Autore Topic: Solitudine - Corto teatrale - Personaggi: Lui e Lei  (Letto 1238 volte)

vasco spagnoli

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Solitudine - Corto teatrale - Personaggi: Lui e Lei
« il: Aprile 10, 2014, 16:02:05 »
(Lui è seduto a un tavolino esterno di un bar. Arriva lei, frettolosa)
LUI - Sei in ritardo.
LEI - Non trovavo da parcheggiare.
LUI - Tutto a posto?
LEI - In che senso? Sto bene.
LUI - Bene...come?
LEI - Bene, bene!
LUI - Solo bene?
LEI - Oh, scusa. Bene, tesoro.
LUI - Dov'è la tua valigia? I tuoi bagagli?
LEI - (Soprapensiero) Cosa?
LUI - Non hai portato la valigia.
LEI- Possiamo passare a prenderla dopo. Abbiamo tutto il tempo. Beviamo qualcosa e poi andiamo a prendere la valigia.
LUI - D'accordo, andiamo dopo a prenderli. Ne hai molti?
LEI - Di che?
LUI - Di bagagli. Ne hai molti?
LEI - Non molti, soltanto una valigia.
LUI - Va bene. Allora passiamo più tardi. Per il resto, tutto bene?
LEI - Nessun inconveniente, tranne il traffico. Caotico, come il solito.
LUI - Temevo che non saresti venuta.
LEI - Non hai ricevuto la mia lettera?
LUI - Si che l'ho ricevuta.
LEI - Allora, perché non sarei dovuta venire?
LUI - NOn so...Avevo questa impressione, ecco tutto. Un presentimento...senza motivo. Sai come succede...
LEI - Hai una sigaretta?
LUI - LO sai che non fumo. Dovresti sapere che rischi non ne corro mai.
LEI - E'vero, scusa.
LUI - C'era uno nel mio ufficio...Se n'è andato la settimana scorsa.
LEI - Se n'è andato?
LUI - I polmoni: (Pausa) Hanno detto che aveva i polmoni tutti marci per il fumo. Pensare che alla festa di Natale dell'azienda era venuto con un cappello di cartone e tutto i resto...E palpava il sedere alle segretarie. Uno che in vita sua ne ha fatto di tutti i colori. E anche quella sera...Non lo beccai, Cristo!, dentro un armadio con una biondina...
LEI - Sei un guastafeste, ecco il tuo guaio.
LUI - Ma proprio dentro un armadio...Quasi davanti a tutti...
LEI - Che male c'è?
LUI - Era fatto così. Comunque cominciò a tossire alla fine di febbraio...i giugno s'è fatto operare, ma lo hanno aperto e subito ricucito, senza potergli fare altro. E la settimana scorsa...Puf!
LEI - Tremendo.

nihil

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Re:Solitudine - Corto teatrale - Personaggi: Lui e Lei
« Risposta #1 il: Aprile 10, 2014, 20:31:14 »
meno male che non fumo, altrimenti mi sarei angosciata!
Dialoghi affilati, che rotolano e rimbalzano con la stessa precisone della realtà. ;)


presenza

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Re:Solitudine - Corto teatrale - Personaggi: Lui e Lei
« Risposta #2 il: Aprile 10, 2014, 22:37:08 »
... e aggiungerei ironici, i dialoghi, per intenderci.

vasco spagnoli

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Re:Solitudine - Corto teatrale - Personaggi: Lui e Lei
« Risposta #3 il: Aprile 11, 2014, 11:23:34 »
(II) LUI - Spaventoso. Proprio non si sa mai.
LEI - Non si può essere mai sicuri.
LUI - Quando arriva il momento...
LEI - Già.
LUI - E' per questo che bisogna vivere il più possibile ogni minuto che passa. Bisogna avere una vita piena, una vita senza spazi vuoti. Con tutti i reparti occupati.
LEI - Tutti i reparti? I in che reparto sarei?
LUI - Vediamo...Biancheria per signora?
LEI - Uhm...
LUI - Calze di seta, camicie da notte...
LEI - Se lo dici tu...(Pausa) Vogliamo cominciare?
LUI - Credevo che avessimo già cominciato. Non è questa la regola?
LEI - Scusa, hai ragione. Ero sopra pensiero. Oggi è stata una giornataccia. E' andato tutto storto.
LUI - Adesso andrà tutto bene. Ma tu vuoi venire davvero?
LEI - Se non volessi, non sarei qui con te.
LUI - Il fatto è che...No, voglio dire...Non è soltanto per...Insomma, non hai portato la valigia. Non è niente, ma non vorrei che...Beh...Non lo farai mica soltanto per...diciamo così, soltanto per i vantaggi?
LEI - Lo sai che non è così. Sai bene come la penso.
LUI - (Serio, piatto) Ti amo.
LEI - Lo so. Ricordi la prima volta che siamo venuti qui?
LUI - Un anno fa. Quasi un anno fa. Aveva piovuto e tu avevi il raffreddore.
LEI - Avevo il raffreddore e gli occhi tutti rossi. Mi vidi nello specchio accanto alla porta, laggiù. E quella sera facemmo anche la nostra prima litigata.
LUI - (Duro) No, litigammo dopo, nel ristorante.
LEI - Sei sicuro?
LUI - Certo che sono sicuro. Ricordo tutti i particolari...tutti, fin dal primo momento che ti vidi.
LEI - Scommetto che non ricordi proprio tutto della prima volta.
LUI - Ma tu prova.
LEI - (Dopo una pausa) Com'ero vestita?
LUI - Eri in bianco. Impermeabile bianco con cintola, come un trench. Bianca dalla testa ai piedi.
LEI - (Ride) Dalla punta dei capelli alla punta dei piedi.
LUI - Sembravi un giovane, affascinante ufficiale.

vasco spagnoli

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Re:Solitudine - Corto teatrale - Personaggi: Lui e Lei
« Risposta #4 il: Aprile 11, 2014, 14:31:35 »
(III) LEI (Come se si presentasse) Permette? Tenente Avanzi-di-galera, del corpo delle suonatrici di piffero.
LUI - Piacere. Maggiore Catastrofe. Motto?
LEI - Serbare l'onore.
LUI - Fregio?
LEI - Un piffero in campo azzurro. E cos'altro indossavo?
LUI - Fazzoletto bianco sui capelli...Scarpe bianche...Borsetta bianca...
LEI - Ero tutta in bianco. Bianca anche sotto, fino alla pelle.
LUI - Bel colore il bianco: vergini vestali, lenzuoli, la neve...
LEI - Pura come la neve appena caduta.
LUI - Tu?
LEI - Si fa per dire.
LUI - Il bianco è un colore puro.
LEI - Però si sporca subito.
LUI - Avevo appena cenato e stavo facendo una passeggiata. Ti vidi vicino al palco della banda.
LEI - Ma sul palco non c'era la banda. In novembre non fanno concerti.
LUI - Quella sera mi sembrò che tutte le bande fossero là, sul palco.
LEI - Tutte? Proprio tutte? Anche la banda d'Affori?
LUI - Quella il cui tamburo principale comanda cinquecentocinquanta pifferi? (Canta sottovoce il ritornello della canzone).
LEI - Mi piace stare con te, mi diverti.
LUI - D'ora in poi sarà sempre così. (Lei tace) Non è vero? (Ancora silenzio) Non dobbiamo partire insieme stanotte?
LEI - (Sospira) Si, partiremo insieme. (Guarda l'orologio) Non sarebbe meglio che...
LUI - C'è tempo. Manca ancora un'ora al treno.
LEI - Si, ma devo passare a prendere la valigia.
LUI - (Irritato) Me n'ero dimenticato di quella maledetta valigia.
LEI - Potresti salire da me un momento, mentre la chiudo.
LUI - Lo sai che non posso...Assolutamente. Qualcuno potrebbe vedermi.
LEI - Sai perché te lo dico? Dopo magari non abbiamo più tempo. E' sempre difficile trovare un posto per parcheggiare vicino alla stazione.
LUI - (Teso) Ti prego, dimmelo ora. Dimmi di stanotte.
LEI - Va bene. Sei pronto? (Lui annuisce) Allora comincio da principio. Ora vado a casa e finisco di fare la valigia. Poi torno qui e andiamo alla stazione.

nihil

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Re:Solitudine - Corto teatrale - Personaggi: Lui e Lei
« Risposta #5 il: Aprile 11, 2014, 20:13:01 »
e....?
 abow

vasco spagnoli

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Re:Solitudine - Corto teatrale - Personaggi: Lui e Lei
« Risposta #6 il: Aprile 11, 2014, 20:39:31 »
(IV) LUI - (Teso) Ti prego, dimmelo ora. Dimmi di stanotte.
LEI - Va bene. Sei pronto? (Lui annuisce) Finisco di fare la valigia poi torno qui e andiamo alla stazione.
LUI - Sarà pieno di gente, non possiamo correre rischi. Quindi prima ti do il tuo biglietto.
LEI - Parcheggio la macchina.
LUI - Nel biglietto è segnato il tuo posto nel vagone letto. Abbiamo due posti nello stesso scompartimento.
LEI - Tu entri per primo. Io ti seguo cinque minuti dopo.
LUI - Aspetti in fondo al binario.
LEI - Poi, due minuti prima che il treno parta, mi avvio lungo il marciapiede.
LUI - IO guardo ansiosamente dal finestrino. Ho paura che tu perda il treno.
LEI - Comincio a correre...
LUI - Ti vedo e comincio a calmarmi. (Alza la voce) Sono qui tesoro, sono qui. Quanta paura che tu perda il treno.
LEI - Ora sono qui, ce l'ho fatta. Siamo al sicuro sul treno.
LUI - (Chiude gli occhi) Continua.
LEI - Ci sediamo nello stesso scompartimento.
LUI - (c.s.) E io ti dico: perché non andiamo a cena?
LEI - Allora andiamo fino al vagone ristorante e ordiniamo.
LUI - (Si arrabbia) No, hai sbagliato. Hai saltato il pezzo dei bicchieri e delle posate.
LEI - Scusami. Siamo i primi ad arrivare nel vagone ristorante. I camerieri si inchinano e ci accompagnano al tavolo. I bicchieri e le posate brillano alla luce di piccole lampade.
LUI - Ma tu ti accorgi di una macchia sulla forchetta del pesce. (A un immaginario cameriere) Cameriere, questa forchetta è sporca.
LEI - E lui si profonde in scuse. Poi sparecchia il tavolo e lo riapparecchia di nuovo. Sono stata brava?
LUI - (A occhi chiusi, come in estasi) Si, sei stata molto brava. Che cosa mangiamo?
LEI - Manzo brasato in salsa tartara con crocchette di patate, pesce, formaggio e saint honorè.
LUI - Da bere, un vino bianco. Un buon Valpolicella ci starebbe bene.
LEI - E poi il caffè e l'ammazza caffè: tu una grappa, io un limoncello.
LUI - Però non perdiamo troppo tempo con il caffè.
LEI - Giusto. Io torno nello scompartimento e mi preparo per la notte.
LUI - (A occhi chiusi) Siiiii...
LEI - Mi tolgo i vestiti, mi metto la camicia da notte, mi pettino i capelli e mi sdraio nella cuccetta inferiore.
LUI - (c.s.) E poi?
LEI - Arrivi tu. Ti prepari per la notte e poi ti stendi accanto a me. Si sente soltanto il rumore del treno sulle rotaie. E noi stiamo vicini, molto vicini, molto vicini...
LUI - (c.s.) Siiiii...
LEI - Ora devo andare a prendere la valigia?
LUI - (In silenzio le porge una busta, lei la prende, vi fruga dentro con le dita) Cinquanta, come al solito.
LEI - Ci vediamo il mese prossimo?
LUI - Te lo farò sapere. (Si alza e se ne va a capo chino)