Mi sembra quasi d'esser in una commedia, a volte, sì perché ci sono i tipi, quei personaggi caratteristici che impersonano che so io "l'avaro, lo sfontato, il petulante, il burlone..." e dove stanno? Nella vita, li trovo lì nei luoghi più impensati a far bella mostra di loro quasi fosse tutto, un teatro. E ne ho già individuati alcuni sapete, un bel giorno mi son armata di carta e penna e ho cominciato ad elencarli casomai lasciassero la mia memoria vagando senza esser "fermati". Quali sono... ecco, adesso non abbiatene a male se tra questi in qualcuno vi riconoscete credetemi non ne ho avuto l'intenzione quando, fresca di memoria ho cominciato ad elencarli: l'avvocato, sì, quello che guarda dall'alto in basso e pensa solo pensieri altrui, quello che "io so" e va in giro col cartellino sulla giacca, e ancora quello che si identifica e rappresenta "il diritto" anche quando si sta parlando di sentimenti o che so io di frutta al mercato; l'uomo di mondo, altra categoria non ben identificata che si permette di tutto e fa tutto altrimenti si perderebbe perfino in ciò in cui è impegnato, quello che non sa star fermo ed è sempre in giro (da bambino lo definivano iperattivo), quello che pur di "fare" anche quando dorme ha le scarpe ai piedi non si sa mai dovesse camminare in sogno; il virile, quello che "non deve chiedere mai" infatti ancora sta lì in attesa che un taxi prima o poi si fermi senza capire che il suo motto non è applicabile ai tassisti. Quello che cammina con lo sguardo in avanti e ogni tanto elargisce il suo fascino ma che va fuori di testa se qualcuno non raccoglie le sue briciole, è capace di odiare e perseguitare perché ha da dimostrare che a lui non si può resistere. E infine c'è l'uomo di provincia, quello che non sta tranquillo e a tutti i costi deve dimostrare di esser sopra le righe, e quando se ne accorge è difficile farlo scendere perché ha gettato la scala... ce ne sono ancora, ma mi fermo qui stasera sono stanca e a trascriverli tutti mi viene il mal di capo!
