Autore Topic: Una strategia per disgregare gli stati nazionali in Medio Oriente e Europa  (Letto 356 volte)

Micio93

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Una strategia per disgregare gli stati nazionali in Medio Oriente e Europa (Magdi Cristiano Allam, Incontro con Annie Laurent, Strasburgo, 11/09/2013)

Magdi Cristiano Allam: "Ieri ho letto delle dichiarazione attribuite all'ex Ministro degli Esteri Dominique Dileden, Ministro francese in cui dice: "Prendiamo atto del fatto che in Siria, si sono creati dei cantoni alawita, cristiano, sunnita e consideriamo questa realtà come una realtà da rispettare nell'immediato per salvaguardare uno status quo, una tregua e se consideriamo l'effetto delle due Primavere arabe in Libia, in Iraq, in Libano, ebbene stiamo assistendo di fatto ad una strategia che sta di fatto disgregando gli Stati nazionali e scomponendoli in entità etico confessionali. Chi c'è dietro a questa strategia? Da un lato le milizie dei Fratelli Musulmani, dei Salafiti, di Al Qaeda, dall'altro gli Stati Uniti, la Francia, la Gran Bretagna, la Turchia, l'Arabia Saudita, il Qatar. Sono queste le forze che oggi stanno sostenendo questo piano in Siria. Di fatto in Europa stiamo assistendo ad una realtà dove all'insegna dell'asservimento del dio euro e nel nome di una dittatura europea si stanno scomponendo gli Stati nazionali, stiamo perdendo del tutto la sovranità monetaria, stiamo perdendo all'80 % la sovranità legislativa e complessivamente la sovranità in generale. E' una casualità ciò che sta accadendo oppure c'è una strategia, ci sono dei burattinai che stanno operando dall'una all'altra parte del Mediterraneo, perché dietro a Stati Uniti e Obama in particolare, lo ha denunciato anche sabato scorso il Papa, ci sono le lobby per gli armamenti, le lobby petrolifere le lobby della finanza speculativa, le lobby delle multinazionali che hanno tutto l'interesse a distruggere per poi ricostruire. Ecco io la domanda che faccio è proprio questa: "E' una casualità quella che stiamo vivendo, in cui un pugno di fanatici all' improvviso si sveglia la mattina e comincia a uccidere o c'è una strategia ben precisa che sia dall'altra parte del Mediterraneo, sia qui in Europa, sta promuovendo una strategia di disgregazione. Se avvenisse in un contesto dove si mette al centro la persona, e si vuole salvaguardare il diritto inalienabile di ciascuno di noi alla vita, alla dignità e alla libertà, a me starebbe bene, ma quello a cui stiamo assistendo è la violazione di questi diritti e la dissacrazione della nostra umanità."

Annie Laurent: "Ha parlato della divisione in Stati confessionali, non c'è mai stato uno Stato cristiano in Medio Oriente. C'è stato uno Stato alawita, salunnita, ma mai uno stato cristiano. I cristiani sono sempre stati distribuiti su tutto il territorio. I libanesi hanno rifiutato uno Stato che sarebbe stato uno Stato cristiano. Spesso in Europa i governanti dicono che bisogna proteggere le minoranze in Medio Oriente. Se si tratta di una compassione sono d'accordo, ma credo che bisogna cominciare a fare una analisi lucida sulla realtà in cui vivono i cristiani, perché i cristiani oggi sono minoritari. Fino al VII secolo prima dell'avvento dei musulmani tutto il Medio Oriente era cristiano. innanzitutto perché i cristiani sono diventati minoranza e hanno avuto la necessità di essere protetti. Se volessimo proteggerli configurando uno Stato cristiano così come è per i curdi nel nord dell'Iraq sarebbe la negazione della missione dei cristiani, perché essere cristiani non è essere cristiani per se stessi ma essere cristiani per tutti. In Egitto e in Siria i cristiani vivono nell'altruismo più totale, non combattono e aiutano i loro compatrioti chiunque essi siano. Ecco perché bisogna che vi siano cristiani dappertutto per far evolvere le mentalità sul tema della laicità. Non so se ci sia una strategia motivata, di sicuro l'atteggiamento dei musulmani è conseguente alla sconfitta e alle umiliazioni subite nella guerra contro Israele a partire dalla guerra dei 6 giorni del 1967 e i Fratelli Musulmani hanno fatto credere ai loro compatrioti che la soluzione è l'islam. E' vero che ci sono interessi economici e commerciali. Bisogna vedere se questi interessi, il mondialismo passino attraverso l'integrazione nel mondo, lei ha parlato anche dell'Europa, ma non sono in grado di pronunciarmi su questo."


http://www.youtube.com/watch?v=uU99c4ukPEE&feature=youtu.be