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Post - Annabel

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Cogito ergo Zam / Re:Choc a Colonia
« il: Ottobre 04, 2017, 21:52:35 »
Mah, io davvero mi meraviglio che certe prese di posizione arrivino addirittura dalle donne.

In realtà hanno lasciato che non si parlasse piú di quelle aggressioni. Anche perché immagino non fosse facile individuare esattamente gli aggressori. Diverse denunce ci sono state quella notte. Comunque guarda caso mi è capitato poco fa di trovare questo articolo sul web: https://scenarieconomici.it/ennesimo-falso-dei-media-italiani-gli-assalitori-di-colonia-erano-in-gran-parte-richiedenti-asilo-e-volevano-violentare/

D'altronde vi sono continue molestie e stupri in Italia (ma che avvengono in tutta Europa) ad opera di immigrati. Devo ricordare il caso di Rimini?  La persona oggetto di stupro pare abbia subito gravi conseguenze e che abbia tentato piú volte il suicidio. Come si fa a prendere le difese degli uomini in questi casi?  Tu, in quanto donna, accetti questo da degli stranieri, da coloro che sono stati accolti per cercare da noi una vita migliore?
Uno Stato serio li manderebbe via, dopo aver praticato la castrazione. (mia personale opinione).  E non venire a dirmi che anche gli italiani stuprano; non significa che possono dunque farlo anche gli immigrati che, in quanto individui che nessuno li ha chiamati, ma  sono stati tuttavia soccorsi, accolti, rifocillati, trasportati sul nostro territorio,  nutriti, vestiti, curati e accuditi a spese degli italiani,  dovrebbero a maggior ragione  portare almeno un minimo di rispetto. Quel tipo di violenza è realizzato per sfregio, malvagità, odio o depravazione, non certo per "bisogno".
E ammesso e non concesso pure che fosse stato tutto falso il caso di Colonia, come si fa a prendere le difese di masse di uomini  in gran parte di evidente cultura che considera la donna un essere inferiore? Lo dichiarano ormai apertamente;
ci sono stati anche dei servizi televisivi su Striscia la Notizia e delle Iene che mostrano le loro convinzioni culturali sulla donna. Un imam che si è rifiutato di dare la mano alla giornalista, donna, perché "impura". Non lo può smentire nessuno. 
Non so come si faccia a chiudere gli occhi e far finta di nulla.
Se con gli anni a venire tutto precipiterà in tal senso, l'aspetto piú dramnatico ricadrà solo sulle donne.
A cosa sono serviti 100 anni di lotte per l'emancipazione femminile?
Buttiamo tutto e ricominciamo da capo? Ammesso che saremo capaci, e chissà quando, di ricominciare da capo.

In Italia ci sono non poche donne, italiane, che si convertono all'islam (pare che siano piú donne che uomini), dichiarandosi felici di coprirsi col velo (anche col burka) e di essere una delle mogli del proprio uomo.

In Iran le donne (poche coraggiose) stanno invece lottando per la loro libertà,  a cominciare dalla libertà dal velo.
Ritengo la sinistra in gran parte responsabile della nostra (anche se ancora circoscritta)  involuzione culturale.
Mi auguro che si tratti solo di un breve periodo di crisi, di sbandamento.

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Politica / Re:Elezioni
« il: Ottobre 02, 2017, 23:42:59 »
"Omofobo" e "xenofobo",  "razzisti" e quant'altro sono termini che in malafede gli avversari politici si inventano e appioppano a chi la pensa diversamente da loro. Detto questo, non è che i personaggi di sinistra siano migliori in quanto a onestà e coerenza.
 Comunque, quella è la nuova destra tedesca, sono affari loro.
Le nuove destre, almeno quelle che io considero,  non hanno niente contro gli omosessuali o gli stranieri. Personalmente sono contro un certo tipo di società, contro il melting pot, perché comporta lati eccessivamente negativi, inaccettabili, in quanto negano poi talune libertà, come si evince dalla società statunitense dove è pericoloso camminare di sera tardi per le vie delle città, nonostante negli USA le istituzioni siano piú severe delle nostre.
Purtroppo anche l'Europa sta seguendo lo stesso andazzo insensato e proprio per per perseguire quei principî fondati di fatto esclusivamente sui diritti e sul politically correct.

Gli stranieri possono avere i loro diritti a patto che osservino rigorosamente i doveri, che accettino la nostra cultura e rispettino le nostre leggi, altrimenti devono essere rispediti nei paesi di provenienza. senza se e senza ma. Sembra tanto crudele? Non mi pare, se si pensa che questo servirebbe a difendere le libertà di tutti e i diritti stessi su cui si basa la civiltà occidentale.
Se poi vogliamo mandare alle ortiche tutto, ma proprio tutto ciò che appartiene alla nostra cultura, alla nostra civiltà, beh, diciamolo subito e non se ne parli piú, soccombiamo pure.
Altrimenti qualcosa si deve pur fare.
Il Movimento che attualmente mi piace è quello delle Identitarie, di Generazione Identitaria. Nel panorama italico sto osservando un partito nato da poco, il loro programma mi piace e sembra essere piú serio del partito di Salvini.   
Uno dei problemi che oggi viviamo è la mancanza di serietà; il relativismo ha rovinato quella preparazione e solidità su cui si basava la politica di una volta.
 
Credo che il primo nemico dell'Occidente siamo noi stessi, e se non ci rendiamo conto di questo  non potremo piú salvarci. Un modo per salvaguardare la nostra civiltà sarebbe quello di  riaffermare la nostra cultura, riscoprendo e rivalutando i nostri valori.
Si possono anche assimilare tradizioni o aspetti di altre culture ma potendole scegliere sempre nell'ottica del miglioramento e la continua emancipazione della società.
I valori dell'Occidente, indiscutibili,  che sono rappresentati dalla famosa "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" sono paradossalmente proprio gli stessi che oggi ci hanno condotto a questa situazione, perché la sostanza di quella dichiarazione,  non contemplando anche i Doveri (non esiste una corrispettiva  Carta Universale dei Doveri dell'Uomo) non è piú efficace per una reale convivenza civile, soprattutto perché poi, nel panorama europeo attuale, si vogliono estendere tali diritti (e solo diritti) anche a persone che per cultura non posseggono neppure gli strumenti necessari per capirne e rispettarne il valore e difenderli per il bene di tutti.

Perché se esistono diritti a prescindere (senza considerare e tenere ben presente i doveri), per il solo fatto di essere uomini, e questi devono essere garantiti da chiunque in quanto "universali", non può esistere ad esempio una limitazione alle pratiche religiose di qualunque tipo, o limiti alle organizzazioni politiche di qualunque tendenza, anche eventualmente quelle xenofobe, omofobe, misogine (e lo vediamo con certe comunità islamiche insediatesi in Europa, in paesi come Molenbeek), e così via. In pratica l'Occidente ha abbracciato un controsenso che lo ha portato al vuoto in senso culturale e ad una situazione di stallo dal quale non vuole venirne fuori per mancanza di volontà e per puntiglio ideologico.
Negli Stati europei si lasciano crescere intere zone dominate dall'islamismo e dalle sue leggi (la sharia), si lascia cosí che le donne vengano infagottate nei burka, infibulate, date in spose ancora bambine a vecchi bavosi, che  proliferi la poligamia ecc... ecc., mentre si è decisamente contro l'indipendenza della Catalogna. Si è espressa anche la UE negativamente a tal proposito.
Mi sembra un controsenso che se non fosse tragico farebbe solo ridere.

Diceva Einstein: " Non possiamo  risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero con cui li abbiamo creati".

Difendere ciecamente determinati diritti e solo i diritti,  attualmente significa difendere il vuoto (il nichilismo niciano) dell'Occidente.
Difendere l'Occidente cosí, solo per princìpio,  servirebbe a poco; occorre riaffermare la cultura. Senza valori in cui credere fermamente, senza una cultura e un'identità il popolo muore perché non si riconosce in nulla, non ha piú motivazioni per agire.  Non sappiamo piú lottare realmente per qualcosa,  chiunque cerca di lottare per qualcosa   
in fondo non ha un vero motivo per cui combattere e morire.

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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Paese fotogramma
« il: Settembre 28, 2017, 14:17:21 »
Veramente sei tu alterato e pronto al litigio ogni volta che ti si "tocca il debole" (cioè l'ideologia).
A dire il vero frequenti questo forum almeno da quando lo frequento io e, tranne brevi periodi (altro che lunghissimo tempo) sei sempre presente, hai sempre scritto qualcosa anche se mi pare, dal poco che ho letto, nulla di realmente attinente con la letteratura, la poesia o la cultura in generale. Solo topic come questo o come quell'altro sul "pisciaiuolo".
E dal "pisciaiuolo" al parlar di "fossili" il passo è breve.
Che significa "fossile"? "Fossili" di cosa? Boh. Ho  detto che non ci si deve "fossilizzare".
 Ma non mi interessa conoscere il pensiero di chi si esprime in maniera irrazionale e maleducato.

"Il solito ritornello delle sue ossessioni"?

Non è un ritornello, perché non è una canzone, non è un racconto, né una favola.
È la realtà, una realtà purtroppo molto attuale, presente e devastante. Anche se molti buonisti  ancora non lo vogliono riconoscere non significa che il problema non ci sia. Non è una mia "ossessione" perché è un problema e una battaglia su cui discutono e si stanno confrontando  tutti: politici, intellettuali, giornalisti di tv, radio e giornali. C'è stato da poco anche lo scandalo delle navi navetta delle ONG tanto che anche il Governo è dovuto intervenire, non so se ne hai seguito le vicende. Nel caso non le avessi seguite ti do questo link che spiega bene di che si tratta. 
https://m.youtube.com/watch?v=dP4rYgJKo_w

"Rabbiosa"...? "pronta all'insulto e alla rissa"?

Ohibò... Avevo scritto che non sono piú "arrabbiata". Anche se, devo confessarti la verità: raramente mi arrabbio. 
 E dove starebbe l'"insulto"? Con chi dovrei fare "rissa"? Non frequento centri sociali, né stadi, e neppure discoteche, non faccio uso di alcol né di altre sostanze psicotrope,  quindi mai fatto risse in vita mia.
Non litigo mai con nessuno, se non c'è capacità di dialogo della controparte, taglio subito corto. Litigare non è da me. 

"Monocorde"?
"Mummia egiziana"? Ahahahahah... sei forte...
 
 "Che interpreta film dell'orrore"...?
Dici?
Beh questa l'hai in parte azzeccata: infatti la sinistra ci sta gettando in un futuro che sarà un film dell'orrore. Quindi non interpreto, descrivo.

Troppo temerario tentare un sereno dialogo su temi cosí scottanti su cui quasi nessuno ha il coraggio di intervenire.

   Vabbè, leggerò qualcosa sull'"Ultimo pisciaiuolo"... ;D


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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Paese fotogramma
« il: Settembre 27, 2017, 15:58:01 »
"Ossessionata" a dir poco; la sinistra attuale è talmente devastante che non posso darmi pace. Però ora sono meno arrabbiata, perché vedo finalmente molta gente che si sta svegliando e sta prendendo coscienza della pericolosità della sinistra. Inoltre stanno nascendo movimenti con idee molto diverse dall'imperante sinistrume, il che mi lascia uno spiraglio di  speranza.

Sarei ferma a cosa? Tutt'altro. Non ho mai odiato cosí tanto la sinistra come adesso, nel constatare che una delle cause dei problemi di oggi è proprio la sinistra.

Nelle chat le conversazioni sono cosí, brevi e spesso strane, incomprensibili perché ci si riferisce ad alcuni habitué con cui si fa comunella, che ne intuiscono subito il senso.

Il tuo paese di origine vive la decadenza di una società portata eccessivamente al "progressismo" ed è entrata in crisi per diversi fattori.
E i politicanti di sinistra e centrosinistra (appunto) cosa fanno? L'unica idiozia che sanno dire in quanto in linea con la loro ideologia è quella di prendere gli extracomunitari che arrivano a bizzeffe, di tutte le razze e di tutte le risme, e ripopolare i nostri paesi, cosí, senza porsi problemi, senza preoccuparsi di null'altro.

Sono decenni che si denuncia il calo vertiginoso delle nascite, la disoccupazione galoppante, la crisi economica che attanaglia molti commercianti che hanno chiuso bottega e che i paesi si spopolano. Perché nel corso di questi decenni non si è mai  fatto niente per tamponare e risolvere tali problemi? Si potevano incentivare nuovamente le nascite con delle politiche appositamente pensate per aiutare le famiglie, specialmente dal secondo o terzo figlio in poi. Si poteva pensare seriamente ad una politica che assicurasse piú lavoro, specialmente per i giovani, i quali invece sono stati convinti che era meglio andare via di casa appena compiuti i diciott'anni e cercarsi un lavoro all'estero.   
Ora, siccome non sanno come risolvere il problema dei migranti (in parte perché sotto l'egida della UE, in parte perché sono incapaci) cercano di prendere due piccioni con una fava: arrivano troppi migranti? Bene! Non c'è problema, ne abbiamo bisogno... "dobbiamo ripopolare i paesi" e "gli italiani certi lavori non li vogliono piú fare".
Infischiandosene delle enormi conseguenze che comporterebbe una politica di "ripopolazione" cosí devastante quando, per esempio, manca innanzitutto la possibilità di offrire un lavoro dignitoso, e con individui di cultura troppo diversa della nostra, il che non è di secondaria importanza.

Allora dovrei chiedermi io come fai ad essere ancora sostenitore della sinistra? Sei rimasto forse tu fermo agli anni Settanta.
 È giusto essere seri e coerenti con le proprie idee, ma rimanerne fossilizzati al punto da non essere capaci di vederne le contraddizioni che nel frattempo sono sorte o l'incompatibilità con il contesto e la situazione attuale  è indice di rigidità mentale o di mancanza di coraggio.



"Non grida gioiose di bimbi,
non giovanotti innamorati,
 nessuna mamma a fare la spesa,
non più orti lussureggianti.
Solo
anziani a finire la vita seduti sull'uscio..."di casa."

La parola aggiunta tra virgolette perché concluderei cosí il verso, a mio avviso  suona meglio,  sembra una poesia di Quasimodo o Ungaretti, la scioltezza dei versi ci sta.

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Presentazioni / Re:L'Ombra
« il: Settembre 27, 2017, 10:15:07 »
Non riesco a capire come ci si possa iscrivere ad un forum, esordire con belle presentazioni come questa (cosa in cui io sono negata), ricevere tra l'altro una consistente risposta come quella di Dottorstranamore... e sparire, non rispondere piú. Per me è impensabile, mi sento sempre piacevolmente in dovere di rispondere almeno al "benvenuto"  degli altri utenti.

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Presentazioni / Re:Ri-ritorno
« il: Settembre 27, 2017, 10:08:49 »

Per rinfrescarvi la memoria e per chi non mi conosce, sono Dorotea, aka Tea, o Mya per i più.
.... Caspita, e c'è chi ha sospettato me di  cambiare nik...  ;D

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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Paese fotogramma
« il: Settembre 27, 2017, 09:53:20 »
Eh?
Ti spieghi meglio, per cortesia? Magari potremmo affrontare un discorso civile e fruttuoso dato che questo è un forum letterario, non una chat. Oppure devo pensare che chi è di sinistra non ha piú (giustamente) il coraggio di esprimersi apertamente ché cominciate a prendere paliatoni a destra... e pure a manca?  ;D  :Ppp:

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Umoristico / Re:(Non tutti) Gli uomini della mia vita.
« il: Settembre 24, 2017, 18:54:29 »
Beh, non puoi nemmeno ritenerla una storia d'amore; è stata una conoscenza a distanza, troppo superficiale per poter parlare di amore o anche solo di attrazione fisica. Purtroppo molto viene costruito dalla nostra mente e i pensieri formano le emozioni e si prendono questi granchi.

Storia, a mio avviso, per nulla splendida, perché basata sostanzialmente sul nulla. Magari buffa, sí.   Tra un po' di anni l'avrai  dimenticata, farà parte delle cianfrusaglie del tuo passato ed occuperà il suo miserabile posto nel polveroso mondo del dimenticatoio.
 Si cade facilmente in questi equivoci quando si è cosí giovani; ma... non ti credere... anche quando si è maturi e addirittura vecchi...  :D

È l'aspetto divertente della vita.

Io ho imparato subito a considerare tutte le conoscenze a distanza come simpatiche amicizie e null'altro, senza lasciare spazio a sentimentalismi che nascono per errore, per altri motivi, al 95 per cento elaborati, inventati, dalla nostra mente. Impara anche tu; considera chiunque conosci online solo ed esclusivamente un'amicizia, che è già tanto.  Forse lui in effetti voleva solo la tua amicizia e tu hai frainteso.
Queste persone infatti, almeno inizialmente,  sono incerte sulle loro scelte sessuali. A me capitò molti anni fa un ragazzo (conosciuto realmente, non a distanza) che, a suo dire, era attratto da me per un "senso materno" che gli trasmettevo e non sapeva decidersi quale orientamento scegliere. A me era del tutto indifferente, anzi mi sembrava pure infantile.  Non l'ho piú visto; l'ho intravisto alcune volte in affettuosa compagnia maschile. 

Piuttosto, tu cosa avevi visto in lui, da cosa eri attratta? Basso, riccioluto... ma col portafogli gonfio, tanto gonfio da camminare zoppicando...  dharmas
Nel mio caso non era nemmeno ricco; meglio cosí, non c'era proprio nulla da rimpiangere.  ;D
Chi di noi non ha mai sognato il principe azzurro col portafogli gonfio?
Scherzo eh!  ;D
Comunque per la maggior parte delle ragazze sono innocenti sogni adolescenziali; per altre è una meta da raggiungere, specie se sono molto belle; alcune ci riescono... e con quello giusto.  :)

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Politica / Re:Elezioni
« il: Settembre 24, 2017, 16:33:04 »
Voteranno i partiti di sinistra. Sveglio com'è il popolino... e tanto per non deludere il resto d'Europa. Voteranno i partiti di sinistra, uno piú fallimentare dell'altro, ma siccome la sinistra garantisce l'unica cosa che sa ormai garantire, cioè l'anarchia e il "viv'e futt" (licenza poetica), in massa continueranno a votarli.  Il negro in quanto tale non c'entra un claxson, e questo i politicanti sinistroidi lo sanno benissimo. Chi vota a Destra, come la sottoscritta, lo fa proprio nel tentativo di ripulire la società  dalla devastante sozzura determinata da 70 anni di dominio ideologico prima e politico attualmente, della sinistra. 
Purtroppo ormai la sinistra costituisce un grosso e grave problema per la civile convivenza sociale, non meno di quanto lo fosse il nazismo, perché non è piú al passo coi tempi; vive in un mondo tutto suo, avulso dalle cambiate esigenze dei cittadini di oggi. La sinistra è ormai come un vecchio che non essendo piú capace di comprendere la vita moderna, si rintana timoroso e ottusamente in sé stesso, attanagliato dai fantasmi del passato e prigioniero delle illusioni della sua giovinezza.
Occorrerebbe fare una profonda analisi dei principî su cui si basa la sinistra per rivedere, alla luce attuale, se e quali di essi sono ancora validi, e dare una svolta decisiva alla propria ideologia. Invece mi pare siano pochissimi gli intellettuali di sinistra capaci di affrontare coraggiosamente questo tema e svilupparlo. Perciò la sinistra è agonizzante anche se cerca di sferrare i suoi ultimi colpi di coda. Conscia della sua sorte, e pur di non morire, cerca di barcamenarsi come meglio può trascinando con sé nel baratro la società e la civiltà occidentale.
Riflettere, ragionare, affrontare e approfondire, coraggiosamente, ad uno ad uno i singoli temi, ripeto, alla luce attuale, dell'attuale capitalismo e della situazione geopolitica odierna, se è il caso di rivedere e ridiscutere i vecchi principî del progressismo, tanto caro alla sinistra.
L' umanità si trasforma, a volte progredisce, altre volte regredisce, la storia cambia, oggi come non mai perché fortemente influenzata dai progressi della scienza e della tecnologia e dallo stesso pensiero umano che tende sd evolversi, quindi le ideologie dovrebbero man mano adattarsi. Ecco perché le Destre avanzano; perché la sinistra non sa piú crescere.
Non so se è neppure giusto definirle propriamente "Destre". Anzi, alcuni movimenti all'avanguardia che stanno sorgendo, molto piú accorti, ricettivi e pronti verso le nuove esigenze della gente, vengono tacciati e appisitamente  stigmatizzati dalla sinistra  come "fascisti" od altri termini impropri e ridicoli.

Mi auguro di cuore, per il bene di tutti, anche degli stessi sinistri e per il futuro dei nostri figli e nipoti, che questa sinistra muoia quanto prima ma senza lasciate troppe rovine dietro di sé.

Astenersi dal voto in massa sarebbe una buona idea, ma cambierebbe qualcosa? Se non erro già gran parte degli elettori si astiene dal voto, è cambiato qualcosa?  Se nessuno ancora forse ha ben chiaro e fattibile un progetto nuovo da realizzare e condiviso almeno dalla maggior parte degli italiani, che rivoluzione, piú o meno pacifica, si può realmente pensare di concretizzare?

Siamo troppo divisi, con idee opposte, troppo ideologizzate o troppo frammentate e spesso inconcludenti, retaggio di un modo di pensare e di agire tipico della mentalità proveniente dalla sinistra, ed è indice ormai di debolezza, poiché non siamo piú capaci di costruire nulla, di portare avanti idee nuove e sostenerle a tutti i costi e con qualunque sacrificio  perché ognuno vuol far prevalere i propri interessi e non gli interessi di tutti.
La sinistra, non volendo, nel tentativo, seppur nobile, di emancipare le masse, ha finito oggi col regalarci il vuoto. Il vuoto esistenziale, valoriale, morale e politico.  La sinistra "progressista", l'unico progresso che sta favorendo attualmente è quello del neocapitalismo, distruggendo tutto ciò che di buono c'era e c'è della cultura occidentale.
Il discorso sarebbe molto lungo ed articolato da affrontare, mi limito ad accennare qualcosa.

Tutta l'Europa si trova ormai in una impasse politica, sia interna (direi anche economica) che estera, dalla quale non sa uscirne perché uscire non può se seguita a rincorrere e difendere l'ideologia di sinistra, la quale è giunta al suo capolinea mostrando le sue avvilenti contraddizioni entro le quali sta facendo marcire la civiltà europea, come un mostro impazzito che divora sé stesso.

Siamo ancora sicuri e convinti, ad esempio, che l'Illuminismo e la Rivoluzione Francese, pur avendo aperto nuove strade per il miglioramento della società, non abbiano di fatto anche scardinato qualcosa di essenziale che invece andava preservato?

Siamo ancora convinti che per il bene dell'umanità si debba parlare e pretendere solo di Diritti e mai di Doveri?

La libertà è una gran bella conquista, ma lí, dove finisce la mia libertà e incomincia la libertà dell'altro, c'è un limite, una soglia, una soglia che non può rimanere vuota o arbitraria, ma deve necessariamente essere colmata da qualcosa di altrettanto solido e fondamentale: dai Doveri. Abbiamo (anche piú di una se vogliamo considerare quelle islamiche) la Carta dei Diritti fondamentali dell'Uomo; perché non abbiamo una Carta fondamentale dei Doveri dell'Uomo? Qualcosa non funziona più. Certo, prima vi erano quasi solo Doveri ed erano dettati dalle religioni, imposti dai despoti e dalle dittature. Accantonarli o metterli in secondo piano, sarà stato salutare, ma ora non piú. Finora ci è andata bene, ma adesso il meccanismo cigola, si sta inceppando, non funziona piú e rischia di rovinare tutto il lavoro buono, il progresso svolto finora.

Ed è qua che oggi la sinistra va a sbattere il muso sfracellandosi miserevolmente.
E, ripeto, spero che non rimanga a lungo agonizzante, che muoia quanto prima, prima che ci distrugga completamente senza piú possibilità di rialzarci. 

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Cogito ergo Zam / Re:Usi ed abusi della lingua italiana
« il: Giugno 06, 2017, 12:58:49 »
Ops... mi è sfuggita la "n": STRANGELOVE...
Birik, peccato che ti permettevi in maniera ripetitiva e stucchevole di chiamare "Strangelove" il forumista il cui pseudonimo è Dottorstranamore...

“Parla come mangi" è il modo autoctono e beffardo che si usa  a Roma per invitare l’interlocutore compiaciuto e spesso un po’ tronfio a tornare alla realtà, ad abbandonare il cosmopolitismo senza radici. Include lo sberleffo verso chi infarcisce il discorso di parole straniere, possibilmente inglesi o appartenenti all’anglosfera, evitando l’uso di lemmi italiani."

Comunque, sai almeno come si pronuncia in inglese strangelove? A noi italiani la parola risulterebbe cacofonica... Nel mio dialetto suonerebbe di tutt'altro significato. Studia, impara e cerca di amare la cultura alla quale hai avuto la fortuna di appartenere.

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Ahi ahi, ti devo sempre bacchettare Birik! Non conosci le origini culinarie delle specialità siciliane, quindi non scrivere a vanvera per ideologia, ma usa la tua testa... se puoi. L'ideologia che si è imposta dal dopoguerra è causa di molta ignoranza e sta oscurando la bellezza,
 e la dignità della nostra storia e delle nostre tradizioni. Guarda il video e impara.

https://www.youtube.com/watch?v=PXb58178Yx0

 SULLA CASSATA SICILIANA



Ma proprio per dimostrarvi che qui non si fa politica, ci teniamo ad informarvi che la ricerca sulle vere origini della Cassata Siciliana sono state condotte da Rosario Lo Duca, un autorevole accademico palermitano, addirittura esponente di primo piano del Partito Comunista Italiano.

Come potete vedere l'accusa di avere pregiudizi è davvero risibile.

Ad ogni modo, è stato l'unico storico ad arrivare a conclusioni del genere? Certamente no.

In questo video potrete ascoltare il Professore Salvatore Farina parlarci della Cassata Siciliana e delle sue origini riconducibili agli antichi culti solari.

La storia della cassata siciliana come dolce arabo, per quanto possa eventualmente essere affascinante, semplicemente non è vera.

Spiega infatti lo storico Gaetano Basile che ama ricordare l’origine latina del tipico dolce: "In realtà già nella Grecia Antica e nella Magna Grecia veniva preparato un dolce di cacio addolcito col miele, che nel tardo latino prese il nome di Caseatus".

Nessun pregiudizio dunque, almeno da parte nostra.

Il nostro consiglio quindi è quello di non avere paura di conoscere la vostra Storia, mettendo da parte, appunto, i pregiudizi.


https://m.youtube.com/watch?v=PXb58178Yx0

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Cogito ergo Zam / Re:Usi ed abusi della lingua italiana
« il: Giugno 02, 2017, 12:41:23 »
Usi e abusi della lingua italiana: “Ti storpio l’italiano a colpi di inglese”

La bella espressione gergale “Parla come magni”: è il modo autoctono e beffardo che si usa  a Roma per invitare l’interlocutore compiaciuto e spesso un po’ tronfio a tornare alla realtà, ad abbandonare il cosmopolitismo senza radici. Include lo sberleffo verso chi infarcisce il discorso di parole straniere, possibilmente inglesi o appartenenti all’anglosfera, evitando l’uso di lemmi italiani.

Mi ricorda qualcuna, Stragelove ... :)

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Tutti gli emirati islamici nelle città dell'Eurabia

La polizia islamica tedesca è stata sciolta dalla polizia statale la scorsa settimana. La notizia, arrivata finalmente anche sui grandi giornali, dopo essere rimbalzata solo su blog, siti e piccoli quotidiani “islamofobi” ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica, scandalizzandola. Solitamente sentiamo parlare di “polizia islamica”, atta a implementare con la forza il codice morale e legale della sharia, solo quando leggiamo notizie sull’Arabia Saudita (una monarchia assoluta sunnita) o l’Iran (una teocrazia sciita), ma non nel cuore dell’Europa.

La polizia islamica, “Shariah Police”, con tanto di divisa, corpetto catarifrangente, numero verde per il pronto intervento, pattuglie organizzate, era regolarmente in servizio a Wuppertal, Vestfalia, Germania, fino alla settimana scorsa. Nonostante i numerosi documenti che ne provavano l’esistenza, le denunce dei cittadini locali, le foto, una pagina Facebook regolarmente aggiornata e una pagina Facebook contraria al corpo di polizia religiosa, i guardiani della moralità islamica hanno continuato, per mesi, a pattugliare la città, rimproverando le donne abbigliate in modo non appropriato (senza velo), implementando il divieto dell’alcol, del fumo, del gioco d’azzardo, delle discoteche. Sven Lau, il loro fondatore, è un tedesco convertito. Consumatore di droga leggera, si è disintossicato trovando la soluzione nell’islam e adesso è un talebano locale. Dell’esperienza della polizia religiosa non è affatto pentito. «Siamo riusciti ad allontanare le care e cari sorelle e fratelli dall’alcol, da abiti peccaminosi e immorali, dall’inferno infedele di discoteche, locali notturni, case da gioco». La polizia ha tardato a muoversi, perché allontanare i giovani da abitudini come queste non è un reato. Ma il motivo di questo ritardo è anche dovuto alla paura di scontrarsi con una minoranza islamica salafita, ultra-integralista, che potrebbe diventare una bomba di destabilizzazione. Fra gli immigrati turchi (prima popolazione di immigrati in Germania) e arabi l’integralismo si sta diffondendo da più di un quindicennio, considerando anche che Amburgo è stata la città da cui sono partiti alcuni degli attentatori dell’11 settembre 2001. Tre anni fa, nel 2011, il commissario di polizia Bernhard Witthaut confidava al quotidiano Der Westen: «Ogni ufficiale di polizia e il ministro dell’Interno tenderanno a negarlo, ma ovviamente noi sappiamo dove andare con l’auto della polizia e dove, invece, si deve entrare con i blindati. La ragione è che i nostri colleghi non si sentono più sicuri quando viaggiano in coppia e iniziano ad avere paura di rimanere vittime del crimine essi stessi. Noi sappiamo che ci sono aree in cui non possiamo più entrare. E anche peggio: in queste aree il crimine non viene più denunciato. Sono lasciate a se stesse». Fra queste aree, Witthaut includeva quasi esclusivamente quelle ad alta densità di immigrati musulmani, nella Ruhr e in Renania, l’area in cui si trova Wuppertal. Quindi non si tratta di un fenomeno nuovo. Per ora la polizia, presa tra il fuoco incrociato della stampa, ha dovuto intervenire con le maniere forti, ma in quanti casi ci sono quartieri musulmani che amministrano la giustizia con proprie polizie e lo fanno sulla base della legge coranica? In aree ad alto tasso di immigrazione, in Germania, gli islamici regolano già la giustizia con propri tribunali, come dimostrava l’anno scorso l’inchiesta del giornalista Joachim Wagner.

Nel 2010, in Gran Bretagna, era nato un movimento, i Musulmani contro i Crociati, che intendeva separare dal resto del Paese le città e i quartieri a maggioranza islamica. Nel progetto separatista islamico rientravano Bradford, Dewsbury e i distretti londinesi dei Tower Hamlets. Queste aree urbane avrebbero dovuto, negli intenti dei Musulmani contro i Crociati, trasformarsi in emirati indipendenti, regolati dalla sharia, con una propria polizia religiosa per implementarla. Il movimento islamico radicale è stato sciolto d’autorità nel novembre del 2011. Sempre nello stesso anno, Anjem Choudary, un radicale islamico di Londra a capo di un gruppo di seguaci, nei Tower Hamlets aveva iniziato ad appendere cartelli gialli per la costituzione di una “Shariah Controlled Zone”, un’area controllata dalla legge islamica. Anche in questo caso, una mini-polizia religiosa, formata da volontari, pattugliava le strade e implementava le norme coraniche. «Se le persone sono terrorizzate dal taglio della mano, non rubino – diceva Choudary ai suoi intervistatori – se la gente si scandalizza per la lapidazione delle adultere, si eviti l’adulterio». Questa esperienza è durata poco, smantellata anch’essa dalla polizia britannica, ma le sue idee sono tutt’altro che morte e sempre nuovi salafiti le mettono in pratica. Abbiamo infatti visto lo scandalo delle scuole islamizzate a Birmingham e quello ancor più recente degli stupri impuniti a Rotherham. In questi casi, la polizia britannica si è comportata come se le minoranze musulmane su suolo britannico fossero già, di fatto, parte di uno Stato nello Stato. E la legge britannica inizia a recepire questo principio, considerando che ha permesso l’esistenza legale di ben 85 corti islamiche che operano regolarmente nel Regno Unito e, a partire da quest’anno, principi della legge coranica saranno recepiti anche nei tribunali ordinari.

Nella vicina Norvegia non esistono città o quartieri della capitale con una propria legislazione islamica. I salafiti locali, comunque, hanno chiesto di costituirne una, nel quartiere di Groenland, a Oslo, nel 2012, ancora sull’onda dell’emozione dell’attentato dell’islamofobo (anche se ha ucciso quasi solo norvegesi cristiani e laici) Anders Behring Breivik. A Groenland, secondo testimonianze locali (soprattutto di omosessuali che vengono spesso aggrediti) esisterebbe già, informalmente, una polizia islamica che implementa la shariah.

In un altro Paese scandinavo, la Svezia, Stoccolma è stata teatro di una grande rivolta di immigrati nell’estate del 2013 e si trattava, soprattutto, di immigrati dichiaratamente islamici radicali, che combattevano contro la polizia svedese nel nome di Allah. Non c’erano dubbi sulla natura ideologica e religiosa delle aggressioni agli agenti e alle loro auto. Malmoe, la città portuale che ospita la comunità musulmana più grande della Svezia (il 25% della popolazione totale) ha già quartieri, come Rosengaard, in cui persino le ambulanze e i vigili del fuoco devono entrare con la scorta della polizia.

L’Olanda, dove nel 2004 venne sgozzato dagli estremisti islamici il regista Theo Van Gogh, ha circa 40 aree controllate dai musulmani dove la polizia ha difficoltà ad operare. La lista di questa zone islamiche è stata redatta dallo stesso governo olandese, su richiesta della magistratura, nel 2010. I quartieri musulmani considerati più problematici sono ad Amsterdam, Rotterdam e Utrecht. Nel vicino Belgio, la stessa capitale Bruxelles, in cui il 20% della popolazione è musulmana, ha quartieri come Kuregem, pericolosi persino per la stessa polizia. E nel grande porto di Anversa, nel 2003, era sorta la prima “Zona ad Islamizzazione Progressiva” che la cronaca ricordi, con una propria polizia religiosa che pattugliava le strade per implementare la sharia.

In Francia il modello delle aree a controllo islamico è molto diffuso. Nel 1996 il ministero degli Interni aveva rilasciato una lista di 751 aree a “Urbanizzazione Sensibile”, abitate da immigrati e con gravi problemi sociali e di sicurezza. Fra queste vi sono anche aree a maggioranza islamica, fra cui interi quartieri di Marsiglia, Tolosa, Lione. È a Marsiglia che è stato arrestato Mehdi Nemmouche, autore dell’attentato a Bruxelles del maggio scorso. Ed è Tolosa lo scenario di un altro tragico attentato, la strage nella scuola ebraica, commesso da un estremista islamico francese, Mohammed Merah. Parigi, comunque, con le sue banlieue resta l’area più instabile. Tre movimenti francesi nati di recente, quale risposta alla prepotenza islamica, Generation Identitaire, Résistence Républicaine e Risposte Laique, denunciano continue violenze contro francesi autoctoni e la volontà di creare emirati nei quartieri periferici a maggioranza musulmana. In uno scenario che ricorda da vicino il Libano, il movimento di destra Generation Identitaire sta iniziando a organizzare proprie ronde di volontari, contrapposte a ronde islamiche.

E in Italia? I musulmani non sono abbastanza numerosi da organizzare propri emirati. Ma lo scenario che iniziamo a vedere anche in quartieri di Milano, Roma e Torino ricorda molto le “zone sotto il controllo della sharia” britanniche, tedesche e del resto dell’Europa occidentale.

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L'ECCIDIO DI LIPARI

Gli arabi diverse volte assalirono e depredarono Lipari, ma il sacco dell’838 fu il più tragico. Fu un attacco devastante ed un eccidio generalizzato. Da questo si salvarono un certo numero di famiglie del contado che per generazioni e generazioni continuarono a sopravvivere e “tre o quattro monaci che quei barbari avevano stimati degni di commiserazione o di disprezzo”.

E’ il cosiddetto manoscritto Lugdunense, steso da un anonimo chierico e relativo alla traslazione delle spoglie di San Bartolomeo, riportato in Acta Santorum del 1741 che si rifà al racconto di Bartolomeo, vescovo di Narbona, a narrarci i fatti.

Il racconto della vicenda dovette essere raccolto dal vescovo direttamente dai monaci che erano sopravvissuti e che avevano seguito le reliquie a Benevento e dagli stessi soccorritori, quindi da testimoni diretti, e poi dettato al chierico.

"In quest’isola – dice il manoscritto - che giace nel breve tratto di mare che sta tra la Sicilia e [il principato di] Benevento, l’Apostolo di Dio era circondato dalla venerazione dovutagli nella splendida basilica, di mirabile struttura, costruita in suo onore e nel corso di moltissimi anni aveva manifestato la sua presenza con i molti benefici elargiti a gloria di Dio e salute del popolo cristiano. Improvvisamente, essendo stata la Sicilia devastata e sconvolta dai Saraceni, anche l’isola [di Lipari], a seguito di un’incursione nemica, fu quasi completamente spopolata. Mentre il vescovo del luogo ed il clero, con la popolazione e i monaci, subivano una sorte miseranda o portati via in cattività o passati al fil di spada, [i Saraceni] irrompono anche nel monastero dove riposava il venerabile corpo dell’Apostolo, aggrediscono i monaci, distruggono ogni cosa e, sotto la zelante istigazione del diavolo, disperdono in mare anche le stesse venerande ossa dell’Apostolo, frammiste ad altre ossa, affinchè mai le sue reliquie potessero essere ritrovate e riconosciute..."

"Ed essendo questi [beneventani] sbarcati ed avendo trovato tutta l’isola totalmente spopolata e vuota, spinti da pio sentimento, si affrettarono verso il luogo del corpo dell’Apostolo, che ad essi era notissimo perché frequentemente lo avevano visitato per voto."

FONTE: Archivio Storico Eoliano

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Lettere d'amore, spedite e non / Re:Lettera a chi non c'è più
« il: Maggio 06, 2017, 21:53:00 »
Sembra indolore questa pagina di vita in cui ho perso te, se mi soffermo ed i ricordi mi assalgono come fossero pioggia e neve e grandine di cielo, ecco io allora li cancello per non ripensare a quei momenti spenti. Perché è così difficile accettare ciò che non c’è più, e ricordare con serenità il tempo in cui fino alla fine ti ho visto morire?
E mi rivolgo a te per questo, perché tu possa aiutarmi come facevi in vita quando ti venivo accanto a chiedere consiglio, perché tu possa trovare le parole per tirarmi fuori dalla pellicola con cui mi sono avvolta.
Forse è la malattia a rubare tutto il tempo, lei s’impossessa del corpo senza nemmeno chiedere il permesso, vuole la prima pagina, il palco in prima fila e tutta l’attenzione senza lasciare spazio. Perciò cancella la storia e la persona, il cosa, il come e il quando, e non rimane altro che accudirla senza guardare in volto, il volto di chi è caro. Poi quando la Morte giunge rimane tra le mani soltanto un fazzoletto per asciugare il pianto. Ecco io sono arrabbiata con la tua malattia, è lei che non mi ha più permesso di guardarti negli occhi e scoprirti vecchio. E’ lei che mi ha rubato gli ultimi anni per sedere accanto a te, mostrarti i miei progressi, le gioie e il mio lavoro e di quanto dei tuoi insegnamenti io ne ho tenuto conto. E’ lei che mi ha portato ad invocare Morte, per la stanchezza di vedere il tuo corpo in putrefazione. E’ lei che ti ha tolto a me, a spazi ed a momenti, a giorni e mesi e anni.
Perché la vita non se ne va mai in punta di piedi? Avrei avuto il tempo di guardarti mentre ti allontanavi.
Se è giusto questo oppure no chi può saperlo, a me adesso non resta altro che un solo tempo.


Bellissimo il componimento di Presenza, toccante e triste, e solo chi ha vissuto l'esperienza di vedere persone care soffrire e morire, può comprendere la mainconia, il dolore e il vuoto che lasciano.

Stranamore, cosa c'entra quel mausoleo? Anche se dedicato all'amore, dell'amore non ha proprio niente: Freddo, spoglio, uguale e identico a qualsiasi moschea, a tante altre... che... noia. Quello delle moschee è uno stile che a me non piace, ma... de gustibus...! Neppure l'interno mi piace, trovo che il numero eccessivo di colonne e le ricche decorazioni dorate siano esteticamente pesanti (com'è tutto l'islam d'altronde)... ma forse bisogna mostrare “il meraviglioso gioco di tarsie floreali di pietre dure sul marmo candido...” 
Certo, non lo abbatterei come fanno i figli di allah più radicali nei confronti di monumenti non musulmani considerati anch'essi patrimonio dell'umanità, ma di sicuro sceglierei di meglio.



Lo fece erigere l'imperatore Shah Jahan come mausoleo per [...] una delle sue mogli, che amava più delle altre. Mumtaz morì poco dopo aver dato alla luce il suo 14/esimo figlio.
Beh, quel vizio non l'hanno ancora perso...  ;D


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