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Diari di viaggio / Diario di una giornata particolare: a spasso per il Bel Paese in cerca di una pa
« il: Aprile 17, 2017, 19:48:01 »
Diario di una giornata particolare: a spasso per il Bel Paese in cerca di una pausa e, forse, di un benessere che altrove è negato.
Al termine di una giornata può capitare, specialmente dopo una gita c.d. "fuori porta", di tirare le somme per capire se ne è valsa la pena; se tanta fatica, ansia e denaro, hanno potuto ripagarci dandoci l'illusione di essere stati bene. Con noi stessi e con gli altri (famiglia, amici o conoscenti).
Le città, come in un copione desueto, si sono svuotate (tranne quelle dell'estremo sud, quest'anno invase da migliaia di turisti stranieri) per cedere famiglie e comitive in cerca di bellezza e buon cibo nei vari "Borghi dell'Anno", oramai ben pubblicizzati attraverso programmi televisivi costruiti "ad hoc".
L'assalto, pertanto, ha richiesto la trasmigrazione di lunghissimi serpenti gommati, su strade e autostrade, che ha preso forma e sostanza già dalle prime ore del giorno, per un "mordi e fuggi" che, oramai, caratterizza le nostre pause settimanali e, talvolta per poca disponibilità di denari, le nostre tanto agognate ferie (estive o invernali).
Il "popolo dei vacanzieri pendolari" si è potuto concedere, dopo alcune ore di viaggio (o di coda) una passeggiata nelle stradine e per i viottoli del paesino selezionato direttamente dalla rete; o visitato virtualmente con Google Earth; consumare uno spuntino veloce, magari tra un selfie a futura memoria, da annoverare tra le tante notizie ed aggiornamenti pubblicati sulla personale pagina Facebook, ed una immancabile telefonata (l'ennesima!).
Il rito è stato, anche questa volta, rispettato!
Sopratutto in una di quelle giornate che, in virtù della loro stessa storia e cultura, non poteva non essere ricordata per la classica gita da farsi fuori, con amici e parenti.
Al rientro, tuttavia, dopo aver percorso in senso inverso la strada che quella mattina ci aveva condotti verso "la meta", lontano dalla monotonia dal caos quotidiani, adesso ci ricorda che da domani tutto tornerà come prima!
Tutto questo ha un senso? Siamo sicuri che questo stile di vita ci appaga? O si fugge all'inseguimento di un'illusione?
O, forse, sarebbe bello poter decidere che si vuole cambiare, uscendo dagli schemi pre-confezionati, che ci costringono in spazi angusti e progettualità sempre uguali?!
Al termine di una giornata può capitare, specialmente dopo una gita c.d. "fuori porta", di tirare le somme per capire se ne è valsa la pena; se tanta fatica, ansia e denaro, hanno potuto ripagarci dandoci l'illusione di essere stati bene. Con noi stessi e con gli altri (famiglia, amici o conoscenti).
Le città, come in un copione desueto, si sono svuotate (tranne quelle dell'estremo sud, quest'anno invase da migliaia di turisti stranieri) per cedere famiglie e comitive in cerca di bellezza e buon cibo nei vari "Borghi dell'Anno", oramai ben pubblicizzati attraverso programmi televisivi costruiti "ad hoc".
L'assalto, pertanto, ha richiesto la trasmigrazione di lunghissimi serpenti gommati, su strade e autostrade, che ha preso forma e sostanza già dalle prime ore del giorno, per un "mordi e fuggi" che, oramai, caratterizza le nostre pause settimanali e, talvolta per poca disponibilità di denari, le nostre tanto agognate ferie (estive o invernali).
Il "popolo dei vacanzieri pendolari" si è potuto concedere, dopo alcune ore di viaggio (o di coda) una passeggiata nelle stradine e per i viottoli del paesino selezionato direttamente dalla rete; o visitato virtualmente con Google Earth; consumare uno spuntino veloce, magari tra un selfie a futura memoria, da annoverare tra le tante notizie ed aggiornamenti pubblicati sulla personale pagina Facebook, ed una immancabile telefonata (l'ennesima!).
Il rito è stato, anche questa volta, rispettato!
Sopratutto in una di quelle giornate che, in virtù della loro stessa storia e cultura, non poteva non essere ricordata per la classica gita da farsi fuori, con amici e parenti.
Al rientro, tuttavia, dopo aver percorso in senso inverso la strada che quella mattina ci aveva condotti verso "la meta", lontano dalla monotonia dal caos quotidiani, adesso ci ricorda che da domani tutto tornerà come prima!
Tutto questo ha un senso? Siamo sicuri che questo stile di vita ci appaga? O si fugge all'inseguimento di un'illusione?
O, forse, sarebbe bello poter decidere che si vuole cambiare, uscendo dagli schemi pre-confezionati, che ci costringono in spazi angusti e progettualità sempre uguali?!