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Catalunya

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ectobius:

Cosa c’è ancora da sperare dalla cosiddetta Unione Europea?, che unione è questa che difende le frontiere di una caterva di nazioni e dove ognuno pensa - e difende con qualsiasi mezzo- ai cazzi di casa propria? Si riesce a stento a metterli in qualche modo in riga solo minacciando ritorsioni economiche… insomma meno sovvenzioni. E chi ha più soldi cerca in ogni modo di tirarsene fuori e di goderseli da soli in propri “dané”. Tutto un gioco di convenienze che ha nulla a che fare con un Paese unito con frontiere comuni da difendere (qualora fosse proprio necessario), con impegno comune. E no!, di fronte al fenomeno della migrazione di massa ognuno tira in ballo la propria identità, alza muri, e minaccia perfino di inviare eserciti (nazionali) a difesa delle proprie frontiere. Ma l’Europa unita non ha una sola frontiera?
Beh, a fronte di tutto questo, allora io Catalunya ricca, io Padania ricca, io Galizia, io Paese basco… e a ‘sto punto perché non anche le città: per esempio Milano contro Roma ladrona.
Finirà male, e non solo per la Spagna: dove si vuole andare a parare con questa strategia del prendere tempo? Serve tempo per blindare la frontiera? Per distribuire bombe e armi, che oramai ne sono tutti ben forniti dalla più fiorente industria mondiale.
Sì, ma questa è violenza! E perché non è già stato atto di violenza indire un referendum incostituzionale? E ora volete che i dirigenti catalani rinuncino, così su due piedi, al potere, esponendosi a un delle più umilianti sconfitta per dei politici per trovarsi anche, in fine, ospiti delle patrie galere dando inizio alla fase delle prigionie politiche che tanto fanno incazzare le masse.

piccolofi:
Appunto, l'Europa è un fallimento.  Per chi ci crede, tiene l'idea, la teoria, ma in concreto è tutto un arroccarsi nazionale, un fregarsene altamente dei..fratelli europei scrollandosi rogne e affibbiandole tutte all'Italia; che in compenso deve soggiacere ai diktat economici, ai controlli di Bruxelles, in una beffa eclatante.
La trazione d'Europa è dell'asse franco-tedesco, non siamo più liberi ma controllati minutamente, senza aiuti effettivi a far fronte al problema delle migrazioni di massa per le quali si spendono solo stupide parole, poi smentite di lì a poco per ragioni di convenienza elettorale e, quel che conta, nei fatti.
Ma chi può credere alla forza o all'importanza di un'Europa unita se non i politici che ne traggono vantaggio in soldi e carriera?
Solo loro predicano virtuosamente quanto ipocritamente.  Ma la gente vede, capisce, ha visto da che c'è l'euro raddoppiare i prezzi, non ha avuto beneficio alcuno e si sente defraudata della sovranità nel decidere per il proprio paese.
Qui tutti decidono tranne le persone interessate, la gente comune, quella gente comune tanto disprezzata dagli pseudo intellettuali autoreferenziali che sanno solo fiorire e rigurgitare di parole.
Esseri che in concreto non saprebbero costruire un accidente, ma si avvolgono in arzigogoli mentali e alte nonché snobistiche teorie, mentre attorno tutto va in malora.
Cosa importa?  Quel che importa è l'intelletto. A far andare avanti la carretta del vivere di ogni giorno e delle sorti di un paese in caduta libera ci pensino gli altri, gli stupidi esseri comuni e notoriamente inferiori ! 
Ma che dico, devo essere impazzita : dimenticavo che c'è la ripresa, non passa giorno che la televisione di stato non ne parli, e chissà per quale bizzarria non ce ne accorgiamo.
Saremo distratti. O troppo stupidi.
Certo, se avessimo coltivato di più l'intelletto e tutte le teorie utopistiche sapremmo che andiamo bene e che senza l'Europa saremmo perduti.
Grazie, Europa!
Grazie Parlamento europeo dai costi mirabolanti.
Grazie, politici da tre giorni la settimana ( se va bene ) e dalla pensione d'oro assicurata.
Non bastavano quelli di casa nostra coi loro inverecondi ladrocini a vita, no, ci voleva tutta la classe dei parassiti europei.
Io non so perché la Catalogna si volesse staccare, non mi intendo di realtà spagnola. Sarà stato per convenienza economica? Forse.
Ma faccio fatica a credere che non ci fosse dell'altro, ossia la voglia di togliersi dalle pastoie di un governo nazionale a cui inchinarsi.
Perché si arriva al punto che dei governi e dei governanti nazionali non se ne può più; ora tutti pappa e ciccia con l'elite politica europea, che elargisce moniti, ammonizioni e voti.
Nessuno pare capire quanto la gente è stufa di prendersela regolarmente in quel posto, fra l'imperversare di rassicurazioni ridicole e prediche pompose da chi non ha uno straccio di decenza e dunque di pulpito.
Ma già, si tratta della gente comune : che agli occhi intellettualoidi vale meno di niente, è tollerata perché, accidenti, siamo in democrazia, almeno formale e di facciata.
Che palle questa gente!  Ma, non potendo ammazzare questi stupidi insetti molesti e inferiori, che pretendono persino ( orrore!) di essere ascoltati tramite referendum, non potendo farli fuori ( e certo sarebbe così bello, vero?), bisogna neutralizzarli con le balle come si dà il contentino al cane, e possibilmente guidarli, tenendoli il più lontano possibile dal potere decisionale.
Questa stupida gente che c'è di troppo (che pazienza sopportarli! ) bisogna intontirla di parole e ammaestrarla, guidarla sulla giusta via, non essendo in grado di capirla da sé, portarla verso il Bene collettivo e dunque anche suo, stabilito ovviamente da altri : dai " migliori ", da chi può, da chi è stato dotato di investitura meningea adeguata alla bisogna, dagli Unti dal Pensiero Superiore.
Che bello non avere la fatica di pensare, di capire, di decidere!
Ma vorremo o no ringraziarli, questi preziosi esseri pronti a sollevarci dalle preoccupazioni del pensiero e dell'autodeterminazione, e a farci dono del relax eterno?
Basta affidarsi. Cosa c'è di più semplice? 
E davvero non si capisce perché ogni tanto salti fuori qualcuno che rompe con 'sti cavoli di referendum!
Ma che se ne stia tranquillo, che ci pensano i politici e gli intellettuali accreditati !!!!
Forse si è capito che per me la consultazione della gente e i relativi referendum non possono essere relegati con spocchia nella categoria sbrigativa dell' " incostituzionale ".
La volontà popolare per me è sacra.
Magari si può sbagliare, ma almeno si sbaglia in proprio.  Si sbaglia attivamente ( se si sbaglia ) : non per interposti mammasantissima della politica e del pensiero.
Non ho idea se la Catalogna sbagli o meno.  Ma mi ripugna vedere le truppe che cercano di impedire la libera espressione, mi ripugna la coercizione.
Ad altri evidentemente no.  O proprio piace.
Incostituzionale!
Perché porcherie all'ombra dell'apparentemente costituzionale non se ne fanno?
Basta che sia salva la forma, la pseudo legalità?
Zitti e muti! 
E non fatevi sentire mai, che rompete! Ci siete di troppo!
Si, è proprio vero : il popolo c'è di troppo.  Tutto da sopportare.
Ma beate le dittature, che lo possono far fuori o incarcerare!
E' questo il senso??   
   

Birik:
La voglia di secessione della Catalunya ha radici antiche che sfociano nella messa al bando,sotto il regime franchista, della lingua e delle sue tradizioni; il referendum del 1978 a tre anni dalla morte del dittatore, le restituì parziale indipendenza. La speculazione politica a cui stiamo assistendo, è  quella di aizzare il nazionalismo delle masse per ottenere un'autonomia seppur del tutto antieconomica, il governo centrale infatti non finanzierebbe più le grandi opere.
Ho letto da qualche parte che il Qatar oltre ad avere la proprietà di parte del Barca (la squadra di calcio) mira a fare grandi investimenti. Se è vero che Puigdemont ha in mente un partner così infido, ebbene va fermato! Di petrodollari in Europa ne entrano fin troppi. Quest'Europa che in campo internazionale conta come il due di picche, che non interviene nelle beghe interne e che non sa nemmeno a creare almeno il senso collettivo dell'unità, va di sicuro ristrutturata.

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