
Io non faccio nessun discorso “supponente”. Io non suppongo, io narro dei fatti, che ti piacciano o meno per me non ha rilevanza.

Pur di far vedere che esisti devi contestare tutto e tutti, ma la pazienza altrui ha un limite. E la mia verso di te è finita.

P.s. nel mio precedente post ho scritto che sei azzurra come il manto..., perciò la frase non è sbagliata. Ciò che è sbagliata è la tua ira funesta.

« Ultima modifica: Novembre 21, 2013, 08:40:50 da dottorstranamore »

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #9 il: Novembre 21, 2013, 14:13:05 »
Citazione
Ah stai vicino al Vaticano quindi sei amico del papa, ho capito.  Ma mi faccia il piacere, dottò!
ecco un’altra delle tue sciocchezze.

Citazione
Non rispondo alle offese che hai scritto perché dovrei polemizzare (non perché non sarei capace di controbattere le offese, è facile!) ma non mi va affatto di litigare come fanno i bambini. Oltretutto per risponderti bene dovrei essere altrettanto volgare, "non rompere le scatole" non appartiene al mio modo di esprimermi, tantomeno in pubblico in un luogo di confronto.
Offendi continuamente e pretendi di non essere offesa ? “Ma mi faccia il piacere” ti direbbe Totò.

Sai che il forum  è un luogo di pubblico confronto e ne approfitti per criticare, per soddisfare il tuo narcisismo. Non approfittare del mio silenzio, non crederlo mansuetudine.

Citazione
Io amo il confronto continuo, schietto e aperto con le persone, senza tanti fronzoli o accessori inutili, tipo la diplomazia, ma sempre con l'educazione ed il rispetto.  Tu non sei fatto per il dialogo, ma per il soliloquio, e sai perché? Perché vuoi avere sempre ragione, in questo come in altro forum se rispondi a qualcuno lo fai sempre con tono saccente, di chi sa tutto, da enciclopedia, da professore che sale in cattedra e fa la sua bella lezione preparata giorni prima. Vuoi far sfoggio di cultura? Non è quella la cultura, il tuo è puro nozionisomo e vanità, nulla di più.
Sono contento di non avere e di non volere la tua cultura, e sono libero di  non volere il confronto con te,  perché le tue osservazioni sono soltanto critiche sterili e non dici nulla di positivo, di come migliorare un testo, cosa aggiungere e cosa togliere. Tu non sei costruttiva ma soltanto distruttiva, perciò inutile per i miei post.

Già ti ho detto più volte che non voglio dialogare con te perché non mi va di polemizzare con te. Ti sopporto come si sopporta l’orticaria.

Citazione
Oltretutto a volte dici cose inesatte o discutibili ed io, se le leggo, intervengo, non puoi impedimelo.
In questo topic mi devi dire cosa c’è d’inesatto. Non c’è nulla d’inesatto. Ma tu pur d’intervenire, pur di criticare devi polemizzare sul nulla, perciò non rispetto le tue opinioni ed accetto quelle degli altri se sono costruttive. 
 

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #10 il: Novembre 21, 2013, 15:49:39 »
Citazione
Edith Stein, una mente lontanamente paragonabile alla nostra, una grande filosofa tedesca che dall'ateismo passò ad abbracciare il cattolicesimo.

Edith Stein grande filosofa tedesca ? Ma mi faccia il piacere ti ricontinuerebbe a  dire Totò. “La sua mente non paragonabile alla nostra “? Ma cosa stai dicendo ?

Fu allieva ed assistente del filosofo Edmund Husserl, questo si che fu un grande filosofo.

Questa donna  d’origine ebraica è soprattutto nota come monaca dell’Ordine delle Carmelitane Scalze e la Chiesa cattolica se ne fa vanto per la conversione di  Edith  poi morta ad Auschwitz.

Comunque non capisco il tuo esempio della Stein. Non fraintendere le mie parole in modo pretestuoso per polemizzare. Rileggi bene ciò che ho scritto. Ho inteso dire che ci sono atei che studiano profondamente una o più religioni per convincersi della loro scelta e ci sono milioni di cosiddetti cristiani che sanno poco o nulla della loro religione e di come è strutturata la Messa.

Citazione
Le mie sono critiche sterili? E cosa vuoi? Che ti insegni a scrivere di tuo, in modo costruttivo, orginale? Ma dovresti pagarmi a peso d'oro! Non sto scrivenendo nulla di particolare e non sto offendendo, quindi non c'è motivo che ti scaldi tanto. Se vuoi fare il soliloquio posso capirti, ma sei su un forum pubblico dove chiunque può intervenire, fattene una ragione (narcisista io?  ).

Non ho bisogno dei tuoi insegnamenti per poter scrivere,  anche perché non ti reputo all’altezza di insegnarmi, altro che pagarti “a peso d’oro”. Lo so bene che sono in un forum pubblico e so quali sono i miei limiti, invece tu ne approfitti per dilagare con le tue critiche spesso inconsistenti.

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #11 il: Novembre 21, 2013, 17:31:35 »
In un precedente post ho scritto: Azzurra, come il manto della “mater divinae gratiae”.

Tu mi dici che:  “non accetti il confronto e non accetti di essere  corretto: il manto della "Mater Divinae Gratiae" di che colore è? Come rispondi? "azzurra"? Non c'è concordanza grammaticale. Ma è solo un'osservazione pacifica,una quisquiglia”.

La mia  era un’affermazione non è una risposta, perciò la tua pretesa di correggermi grammaticalmente è sbagliata. Convinciti.

I tuoi pregiudizi mi lasciano allibito. Conosco bene la Stein e Giovanni Moscati. A Napoli sono stato anche nella sua casa, vicino la Chiesa del Gesù. Ma cosa c'entrano questi casi particolari con il mio esempio erga omnes ? Lo vedi da sola che cerchi pretesti infondati pur di polemizzare. Ebbene per oggi basta. Puoi ritenerti soddisfatta. Ti ho dato la possibilità di sfogarti ed hai ricevuto la tua razione di giusti e necessari rimproveri che servono ad incatenare la tua esuberanza.

Ora volgi la tua attenzione ad un altro nick, fammi questa grazia, “o  clémens,  o pia, ...”, perché vorrei continuare il threed senza altre tue interferenze. 

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #12 il: Novembre 22, 2013, 08:21:06 »
E l'ha ripetuto che ci "sono milioni di cristiani che non conoscono lapropria religione"! Li hai intervistati tu i milioni di cristiani?  Ah "conosce bene la Stein e Giovanni Moscati" ... E  scommetto che stavi per dirmi, prima di consultare Wikipedia, che sei stato pure a cena con loro! Poi che ce frega e che c'entra che "sei stato a Napoli nella casa di Giovanni Moscati" ?  Ah, se vuoi un consiglio costruttivo: leggiti qualche libro filosofico di Edith Stein e vedi se riesci a capire qualcosa, per la comprensione puoi sempre contare sull'aiuto di qualche tuo amico prelato :D
Azzurra, cerca di farla finita. A differenza di te conosco la storia e la casa del medico Moscati. Non ho bisogno di Wikipedia.
La Stein so bene chi è perché la Chiesa l'ha "utilizzata"  per propagandare la sua capacità di conversione al cristianesimo.

Devi smetterla di denigrare me e gli altri. Poi non ti offendere se ti tratto male. Per oggi basta. Non ho tempo da perdere con te.

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #13 il: Novembre 22, 2013, 08:57:10 »
Dopo l’”Azzurra digressione” riprendo il mio “cammino letterario”  verso la natività.

L’8 dicembre, in concomitanza della celebrazione dell’immacolata concezione, ci sono tre tradizionali eventi: l’arrivo nelle città degli zampognari, l’allestimento del presepio e/o dell’albero di Natale.

Gli zampognari



Gli zampognari  sono  così chiamati perché suonano la zampogna. Il nome di questo strumento musicale deriva dal latino “symphōnĭa”  che significa armonia, consonanza di suoni.

La zampogna ha tre elementi costitutivi: l'otre, che funge da camera d'aria, il soffietto (o cannetta, dotata di una valvola di non ritorno dell’aria) che é collegato all'otre e serve per insufflarci l’aria dalla bocca del suonatore, e le legnose canne musicali inserite in un ceppo a cui è legata l’otre.  Questo serbatoio  d’aria nel passato era in pelle conciata di capra o pecora, oggi è in materiale plastico oppure  vengono usate camere d’aria di automobili ricoperte con finto vello di pecora. 
 
Quando l’otre per l’aria  raggiunge la pressione adeguata, la zampogna può cominciare a suonare. La pressione  viene controllata dal suonatore nel corso dell’esecuzione bilanciando l'aria immessa attraverso l'insufflatore e l'aria che esce dal serbatoio attraverso le canne musicali. Lo zampognaro svolge l'azione di controllo  della pressione dell’aria premendo l'avambraccio sulla sacca.

L’aria mette in vibrazione le ance innestate sulle  cosiddette canne: quella sulla destra serve per la melodia, quella sulla sinistra per l’accompagnamento. Le altre canne, anch’esse dotate di ance,  fanno da bordone, permettono l’emissione di una sola nota  musicale di accompagnamento. 



Gli zampognari suonano in coppia, uno la zampogna e l’altro  il piffero detto “ciaramella”: questa parola d’origine latina  deriva dal diminutivo “calamellus” (al femminile calamilla e calamella) e questo da “calamus”, termine polisemico che significa “canna”.
La ciaramella effettua le parti soliste dei brani musicali, mentre la zampogna ha la funzione di accompagnamento.



La zampogna può avere il suono continuo tramite l’otre d’aria, invece quello della ciaramella viene prodotto dal soffio d’aria del suonatore che ha bisogno di pause.

Nel passato gli zampognari al posto delle scarpe  usavano le “cioce”, con lacci a forma di fettucce che venivano attorcigliate sulle gambe; ai piedi mettevano lunghi calzettoni  e  indossavano calzoni lunghi fino al ginocchio. Sulla testa collocavano un cappello nero conico, avvolto da nastro rosso, e si proteggevano dal freddo indossando il tabarro, che è un mantello in panno pesante di colore nero.

Essi suonano melodie natalizie e sperano di ricevere in cambio offerte di denaro. Sono musiche che emozionano e molte persone tornano  con la memoria alla propria infanzia, ai giorni di festa, agli addobbi colorati. Così accadde al poeta Giovanni Pascoli quando scrisse la poesia titolata “Le ciaramelle”: 

Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne.
Ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.

Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne' suoi tuguri
tutta la buona povera gente.
[…]

nihil

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Re:Tempo di Avvento
« Risposta #14 il: Novembre 22, 2013, 09:02:52 »
Questo famoso cingolo è depositato nel Duomo di Prato.   :mah:   Mah, io non trovo in casa nemmeno un calzino, ma la cintura della Madonna è stata ritrovata dopo secoli, ovviamente dai crociati,
 e custodita teneramente.