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Post - Annabel

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Non sono sbagliate le date, né confondo gli ottomani con gli arabi. Faccio un riassunto, in quanto le vicende storiche e significative sono tante e a volte  pratico dei tagli necessari per non appesantire con post troppo lunghi. Dopotutto credo che chi legge già sappia piú o meno qualcosa di storia. Però riconosco che è sempre meglio fare un lavoro piú sistematico e che risulti chiaro anche per un bambino delle elementari. Occorre molto  tempo per fare un lavoro di fino come quelli del Dottorstranamore, ma ora mi sto dedicando con maggiore impegno altrove. Io scrivo, cerco, leggo e copioincollo tutto direttamente e il piú velocemente possibile perché incombono altri impegni.

  Ciò che racconti tu è la distorta e sdolcinata storia che si racconta nei libri di scuola.

La Sicilia piú che terra di tolleranza  è terra di gente abituata ad abbassare la testa, dalla falsa diplomazia politica; per una percentuale piú bassa è terra di persone semplici, la restante piccolissima parte è fatta di persone per bene, di veri uomini e donne, onesti, intelligenti e coraggiosi che la testa non la abbassano facilmente, come i grandi Falcone e Borsellino. E lo dico da meridionale. Purtroppo non si tratta di pregiudizi ma di realtà.

Dice Birik: “E' ovvio che la conquista fu cruenta ma quale conquista non lo fu? Ricordiamoci che eravamo nel Medioevo.”
Ah, beh, ammettere che fu cruenta è già qualcosa! No perché molti sinistri negano pure questo. Quindi indirettamente ammetti anche che le Crociate furono guerre difensive.
Ricordiamoci che per l'islam è sempre Medioevo, ma anche no, oggi è diventato ancora peggio, è tornato ai tempi del suo fondatore sanguinario.
Se dei barbari sanguinari  e stupratoti invadono e dominano una regione è ovvio che ad un certo punto buona parte degli autoctoni faranno buon viso a cattiva sorte (non siamo tutti eroi) e sembrerà che ci sia stato un'accettazione reciproca. Guarda le guerre per l'indipendenza dei paesi dell'Europa orientale dopo il crollo dell' Unione Sovietica..

In realtà tu affermi solo sciocchezze, nel senso che parli per partito preso come molti sinistroidi... purtroppo.

Se la nostra società occidentale avesse mantenuto la propria identità non avrebbe avuto nessuna difficoltà a confrontarsi con l'islam. Il problema è che loro sono orgogliosi della loro "barbarie" mentre  noi ci vergogniamo della nostra millenaria civiltà.

In una società sana non ci sarebbe stato neanche bisogno di dover formare oggi associazioni, gruppi e pagine facebook anti-islamiche (e prevedo che in futuro necessariamente nasceranno partiti politici con questa finalità tra i propri progetti).
 Se solo fossimo consapevoli della superiorità della nostra cultura (senza temere chissà quali disastri)... ma al giorno d'oggi se dici questo ti becchi minimo del razzista da Chiesa, Stato, Boldrini  e tutto il carrozzone di sinistra, centrosinistra e centrodestra.
La nostra società non solo è stata scristianizzata ma vi è stato creato un vuoto abissale e pericoloso, pericoloso perchè qualunque mala erba allogena ha la piena libertà di radicarvi e dare i propri frutti (oggi è “solo” il terrorismo islamico, ma domani?).

L'Islam è aberrante ma di certo ha una cifra identitaria molto più forte del cattolicesimo di un occidente ormai rincoglionito da troppa correttezza politica e dall'ideologia sinistroide che è diventata tutt'uno con il neo-capitalismo.
Dalla sinistra arrivano per esempio i gruppi LGBT che propongono di insegnare riguardo alle relazioni omoerotiche addirittura ai bambini di 2 anni.

Allora ecco che i più fondamentalisti, anche tra i convertiti occidentali (ma anche non pochi cattolici anime belle) trovano nell'islam un contenitore di regole per una società allo sbando.

Ho sentito discorsi del tipo : " Italia fa schifo, ti entrano i ladri in casa e se ti difendi mettono te in galera, ma con l'islam che prevede la legge del taglione cambierà tutto".

Oppure (dal documentario NapolIslam) : "l'Islam è l'unica cosa che può combattere la camorra, ecco perché a Napoli ci sono tanti convertiti". 

Se tu, come tanti altri sinistri, aprissi gli occhi invece di odiare la Destra perché ti ricorda la guerra e il fascismo che... non esiste più, allora forse la coscienza ti parlerebbe diversamente.



Birik dice: "Quando affermo che gli Arabi rivitalizzarono la Sicilia è perchè l'isola all'epoca non era altro che una lontana provincia bizantina, povera e abbandonata alla monocultura, grano specialmente. La conquista araba introdusse molti vantaggi all'agricoltura: le pesche, arance, zafferano, riso, pistacchi e mandorle. Arricchì la cucina locale e la commistione fra le due tradizioni diedero vita alla più variegata delle tradizioni culinarie. Si pensi alla granita, alla cassata, alle panelle che non sono altro che falafel. La pasta con le sarde, il cous cous i canditi, la martorana, il pane col sesamo e via discorrendo. Gli Arabi crearono sistemi di irrigazione prima sconosciuti e introdussero la coltura della canna da zucchero e dello zibibbo."

Ed io ho già spiegato prima, nel mio primo post di cui riporto ancora qualche stralcio, che sono baggianate:

Quante volte avete sentito dire che gli Arabi hanno apportato grandiose novità ai popoli conquistati, a partire dal 622 d.C.?
Spesso, immaginiamo.
Alcune visioni romanticistiche ottocentesche ci narrano, ad esempio, di una Sicilia completamente rinnovata dai conquistatori arabo/berberi, di campi che producevano "oro verde che sgorgava dalla terra", di tolleranza, di rispetto per le tradizioni degli autoctoni sottomessi, di integrazione...
Ma è davvero così?
No.
La storia va giudicata dalle fonti primarie o comunque per mano di autori vissuti nello stesso contesto storico/geografico. Non ci si può basare su fantasiose interpretazioni volte a denigrare avversari politico/religiosi come quelle di qualche autore ottocentesco....
Inoltre gli arabo/berberi disboscarono molte foreste della Sicilia per ottenere il legno per le loro navi, dato che in Nordafrica ve ne erano ben pochi, e disincentivarono la coltivazione dell'ulivo.
In questo clima, vessati com'erano, è logico supporre che gli autoctoni avessero dato un grande apporto alla liberazione della Sicilia quando arrivarono i Normanni. Essi erano un gruppo poco numeroso, un ristretto ceppo di guerrieri mercenari con al seguito le loro famiglie.


Il dominio arabo-islamico dell'Iberia e della Sicilia (con Malta e le isole minori) fu breve per la Sicilia, più lungo per la penisola Iberica con strascichi di quasi otto secoli nell'attuale regione dell'Andalusia.
Fu fondamentale l'arrivo dei normanni, per alcuni punti specifici: il ritorno della Sicilia nell'alveo europeo, la formazione di un regno medievale di grande prestigio, la nascita della nazione siciliana, la progressiva eliminazione dell'elemento allogeno, ed infine, di non minore importanza, il riavvicinamento repentino col mondo latino pur non trascurando affatto l'altra base fondamentale della nostra cultura e del nostro sangue cioè la millenaria esperienza col mondo greco.




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Mamma li turchi

La guerriglia marittima e costiera delle navi corsare musulmane in Sicilia e in Italia comincia nel VII secolo e continua sporadicamente fino agli inizi del secolo XIX. Dai documenti rinvenuti nella Geniza del Cairo (Goitein, 1977) risulta che le azioni di pirateria sulle coste della Sicilia, con provenienza dall’Egitto, non subirono mai un arresto completo dopo la conquista di Ruggero il Normanno (1061-1091). Le incursioni arabe, provenienti dai paesi rivieraschi dell’Africa Settentrionale, continuano nei secoli seguenti, si intensificano nel ’500 e ’600 e cesseranno solo poco prima del 1830, quando con la presa di Algeri da parte della Francia, la pirateria nordafricana venne definitivamente fermata.. I Corsari portavano di sorpresa agguati ed attacchi sia a navi mercantili e militari, sia a località costiere, per impossessarsi di merci e persone, vendute poi come schiavi nei numerosi mercati arabi del Mediterraneo. Queste scorrerie arrecavano perciò gravi danni al commercio esterno ed interno e soprattutto alle popolazioni rivierasche, le più esposte ai pericoli, che abbandonavano il litorale e fuggivano verso l’interno, con conseguente calo della produzione delle campagne. “U tiempu di li corsari” era da aprile ad ottobre, quando il mare era navigabile, le genti dedite alla raccolta dei prodotti e questi non ancora trasportati via. Il terrore per le razzie dei Saraceni, che depredavano e rapivano uomini, donne e fanciulli, è rimasto vivo nell’espressione popolare “Mamma li Turchi” e anche nei canti popolari: Li Turchi sunu iunti alla marina, all’ordini cuteddi e cutiddina, scupetti, baddi, pruvuli e lupari… Fra le innumerevoli vittime dei frequenti raid musulmani, figura anche un Santo, Antonio Nigro, catturato presso Vendicari e impiccato con altri cristiani a Tunisi il 15-1-1500 (cfr. O. Caietani, Vitae Sanctorum Siculorum.). Le scorrerie dei corsari sono confermate anche da architetti, geografi e storici. Camillo Camilliani nel 1584, propone di spianare l’Isola dei Porri, perché vi si nascondevano facilmente le navi dei pirati.” I suoi scogli sono tanto alti… che comodamente il corpo di quattro bergantini disalborati vi si può occultare, sicché da niuna parte può essere scoperto; e con facilità detti scogli si potriano spianare…e con poca spesa si potrebbe ovviare al pericolo.” E poco dopo aggiunge. Dopo aver superato i numerosi e pericolosi “ridotti e antri grandissimi”, in cui “si può occultare una squadra di galeotte”…si arriva ad un “promontorio domandato “il Castellaccio….” Il Castellalfero, nella sua Relazione a Vittorio Amedeo di Savoia del 1713, scrive: “Nell’Isola delli Porri, come ivi seguono continui li contrabbandi, come pure si fa sovente nido de’ Turchi, vi sarebbe necessaria una Torre di Guardia. Nascono così in Sicilia diverse torri e postazioni di avvistamento, dette genericamente Torri Saracene per la difesa dalle incursioni dei pirati.


http://www.etnanatura.it/news/?p=1202

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Non si tratta di vincere o perdere, ma di avere l'onestà intellettuale di non copiare la propaganda contro. Oltre che essere di pessimo gusto è una pratica meschina.
Non si tratta di gusto pessimo od ottimo, non si tratta di propaganda (propaganda?), si tratta di STORIA, dunque non devo inventare nulla. E non c'è nulla di meschino, tutt'altro.
 Riporto la bellissima vera storia dell'Italia, in questo scorcio, della Sicilia. Ho un amico storico che mi conferma in pieno quanto riportato, anzi, discutendo di islam e Crociate per esempio, ha aggiunto particolari che non vengono mai citati nei libri scolastici. La verità bisogna cercarla, spesso è anche sotto i nostri occhi ma, abbagliati dalle ideologie o dall'opportunismo,, non ce ne accorgiamo. La verità bisogna cercarla e darle il peso che merita; questa è “onestà intellettuale”.


(Con me caschi sempre male...)

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Brava, rimango incantata dal tuo acume intellettivo; hai fatto la scoperta dell'acqua calda.Tutti sanno che basta cercare su Google col copia/incolla qualsiasi enunciato, parola, proposizione o periodo, anche interi brani e persino le immagini, per trovare tutti i siti che le contengono. Rassegnati, con me sarai sempre perdente nel controbattere.

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Un altro grande intellettuale italiano è scomparso, Giovanni Sartori, fra i massimi esperti di scienza politica a livello internazionale, da anni attento osservatore dei temi-chiave di oggi: immigrazione, Islam, Europa,ci lascia il suo intelligente, approfondito e chiaro pensiero sull'islam in questa intervistanrilasciata su "Il Giornale" a gennaio 2016.



Giovanni Sartori, fiorentino, 91 anni (quasi 92), considerato fra i massimi esperti di scienza politica a livello internazionale, da anni è attento osservatore dei temi-chiave di oggi: immigrazione, Islam, Europa.
Su queste parole, in Francia, intellettuali di sinistra ora cominciano a parlare come la destra. Dicono che il multiculturalismo è fallito, che i flussi migratori dai Paesi musulmani sono insostenibili, che l'Islam non può integrarsi con l'Europa democratica...
«Sono cose che dico da decenni».
Anche lei parla come la destra?
«Non mi importa nulla di destra e sinistra, a me importa il buonsenso. Io parlo per esperienza delle cose, perché studio questi argomenti da tanti anni, perché provo a capire i meccanismi politici, etici e economici che regolano i rapporti tra Islam e Europa, per proporre soluzioni al disastro in cui ci siamo cacciati».

Quale disastro?
«Illudersi che si possa integrare pacificamente un'ampia comunità musulmana, fedele a un monoteismo teocratico che non accetta di distinguere il potere politico da quello religioso, con la società occidentale democratica. Su questo equivoco si è scatenata la guerra in cui siamo».

Perché?
«Perché l'Islam che negli ultimi venti-trent'anni si è risvegliato in forma acuta - infiammato, pronto a farsi esplodere e assistito da nuove tecnologie sempre più pericolose - è un Islam incapace di evolversi. È un monoteismo teocratico fermo al nostro Medioevo. Ed è un Islam incompatibile con il monoteismo occidentale. Per molto tempo, dalla battaglia di Vienna in poi, queste due realtà si sono ignorate. Ora si scontrano di nuovo».

Perché non possono convivere?
«Perché le società libere, come l'Occidente, sono fondate sulla democrazia, cioè sulla sovranità popolare. L'Islam invece si fonda sulla sovranità di Allah. E se i musulmani pretendono di applicare tale principio nei Paesi occidentali il conflitto è inevitabile».

Sta dicendo che l'integrazione per l'islamico è impossibile?
«Sto dicendo che dal 630 d.C. in avanti la Storia non ricorda casi in cui l'integrazione di islamici all'interno di società non-islamiche sia riuscita. Pensi all'India o all'Indonesia».

Quindi se nei loro Paesi i musulmani vivono sotto la sovranità di Allah va tutto bene, se invece...
«...se invece l'immigrato arriva da noi e continua ad accettare tale principio e a rifiutare i nostri valori etico-politici significa che non potrà mai integrarsi. Infatti in Inghilterra e Francia ci ritroviamo una terza generazione di giovani islamici più fanatici e incattiviti che mai».

Ma il multiculturalismo...
«Cos'è il multiculturalismo? Cosa significa? Il multiculturalismo non esiste. La sinistra che brandisce la parola multiculturalismo non sa cosa sia l'Islam, fa discorsi da ignoranti. Ci pensi. I cinesi continuano a essere cinesi anche dopo duemila anni, e convivono tranquillamente con le loro tradizioni e usanze nelle nostre città. Così gli ebrei. Ma i musulmani no. Nel privato possono e devono continuare a professare la propria religione, ma politicamente devono accettare la nostra regola della sovranità popolare, altrimenti devono andarsene».

Se la sente un benpensante di sinistra le dà dello xenofobo.
«La sinistra è vergognosa. Non ha il coraggio di affrontare il problema. Ha perso la sua ideologia e per fare la sua bella figura progressista si aggrappa alla causa deleteria delle porte aperte a tutti. La solidarietà va bene. Ma non basta».

Cosa serve?
«Regole. L'immigrazione verso l'Europa ha numeri insostenibili. Chi entra, chiunque sia, deve avere un visto, documenti regolari, un'identità certa. I clandestini, come persone che vivono in un Paese illegalmente, devono essere espulsi. E chi rimane non può avere diritto di voto, altrimenti i musulmani fondano un partito politico e con i loro tassi di natalità micidiali fra 30 anni hanno la maggioranza assoluta. E noi ci troviamo a vivere sotto la legge di Allah. Ho vissuto trent'anni negli Usa. Avevo tutti i diritti, non quello di voto. E stavo benissimo».

E gli sbarchi massicci di immigrati sulle nostre coste?
«Ogni emergenza ha diversi stadi di crisi. Ora siamo all'ultimo, lo stadio della guerra - noi siamo gli aggrediti, sia chiaro - e in guerra ci si difende con tutte le armi a disposizione, dai droni ai siluramenti».

Cosa sta dicendo?
«Sto dicendo che nello stadio di guerra non si rispettano le acque territoriali. Si mandano gli aerei verso le coste libiche e si affondano i barconi prima che partano. Ovviamente senza la gente sopra. È l'unico deterrente all'assalto all'Europa. Due-tre affondamenti e rinunceranno. Così se vogliono entrare in Europa saranno costretti a cercare altre vie ordinarie, più controllabili».

Se la sente uno di quegli intellettuali per i quali la colpa è sempre dell'Occidente...
«Intellettuali stupidi e autolesionisti. Lo so anch'io che l'Inquisizione è stata un orrore. Ma quella fase di fanatismo l'Occidente l'ha superata da secoli. L'Islam no. L'Islam non ha capacità di evoluzione. È, e sarà sempre, ciò che era dieci secoli fa. È un mondo immobile, che non è mai entrato nella società industriale. Neppure i Paesi più ricchi, come l'Arabia Saudita. Hanno il petrolio e tantissimi soldi, ma non fabbricano nulla, acquistano da fuori qualsiasi prodotto finito. Il simbolo della loro civiltà, infatti, non è l'industria, ma il mercato, il suq».

Si dice che il contatto tra civiltà diverse sia un arricchimento per entrambe.
«Se c'è rispetto reciproco e la volontà di convivere sì. Altrimenti non è un arricchimento, è una guerra. Guerra dove l'arma più potente è quella demografica, tutta a loro favore».

E l'Europa cosa fa?
«L'Europa non esiste. Non si è mai visto un edificio politico più stupido di questa Europa. È un mostro. Non è neppure in grado di fermare l'immigrazione di persone che lavorano al 10 per cento del costo della manodopera europea, devastando l'economia continentale. Non è questa la mia Europa».

Qual è la sua Europa?
«Un'Europa confederale, composta solo dai primi sei/sette stati membri, il cui presidente dev'essere anche capo della Banca europea così da avere sia il potere politico sia quello economico-finanziario, e una sola Suprema corte come negli Usa. L'Europa di Bruxelles con 28 Paesi e 28 lingue diverse è un'entità morta. Un'Europa che vuole estendersi fino all'Ucraina... Ridicolo. Non sa neanche difenderci dal fanatismo islamico».

Come finirà con l'Islam?
«Quando si arriva all'uomo-bomba, al martire per la fede che si fa esplodere in mezzo ai civili, significa che lo scontro è arrivato all'entità massima».

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Letteratura che passione / Re:La Chiesa cattolica e le donne
« il: Febbraio 25, 2017, 17:30:41 »
Che il problema della donna sia la religione monoteista?

Ahahahah... mi fa morire  :happy:
Il divertente (ma triste se si pensa il perché) è che questi individui difendono ingenuamente l'islamismo!  :D

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Anch'io Scrivo poesia! / Re:lasciame
« il: Febbraio 23, 2017, 15:14:25 »
C'havro' na' mano tesa...chissà...l'amore...
nun me faccia nà sorpresa

Sí, sono proprio belle spesso le "sorprese" dell'amore. .. e vanno a caricare il peso di quello sporco zaino...

Solo le illusioni e le evasioni ci concedono un attimo di sollievo!

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Quante volte avete sentito dire che gli Arabi hanno apportato grandiose novità ai popoli conquistati, a partire dal 622 d.C.?
Spesso, immaginiamo.
Alcune visioni romanticistiche ottocentesche ci narrano, ad esempio, di una Sicilia completamente rinnovata dai conquistatori arabo/berberi, di campi che producevano "oro verde che sgorgava dalla terra", di tolleranza, di rispetto per le tradizioni degli autoctoni sottomessi, di integrazione...
Ma è davvero così?
No.
La storia va giudicata dalle fonti primarie o comunque per mano di autori vissuti nello stesso contesto storico/geografico. Non ci si può basare su fantasiose interpretazioni volte a denigrare avversari politico/religiosi come quelle di qualche autore ottocentesco.

Dunque, sappiamo che gli Arabi in realtà erano non solo "Arabi", ma soprattutto in Nordafrica, dopo aver sconfitto a più riprese i berberi e i bizantini, integrarono i primi nei loro eserciti. Una possibile spiegazione del come gli Arabi siano riusciti ad integrare così facilmente le popolazioni berbere si può ritrovare nel fatto che entrambi erano popoli nomadi e abituati a vivere nei deserti(Sahara e Arabico, ndr), con alcuni tratti comuni nella cultura, anche se non tanto nella genetica, essendo i Berberi una popolazione prettamente indoeuropea.
In ogni caso, il Nordafrica da allora è cambiato molto ed in 1400 anni tantissimi Berberi si sono mescolati con gli Arabi, anche se non mancano oggigiorno associazioni culturali et similia volte a riscoprire ed a conservare la cultura berbera, le tradizioni e quant'altro.
Gli Arabi, dopo aver conquistato tutto il Nordafrica, volsero velocemente lo sguardo alla penisola iberica, da duecento anni sotto dominio Visigoto, anche se va specificato che i Visigoti erano una minoranza rispetto alla popolazione ibero-latina.
La furbizia e la scaltrezza araba si vide nella determinazione con la quale furono capaci di intravedere subito i problemi del Regno Visigoto, che era in preda a lotte intestine e divisioni interne. Gli Arabi stessi, desiderando liberarsi di alcuni rivoltosi berberi, mandarono Ta-riq, un ex schiavo berbero, a conquistare la Spagna con poche decine di migliaia di uomini.
Dal 711 al 718 la conquista fu pressoché repentina, anche per il collaborazionismo degli ebrei (perseguitati spesso in Spagna) e di qualche traditore Visigoto, oltre alla politica bizantina in Spagna che s'era lasciata corrompere dall'oro visigoto qualche decennio prima.
Non bisogna pensare comunque che la popolazione autoctona fosse felice di sottostare al dominio dei nuovi arrivati: subito la resistenza si organizzò sulle Asturie, rilievi montuosi a nord della penisola, dove si rifugiarono parecchi esuli cristiani, sia visigoti che latino-iberici.
Ci volle comunque più di due secoli perché la "Reconquista" iniziasse ad ingranare, facilitata anche dai vari regni arabo/berberi in lotta tra di loro nella penisola.
In ogni caso, mentre i ribelli cristiani vivevano a Nord della Spagna, nel frattempo, dalle coste della Tunisia, erano già iniziati attacchi e scorrerie piratesche ai danni della Sicilia. Bisognerà attendere però l'827 perché si assista al primo vero sbarco volto a conquistare l'isola.
Si narra che Eufemio, un membro della nobiltà bizantina, avesse chiesto aiuto agli Arabi per scacciare il dominio bizantino dall'isola, liberandola.
Checché vi siano propagande arabofile volte a dimostrare la "corruzione" bizantina e l'eccessiva tassazione che il Basileus, da Costantinopoli, imponesse alle province, sappiamo in realtà che la Sicilia aveva goduto di una posizione privilegiata dopo la cacciata dei Vandali, aveva un'agricoltura florida ed era protetta dal mare dalle scorrerie Longobarde che invece avevano imperversato nella penisola per i primi 30-35 anni del loro dominio in Italia.
Lo sbarco avvenne a Mazara del Vallo, a sud ovest.

Chi si convertiva all'Islam poteva mantenere i suoi ruoli e anche accedere a posizioni di prestigio, ma chi non lo faceva?
Qui bisogna dimenticare un attimo i fantasiosi miti della "tolleranza" spesso entrata nell'immaginario collettivo.


Il dominio arabo-islamico in Sicilia non fu più tollerante di altri popoli che a quei tempi si insediavano con la forza in altri territori come èlites comandanti/dominatrici.

Per i cristiani/ebrei erano disposti tutta una serie di obblighi e divieti ai quali dovevano sottostare, estrapolati dall'aman di Omar, il famoso califfo che nel 642 diede fuoco alla magnifica biblioteca di Alessandria d'Egitto, contenitore di tutta la sapienza del mondo classico greco-romano-egiziano(uno dei più grandi crimini contro l'umanità e la cultura),ma per garantirsi certi limitati diritti dovevano pagare la jizya, e se proprietari di fondi la khàrag, una sorta di sovraimposta sugli immobili che i musulmani invece non erano tenuti a pagare.
L'elenco dell'aman indicava diciassette divieti estremamente pesanti e in qualche caso pure umilianti. Fra questi divieti, a parte quelli di manifestare e praticare in pubblico la propria fede e di costruzione o riparazione di edifici di culto(Chiese), ve n'erano alcuni che incidevano sulla vita privata dei singoli.
C'era fra questi l'obbligo di ospitare un musulmano nella propria dimora, quella di cedere i posti a sedere ai musulmani, di non utilizzare selle per le cavalcature o di non costruire edifici che fossero più alti di quelli dei musulmani. Ma c'erano anche imposizioni umilianti come quello di portare segni distintivi per distinguersi dai musulmani; tipico segno distintivo era, ad esempio, l'obbligo di rasarsi la parte anteriore della testa. Questi divieti che, in ogni caso non furono sempre applicati rigidamente e con fermezza, e la pesantezza delle imposte applicate, furono lo strumento che consentì di attuare una rapida islamizzazione dell'isola, fatto a cui gli stessi governanti musulmani cercarono di porre un freno per ragioni economiche. Le conversioni facevano venir meno le ingenti risorse provenienti dalle imposte cui erano sottoposti i dhimmi (cristiani/ebrei)-

Inoltre gli arabo/berberi disboscarono molte foreste della Sicilia per ottenere il legno per le loro navi, dato che in Nordafrica ve ne erano ben pochi, e disincentivarono la coltivazione dell'ulivo.
In questo clima, vessati com'erano, è logico supporre che gli autoctoni avessero dato un grande apporto alla liberazione della Sicilia quando arrivarono i Normanni. Essi erano un gruppo poco numeroso, un ristretto ceppo di guerrieri mercenari con al seguito le loro famiglie.


Il dominio arabo-islamico dell'Iberia e della Sicilia (con Malta e le isole minori) fu breve per la Sicilia, più lungo per la penisola Iberica con strascichi di quasi otto secoli nell'attuale regione dell'Andalusia.
Fu fondamentale l'arrivo dei normanni, per alcuni punti specifici: il ritorno della Sicilia nell'alveo europeo, la formazione di un regno medievale di grande prestigio, la nascita della nazione siciliana, la progressiva eliminazione dell'elemento allogeno, ed infine, di non minore importanza, il riavvicinamento repentino col mondo latino pur non trascurando affatto l'altra base fondamentale della nostra cultura e del nostro sangue cioè la millenaria esperienza col mondo greco.

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Un'altra furbata del regime sinistroide che non si accontenta  di fare danni, ma per sua maggiore sicurezza vorrebbe  pian piano togliere anche la libertà di espressione.

  La mossa è astuta, bisogna prima convincere che in rete girano un sacco di notizie false e che, quindi, bisogna correre ai ripari. Quindi incaricare qualcuno di trovare, individuare  ed eliminare chi diffonde notizie false. Finora siamo sopravissuti benissimo  districandoci tra le tante notizie e, se alcune sono false, è, nella maggior parte dei casi,  facile da capire, altre sono comunque smentite nel giro di pochi giorni.

Chi dovrà assumere l'incarico di individuare le notizie false, nel tempo  accentrerà un potere enorme, potrà orientare l'opinione pubblica con deboli  tentativi di smentita. Stiamo scivolando in una dittatura peggiore del fascismo; almeno il Fascio si adoperava per il bene dei cittadini e per portare l'Italia allo splendore che merita. Questa dittatura, che proviene innanzitutto dalla UE,  invece se ne infischia dei cittadini e i suoi dettami stanno distruggendo, annientando l'Italia. Che vergogna!  Quanti lacché e servi del regime. Stiamo dando via la nostra dignità per un piatto di lenticchie.
Meno male che in tutta Europa stanno avanzando le destre; sono l'ultimo baluardo prima del precipizio definitivo.
Se il desiderio di salvaguardare la propria identità, di vivere in una società civile e vivibile i i sinistdoidi  lo vogliono interpretare, in malafede, come rassismo, xenofobia e altre cavolate simili, bene, allora siamo rassisti! E siamo tantissimi.

Il problema educativo dei giovani è ben altro, ed è a monte.

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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:L'Anno che verrà.
« il: Gennaio 17, 2017, 18:33:48 »
Anch'io apprezzo molto gli scritti equilibristici di Faber. In fondo, per diplomazia o per un forte, fortissimo senso del quieto vivere, non può che essere almeno equilibrista.
Riconosco che non deve essere molto facile essere equilibristi.

Non sopporto invece gli ottusi che sono talmente ottusi per ideologia da non rendersi conto della realtà e cercano di mistificarla tanto da creare danni piú grandi di quelli che credono di combattere e pretendendo di avere sempre ragione; purtroppo questi individui non si incontrano solo nei forum o nei centri sociali, li abbiamo anche tra i politici e, cosa ancor piú grave, pure al governo!

Sono sicura che spariranno prima o poi, ormai... Ma nel frattempo quanti altri danni avranno causato?

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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:L'Anno che verrà.
« il: Gennaio 02, 2017, 13:49:03 »
Caro Faber, noi non dobbiamo azzerare proprio niente. Dimentichi o non sai che sono i maomettani tutti (integralisti e "modetati") ad essere super convinti di possedere la verità in assoluto, nonostante la realtà della loro miseria materiale, spirituale e morale. Non solo, sono pure convinti che il loro dovere sia quello di convertire e dominare il mondo (a me ricorda Hitler), sicuramente insinuandosi a poco a poco nelle istituzioni. E sono sempre loro che amano le guerre di religione, soprattutto tra loro stessi, e tutto basandosi sulla loro cosiddetta religione che in realtà è una forma di governo, una dittatura e tra le peggiori; è una ideologia politico religiosa deleteria ed in antitesi allo sviluppo della civiltà umana.
Ancora non lo avete capito? Quando finalmente lo capiremo tutti, non vorrei fosse allora troppo tardi.
Almeno la nostra pretesa è supportata dalla scienza e dai dati di fatto e nessuno di noi occidentali si ritiene infallibile; o vogliamo disconoscere e distruggere tutto il nostro progresso?

Il mio augurio è che almeno in Europa si rinsavisca e si esca da questo periodo storico di sbandamento e rifiuto della propria identità che, se si dovesse insistete su tale strada, equivarrebbe alla nostra autodistruzione.

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Caro Faber, i terroristi erano più di sinistra che di destra. Tutt'ora la sinistra sta compiendo scempi, sia quella moderata che ci ritroviamo non volendo al governo, sia quella estremista e violenta, sempre ancora attiva come dimostra il meschino e criminale attentato di alcuni giorni fa a Firenze.
 Per risolvere quei problemi da te menzionati occorrerebbe innanzitutto uscire dall'euro e possibilmente dalla UE, riappropriarci della sovranità nazionale, ripristinare i controlli alle frontiere e mandar via l'80 per cento degli invasori, rivedere e stabilire nuove regole con le ditte che hanno delocalizzato o vogliono farlo, tutelare e reincentivare la produzione e vendita dei prodotti italiani; questo per quanto concerne l'ecobomia. Per quanto riguarda la tutela del patrimonio artistico, dei nostri valori, delle nostre tradizioni, nonché oramai anche la tutela della nostra religione e cultura cristiana, si dovrebbe adottare una serie di drastici provvedimenti....Ma non credo che un governicchio sinistroide (o destroide) alla mercè degli oligarchi dell'UE potrebbe essere capace di realizzare tutto questo.

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Anch'io Scrivo poesia! / Re:ida
« il: Ottobre 18, 2016, 16:03:10 »
È vero, succede molto spesso così, solo quando queste figure importanti della nostra vita non ci sono più ci rendiamo conto di quanto siamo stati aridi, superficiali, conflittuali e dunque reso meno profondo e gioioso il rapporto con loro. Nel vuoto che lasciano troviamo la tristezza, l'amarezza nel constatare ciò che poteva essere e non è stato, magari non esclusivamente a causa nostra, ma perché a volte le vicissitudini della vita ci conducono come automi ad assumere costantemente (magari entrambi) atteggiamenti sbagliati che in definitiva impediscono un rapporto felice.
La felicità nei rapporti con gli altri deve essere voluta e coltivata, anche quando il compito sembra difficile o inutile o al momento non interessante; è sbagliato pensare che debba essere scontata, necessariamente pronta e consumata al bisogno.

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Anch'io Scrivo poesia! / Re:la tua carne
« il: Ottobre 18, 2016, 15:41:53 »
No, no, Maxfedeli, hai espresso abbastanza bene ciò che volevi esprimere sia pure nei limiti di un'espressività poetica. Però adesso che  hai spiegato (ora mi accorgo che hai cancellato la tua risposta), i tuoi sentimenti appaiono più definiti, più messi a fuoco.
 Di fatti avevo concluso con i complimenti alla donna che, immaginavo, in questo modo ti tenga avvinto a sé non lasciandoti mai sazio nel suo continuo sottrarsi, consapevolmente o meno, al concedere in un rapporto più completo, attento, accurato, intriso del sentimento più nobile che possa esistere. Certo, nell'epoca attuale, imperniata sull'utilitarismo e sul consumismo in cui il nostro cervello viene plasmato all'"usa e getta", al desiderare le cose non importanti ma più spesso fatui, inutili, tale da renderci sempre insoddisfatti, tutto viene consumato in fretta, o meglio, nella superficialità del nostro vivere e concepire anche le relazioni umane, finanche il rapporto di coppia, anche il matrimonio e la sessualità sono diventati usa e getta.

 Di solito però  capita il contrario, cioè è la donna che avverte più facilmente il vuoto di un rapporto siffatto, invece tu hai affinato la tua sensibilità fino a rendertene conto.  È vero, hai compiuto un cammino interiore che non è affatto scontato, non è da tutti: hai imparato ad amare, forse. A questo punto i complimenti li meriteresti tu. Grazie a te, che ci dimostri come anche  un uomo sa amare così profondamente, con l.'anima oltre che col corpo.
Resta da vedere quanto durerà..., o se il tutto non sia dettato semplicemente da un passeggero stato nascente, da un innamoramento.

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Anch'io Scrivo poesia! / Re:la tua carne
« il: Ottobre 17, 2016, 17:10:10 »
Sono vegetariana tendente al vegan, non mi piacciono gli schiavi della carne... in tutti i sensi parlando.
Comunque la composizione in sé esprime emozioni, anche se emozioni dettate dall'istinto più primitivo "della carne"; di fatti l'accostamento del sesso col pasto, col mangiare e il divorare è l'emblema degli istinti più materiali e animaleschi dell'uomo.
Insomma, hai trovato una donna che sa come imbambolare un uomo.
Complimenti a questa donna!

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