Regina d'Autunno ha scritto:
“Per ogni fine
c'è sempre
un bell'inizio
da scoprire” ??
E nel caso del finis vitae ?Amata regina, conosco la tua risposta alla mia domanda. Per te dopo il fine vita inizia il viaggio celestiale nel regno dei cieli.
Invece io credo che nel post mortem c’è il nulla, e rimango indifferente.
Comunque “finis vitae sed non amoris” ci divide.
L’ateo è tollerante e liberale: se la partner è una credente, in qualsiasi religione, la lascia professare la sua fede, senza contrastarla.
Invece chi soffre di fervore religioso rinuncia alle cose terrene, agli aspetti dionisiaci; giura eterna fedeltà alla divinità in cui crede, e disapprova, oppure ha reazioni di contrasto verso chi non la pensa come lui/lei, per maggior gloria della Chiesa cattolica e non dell’inesistente Dio.
Tu insisti nel voler essere in comunione con Gesù Cristo, oggetto della tua fede, perseveri nel voler essere figlia di Dio e di amarlo, anziché amare me, soltanto moi.
Se questo è il calice con la bevanda nefasta che debbo bere, ebbene sia. Ma "se vuoi, allontana da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu !”
Io non posso offrirti i sacramenti, ma almeno cerca di amarmi come ami la Trinità.