Autore Topic: Clo 21 Massimus  (Letto 116 volte)

ninag

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Clo 21 Massimus
« il: Marzo 16, 2024, 20:30:29 »

Clò iniziò subito a organizzare un piano, sapeva bene che nelle segrete di Aviota esistevano ancora dei coccodrilli,
un vezzo dei Presidenti Massimus, la leggenda voleva che ogni presidente Massimus lottaste con un coccodrillo prima di giungere al potere, oltre che dover superare varie prove.
Erano anni che Clò sognava una borsa di coccodrillo, l’aveva vista in una sfilata di moda, le ragazze erano state pettinate da Stefanofairicci e Dolcelidisfa.
 I famosi stilisti espertissimi di moda, che curavano le donne dalla testa ai piedi avevano decretato che era di moda il coccodrillo; scarpe di coccodrillo, borse di coccodrillo, bracciali di coccodrillo, orecchini di coccodrillo.
Clò già si vedeva, elegantissima rilasciare interviste, lei la donna del giorno, colei che aveva salvato il presidente Massimus.
Tutte le TV nazionali ai suoi piedi, con il completo bianco panna, i capelli raccolti sulla nuca e la coda biondissima e con tutti gli accessori in coccodrillo e le sue scarpe di Scandelle ; tacco venti con la zeppa.
Sapeva di essere alla moda ed era certa del suo fascino.
Restava solo un problema, come trovare il Presidente Massimus, Clò iniziò a pensare alla miglior soluzione: annuncio sui social “Ho tanto buon cioccolato”.
 L’annuncio avrebbe avuto un grande riscontro, ma chi aveva rapito il presidente Maximus avrebbe potuto comprendere il messaggio.
Un video sul famoso Tac tuc tic, lei avrebbe potuto ballare in codice, 30 passi a destra 15 a sinistra, e una piroetta, solo che sarebbe servito un regista per fare delle riprese, lei non poteva affidarsi a chiunque.
Le sovvenne una grande idea, chiamò Luigi, dopo diversi mesi che gli aveva intimato di non avvicinarsi forse, lui, sarebbe stato contento di compiere questa missione per lei.
Clò, orgogliosa della sua brillante idea lo chiamò.
Il povero Luigi giaceva ammalato, pare che avesse mangiato trentasette barrette del nuovo Cioccolè, e a causa di questo problema non riusciva a spostarsi da casa.
Clò indignata gli disse che era indegno della sua amicizia.
 Chiuso il telefono pensò a un piano di riserva.
Mentre era intenta a decidere cosa fare. La TV annunciò che da quel momento gli alberi non dovevano avere foglie.
La cosa lasciò Clò perplessa, ma non più di tanto, aveva cose ben più importanti da pensare.
Si ricordò di aver conosciuto anni prima un anziano archivista, che aveva lavorato nel castello dei conti di Aviota al servizio di Massimus decimo.
L’uomo gentile e dai modi garbati, l’aveva invitata a uscire dal palazzo perché, secondo lui, il suo documento pass aveva solo 45 timbri e non 46 come da regolamento.
A Clò costui era piaciuto molto, nell’uomo si denotava una profonda conoscenza delle norme, non solo, ma vantava anche aveva una specialità in sigilli, donata dallo stesso Massimus decimo in persona.
Decise che lo avrebbe coinvolto nella ricerca del Presidente.


« Ultima modifica: Marzo 16, 2024, 22:52:53 da ninag »