Autore Topic: Una qualunque  (Letto 248 volte)

presenza

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Una qualunque
« il: Aprile 05, 2014, 00:39:04 »
Lei era una qualunque in quel giorno senza ora, passava di lì per caso disse poi la gente per giustificare quell'accaduto strano occorso in quel di gennaio. Nessuno la conosceva, nessuno l'aveva mai vista, tutti pensavano fosse una straniera. Chissà perché era venuta proprio lì, in quel paese sperduto tra montagne, ancora di lei dicevano d'averla vista a piedi lontano mille miglia, con un bastone e uno zaino sulle spalle, raccogliere erbe e verdure per farle a colazione. Di certo conosceva ogni rametto, fiore o frutto che fosse per lei una risposta giusta. Così s'era presa in prestito una casetta rotta, il tetto un po' forato e una finestra bifora in mezzo alle pareti bianche. Là non ci andava nessuno, poi un giorno per sbaglio un uomo alquanto vecchio le si avvicinò per chiedere da dove ritornare. Quella disse soltanto di risalire il monte e poi chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare. Macché... quell'uomo provò così tante volte che si sentì finire e rinunciò soltanto.
Lei disse allora il peso sta nel cuore, perciò non ti sei librato leggero nell'aria