Autore Topic: Attrazione e scelta del/la partner  (Letto 9842 volte)

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #30 il: Settembre 15, 2014, 04:24:39 »
Micio hai ragione ! I tanti, troppi post sull'argomento annoiano anche me. Infatti non li rileggo.

Non considerarli didattici ma solo filantropici per vitalizzare il forum. A tal fine ne ho ancora da scrivere alcuni per concludere il topic. Ma sono evitabili da chi non ha interesse a leggere l'argomento.

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #31 il: Settembre 15, 2014, 04:42:08 »
/27

Nel passato i valori morali e religiosi riuscivano a dare stabilità alla coppia, ma  spesso, nonostante la reciproca insoddisfazione si stava insieme per abitudine, per convenienza economica, per mancanza di alternative.
Nel nostro tempo i valori che ci guidano nelle  azioni quotidiane non sempre riescono a frenare il desiderio di coinvolgimento in un’altra storia sessual-sentimentale con un individuo che reputiamo attraente, con sex appeal. 

Si cerca un altro partner per uscire dalla solitudine, soprattutto interiore,  e dalla noia, oppure perché si ha voglia di trasgredire o di rimettersi in gioco, ma  le storie che cominciano con tali premesse rende poco autentica la relazione e si finisce per amare ciò che si trova, perché la disillusione induce a capire che non esiste il partner “perfetto”, creato dalla propria immaginazione. C’è lo scontro tra la realtà e l’idealizzazione. 

Un mio amico virtuale mi ha scritto: “Volevo fidanzarmi e poi sposarmi con una ragazza attraente ma non appariscente, perché ero insicuro e geloso; non sarei riuscito a stare tranquillo con una partner bella.

Speravo d’incontrare la cosiddetta ‘brava ragazza’, senza un passato di ‘nave scuola’, non fumatrice, non dedita all’alcol o alla droga, allegra, sarcastica, intelligente, capace di evolvere ad un ottimo livello di sessualità, preferibilmente impiegata, economicamente autonoma.

Ho conosciuto quella che poi è diventata mia moglie, nonostante non mi piacesse abbastanza, e dopo alcuni anni ho chiesto la separazione perchè mi sono innamorato di un'altra donna che reputo attraente, desiderabile".


La mail dell’amico virtuale mi ha fatto pensare al film titolato “La verità è che non gli piaci abbastanza”.

Fa male sapere  a maschi e femmine capire di non piacere fisicamente.

Ogni individuo ha a disposizione un  "capitale" (aspetto fisico, personalità, status socioeconomico, ecc.)  e coerentemente con il suo "budget" cerca di trovare il/la partner ideale. Ma se il tentativo fallisce più volte, limita le sue pretese.  Si accontenta di una persona con la quale sta bene insieme ma fisicamente poco attraente. Numerose persone dicono che con l’individuo che attira di “testa” e' bello starci in compagnia, ma se manca l’attrazione fisica ne risente l’attività sessuale. Capita  anche nella trasformazione dell’amicizia in amore per un soggetto poco attraente per il proprio gusto estetico.   

Spesso si confonde con l’attrazione sessuale la sola attrazione estetica per la  silhouette, il profilo del volto o il contorno del corpo di una persona. Ma quali sono gli elementi che inducono al desiderio sessuale e non,  o non solo, all’ammirazione estetica verso un individuo  che s’incontra nella strada ?

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #32 il: Settembre 16, 2014, 04:43:45 »
/28

Dall’”Octavius”, scritto nel 197 circa da Marcus Minucius Felix, ho tratto ispirazione per scrivere  con linguaggio del nostro tempo un immaginario dialogo sull’attrazione e scelta del/la partner fra due uomini  (Decius ed Hosidius) ed una donna (Fabiola) mentre passeggiano per le strade di Ostia antica.

Entrati nel comprensorio urbano, i tre  percorrono l’ultimo tratto della via Ostiense per raggiungere Porta Romana, l’ingresso est della città. Sul lato sinistro c’è la necropoli, ma i tre proseguono camminando sul decumanus maximus, la via principale che conduce a Porta Marina.  Mentre passeggiano incontrano una liberta molto attraente, e Decius chiede agli altri due:  “l’uomo sfortunato in amore  deve considerare l'eventualità di accontentarsi di una donna  che considera non attraente pur di avere una partner ?  Io penso che sia sbagliato accontentarsi, perché si trascura la necessaria e reciproca attrazione fisica, che è basilare in un iter amoroso”.

Octavius:  “Se un uomo non è di aspetto attraente e non è seducente deve accontentarsi di chi capita, della prima donna che manifesta l’interesse verso di lui ? Oppure deve andare in una delle province dell’impero, in un paese povero e trovarsi la donna, alla quale promette di portarla con sé a Roma ?  Si deve rassegnare e vivere senza pensare ad una compagna per il resto della vita ?”. 

Fabiola: “Per le donne di solito è importante non accontentarsi di uno qualsiasi pur di avere una storia d’amore, ed il concetto di bello o brutto è soggettivo”.

Octavius: “Tutti hanno pregi e difetti, perciò tutti si accontentano. Posso anche iniziare una storia d’amore pensando: "Mi sto accontentando", non amo questa ragazza. Ma dopo  aver fatto sesso  con lei per mesi, condiviso esperienze,  non credo che io possa continuare a non provare affetto, forse amore per lei, anche se all'inizio mi sono accontentato. Certamente il pensiero che mi sono accontentato  può sovvenire se c’è insoddisfazione del menage”. 

Fabiola: “Octavius il sentimento d’amore non dipende da Cupido. Un uomo non deve costringersi ad accettare come compagna una donna che non gli piace fisicamente. Però da una ragazza che considera bruttina, e forse non lo è, può avere piacevoli sorprese come compagna. Comunque è difficile capire che tipo di ragazza va bene per il cosiddetto individuo sfortunato in amore”.

Decius: “Può capitare di non piacere alle ragazze che si frequenta, specie se si è anche  lagnosi e non si sa cosa dire”.

Octavius: “Molti pensano che si debba avere  il/la partner,  che sia importante farsi una famiglia. Per me invece è importante incontrare chi mi fa innamorare davvero. Tutto il resto accadrà, se accadrà”.
Sposarsi senza l’iniziale e basilare attrazione fisica, accontentandosi di poco,  pur di stare in compagnia, è mortificante e deludente per entrambi. Non piace a nessuno essere considerato “oggetto di ripiego” in mancanza d’altro.
E' così importante, trovare qualcuna, fino al punto di 'accettare l'occasione che viene'? Se lei a sua volta si accontenta…. Perché deludere le proprie aspettative e la propria dignità ?
Piuttosto che star solo è meglio trovare una brava ragazza, anche se non la considero attraente fisicamente ma mi piace per come la pensa, come si comporta ? La solitudine è brutta,  ma accontentarsi  è umiliante”.

Decius
: “La solitudine è brutta solo se non ci sai convivere. Comunque, cari Octavius e Fabiola è giunta l’ora del prandium (pranzo) e li, nella via di Diana, c’è  il thermopolium (bar dell’epoca). Facciamo una sosta nel locale per bere un bicchiere di vino Falerno o il mulsum (vino con miele) oppure la cervisia (la birra) e da quel venditore ambulante  compriamo la torta di ceci. Poi riprenderemo l nostra passeggiata fino al mare.


(thermopolium. Via di Diana. III sec.d.C. Scavi di Ostia Antica)

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #33 il: Settembre 17, 2014, 04:48:30 »

Ostia antica, terme del Foro, area del frigidarium

Octavius propose a Decius e Fabiola di continuare la conversazione nelle thermae (terme)  e scelsero quella del Foro, con la palestra, il campo per giochi o gare, le natationes (le vasche utilizzate per nuotare),  la stanza del tepidarium con la vasca per l’acqua tiepida, quella del calidarium con l’acqua calda, il laconicum (tipo sauna finlandese) con aria calda ad alta temperatura, il frigidarium per il bagno nella vasca con acqua fredda.   
Dopo i massaggi con oli profumati si misero a passeggiare nelle altre zone delle terme,  dove c’è la sala lettura, il piccolo teatro, la tabernae. E continuarono il dialogo sulla scelta del/la partner.

Octavius:  Decius credi di poterti innamorare, semplicemente volendolo ? Pensi che, se una non ti piace col passar del tempo ti piacerà e che  l'amore potrà arrivare ?  Che non è necessario essere particolarmente innamorati ? 

Decius: i sentimenti mutano nel tempo ed una storia d’amore iniziata senza convinzione può evolvere e fortificarsi in modo duraturo.
Ci sono individui che non hanno storie d’amore e non sono capaci di giudicare se una ragazza è “adatta” a loro.
Tu Octavius parli come se si potesse identificare la donna della vita dopo averci parlato mezz'ora, come se esistesse una prescelta. Io forse potrei avere una storia d’amore soddisfacente con metà delle ragazze che incontro ed hanno pregi e difetti. Credere che esista la ragazza giusta e di poterla identificare dopo 3 giorni di frequentazione è illusione.

Octavius: la reciproca attrazione estetica e sessuale è cosa diversa dall’innamoramento. Se la partner mi piace non ho indugi.
Alcuni dicono "Non mi piace, ma conoscendola ho scoperto in lei molte qualità..."; analogo discorso l’ho spesso ascoltato dalle donne nei confronti di uomini. L'importante è trovare la persona con cui si sta bene assieme,  per elaborare un progetto di vita insieme. Ma il matrimonio, la famiglia, sono cose che possono avvenire o non avvenire. Ciò che conta è innamorarsi davvero, appassionatamente.
Se l’aspetto fisico di una donna non mi piace non nasce in me l’interesse verso di lei.  Non m’importa che è brava, buona, gentile che sa fare le faccende domestiche, e che potrebbe essere una buona madre per eventuali figli.
Ho conosciuto uomini e donne che si sono accontentati e sposati  forse perché per loro creare una famiglia era più importante del/la partner, più importante dell’attrazione, dell’innamoramento e dell’amore.   

Decius: Tu  Octavius credi nella freccia di Cupido, nel colpo di fulmine. Io non ci credo. O meglio mi accadeva da adolescente, vedevo una ragazzina carina e mi fissavo su di lei pensandola continuamente, anche se con quella avevo scambiato solo alcune frasi.
Credo che la mancanza di ragazze  giochi un ruolo importante nel renderti vulnerabile ai colpi di fulmine. La vita affettiva vuota ti fa provare un sentimento simile all'innamoramento che non ha niente di reale.
Ho capito che in amore vigono le leggi dell'economia. Piu' vali, piu' puoi ottenere. Se non vali molto, ti devi accontentare.

Fabiola: In generale ci attirano le persone che ci sono più simpatiche, anche se  l'opinione  può cambiare. Soffermiamo lo sguardo verso chi ci piace esteticamente ma se chi ci piace ci delude come personalità l’iter amoroso si blocca, finisce. 
Se  un individuo all’età di 30 anni si considera non attraente  e non riesce ad avere una lunga storia d’amore che necessita di dedizione e costanza,  fa bene ad accoppiarsi con la prima che gli dice di si,  in tal caso non si accontenta, si adegua alla sua realtà. 

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #34 il: Settembre 18, 2014, 06:45:35 »
Dopo i bagni nelle terme del forum i tre amici si dirigono verso il teatro, da poco restaurato (nel 196 d.C) per volere di Settimio Severo e del figlio Caracalla.  E’ stato anche ampliato e può contenere quattromila spettatori.

Gli spettacoli sono offerti  da benestanti cittadini con ambizioni politiche oppure pagati dall’amministrazione della città. Sono organizzati dai magistrati incaricati (edili, duoviri, pretori)  che contrattano col “dominus gregis” , l’impresario della compagnia degli attori, chiamata “grex” e “caterva”.

La rappresentazione inizia con il suono di un doppio flauto (tibia). Sulla scena arriva l’araldo (praeco) che annuncia il titolo dello spettacolo  o della commedia e ne fa un breve riassunto.
 

(attuale aspetto dell’area teatrale)

In attesa dell’inizio dello spettacolo pomeridiano i tre amici, seduti sulle gradinate, continuano il  dialogo sulla scelta del/la partner.

Decius: Se una ragazza non ti piace, come fai a fartela andare bene ?

Fabiola: spesso capita che una ragazza non attragga e poi viene rivalutata da chi l’ama.

Octavius: considero triste l’accontentarsi, il voler stare a tutti i costi accompagnati, non importa come né con chi.
Se una donna non mi piace che sto a fare con lei ? Molte donne si accoppiano anche se il partner non lo considerano bello. Per loro è importante lo status sociale ed economico del possibile compagno. 
Se ci si accontenta, oltre che deludere i propri desideri ed umiliare la propria dignità, l’orgoglio,  si commettono ulteriori forzature, nel volere usare la ragione, per convincersi che sia bello ciò che bello non è.

Si comincia a ripiegare sulle considerazioni morali, pensando che ci si può piacere conoscendosi, per il carattere; si arriva anche a credere che col passar del tempo arrivi l’amore. Aspettandolo ? 
 
L’innamoramento  inizia  in modo irrazionale e al di là delle nostre stesse aspettative. Non avviene  con la volontà.
C'è  chi dice che "l'importante è volersi bene", che "l'amore è bello, comunque venga vissuto". E' proprio questo che è triste.  Dire che "l'amore è bello in qualsiasi modo" mi sembra  moralismo.

Decius: ci si accontenta perché si sa di non essere in grado di piacere  e per questo motivo ci si mette con la prima che si trova,  questo vale per uomini come per le donne, perché non si hanno altre alternative.
Man mano che si va avanti negli anni diventa sempre più difficile interessare a qualcuna, soprattutto se non si è mai piaciuti.

Octavius: è proprio necessario avere una compagna o un compagno chiunque sia? Se  non si è soddisfatti che senso ha? La mia risposta è no,  quindi non m’importa se non piaccio alle ragazze. C’è chi dice  che ad una certa età bisogna vedere le cose con realismo e che è opportuno costruire subito un futuro assieme, senza guardare che sia bella/o ma che  invece sia una persona per bene. 

Decius: necessario non è,  però psicologicamente aiuta ad avere un/a partner, anche non bello/a ma con il/la quale ci si sta bene insieme: l'importante è pensare ad una tranquilla vita insieme. Lo so,  la "compagnia" è una cosa che va bene per gli anziani, ma se il destino è avverso bisogna accettarlo adeguandosi alle circostanze.

Octavius:  te lo ripeto Decius, a me psicologicamente non aiuterebbe una relazione di ripiego  con una donna solo perché non ho trovato di meglio prima di lei.  Preferisco rimanere solo. In questo caso accontentarsi significa umiliarsi. 
Vorrei sapere quanto disperato sia, quanta solitudine soffre  uno che si mette con una “racchia”, pensando solo a sposarsi presto.

Fabiola: Ci sono amori di prima categoria che poi diventano di seconda categoria.  Ci sono amori di seconda categoria che si fortificano e diventano di primo livello. I sentimenti sono evanescenti e mutevoli.
Ho una coppia di amici non belli, lui è basso,  panciuto, con pochi capelli;  lei è poco più alta di lui, pletorica,  miope, capelli corti. E’ stata la ragazza ad interessarsi a lui, ma non credeva di avere speranze. Il mio amico era indeciso sul da farsi perché consapevole di non piacere alle donne ed intimorito dai numerosi 2 di picche avuti in passato. Esteticamente la ragazza non gli piaceva, ma se rifiutava l’”offerta” sapeva che sarebbe rimasto single per troppo altro tempo. Decisero di mettersi  insieme, accontentandosi l'uno dell'altro, ed ora sembra che siano contenti. La  morale che si desume da questa storia: l’accontentarsi potrebbe portare a buoni risultati.
« Ultima modifica: Ottobre 09, 2014, 14:20:46 da dottorstranamore »

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #35 il: Settembre 19, 2014, 05:48:24 »
Octavius chiede ai due amici di sostare nella fullonica perché deve ritirare la sua toga.


Resti della fullonica di Ostia antica

La fullonica è  la lavanderia (officinam fullonis) dove lavorano i fullones (gli addetti alla lavanderia) che  smacchiano e lavano gli abiti, tingono i tessuti e le pelli.   Nel laboratorio ci sono vasche  (lacus) per conservare l’acqua necessaria alle diverse lavorazioni e tinozze in terracotta (pilae fullonicae) adibite alla conservazione delle sostanze necessarie alle lavorazioni  dei tessuti e delle pelli.
I fullones per colorare le stoffe o  lavare  gli abiti entrano in un’ampia tinozza dove c’è l’acqua mescolata con sostanze adatte alla lavorazione (il nitrum, l’orina,  la creta fullonica, ecc.)  e con i piedi nudi pestano i panni con movimenti cadenzati (saltus fullonicus).

Nell’attesa di ritirare la sua toga Octavius continua il dialogo con i suoi amici  e dice: è necessaria l’esperienza  per capire in una relazione come funzionano la dinamica amorosa e la sessualità. Conoscerle dà sicurezza ed aiuta a non accontentarsi. E’ importante provare a portare avanti una relazione anche con ragazze che non reputi il massimo per te ma con le quali comunque ci stai bene insieme.   

Decius: Io fino a 23 anni me ne stavo in disparte timido e guardavo i miei amici, avevano sicurezza nelle loro possibilità di conquista, avevano autostima, mentre io ero insicuro, timido, non vedevo segnali  dalle ragazze con cui interagivo considerando in partenza di non riuscire a trovare una disposta ad uscire una sera anche con me.
Ero stanco di quella situazione e cominciai ad andare in palestra per migliorare il mio fisico e sviluppare i muscoli. La maggior sicurezza per il mio aspetto esteriore mi fece diventare intraprendente e a dimenticare presto i 2 di picche, perché preferivo i no piuttosto che continuare a stare in panchina a guardare.
Provavo con le ragazze anche se loro non mi mandavano segnali di gradimento, e questo ha portato dei buoni frutti: ho iniziato a fare esperienze.

Octavius: Se uno passa da zero a dieci ragazze in poco è palese che c'era la base. Non sfruttavi le occasioni per timidezza,  mentre per il resto ti andava normalmente, a prescindere dalla palestra.

Decius :Le amiche non mi consideravano, con me parlavano come se mi dovessero fare un piacere, e solo se io rivolgevo loro la parola. E pensavo: se come amico non sono considerato interessante dalle ragazze che  conosco, non vengo reputato adatto neanche come partner da quelle che potrei conoscere.

Fabiola: ma le amiche non sono una base statistica. Se  erano amiche evidentemente avevano escluso una relazione con te.  Ma quante erano ? 10-15 ? E tutto il resto del mondo ?
Per l’amicizia non è importante la gradevolezza estetica.  E forse quelle ragazze avevano schemi adolescenziali, tipo 'quello è uno sfigato e gli altri sono dei fighi'.
Se tu evitavi le ragazze perché ti consideravi poco interessante per loro, è ovvio poi che ti limitavi.  Le donne non sono mica un mondo a parte... Non è che ci siano argomenti di cui parlare con noi e argomenti da uomini. Secondo me la differenza la fa il tuo comportamento quando ti approcci ad una donna.

Decius: le donne del possibile partner od amico  giudicano lo status socioeconomico, le esperienze sesso-sentimentali pregresse...sono queste le cose che ti fanno apparire interessante o meno,attraente o meno...il mostrarsi simpatici, intraprendenti  aiuta ad essere meno introverso in una comitiva, a non essere soltanto una presenza,  ma non valgono come mezzo di conquista di una donna. Bisogna farsi notare con intraprendenza ed essere interessanti,  cominciare le discussioni, essere  il primo che cerca il colloquio e lo mantiene divertente e interessante. Io  invece ero  molto timido e mi defilavo.
 
Octavius:  io invece sono molto aperto con le ragazze, non ho mai avuto problemi. Quel cambiamento che ha te ha fatto conoscere l'amore a me non e' mai servito, perché non son dovuto uscire dal "guscio", la timidezza e l'insicurezza con le ragazze non l'ho avute, sono stato sempre me stesso, non ho mai fatto credere ciò che non sono. Comunque ne ho visti di ragazzi timidi, silenziosi o semplicemente introversi che conquistavano alla grande.

Decius: Nessuno trova  la persona ideale, perciò se non  si vuol passare tutta la vita da solo è meglio accontentarsi. I due di picche e le delusioni fanno male.

Octavius: Stare con una persona che non ti piace solo perché è la prima e forse unica che ti mostra interesse mi sembra aberrante. L'amore non e' accontentarsi, nessuno vuole un amore di serie b, quello non e' sentimento, quello e' paura di rimanere soli.
Stare con una persona che non mi piace per non rimanere solo, credo che sia mancanza di rispetto  verso  quella persona e nei miei stessi confronti.

Decius
: Se hai sete, non puoi aspettare che ti piova in bocca. c'è il rischio di passare la vita in vana attesa. Quando non si riesce a concretizzare, può capitare di idealizzare una ragazza  e s’incorre in gravi errori di valutazione.

Octavius: Io ci provo con le ragazze che mi piacciono, per cui sento qualcosa, per cui vale la pena rischiare anche il due di picche, non faccio delle "gare".

Fabiola:  per non sentirti solo e per colmare i tuoi “vuoti” sei disponibile a stare con una donna che  definisci “scarto” oppure “ esteticamente brutta. E’ aberrante. Tu la usi  in attesa di qualcosa di meglio. Approfitti di una persona che non t'ha fatto nulla.

Decius:  Anche le donne appena lasciate a volte la danno a ragazzi che non reputano alla loro altezza solo per colmare la solitudine o riacquistare autostima. In attesa di nuove frequentazioni ci può stare, l'importante è non illudere nessuno.

Fabiola: m’indigna che una persona che non ha un/a partner con cui passare il tempo, si 'appoggi' su chi forse non ha tutti gli strumenti per comprendere le intenzioni di chi ha di fronte.
Vorrei vedere se quella/o con problemi fosse una persona a cui tieni,come godresti nel sentirlo definire scarto.
Certamente manca di sicurezza e di autostima chi si lega con ragazze che considera fin dall’inizio  poco affini a lui ma nonostante tutto continua ad uscirci cercando qualcosa di buono in loro ma comunque tenendo gli occhi aperti verso altre ragazze. Chi agisce in tal modo lo fa per una immensa paura di restare solo o insicurezza di trovare la ragazza per lui.
Si alle volte uscite da alcune relazioni potrebbero farlo anche le ragazze giusto per colmare dei vuoti, ma le ragazze tendono di più per la mia esperienza a girarsene tanti in quei periodi e in fretta fino a che trovano quello che le fa di nuovo scoccare la scintilla. 
Se escono con uno tre volte e poi lo lasciano è perché non avevano nulla da fare e a loro non piaceva molto, mentre se escono anche decine di volte con la stessa persona instaurando anche un certo tipo di rapporto arrivando al contatto fisico, significa che il ragazzo ha doti caratteriali ed estetiche che la attirano molto e anche se dopo lo lascia non e' detto che lo abbia usato per forza, mentre un ragazzo potrebbe uscire dopo una storia,decine di volte con una anche se questa gli piace poco giusto per fare del sesso e avere la famosa tappa buchi per quando ha poche cose da fare.

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #36 il: Settembre 20, 2014, 06:44:54 »
Gli antichi Romani facevano tre pasti al giorno, come è anche nostra abitudine.

Per la prima colazione (jentaculum) ai bambini veniva dato il latte e piccole focacce dolci o salate, acquistate  dal pistur dolciaris  (pasticciere). Gli adulti  bevevano latte, mangiavano formaggio, uova, olive,  frutta secca, pane, che era di  tre qualità: quello candidus, fatto di farina bianca finissima, secundarius sempre bianco ma con farina miscelata ed infine quello plebeius o rusticus una specie di pane integrale.

Verso mezzogiorno pranzavano (prandium): era un pasto esiguo consumato in piedi. Mangiavano uova, formaggi,  pesci, legumi, frutta, bevevano vino o birra.  Il cibo veniva acquistato anche nelle popinae,  nei thermopolia o nelle cauponae. Altri fornitori di cibi erano i venditori ambulanti. Uno dei loro prodotti più venduti era la torta di ceci.


il pranzo in un thermopolio.

Il pasto principale della giornata  era la cena (coena), che iniziava fra le 15 e le 17, e in estate anche più tardi. Mangiavano stando seduti su panche (raramente su sedie) e attorno ad un tavolo come noi. Si cibavano col pesce, la carne ovina e suina,  i ceci, i porri ed altre verdure.
I tre amici si fermarono in una cauponae e per la loro cena ordinarono il  “pulmentum” (“pasticcio” di farina, verdure, legumi) la puls (polenta di farro cotta in acqua e sale, con contorno di legumi, pesciolini salati) e la frutta. Tra una portata e l’altra ripresero il discorso.

Octavius:  Qualcuno si sente entusiasta pensando che "l'importante sia trovare la donna con cui formare una famiglia, che ci siano delle 'analogie nel carattere', una 'complicità di intenti' Accontentarsi è un'idea basata sulla paura, sulla constatazione che col passar del tempo non ci siano più occasioni.

Decius: un mio parente che ha 49 anni nella sua vita ha avuto solo 2 storie. Per paura di rimanere solo si e accontentato di una quarantenne bruttina.

Octavius:  Ma è lui a definirla “bruttina” o altri ? Io non mi metterei con una che non mi piace, meglio rimanere solo. Quello che si ottiene accontentandosi è  la frustrazione, la disistima.

Decius: Per molte persone accontentarsi significa stare in compagnia. 

Octavius: Sto con una ragazza che mi piace e non perché mi accontento. Se dovessi sapere che una ragazza sta con me perché si è accontentata la lascio subito, preferisco rimanere single.
Accontentarsi  di chi capita è  ridicolo. Dimostrarsi bisognosi...è una cosa da evitare.

Decius: Maschi e femmine si accontentano del/la possibile partner quando falliscono i loro tentativi per un rapporto duraturo.
Chi viene "lasciato" dopo i primi approcci, chi è solo e vuole amare, essere amato e non trova sbocco a questo normale desiderio cosa deve fare ? E' ovvio che si affeziona alla prima persona che lo ascolta con interesse, ed anche se c'è scarsa attrazione fisica da una delle due parti o da entrambi, si continua a stare insieme, anche se si rimane insoddisfatti per l'aspetto fisico del/la partner.

Fabiola: voi due riuscireste ad avere rapporti sessuali con una donna pur non provando attrazione fisica? Basta davvero solo il bisogno di sesso per far chiudere gli occhi?
Uomini che conosco dicono di aver avuto rapporti con donne pur non provando attrazione  od affetto per loro. Alla mia richiesta da dove nascesse la voglia di avere rapporti con queste, mi son sentita rispondere un tristissimo "avevo voglia, non mi importava chi avessi davanti". Io, da donna, non ce la farei ad avere rapporti con un uomo che non ritengo attraente.

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #37 il: Settembre 21, 2014, 09:10:10 »

 Ostia antica, Porta Marina

Dopo la cena i tre amici  decidono di continuare il loro dialogo il giorno successivo, sabato.

La mattina è solare,i gabbiani stridono, cabrano.

Octavius, Decius e Fabiola si son dati l’appuntamento a Porta Marina. Sono liberi da impegni lavorativi e vanno a passeggiare sulla riva del mare per provare il piacere della morbida sabbia che cede sotto i loro piedi.

La passeggiata colloquiale si svolge sul litorale di Ostia fino alla foce del Tevere. 

Decius: di femmine  giovani "indesiderabili" ce ne sono poche. Una donna può esser considerata non bella ma sessualmente attraente,  basta un singolo particolare  del corpo per attrarre.

Octavius: Si è vero, una persona può essere  considerata brutta secondo i canoni estetici soggettivi ma nel contempo sessualmente desiderabile. Ma accontentarsi è la soluzione migliore? Quello che otterresti accontendandoti è solo frustazione.
Certo è anche possibile iniziare una relazione con "la prima disponibile" e poi scopri anche che è simpatica e che ti fa star bene, ma se così non fosse? Otterresti una relazione frustante,  ogni giorno ti chiederesti perchè stai con questa persona,  e ti risponderesti dicendoti che non riesci ad  avere di meglio, inficiando in tal modo la tua autostima.

Fabiola: Forse per una donna è più “facile” avere una relazione con un uomo che l’attrae poco ma caratterialmente affine.  Però debbo dirvi che m’indigna pensare che una persona solo perché non ha nessuno con cui passare il tempo, si 'appoggi' su chi forse non ha tutti gli strumenti per comprendere le intenzioni di chi ha di fronte. E’ umiliante essere considerati “scarto”.

Decius: Un proverbio afferma che “Chi si accontenta gode”, ma in tal modo si può giungere a tradire le proprie esigenze. E’ saggio l’individuo che si accontenta a priori? Accontentarsi significa arrendersi, adeguandosi agli eventi,  alla realtà, cercando di subirne il minor danno possibile. 
Rimanere single per molti anni e trovarne una che nemmeno mi piace, preferisco dedicare il mio tempo ad altro. Senza contare che dopo tanti anni passa la voglia di una partner.

Fabiola: Se tu per timidezza eviti le ragazze e ti consideri poco interessante ai loro occhi è ovvio che tu finisca per limitarti. Le donne non sono mica un mondo a parte. La differenza la fa il tuo atteggiamento quando ti approcci ad una donna.

Octavius: Servono le esperienze per capire come funzionano le dinamiche sessual-sentimentali e per scegliere il/la  partner a tempo indeterminato.

Decius: Il problema è che le donne  giudicano come sei realizzato,lo status sociale, le esperienze sesso-sentimentali pregresse, sono queste purtroppo le cose che ti fanno apparire interessante o meno, attraente o meno...il mostrarsi simpatici,intraprendenti aiuta ad essere meno introverso in una comitiva, a non essere soltanto una presenza ma questi elementi non valgono come mezzo di conquista di una donna.

Fabiola: L'amore non e' accontentarsi, nessuno vuole un amore di serie b, quello non e' sentimento, e' paura di rimanere soli.
“Accontentarsi” significa prendere di meno rispetto al proprio ideale, accettare quello che passa il convento, se l’accontentarsi è inteso in senso fisico o caratteriale. Credo che in una storia sia molto più facile accontentarsi da un punto di vista estetico che caratteriale. Non si può stare con una persona che ci rende la vita impossibile.
Io ho subito apprezzato le qualità caratteriali di un ex partner, anche perché inizialmente il  suo viso non mi faceva impazzire. Invece col tempo è una fra le cose che ho apprezzato di più grazie anche al suo sorriso dolcissimo.

Octavius: A tutti capita di cambiare opinione su una persona, a volte in meglio a volte in peggio. Anche a me è capitato che donne che non mi colpivano a prima vista mi siano interessate sempre di più man mano che proseguiva la conoscenza (ovviamente è successo anche il contrario). Naturalmente ci sono dei limiti.

Fabiola: Teoricamente, natura vorrebbe che l'uomo scegliesse una donna con i fianchi larghi perché essa è facilitata nel generare figli. La donna sceglierebbe l'uomo di aspetto sano, che auspica possa farla restare incinta. Se guardiamo all'istinto, questi sono i criteri di scelta.  Essendo però esseri pensanti, per noi le cose vanno diversamente. Scegliamo chi ci fa stare bene. Chi ci fa sentire in un certo modo.

Decius
: Accontentarsi di quanto ? Le combinazioni son diverse. Non dico "voglio una donna perfetta”, ma una con cui mi possa trovare bene.

Fabiola: Ci sono persone che si lamentano dicendo:"ho cercato tanto e non ho trovato la persona giusta", "non trovo una donna/uomo che mi consideri", ecc. Perché tanti individui vivono solo con l'obiettivo di trovare una persona con cui stare? Posso capire il dire: "ho conosciuto una persona che mi piace, voglio provarci". Ma il dire "voglio cercare qualcuno con cui stare" non lo capisco. Se capita di incontrare qualcuno bene, altrimenti si possono fare mille altre cose, nella vita.
Per molte persone accontentarsi significa stare con una persona che non è  l'ideale immaginato. Molti aspirano al bello/bella pur essendo loro bruttini e senza altre qualità attrattive.  Un buon punto di partenza è cosa sono io, a cosa ambisco, cosa offro.

Decius: Comunque sia  mi sono stufato di fare questa vita, questa situazione la voglio risolvere il prima possibile,  voglio avere una donna con la quale farci l'amore, uscire con lei,  che mi dia affetto, mi faccia le carezze e mi faccia le coccole.

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #38 il: Ottobre 03, 2014, 11:09:18 »
Octavius, Decius e Fabiola devono andare a Roma. Non hanno fretta perciò scelgono di non  percorrere la via Ostiense sull'essedum (un carro a due ruote con cocchiere, utilizzato per veloci spostamenti) per giungere nella capitale. Preferiscono risalire il corso del Tevere a bordo di una chiatta fluviale che trasporta vino, olio e garum in anfore impilate nella stiva. Il comandante della nave caudicaria adibita al trasporto delle merci dal porto marittimo ai porti fluviali di Roma è un loro amico e li ospita a bordo.
 


Nei tre giorni della loro permanenza a bordo dell’imbarcazione continuano il dialogo su chi si accontenta nella scelta del/la partner come rimedio alla solitudine.

Fabiola: La parola accontentarsi mi fa pensare ad uno che sbaglia. 

Octavius: Dire "mi accontento", oppure  "ho deciso di stare solo perchè in amore mi va sempre male" sono modi di dire. Ti sei arreso/accontentato, ok, decisione tua. Ma non venirmi a dire che non si può fare di meglio, perchè sono la tua vita e le tue scelte ad averti portato a quel punto, e nient'altro.

Decius: Vedo diversi uomini che sono consapevoli di non essere degli adoni e si adattano alla prima racchia che trovano, col tempo riescono pure a farsela piacere e starci bene. Ma  a molti  mancano le occasioni.

Octavius: la ricerca ossessiva non porta necessariamente all’incontro positivo, anzi uno rischia di farsi la fama di quello fissato e solitamente non è qualcosa che alle donne piace.

Decius: Non sono d'accordo,  forse tu ci sa fare con le donne mentre io no, e non me ne faccio una ragione.

Fabiola: Ci si accontenta di una che non ci piace perchè a lei piacciamo e alle altre no, non è una cosa tanto insensata perché se interessi ad una ragazza significa che le piaci.  Comunque una ragazza ti deve piacere  almeno un poco per metterti insieme a lei. Anche se esteticamente non è il tuo ideale di donna ma ti attrae sessualmente o ti va bene la sua personalità devi accettarla come compagna.

Decius: Tu ragioni con l’ottica femminile: ti si propone sempre qualcuno, quindi hai l'imbarazzo della scelta e l'eventuale solitudine è  momentanea.

Fabiola: Ci sono anche altre cose: la realizzazione lavorativa, lo sviluppo dei propri talenti.
Se non mi fossi innamorata del mio uomo, sarei andata avanti con la mia vita di prima senza troppi problemi. Anzi, avrei fatto molte più cose a cui per amore invece ho rinunciato.

Decius: Mi sono realizzato nel lavoro, sto bene economicamente, ma mi manca la realizzazione nell'amore... Mi manca una persona con cui condividere le gioie e le cose brutte della giornata, mi manca l'affetto di una donna.

Fabiola: Non dico che non si debba pensare di cogliere le occasioni, o di non provarci con una che ci piace, ma non capisco chi punta nel mucchio. Una relazione si costruisce se ci sono dei presupposti, non perché "bisogna per forza essere in coppia". Non c'è bisogno di cercare, ma neanche aspettare che le cose cadano dal cielo: nella vita è normale interagire con le persone e tra queste incontrarne alcune che ci piacciono, con le quali si crea un legame speciale in modo spontaneo.

Decius: Un conto è essere single ma avere comunque delle occasioni sia pure non sfruttate un conto è il nulla più totale.

Octavius: La ricerca nevrotica e ansiosa di un/a partner nuoce. Perché cercare ? Non bisogna cercare ma “esprimere” la propria disponibilità ad amare, questo è il messaggio che si deve comunicare. Se "cerchi" mostri il lato sbagliato di te e vai verso un vicolo senza uscita.  Devi invece farti capire, far comprendere  la tua personalità e le tue potenzialità affettive. Devi imparare  a "relazionarti", ad esprimere la propria affettività.

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #39 il: Ottobre 05, 2014, 07:53:37 »
Fabiola: E giusto cercare il/la partner adatta, ma bisogna sapere cosa si cerca e molti questi non lo sanno..
Quello che non capisco è la ricerca casuale, provarci con chi capita per trovare  nel mucchio quello/a che che ci sta.
Le occasioni capitano da sole, sempre che uno non viva rinchiuso in se stesso, a piangersi addosso.

Decius: Ma se non hai la possibilità di frequentare donne, anche come amiche, l'unica alternativa è andarsele a cercare in modo casuale, specie se sei il tipo che di solito alle donne non piace, devi giocare sulla quantità e non puoi permetterti di scremare più di tanto.
Lo so che una relazione amorosa si costruisce se ci sono dei presupposti, non perché "bisogna per forza essere in coppia". Ma il desiderio di avere qualcuno accanto (si tratti di sesso, di affetto o di amore) è intimamente naturale. Perché  reprimerlo?

Fabiola: Non dico di reprimere ma mi sembra assurdo forzare. Conoscere un/a possibile partner non è difficile. Il problema è che troppo spesso la gente si chiude in se stessa e non ci mette nulla per cercare di socializzare. Ho amiche che sono da sole, non escono quasi mai e si lamentano. Le occasioni ci sono, però vanno favorite, si deve avere la volontà di socializzare, non il desiderio spasmodico della ricerca di un partner.

Octavius: hai ragione Fabiola, quello che suggerisci è utile per incontrare nuove persone, ma per conoscerle ci vuole anche la volontà dell'altro/a di andare oltre la semplice frequentazione superficiale. Se mancano certe doti puoi socializzare con molte donne, condividere esperienze, essere magari anche apprezzato come individuo, ma non ti vorranno comunque come partner, sentimentale o sessuale che sia. Parlo per esperienza.

Decius: Io vado a passeggiare, frequento il foro,  vado in palestra, conosco gente, ma nessuna che ha voluto approfondire, e qui si torna al discorso dei belli e dei brutti. Per conseguenza dopo un po' di anni ti passa la voglia di cercare, perdi un po' l'interesse e non ti vien naturale andare a conoscere delle tipe. Più passa il tempo peggio è.

Fabiola:  anche per noi donne non è una passeggiata! Se su 100 che ci provano me ne piacciono 2, capisci che tanti vantaggi dall'essere donna non ce li ho... i vantaggi si avrebbero dall'essere donna con una mente da uomo.

Octavius: Ovvio, infatti spesso l'effetto delle due situazioni è lo stesso:  astinenza.
Comunque c'è differenza tra non fare sesso perché nessuno di quelli che ci provano ti interessa e non farlo perché tutte quelle con cui ci ha provato ti hanno detto "no grazie" (quando ti è andata bene). Non solo per le energie spese, anche sul piano psicologico ricevere sempre e solo dei no non fa certo bene.

Fabiola: fino a che non diventano molesti i corteggiatori fanno sempre piacere e male che vada ti fai due chiacchiere con una persona... però l'effetto è lo stesso: l'astinenza. Ed è comunque frustrante quando su tanti che ci provano e non ti interessano l'unico che vorresti preferisce un'altra.

Octavius: Certo, nessuno pensa che anche voi donne non possiate avere problemi in ambito relazionale, anche se di tipo diverso dai nostri. Capisco che possa essere frustrante la situazione da te descritta. Sono tante le persone  che vivono male la condizione di single, specie se include anche altri aspetti come le poche amicizie e l’insoddisfacente situazione lavorativa.
Se una persona sta bene con se stessa non fa nessuna ricerca spasmodica, semplicemente ha una predisposizione a incontrare qualcuno di interessante, ma non carica la cosa di aspettative e non concentra il pensiero su quello ogni volta che esce di casa.

Decius
: se nessuna mi avvicina vuol dire che c'è qualcosa che non va in me. Ho conosciuto ragazze complessate che però incontravano trovavano qualcuno a cui piacevano, e avevan delle storie.
Se devo lavorare su me stesso per anni per non rimediare nulla,  mi passa  la voglia.
Sembra che voi  due quando uscite incontrate gente pronta a conoscervi. A me non accade, perciò continuo a pensare che valga solo per chi di natura è attraente.

Fabiola: Posso capire i ragionamenti di chi è stato solo a lungo, ma è sbagliato mettersi a cercare un partner come  quando al mercato si fruga nella cassetta  per trovare il prodotto migliore. Le relazioni umane sono più complicate. E soprattutto i sentimenti non nascono certo a comando...Dovresti  pensare di frequentare ambienti nuovi per conoscere altre persone . Ma non con l'obiettivo di cercare un partner, ma semplicemente di ampliare i propri orizzonti. Poi il partner lo si può trovare o meno, ma questo capita comunque per caso, non perché lo si cerca.

Decius: un conto è fare questi discorsi se si hanno ampie possibilità di scelta, un conto se non ce le hai. Se non ce le hai è inutile pensare che piovano dal cielo, come è inutile pensare di "inserirsi in nuovi ambienti" che  il resto "verrà da sé".  E’necessario  anche essere "convinti" di poter trovare un partner, mantenere il focus. Ecco perché considero sbagliato l'approccio mentale del "non cercate, arriverà da sé", ma in tal modo l’autostima non fa progressi.

Fabiola: Perché  l'autostima dovrebbe dipendere dalla presenza o meno del/la partner ?  I sentimenti sono mutevoli, spesso non duraturi. Il partner giusto magari poi si rivela molto deludente e in tal caso che fine fa la tua autostima, se non l'avevi già di tuo in partenza?
Io non dico che non si debba desiderare l'amore. Ma non si può vivere in funzione della ricerca di esso. E' proprio quello il modo migliore per non trovarlo mai.
Se anche hai la fila di ragazze davanti a casa, non significa aver trovato l'amore o la propria metà. Io non ne ho mai trovato uno per cui valesse la pena spendere più di un'avventura, finché non ho conosciuto il mio compagno attuale, ad esempio. E non l'ho affatto cercato, ci siamo trovati per caso. Da una bella amicizia, è nato qualcosa d'altro.
E da donna ti dico che gli uomini che vanno in giro con l’intento di trovare qualcuna da abbordare sono i primi che ho sempre evitato. Glielo si legge in faccia, quando li vedi che come avvoltoi puntano in una o nell'altra direzione. Mi mettono i brividi. Questo per dire che anche il voler cercare a tutti i costi spesso sortisce l'effetto opposto.

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #40 il: Ottobre 09, 2014, 14:36:15 »
Dopo tre giorni di navigazione fluviale nel Tevere da Ostia a Roma,  la chiatta con i tre amici a bordo sta per attraccare nel porto dell'emporium, vicino il mons Testaceum, creato dalla discarica delle anfore (in latino testae) utilizzate per il trasporto di olio, vino ed altri prodotti. 
 
Durante la manovra per l’ormeggio Fabiola, Decius ed Octavius concludono il loro dialogo sull’accontentarsi nella scelta del/la partner.

Fabiola: “Insegui ciò che ami o finirai per amare ciò che trovi”.

Decius: Se fin dall’adolescenza ricevi sempre il 2 di picche l’autostima latita e non c’è nulla da “inseguire”. Se si collezionano solo disfatte  amorose l'autostima si abbassa e subentra la rassegnazione.  Il punto non è tanto avere o meno una partner ma avere la possibilità di averla.
Si dice che nel confronto con le belle donne quelle meno attraenti siano più propense ad instaurare relazioni amorose, a concedersi in breve tempo, perché non possono contare sull’avvenenza per attrarre un partner. Ma io non ho avuto la fortuna di conoscere tale tipo di femmine, e  "attendere" qualcosa che non arriva, vivendo da "spettatori" induce solo frustrazione e molto tempo perso.

Fabiola:  L'errore è pensare "ci provo, prima o poi trovo quella che ci sta". Non funziona così. Il primo passo è conoscere persone, ma senza secondi fini. Poi se tra cento persone che ti capita di conoscere ne trovi una che ti piace, allora ti ci dedichi. Ma "sparare nel mucchio” o fare la cosiddetta “pesca a strascico” per trovarne una" mi sembra assurdo. E anche svilente per l'altra persona.
Da adolescente mi consideravo brutta, non curavo il mio aspetto  e non ero la tipa che i ragazzi si girano a guardare, quindi so benissimo cosa vuol dire non essere calcolati.
Troppe persone fanno dipendere la propria autostima dall'apprezzamento ricevuto da altri, mentre essa dovrebbe dipendere esclusivamente da se stessi.

Octavius: Non c'è nulla di male nel provarci con una sola perché ti attrae fisicamente, se lo fai nel giusto modo.

Fabiola: Mi piace conoscere persone nuove, uomini e donne, per fare amicizie, per conversare. Anche se sono fidanzata non significa che non debba conoscere altre persone e non significa che le debba conoscere solo per un interesse. 
Non sono interessata a chi "spara nel mucchio". In ambito sentimentale ho dato spazio solo a chi mi ha dimostrato di essere interessato a me come persona, per quello che sono, per come sono. 

Decius: Quando uno ci prova è anche interessato a te come persona. Tanto o poco. A quelli di cui non frega nulla di te  li riconosci perché ci mettono poco entusiasmo nel conoscerti e si vede bene.
Ora dobbiamo scendere dall’imbarcazione. Come conclusione del nostro dialogo in più giorni mi domando se sono in grado di amare, e cosa ci voglia perché accada. Forse l'amore mi sta ancora aspettando…, mi rimane il dubbio che mi sia passato di fianco e non l'abbia saputo vedere..., la cosa che mi disturba di più è il perché non l'ho visto. Ma ora è meglio pensare ad altro. Io vado nella basilica Julia nel foro magnum per incontrare un commerciante di grano. Voi due dove andate ?


Resti della basilica Julia

Fabiola:  io vado nel nuovo “centro commerciale Mercati Traianei” per fare degli acquisti.



(resti dei mercati di Traiano)



Octavius: Io invece  vado al teatro di Balbo perché mi hanno consigliato di vedere lo spettacolo con i mimi.

(ipotetica ricostruzione del Theatrum Balbi)


Decius e Fabiola vi ringrazio per avermi offerto la vostra piacevole compagnia durante il viaggio fluviale e di aver analizzato a sufficienza le complicanze che possono capitare  nella scelta del/la partner.  Non mi resta che dirvi Valedictionis (arrivederci)

Doxa

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Re:Attrazione e scelta del/la partner
« Risposta #41 il: Luglio 28, 2016, 11:43:48 »
I risultati di una ricerca psicosociale effettuata da studiosi dell’University of Worcester e pubblicata sulla rivista “Evolutionary Psychology”, hanno evidenziato che le donne per le relazioni a lungo termine se devono scegliere tra un uomo altruista ed uno particolarmente attraente preferiscono il partner generoso, invece per una relazione a breve termine  se devono scegliere tra un partner altruista ed uno fisicamente attraente preferiscono l’uomo “bello”. Ovviamente i più scelti sono quelli che oltre ad essere altruisti hanno un aspetto gradevole. Per l’avventura di una notte d’amore le donne intervistate hanno affermato di basarsi soltanto sul loro gusto estetico, trascurando le qualità interiori del partner.