Ciao presenza,
la tua poesia ha la musicalità di una filastrocca, mi verrebbe da recitarla mentre mi dondolo su un'altalena...è curioso. Direi che è un climax discendente: parte con il sogno, con la magia, con allusioni a qualcosa di impalpabile, man mano che procedono le strofe ho la sensazione che il tuo pensiero poi tocchi terra fino ad insegnarti una delle cose più difficili in assoluto, l'arte di amare.
L'amore che descrivi è puro, è pulito, è soave, questo aggettivo dà proprio la dimensione ultraterrena da cui parte il concetto di amore.
La fisarmonica è uno strumento curioso con cui accompagnare tutto questo, ma ci consegna delle sfumature più autentiche, più vere.
La prima strofa sa di magia