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Topics - Annabel

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Anch'io ho scritto un aforisma / E lo chiamarono Profeta...
« il: Febbraio 03, 2016, 01:40:43 »
“Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava”

(Manuele II Paleologo)

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Cogito ergo Zam / Le malattie più gravi arrivano silenziose
« il: Gennaio 31, 2016, 00:25:13 »
"Il problema è solo uno: islamizzazione in corso.
 Quando non ci sarà più via di scampo allora quel giorno sarà davvero troppo tardi per potersi salvare, o quanto meno salvare la nostra libertà. Il cristianesimo e l'islam assieme non riusciranno mai a convivere senza vedere sangue cadere in terra. È come pretendere di far convivere assieme un branco di iene con un branco di leoni davanti ad una preda da consumare. Questo è solo un dei tanti esempi.

Gli italiani da quasi un secolo, in grandi linee, si sono sempre divisi barricandosi in due fronti diversi: destra e sinistra e ancora oggi si battono affinché uno prevarichi sul’altro e di questo la storia e le cronache raccontano di attacchi armati che non hanno fatto altro che creare rivoli di sangue, originati - attenzione- non per motivi religiosi, ma solo politici, quindi da differenze ideologiche.
Allora come si può mai credere che due religioni diversissime e con due libri, dentro cui si adorano un Dio diverso, Yahweh della Bibbia e Allah del Corano di un islam teocratico, che tra questi non ci si incammini in un era fatta di fiumi di sangue; non solo, ma a maggior ragione perché ci sono da considerare i laici e poi  gli agnostici e gli atei.
Ci sarà un giorno in cui in Europa e in Italia, esisteranno tante palestine, ovvero guerre senza fine.
Descrivere nei dettagli o anche approssimativamente le dinamiche che porterebbero a scatenare inferni in ogni luogo non basterebbero mille film di horror (qualora si facesse ancora in tempo).

L’Islam è come un cancro: quando si insedia non te ne accorgi, ma è quando cerchi di estirparlo che arriva l’inferno, perché troppo esteso e radicato. Ce lo insegna la storia."

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Politica / L'Italia agli italiani
« il: Gennaio 31, 2016, 00:08:54 »
"Un'esplosiva società multietnica e multiculturale che ci arriva addosso ogni giorno, ma in Francia lo è diventato ancora di più e più gli italiani vengono umiliati nelle loro sofferenze e nell'impoverimento e più ne arrivano.
Tutto studiato e pianificato per portare a ritroso questo paese trascinandolo negli anni bui della fame e del degrado.
 I politici quelli già morti, tutto sommato si sono risparmiati i malefici frutti dei loro errori e i trattati capestro, come quelli di Lisbona, Maastricht, accordi di Schengen, eccetera eccetera.

Adesso si attende che prima vengano portati al patibolo i principali responsabili, soprattutto la sinistra comunista, e poi vuotare questa povera Italia da almeno 5 milioni di stranieri di cui non avevamo assolutamente bisogno, con una realtà che i nostri occhi non possono evitare di constatare: milioni di nostri giovani senza un lavoro e senza un briciolo di futuro."

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Politica / In Italia la religione dei musulmani è incostituzionale?
« il: Gennaio 18, 2016, 00:14:05 »
"Supponiamo che in Italia qualcuno imitasse la proposta di Donald Trump per fermare l'ingresso dei musulmani nel nostro paese, sicuramente causerebbe molte proteste. Quasi tutti i politici nostrani e di altri paesi Europei lo condannerebbero, il 70% degli Italiani pensa che negare l'ingresso ad un certo gruppo di persone sulla base della loro religione violi i diritti costituzionali. Il punto è che, consentendo ai musulmani di entrare nel paese e concedendo loro la cittadinanza e la naturalizzazione, il Governo Italiano viola la Costituzione, precisamente l'Art. 8, 2° comma: "Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano". Ma Prendiamo spunto da un articolo apparso sul L’OccidentaIe il 14/2/2009 (vedi sotto) per porci questa domanda, pienamente legittima alla luce di alcuni precetti della religione islamica:

1) la poligamia, dato che un musulmano può sposare fino a 4 mogli, mentre per la legge italiana ciò è inammissibile;
2) la pena di morte per apostati, adulteri ed omosessuali; confermata da tutte e quattro le scuole coraniche, e pertanto non suscettibile di smentite, è una realtà mai messa in discussione da nessun organo dirigente islamico;
3) la superiorità del musulmano sul non musulmano e dell’uomo sulla donna, chiaramente desumibili sia dalle fonti religiose islamiche (Corano e Sharia), che da documenti istituzionali, come ad esempio la Dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo. D’altra parte, non sarebbe necessario ricorrere alla nostra Costituzione per realizzare la gravità di questi, come di altri, aspetti dell’islam.
 Ma, dato che la Costituzione è sovente nominata a sostegno della laicità dello Stato in funzione anticristiana, ci pare giusto richiamarla per intero, e non solo per singole parti a seconda della convenienza. Accenniamo, puramente a titolo esemplificativo, altri articoli della Costituzione che, più nello specifico, sono in netto contrasto con quanto predicato dalla religione islamica:

Art. 2 “…i diritti inviolabili dell’uomo…”
Art. 3 “pari dignità sociale… senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione”
Art. 13 “La libertà personale è inviolabile…” (quando invece nella Dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo, la libertà individuale viene subordinata alla sharia)
 Art. 27 “Non è ammessa la pena di morte…”
Art. 29 “Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi…”
Quindi noi, a buon diritto, esprimiamo la nostra convinzione che la religione islamica leda i princìpi costituzionali, e pertanto ci interroghiamo sulla legittimità dell’islam nel nostro Paese. Ciò dovrebbe far riflettere, in particolare, chi propone la costruzione di sempre nuove moschee. Giustamente si osteggiano ideologie violente e razziste come, ad esempio, il neonazismo. Ma l’islam, in certi suoi aspetti, non si discosta molto da queste dottrine. Perché allora questa difformità di trattamento? Riportiamo lo stralcio dell’articolo apparso su www l'occidentaIe it del 14/2/2009. : “…. La seconda considerazione concerne invece la legalità e la moralità delle moschee in territorio occidentale. Qui gli aspetti che decretano la contrarietà alla loro edificazione sono molteplici. L’articolo 8 comma 3 della Costituzione prevede che i rapporti delle confessioni religiose con lo Stato siano regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze; ciò è ribadito anche dalla legislazione ordinaria con la L. 24.06.1929 n. 1159 e rd 28.02.1930 n. 289 (Disposizioni sull’esercizio dei culti ammessi nello Stato e norme di attuazione).

 La nostra Costituzione richiede, quindi, un “patto di intesa”, sottoposto alle Camere, affinché si verifichi che “la confessione religiosa professata non sia portatrice di una concezione di vita che induce a vivere il rapporto tra fedeli e Stato secondo modalità profondamente diverse dai convincimenti religiosi o meno che la maggioranza dei cittadini recepisce come disvalori e incompatibili con il nostro ordinamento giuridico”.

La confessione islamica, al contrario, contrasta con l’ordinamento giuridico italiano e coi principi di riconoscimento di libertà e di dignità della persona garantiti da decenni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Tutte le religioni praticate in territorio italiano, compresa la cattolica, sono sottoposte ai relativi patti d’intesa, tranne la musulmana, i cui rappresentanti non hanno mai firmato tali patti, ma hanno tuttavia continuato a erigere illegalmente moschee a ritmo esponenziale nel territorio grazie all’accondiscendenza di amministrazioni compiacenti e alla farraginosità delle legislazioni regionali mal interpretate e ancor peggio applicate. Attualmente in Italia esistono oltre 750 moschee, tutte illegali.”
(http://ww loccidentaIe it/…/moschea+a+genova%3F+no+grazie!…)


Riassumendo, secondo la mia opinione, l’islam è anticostituzionale per le seguenti ragioni: 1) predica concetti e ideologie contrari ai princìpi promulgati dalla Costituzione in tema di rispetto per la vita e uguaglianza tra le persone (anticostituzionalità sostanziale);
2) non vi è alcuna convenzione tra Stato italiano e islam (come invece previsto dal comma 3 dell’art. 8 della Costituzione); pertanto le moschee italiane sono illegali (anticostituzionalità normativa).
3) La nostra Costituzione, a volte bistratta se non anche infangata, in realtà è la miglior bussola per mantenere quella direzione che ci ha permesso fin’ora di raggiugnere invidiabili livelli di benessere sociale. Rispettiamola, e facciamola rispettare. L'slam si adopera per limitare la libertà di parola o di stampa.
4) La nostra Costituzione protegge la libertà di parola, di stampa, di religione, di riunione e petizione. Si tratta di diritti inalienabili dei cittadini ed è responsabilità dei governi proteggerli. L'Islam si oppone a tutto quanto sopra. Non solo nessun paese islamico tollera la libertà di parola e di stampa, i musulmani, anche quando sono una minoranza in un paese a maggioranza non musulmana, si battono per limitarne la libertà di parola degli altri e chiedono che la pena di morte per coloro che criticano l'Islam e suoi disumani insegnamenti.

In Iran, diversi membri della comunità Bahai marciscono in prigione o vengono giustiziati per questioni religiose e pastori cristiani sono imprigionati o uccisi per aver predicato il Vangelo ai musulmani. In Arabia Saudita, i cristiani possono essere messi in galera. Sotto l'Islam le minoranze religiose hanno pochi diritti, e talvolta non hanno nemmeno il diritto di vivere. Questa è la religione che musulmani vogliono portare in Europa.
Venire in Italia o in Europa non è un diritto per sette miliardi di abitanti di questo pianeta. E' piuttosto un privilegio che può essere dato solo dai cittadini Italiani e o Europei. E il governo dovrebbe esercitare la dovuta diligenza e verificare che coloro che entrano nel nostro Paese non costituiscono una minaccia per i cittadini e per la Costituzione. Ci sono state decine di attacchi terroristici contro gli Europei da parte di persone che si definiscono musulmani, provocando migliaia di morti e di feriti. Per questo è innegabile che una certa percentuale di musulmani non rappresentino una minaccia per la vita degli Italiani.


L'Islam è anche un sistema di credenze che si oppone alla Costituzione Italiana. La religione Islamica impone ai Musulmani di: non accettare le regole dei non credenti (Q.9: 23). Essi hanno l'ordine di "non obbedire ai miscredenti” (D. 25:52) perché i musulmani sono una comunità che deve dominare sugli altri (Q.2: 143). I musulmani hanno, di conseguenza, l'obbligo di «combattere gli infedeli e ucciderli ovunque li incontrano fino a quando non c'è più fitnah (dissenso, resistenza, incredulità) e fino a quando la religione sia tutta per Allah", cioè fino a che: "i non credenti desistono dalla loro incredulità". (Q. 2: 191-193).

 E 'chiaro che l'Islam non è solo incompatibile con la Costituzione Italiana, ma antitetica ad essa " è il dovere di ogni musulmano lottare, con le parole, o la forza per rovesciare un sistema di governo che non è islamico fino a stabilire le regole islamiche (sharia).

Di conseguenza, è responsabilità del governo Italiano vietare del tutto l'Islam. Il governo ha l'obbligo di proteggere la Costituzione e le vite dei cittadini Italiani, non la sensibilità di un gruppo di persone che vuole distruggere la Costituzione e sottomettere chi non la pensa come loro.


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Il punto che viene spesso sollevato è che non tutti i musulmani vogliono aderire alla jhiad, non dobbiamo discriminare tutti i musulmani solo perché alcuni di loro vogliono ucciderci.

 Questo è un argomento giusto, ma è valido? Sappiamo cosa insegna l'Islam e cosa i veri musulmani sono tenuti a fare. Come possiamo sapere quali sono veri credenti e quali non lo sono? Non c'è modo di riconoscerli. Non possiamo nemmeno sapere se i bambini musulmani non si trasformeranno in terroristi. I fratelli Tsarnaev, con due pentole a pressione trasformate in bombe fatte esplodere durante la maratona di Boston, uccidendo tre persone e ferendone 264, immigrarono in America come rifugiati quando erano bambini. I terroristi nel Regno Unito, in Francia, e altri paesi europei erano nati in Europa, avevano le loro radici nel paese in cui hanno commessi i loro atti terroristici. Quindi, come possiamo sapere chi diventerà un terrorista e chi no? Inoltre, se questi "pacifici"  musulmani non vogliono uccidere nessuno perché seguono una religione che ordina di uccidere i non credenti? E' saggio per noi mettere in gioco la nostra vita e la vita dei nostri figli con la speranza che i musulmani tra noi non prendano troppo sul serio la loro religione?

Mentre non vi è modo di sapere se un musulmano diventerà terrorista sappiamo in cosa credono. Per chiarire questo punto, vorrei prima fare un esempio. Supponiamo che qualcuno decida di diventare un assassino. Ha bisogno di tre cose:  In primo luogo è necessaria un pistola. Ma a meno che non sia carica, la pistola è solo un pezzo di metallo, non più pericolosa di una cucitrice. Quindi è necessario caricare la pistola. Poi, una pistola carica può fare nulla di male a meno che qualcuno non prema il grilletto. C'è bisogno di qualcuno che abbia una motivazione o un'intenzione. Tutti e tre questi requisiti devono essere soddisfatti prima di poter uccidere qualcuno.

Allo stesso modo, per diventare un jihadista, occorrono tre cose: In primo luogo è necessario essere un musulmano. Questo è il primo requisito. Tutto ciò che serve per diventare un musulmano è quello di credere che Allah è l'unico dio e Maometto è il suo profeta. Ma ci sono 1,5 miliardi di musulmani, e non tutti sono terroristi. Questi musulmani sono come una pistola scarica. Sono inoffensivi come qualsiasi altra persona. Per convertire i musulmani in ordinari jihadisti è necessario caricarli. Le pistole si caricano con proiettili, i musulmani si caricano con conoscenza dell'Islam. Hai letto per loro il Corano e gli hadith e gli hai narrato la Sunnah (pratiche) del loro profeta? Ok sono già carichi, più conoscono la loro religione e più caricati diventano. Questo è ciò che noi chiamiamo "radicalizzazione"  (andare alla radice della religione). E proprio come una pistola carica non possono uccidere senza che qualcuno prema il grilletto, musulmani radicalizzati non sono tutti terroristi. Ci sono centinaia di milioni di musulmani che conoscono la loro religione e ciò che da essa gli viene richiesto. sono radicalizzati, caricati e pronti, ma non uccidono poiché manca ancora il terzo fattore che ha bisogno di essere attivato. Per attivare un musulmano caricato e per così diventare un killer può avvenire in vari modi. A volte può essere una crisi di vita. Tutti passiamo attraverso delle difficoltà, ma quando ciò accade a un musulmano, in particolare a un radicalizzato, all'istante abbiamo un jihadista, un attentatore suicida. Ma il più delle volte non è una crisi di vita che innesca un musulmano informato. Quando la fede di un musulmano cresce, il suo odio per i non musulmani cresce, e così anche il suo amore per il martirio. C'è una dottrina dell'Islam chiamato al Wala 'wal Bara', l'essenza di questa dottrina è che i musulmani devono amare tutto ciò che è islamico e odiare tutto ciò che non lo è.

 Un sito islamico spiega al Wala 'wal Bara' e si lamenta che i musulmani sono "nella buca delle tenebre", perché "hanno adottato le vie del nemico. Imitano i miscredenti".  Un musulmano diverrà un terrorista quando lui o lei approfondisce la conoscenza dell'Islam e quando la sua fede e l'amore per Islam aumenta. Il problema è che non possiamo sapere nulla su questo processo. Mentre potrebbe essere poco pratico vietare l'Islam, possiamo invece iniziare a vietare moschee e libri islamici, il che sarebbe come vietare proiettili. E dal momento che libri islamici incitano alla violenza, possiamo vietarli senza una nuova legge. L'Islam non è solo una religione. Maometto disse: al islamo deenun wa Dawlah (l'Islam è la religione e il governo). L'obiettivo dell'Islam è quello di rovesciare tutti i governi e stabilire un califfato in tutto il mondo. Pertanto, spetta al governo vietare L'Islam. L'Islam è uno stato nemico, un governo parallelo. Se il governo non vieta l'Islam avrà mancato il suo dovere verso il popolo italiano in violazione della Costituzione. Vietare ideologie ostili alla Costituzione non è un'idea nuova. Ci sono già restrizioni ideologiche, per esempio il fascismo è vietato per legge, così come il nazismo. L'Islam è un'ideologia totalitaria, il suo profeta praticava l'assassinio dei suoi critici e musulmani di tutto il mondo hanno adottato come loro mezzo preferito mettere a tacere i critici dell'Islam assassinandoli. L'Islam sostiene il rovesciamento dei governi con la forza e con il terrore. Di conseguenza l'Islam è in violazione della Costituzione italiana e di gran lunga più pericoloso del fascismo e del nazismo. Non solo i libri islamici , ma secondo la legge, il Corano stesso può essere vietato e l'appartenenza all'Islam possono essere dichiarati illegali."



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Politica / I lavori che gli italiani non vogliono più fare
« il: Gennaio 07, 2016, 13:45:46 »
“Ha provocato più danni all'Italia la frase: "gli immigrati fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare" che tutti i disastri ambientali. E se qualcuno pensasse che io stia affermato una malriuscita comparazione, vada a documentarsi certosinamente, anche se a lume di naso già si dovrebbe capire l'immenso disastro di cui parlo.
I lavoratori italiani non hanno mai avuto bisogno della forza lavoro straniera e questo lo sto asseverando da più di un decennio. Qualche anno fa mi assalivano quando contrastavo le ... infide di sinistra, per quanto ancora fanno oggi, di considerare lo straniero una figura indispensabile per il nostro mondo lavorativo. Così in tutto questo terzo millennio la puntina del giradischi si era incantata, emettendo un suono stridulo e falso: gli immigrati sono indispensabili per svolgere lavori che gli italiani non vogliono assolutamente fare. Oggi la politica, quella malata, ha ancora l’abominevole coraggio di pronunciare i soliti spergiuri, esattamente come la puntina di quel giradischi che emanava quello stridio penetrante con le stesse frasi, nonostante la realtà li abbia da tempo smascherati.
 Ad oggi, in quanto a quei milioni di ottusi italiani che ripetevano come pappagalli le ignominiose frasi della serie: “gli stranieri sono indispensabili alla nostra economia” affermando che l’immigrato fosse solo una risorsa (a discapito di quegli italiani ai quali era stato rubato il lavoro) pare che anche a loro gli stranieri abbiano rubato il lavoro. O meglio la politica particolarmente di sinistra, ha fatto sì che proprio quel molto lavoro manuale cosiddetto faticoso sia stato regalato a milioni di stranieri.
Poi il money transfer ha fatto il resto, prosciugando flussi di decine di miliardi che facevano girare l'economia e muovere i consumi. Chissà se avranno cambiato idea. Quindici anni fa in Italia ci fu addirittura una sanatoria per 400 mila badanti straniere e con il ricongiungimento anche di tre persone per ogni badante, risultato: 1 milione e 200 mila stranieri. Posti che se fossero stati dati alle donne italiane si sarebbero risparmiati e trattenuti qui miliardi di euro, altroché money transfer. Solo nel 2011 fu toccata la spaventosa cifra di 7,4 miliardi di euro. Una perdita colossale al paese, solo per colpa di quella puntina del giradischi incantatosi. Le teste di ca... di sinistra propagandavano tale menzogna. Adesso quelli che gridavano ad alta voce: "gli stranieri sono vitali alla nostra economia, curano i nostri vecchi, e svolgono lavori che gli italiani non vogliono assolutamente fare", questi ignavi, provino a ripetere ancora queste enormi falsità. Sicuramente rischierebbero il linciaggio.”

Ah, no, un momento, adesso c'è un'altra puntina di giradischi che si è incantata: La bassa natalità! Gli europei non fanno più figli.. che diasastro! Che disastro! Occorre andare subito a rimediare!!! Come? Accogliendo, accogliendo gli extracomunitari, gli immigrati, tanti, tanti, mi raccomando!!!
Eh sì, mentre fino a venti,  trent'anni fa si raccomandava quasi minacciosamente di NON mettere al mondo tanti figli perché il futuro sarebbe stato a dir poco incerto, oggi, per coprire, per scusare, per giustificare il disastro che non si sa e/o non si vuole neppure riconoscere si è inventato il nuovo refrain...

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Cogito ergo Zam / Choc a Colonia
« il: Gennaio 07, 2016, 02:53:43 »
E' a dir poco orribile ciò che è accaduto a Colonia la notte di Capodanno, orde di uomini arabi e nordafricani hanno (a quanto pare organizzati) hanno aggreditto, derubato, palpeggiato, violentato almeno una sessantina di donne. Fatti analoghi si sono verificati anche in altre città tedesche. Gli stessi poliziotti intervenuti si dicono scioccati da quanto accaduto.
«Reati di una dimensione completamente nuova», ha detto il presidente della polizia di Colonia Wolfgang Albers.
Nonostante ciò... i governanti europei non intendono chiudere le frontiere... Per loro è tutto normale, tutto va bene, anzi, pare che la Merkel abbia consigliato alle donne di stare lontano dagli uomini. Bene, magari consigliamo pure di non uscire più da sole, o ancor meglio seppellirsi in casa, e se proprio si deve uscire indossare il burqa!

Nonostante ciò si fa ancora finta di niente, si dice che quella è tutta gente normale, che è come noi, bisogna solo integrarli...

Evviva! Evviva l'accoglienza dei sinostroidi, l'imbecille idea delle frontiere spalancate, della società degenerata multiculturale... Continuiamo così che andremo di bene in meglio...

Razzisti! Xenofobi! Islamofobi e quant'altro siamo! Ma che diavolo ancora deve accadere perché si rinsavisca???


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Pensieri, riflessioni, saggi / Nonostante tutto...
« il: Gennaio 05, 2016, 13:36:27 »
Nonostante tutto c'è chi odia e critica Salvini dichiarando che fomenta il razzismo... Nonostante siamo senza più difesa del territorio e chiunque può entrare a bivaccare nel nostro paese e parassitare sulle spalle dei soliti fessi che pagano le tasse mentre la sanità pubblica e tutto lo stato sociale sta andando a rotoli c'è chi insiste ed ha ancora il coraggio di difendere l'immigrazione e taccia di razzismo, nazismo, ignoranza chi si oppone a tale disastro, all'orrore... Nonostante siamo invasi, sempre più assediati, a volte offesi dall'arroganza dell'islamismo che ha creato zone franche in tutta Europa, di una apparente semplice religione ma in realtà di una ideologia politico-religiosa non degna neppure del più oscuro medioevo per quanto sia banale, ingiusta, primitiva, barbara... nonostante questo c'è ancora chi ama accanirsi fissandosi contro la Chiesa e il cristianesimo. Mah, io dico che siamo arrivati alla frutta. Un insieme di cause (tra le più gravi c'è il relativismo unito al residuo tossico dell'ideologia komunista dei sinistroidi attuali) ci ha completamente sballato, rattrappito la mente e annichilito lo spirito in maniera irreversibile... L'Europa sta morendo vittima delle sue stesse contraddizioni. L'Europa, e l'Italia in primis, sta affondando come il Titanic, ma a nessuno dei sempre più ricchi politici sembra interessare anzi continuano imperterriti a favorirne e velocizzare l'affondamento. In queste condizioni c'è ancora possibilità di salvezza? Altro che catastrofismo.Credo invece che in molti ancora non abbiano ben chiaro a quale lento precipizio ci stanno destinato.     

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Pensieri, riflessioni, saggi / L'epoca degli ibridi
« il: Gennaio 05, 2016, 00:12:04 »
Com'è possibile che io ogni giorno debba vedere sui banchi dei supermercati solo l'ibrida clementina e mai un mandarino, frutto originato dalla creazione di Dio? Come'è possibile che io ogni giorno debba vedere sui banchi del Parlamento solo ibridi, antropomorfi, non uomini veri, non uomini che quando legiferano provassero almeno a guardare negli occhi e nei cuori del Popolo.

Questa è diventata l'epoca dell'ibrido, dell'insipido, di ciò che è inventato senza logica e senza sapore, l'aberrazione: lo è il cibo, ma non solo; lo è la fallimentare e folle creazione (ma forse conveniente a pochi filibustieri) della società multicultural; la putrida teoria del cristiano-islamico nascente dalla testa di Papa Bergoglio; le famiglie gay; il transgender che vuole accanirsi contro la logica dell'eterosessualità.

Poi in quanto a ibrido abbiamo avuto un Presidente della Repubblica che è stata una sventura a cielo aperto, che da giovanotto applaudiva e osannava l'invasione russa in Ungheria esclamando: “in Ungheria l'Urss porta la pace”. Nel 1956, il giorno dopo, ecco l’invasione dei carri armati sovietici a Budapest. Negli ultimi tre anni questo Presidente è riuscito a tramare ben tre colpi di Stato realizzandoli con successo tutti e tre a discapito tutto del povero Popolo italiano, quello che ci è rimasto.
Per assurdo il Pd e altri mediocri esseri che si trovano avvinghiati alle poltrone ci hanno affibbiato anche un "prete" mancato, un nuovo Presidente direi quasi assente, anche questi multiculturalista, pro islamico, pro invasione dei sunniti, e per giunta un avaro e insipido comunista nella mente ma forse pure vescovo esteriormente, che se avesse un abito talare potrebbe essere la fotocopia di Bergoglio, un uomo che ci costa 2 milioni e 800 mila euro all’anno.

Chissà dove sono finiti quei gustosi mandarini... ma anche le more di gelso, le mele dolci, le deliziose; e i papaveri...  i fiordalisi... dove caspita sono finiti?
Però, sappiamo dove sono finiti i veri italiani, con un primo ministro imposto dalla BCE, previa cacciata di Berlusconi e con un non so cosa ma certamente più ibrido di Presidente al posto  del suo predecessore.

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Cogito ergo Zam / Il Santo Natale
« il: Dicembre 24, 2015, 20:36:50 »
Un po' difficile: note di filologia evangelica

Da duecento anni a questa parte circa è in corso la banalizzazione del Cristianesimo. Di questo processo fa anche parte lo svuotamento del significato delle feste. Il Natale sarebbe niente di più che la vecchia festa dell’inverno del solstizio, con in più l’aggiunta di Gesù Bambino. L’idea cioè è che i primi cristiani si siano messi intorno a un tavolo come dei qualsiasi direttori di marketing e abbiano detto: dobbiamo fissare una data per la nascita di Gesù Cristo. Ok, bella idea, dato che non la sappiamo mentiamo, diciamo di saperla con certezza e la fissiamo il giorno del solstizio, che è già una festa, così è più facile. Ma se facciamo il solstizio pare proprio scopiazzato. Va bene allora cambiamo un po', quattro giorni dopo, così non sembra scopiazzato, ma si capisce che è la stessa roba.

Questo dialogo non è mai avvenuto. I cristiani non potevano mentire: erano persone che andavano alla morte, e di sicuro non avrebbero violato il divieto della falsa testimonianza. Il Cristianesimo nasce dirompente, assolutamente opposto al paganesimo in tutto, mai ne avrebbe adottato le feste che trovava ripugnanti. L’astronomia inoltre è una scienza esatta come la matematica: il quasi non c’è. O è il solstizio o non lo è. Il 25 dicembre non è il giorno del solstizio e non gli è nemmeno vicino.

È abbastanza divertente che a nessuno venga in mente l’idea più banale: che il 25 dicembre sia la data giusta. La Madonna sapeva benissimo quale era la data e gli apostoli anche. Gesù deve ben avere avuto un giorno di nascita: impensabile che non stato tramandato, sia pure solo per tradizione orale. Quindi è verosimile che la Cristianità che si è formata attorno ad Efeso, il luogo che oggi appartiene alla Turchia dove la Madonna è vissuta e morta, conoscesse la data esatta. Infatti Sant Agostino riferisce che i cristiani orientali, cioè dell’impero romano d’oriente, credevano fermamente che la data fosse a dicembre.
Le prove sulle date ci vengono dal Vangelo di San Luca.
Lo studioso Ammassari ha analizzato gli studi pubblicati nel 1958 dal professore israeliano Shemaryahu Talmon, che ricostruiva secondo il calendario solare biblico trovato a Qumran i turni di servizio dei sacerdoti al tempio di Gerusalemme, Ammassari giungeva a scoperte interessanti. Secondo l'evangelista Luca, infatti, Zaccaria (padre di Giovanni Battista) apparteneva alla classe sacerdotale di Abìa ed era in servizio a Gerusalemme quando l'arcangelo gli preannunciò la nascita del figlio. Ora, il gruppo di Abìa esercitava al Tempio di Salomone due volte l'anno: dall'8 al 14 del terzo mese (Sivan, corrispondente a maggio-giugno) e tra il 24 e il 30 dell'ottavo mese (Heshvan, ovvero ottobre-novembre). Prendendo per buona questa seconda ipotesi, l'annuncio a Zaccaria sarebbe avvenuto abbastanza vicino al 23 settembre, festa liturgica della "concezione di Giovanni" secondo il calendario bizantino; e la nascita del Battista verrebbe conseguentemente a cadere circa 8 mesi più tardi: cioè verso il 24 giugno, tradizionale memoria di san Giovanni.
Non solo: giacché Luca colloca la visitazione angelica a Maria nel sesto mese di gravidanza della cugina Elisabetta, si può risalire alla data dell'annunciazione; che andrebbe collocata pertanto verso aprile (la festa liturgica dell'evento è il 25 marzo). Quindi la collocazione del Natale di Cristo intorno al 25 dicembre non sarebbe poi così simbolica e - per dirla con le parole stesse di Ammassari - "risalirebbe ad una tradizione giudaico-cristiana registrata implicitamente da Luca".
A rafforzare la sua tesi, lo studioso indica che essa coincide con il calendario di lettura continua dei salmi rispettato dagli ebrei ortodossi dei tempi di Gesù; in sostanza: la natività del Battista cadrebbe nei giorni in cui si recitava anche il salmo 85, nel quale ricorre la medesima radice del nome Giovanni; l'annunciazione a Maria avverrebbe invece intorno al periodo dedicato alla lettura del salmo 18, in cui ritorna con insistenza lo stesso radicale "salvare" presente pure in "Gesù"; e infine il Magnificat sarebbe stato pronunciato in corrispondenza con i giorni riservati dal "breviario giudaico" al salmo 33 (quello che fa: "Celebrate il Signore con me perché è grande...).

Quindi tutti noi a mezzanotte del 24 possiamo riempirci di commozione.
È veramente il giorno giusto.
È veramente l’anniversario dell’istante che ha cambiato il mondo.

Un felice Natale a tutti

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Pensieri, riflessioni, saggi / VIVA L'ITALIA
« il: Dicembre 05, 2015, 18:35:41 »
Viva L’Italia!  L’Italia distrutta e vituperata dagli ex comunisti. Dai rincoglioniti e dai buonisti. Di tutti gli italiani che pensano ancora: Viva-chi-capita, Francia-o-Spagna-purché-se-magna!


“La mia Italia non è l’Italia d’oggi. L’Italia godereccia, furbetta, volgare, degli italiani che (come altri europei, intendiamoci) pensano solo ad andare in pensione … e che si appassionano solo per le  vacanze all’estero e le partite di calcio. L’Italia meschina, stupida, vigliacca, delle piccole iene che pur di stringere la mano a un divo di Hollywood venderebbe la figlia a un bordello di Beirut…
L’Italia opportunista, doppiogiochista, imbelle, dei partiti corrotti e incapaci che non sanno né vincere né perdere  però sanno come incollare i grassi posteriori dei loro rappresentanti alla poltroncina di deputato o di sindaco o di ministro…


L’Italia degli ex comunisti che per quarant’anni (ma dovrei dire cinquanta, visto che incominciarono quando ero giovanissima) hanno riempito di lividi la mia anima. Mi hanno offeso con la loro  presunzione, il loro terrorismo intellettuale, la loro abitudine di schernire e denigrare chi la pensa in modo diverso da loro. Sicché chiunque non sia comunista lo trattano da cretino, Da troglodita. […] L’Italia dei preti rossi, insomma, dei trinariciuti che caduto il Muro di Berlino cambiarono tono. Smarriti come pulcini che non possono più rifugiarsi sotto le ali della madre chioccia cioè dell’Unione Sovietica finsero di effettuare un esame di coscienza. Spaventati come parroci che temono di perdere la parrocchia e con la parrocchia i privilegi acquisiti, si misero a fare i liberali, anzi a dar lezioni di liberalismo e tolleranza e magnanimità. Divennero buonisti ed oggi posano a virtuosi. Per battezzare i loro partiti e le loro alleanze usano nomi di carattere vegetale o floreale cioè querce e ulivi e margherite… Assurgono anche a cariche fascinose. Intascano stipendi miliardari, frequentano salotti à la page. Infine vengono a New York per comprare le camicie da Brooks Brothers, e i lenzuoli da Bloomingdale’s […]

La mia Italia non è nemmeno l’Italia infingarda e smidollata, edonistica, che priva di ideali vive nel culto della comodità e per Libertà intende Licenza. (“io-foccio-quel-che-cazzo-mi-pare”). L’Italia che ignora il concetto di disciplina anzi di autodisciplina, e ignorandolo non lo connette al concetto di libertà: non capisce che la libertà è anche disciplina anzi autodisciplina."


 Tank you Oriana.

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Politica / Islam: prendiamone atto di cos'è e diamoci da fare
« il: Novembre 29, 2015, 18:02:51 »
 I nostri governanti hanno fatto dell'Italia uno Stato che investe le proprie risorse per favorire l'auto-invasione (ed il mantenimento) dei clandestini (la maggior parte islamici tra cui terroristi). L'Italia, come altri paesi europei, è a rischio non solo perché geograficamente siamo più vicini alle coste libiche ma perché siamo governati da ignoranti, irresponsabili, traditori. Si ostinano a ripetere che sui barconi non ci sarebbero dei terroristi islamici nonostante che dal 2011 le coste libiche sono controllate da bande terroristiche islamiche che filtrano chi sale a bordo delle carrette del mare. Il risultato è che hanno notevolmente leso la sicurezza interna e reso estremamente fragile il fronte interno. (...)  Quando capiranno che questa invasione di clandestini è parte integrante della strategia di islamizzazione dell'Italia e dell'Europa sarà troppo tardi.                  (Cristiano Allam)

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Pensieri, riflessioni, saggi / Donne, svegliatevi!
« il: Novembre 26, 2015, 19:09:59 »
Ci sono ancora molti uomini viziosi o schiavi della mania del sesso (dicasi volgarmente “porci”), di qualsiasi età, anzi, i vecchi spesso sembrano accompagnare il loro declino, il decomporsi fisico (ahimè, spesso anche mentale)  alle smanie sessuali fino a vedere vecchi che abbandonano le loro buone e pazienti mogli per correre dietro a qualche gonna disinibita pronta a sventolare e ad alzarsi alla prima occasione.
 Mancanza di moralità o di buon senso?
I lussuriosi per avallare la loro sete di sordizie sostengono che i freni inibitori non esistono e non devono esistere in campo sessuale e che solo la religione Cattolica è rea di inibizione sessuale e, pertanto, deve essere "condannata a morte", ridicolizzata e sminuita.
Personalmente sono molto critica (nel senso più nobile del termine) e disprezzo e condanno chiunque nella cecità di una problematica personale o per propria ideologia si scaglia contro ciò che appartiene alla nostra cultura senza un benché minimo rispetto o aspirazione ad avere una visone più ampia ed oggettiva possibile.
Sono tanti i nemici (nostrani) della nostra cultura, sia uomini che donne.
Ma io voglio rivolgermi innanzitutto alle donne, poiché tutto hanno da perdere: con il nichilismo attuale dei “porci” occidentali che considerano la donna un corpo da esibire ed usare, all’assurdità dell’islam che considera la donna inferiore all’uomo e come tale la tratta da quando nasce a quando muore (se non muore lapidata).
Siamo noi donne a doverci interessare, dobbiamo allarmarci ancor più degli uomini e dover essere in prima fila nel combattere e condannare (sì, bisogna continuare come e più di prima) ogni forma, antica e nuova, di violenza contro le donne.  Quella antica e nostrana la conosciamo, adesso dobbiamo combattere contro quello che a mio avviso è  un nuovo pericolo (eufemismo), l’islam.
C’è anche un progetto attraverso il quale si esportano esseri umani in Europa e farli figliare in abbondanza. Dall’Ottavo Secolo ad oggi questa strategia si diffonde per conquistare ed islamizzare. La poligamia è uno dei problemi che l’islam ci presenta e che dobbiamo fronteggiare. In Italia l’Articolo 556 del Codice Penale vieta la bigamia ed il reo viene punito fino a 5 anni di carcere. Purtroppo però, per pusillanimità o collaborazionismo non facciamo rispettare le nostre leggi. Sono tanti i musulmani (in tutta Europa) che in barba alle nostre leggi praticano di fatti la poligamia: convivono con più donne ognuna delle quali non si fa scrupolo di mettere al mondo molti figli (tanto li mantiene lo Stato), non si capisce in realtà  quante mogli abbiano poiché queste non escono mai insieme e vanno spesso coperte col nikab, quindi difficile da riconoscere.
Ah! a proposito, mi ricordo adesso di un anarchico conosciuto alcuni anni fa (che difende a spada tratta i matrimoni e le adozioni gay)  sosteneva che le donne islamiche accettano di buon grado che il proprio uomo abbia altre donne e che così dovremmo fare noi occidentali e lasciar gli uomini liberi di godere di quante donne possibili senza sorbirsi la “stupida” gelosia di quest'ultime… )
Ecco come, sotto molti aspetti, la mentalità di anarchici e sinistroidi vari va a braccetto o cerca un compromesso con l’ideologia islamica.



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Dalla Dedica di Oriana Fallaci ai Lettori di  “La Forza Della Ragione”.

“Tre mesi fa dedicai questo libro ai morti di Madrid. Da allora l’elenco degli occidentali assassinati dai nemici della nostra civiltà s’è molto arricchita.
La estendo anche […] agli ottocentomila italiani che nonostante il tacito veto delle mortadelle al potere in questi tre mesi hanno comprato il libro e mi hanno letto alla luce del sole. Non nel buoi delle catacombe, del vile silenzio che nasce dal terrorismo intellettuale, della paura cui il nuovo fascismo, dipinto di rosso o di nero o verde o di bianco o di arcobaleno lava i cervelli e spenge le coscienze.
La estendo a chiunque in buona fede vegeti nella cecità, nella sordizie, nell’ignoranza, nell’indifferenza ma è pronto a svegliarsi per ritrovare un po’ di buon senso. Un po’ di ragione.
Con la ragione, un po’ di coraggio. Col coraggio, un po’ di dignità.
Cosa di cui avremo molto bisogno. Sempre più bisogno perché la guerra che ci è stata dichiarata monta di ora in ora. E ci aspettano giorni ancora più duri.
                                                                                                                                                   
                                                                                                                                                                 
Giugno 2004

Oriana Fallaci “l’eccezione di un’epoca in cui onestà e chiarezza morale non sono più considerate virtù preziose“.


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Cogito ergo Zam / Per non dimenticare... Le Crociate - II Parte
« il: Ottobre 30, 2015, 01:31:25 »
Basta almeno riflettere...
Nessun crociato ha mai desiderato occupare la Mecca o Medina, non interessavano, i Cristiani si sono sempre dovuti difendere dall'islam; la Terra Santa non è islam, semmai è Terra Ebraica. Non c'erano schiave arabe nella Cristianità, decine di migliaia erano le schiave europee nelle aree islamiche. Ma quanti babbei occidentali sono pronti, e proni, a rinnegare tutto ciò? Tuttavia la verità non può e non deve essere nascosta, bensì deve essere gridata, perché, come disse Milan Kundera:

"Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un'altra cultura, inventa per loro un'altra storia. Dopo di che il popolo comincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è Stato. Ed il mondo intorno a lui lo dimentica ancora più in fretta."




A partire da Voltaire, sulle Crociate è stata costruita una autentica "leggenda nera", infarcita di menzogne e fantasticherie, a causa della quale i cattolici sono stati costretti a posizioni di "difesa".

 Tali guerre sarebbero state volute dalla Chiesa al solo fine di imporre la propria religione quella cristiana ad altri popoli, nella fattispecie ai popoli "civili e pacifici" del Vicino Oriente, musulmani, fedeli di Maometto e seguaci dell'Islam.

 Sarebbero state pertanto manifestazioni di fanatismo religioso, di fondamentalismo cristiano cattolico e c'è chi sostiene che la Religione fu soltanto un alibi che nascondeva il vero intento delle Crociate: conquistare nuove terre, promuovere la politica espansionistica e imperialistica della Cristianità medievale.

Naturalmente, stando ai sostenitori della leggenda nera, la Chiesa tutta intera dovrebbe vergognarsi per questa brutta pagina della sua storia. Infatti, che cosa ci sarebbe di più scandaloso, di più lontano dal Vangelo di una Chiesa che promuove la "guerra santa", che incita all'annientamento di un'altra religione e dei suoi seguaci?

Questo in rapida e fin troppo superficiale sintesi il contenuto di quello che ci viene abitualmente propinato dalla propaganda e dalla cultura oggi di moda.


Per parlare delle crociate con competenza, ci affideremo a due studiosi, uno storico e un filosofo. Lo storico è Franco Cardini, docente universitario, uno dei più prestigiosi e conosciuti studiosi del Medioevo cristiano e del mondo islamico. Il filosofo è un sacerdote, professore all'Università Cattolica di Milano, don Luigi Negri, il quale ha scritto un bei libro, intitolato significativamente: "False accuse alla Chiesa", edito da Piemme, dove troviamo un capitolo molto importante dedicato alle crociate.

Cominciamo allora a rispondere alla domanda: che cosa sono state le crociate?
...
Rispondiamo alla domanda cominciando con il dire che le crociate sono state molto di più di semplici spedizioni militari: sono state innanzitutto dei pellegrinaggi, dei pellegrinaggi armati.

 Non si può negare che la spedizione armata fosse necessaria per liberare i Luoghi Santi dalla occupazione dei Turchi. Questa occupazione aveva reso impossibile lo svolgersi di un fatto che per tutto il Medioevo cristiano costituiva una esperienza normale, faticosa ma abituale: il pellegrinaggio in Terra Santa, per visitare i luoghi dove Gesù era vissuto.

....

Si deve ricordare, infatti, che l'occupazione di Gerusalemme da parte dei Turchi aveva messo in pericolo la memoria storica dei luoghi che avevano visto Gesù vivo. E la fede, la nostra fede cattolica, si fonda su dati storici e se si mettono in pericolo questi dati storici, questi fatti che riguardano la vita di Gesù, si mette in pericolo la Fede.
...

 C'era un'altra ragione che motivava la Crociata: non solo il pericolo di perdere la memoria storica di Gesù Cristo, ma anche il pericolo concreto e tremendo che correvano le comunità cristiane che vivevano in Terra Santa e lungo i confini orientali dell'Europa, minacciati dall'avanzata dei Turchi.

 Bisognava difendere i cristiani minacciati. Era necessario mostrarsi concretamente solidali con loro. La difesa della Chiesa: questo era un elemento fondamentale dello spirito crociato. Questo volevano i crociati alla fin fine: liberare i luoghi santi, recuperare la libertà di accesso ai luoghi santi e difendere i propri fratelli cristiani nella fede.
....

 La Crociata dunque è una missione. Una missione di aiuto, una missione armata: e allora le cose non potevano andare diversamente. Uscire dall'Europa per liberare i territori sacri, per difendere la comunità cristiana, significava opporsi a coloro che, prima di questa uscita, avevano occupato militarmente la Terra Santa e tenevano soggette le popolazioni cristiane dell'Oriente.

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Cogito ergo Zam / Per non dimenticare.... Le Crociate
« il: Ottobre 18, 2015, 18:58:14 »
PER NON DIMENTICARE...
LE CROCIATE


"Per non dimenticare"; "Ricordare per non dimenticare" ed altre frasi simili sono gli slogan, la litania che sentiamo e leggiamo ovunque ogni anno in riferimento al ricordo della Shoah, cioè dello sterminio degli ebrei perpetrato dai nazisti tra la fine degli Anni Trenta al 1945.

Perché, dunque, è importante "ricordare", "non dimenticare"?

Perchè migliaia di persone normalissime, molto spesso innocenti,  sono state schiavizzate, terribilmente torturate, umiliate, togliendo loro la dignità e persino un'identità prima che venissero brutalmente uccise.
Perché quegli orribili errori non si ripetino più.
Perchè i posteri, le generazioni successive abbiano chiaro in mente innanzitutto le cause che condussero ad una barbarie del genere ed evitare il ripetersi di eventi simili.

Sono però trascorsi 70 anni da quell'orribile olocausto, il ricordo è ancora fresco e ben presente anche nei più giovani.

Invece, altri terribili massacri della storia, sono (oggi volutamente) non solo dimenticati, ma il loro ricordo sembra a tratti essere ostacolato, distorto da un malinteso senso del quieto vivere o di "senso di colpa" che attanaglia molti europei.

Tuttavia "ricordare" non solo è doveroso per le migliaia di vittime il cui sangue ha spianato la strada alla nostra attuale libertà, ma può darci quella visione ottimale delle cause che diedero inizio a tali massacri e fare appello al senso di responsabilità e giudizio per evitane, oggi, altri simili o peggiori.

Uno di questi massacri (o meglio di una serie di massacri che si succedettero nei secoli) che la storia contemporanea pare voler rimuovere è quella delle Crociate.

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