Autore Topic: “L’islam moderato non esiste”  (Letto 400 volte)

Annabel

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“L’islam moderato non esiste”
« il: Settembre 08, 2015, 01:59:10 »

“L’islam moderato non esiste”

Padre Douglas al Bazi racconta il genocidio cristiano in Iraq


Roma. “Per favore, se c’è qualcuno che ancora pensa che l’Isis non rappresenta l’islam, sappia che ha torto. L’Isis rappresenta l’islam, al cento per cento”. Ha alzato la voce, intervenendo al Meeting di Rimini, padre Douglas al Bazi, sacerdote cattolico iracheno e parroco a Erbil, formulando – a mo’ di provocazione e con toni duri – un’equazione che ben pochi si erano spinti a  sostenere. Porta sul corpo i segni delle torture subite nove anni fa, quando una banda di jihadisti lo sequestrò per nove giorni, tenendolo bendato e in catene, con il setto nasale fracassato da una ginocchiata...

Padre Douglas al Bazi è responsabile di due centri di accoglienza per cristiani scampati all’avanzata dell’orda nera, non distante da Ankawa. Dopo la marcatura delle case cristiane dislocate nella piana di Ninive con la “n” di nazareno, un anno fa, “dalla mattina alla sera abbiamo ricevuto migliaia di profughi” e l’esodo ancora continua. “Io sono orgoglioso di essere iracheno, amo il mio paese. Ma il mio paese non è orgoglioso che io sia parte di esso. Quello che è successo alla mia gente è un genocidio. Vi imploro: non parlate di conflitto. E’ un genocidio”, ha detto il sacerdote, che di islam moderato non vuol sentire nemmeno parlare: “Quando l’islam vive in mezzo a voi, la situazione potrebbe apparire accettabile. Ma quando uno vive tra i musulmani, tutto diventa impossibile. Io qui non sono a spingervi all’odio verso l’islam. Io sono nato tra i musulmani, e tra essi ho più amici che tra i cristiani. Ma la gente cambia e se noi ce ne andremo nel mio paese nessuno più potrà distinguere la luce dalle tenebre. C’è chi dice ‘ma io ho tanti amici musulmani che sono simpatici’. Sì, certo. Sono simpatici, qui. Là la situazione è ben diversa”. Una situazione riguardo la quale aveva speso parole dure anche il vicepresidente della conferenza degli imam di Francia (e imam di Nimes) Hocine Drouiche, intervenuto lo scorso luglio al Parlamento europeo: “Nel mondo i cristiani sono perseguitati, braccati, privati del lavoro, imprigionati, torturati, assassinati. Tutti i mezzi sono usati per costringerli a rinnegare la loro fede, compreso il rituale dello stupro collettivo, considerato in certi stati come una forma di sanzione penale. Possedere una Bibbia è diventato un crimine, proibita è la celebrazione del culto, si è tornati ai tempi delle messe nelle caverne e dei primi martiri”. E la colpa, aveva aggiunto Drouiche in un discorso che ben poco risalto aveva avuto sui media europei, è “dell’islam contemporaneo”, che è molto più vicino “al settarismo, piuttosto che a una religione universale e aperta”.
“Credo che alla fine ci distruggeranno"
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/08/26/islam-moderato-non-esiste___1-v-132119-rubriche_c185.htm


“Se qualcuno dice che l’Isis non rappresenta l’Islam ha torto. L’Isis rappresenta l’Islam al 100 per cento”.

Lo ha detto Douglas Al-Bazi, parroco di Mar Eillia ad Erbil, in Iraq, oggi nella sua testimonianza al Meeting di Cl a Rimini all’incontro “Una ragione per vivere e per morire: martiri di oggi”, cui ha partecipato anche Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo in Siria.

"Io sono qui per dire a voi: siate la nostra voce, parlate e svegliatevi. Il cancro è alle vostre porte ormai, vi distruggeranno. I cristiani in Medio Oriente, in Iraq, sono l’unico gruppo ad aver visto il volto del male: l’islam. Pregate per la mia gente, aiutate la mia gente, salvate la mia gente. Perché lasciate le pecore libere in mezzo ai lupi?"
http://www.imolaoggi.it/2015/08/23/iraq-isis-rappresenta-islam/