Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Topics - ziaci

Pagine: [1] 2 3
1
Presentazioni / Hola
« il: Ottobre 18, 2013, 02:01:46 »
A volte ritornano, dicono, anche se poi non è che sono andata tanto lontano.

2
Laboratorio di scrittura creativa / un'occasione persa
« il: Novembre 05, 2012, 23:18:02 »
Il Direttore

Nel  1984 io e Marina viviamo in un minuscolo appartamento di via Beato Pellegrino.
Abitiamo insieme da quasi tre anni , frequentiamo lo stesso corso di laurea e siamo grandi amiche.
Da qualche mese siamo riuscite ad entrare, come tirocinanti, in un Centro diurno privato che si trova a pochi minuti da casa nostra,  quest’esperienza  ben risponde alle nostre esigenze formative e animate da grande volontà, passione  e un’innata capacità comunicativa riusciamo a ritagliarci un piccolo angolo di soddisfazioni  personali e professionali.
Gli operatori e la coordinatrice del Centro ci vedono di buon grado, soprattutto perché di fronte ad ogni loro richiesta siamo sempre disponibili e nel tempo ci affidano  tutti i casi “meno piacevoli” ma questa inevitabile gavetta non ci spaventa.
Anche il Direttore del Centro mostra simpatia nei nostri confronti, è un personaggio eclettico che vagheggia tra le arti grafiche e la psicologia creando un connubio piacevolissimo e molto affascinante per due menti assetate di conoscenza come le nostre, a tempo perso  ci porta a mostre di scultura , fotografia,  seminari di psicologia e condisce il tutto con aneddoti, nozioni, date e gustose curiosità.
Siamo alla fine di questo piacevole anno di tirocinio e il Direttore ci ha proposto di coordinare una piccola colonia sull’isola di Ca’ Roman , con un gruppo sparuto di persone partiamo per quest’ avventura, all’arrivo ci  troviamo  di fronte ad uno scenario degno dei  pionieri del West, la struttura  è un insieme di casette che rimanda all’idea di un vecchio villaggio abbandonato,  alcune sono veramente fatiscenti, la più grande, quella che dobbiamo usare come dormitorio,  ha molte camere inagibili e la cucina ha bisogno di grandi pulizie, intorno le casette l’erba è molto alta e il sentiero che porta al mare e quasi scomparso del tutto, ma anche se attorniate da mille piccoli problemi  organizzativi  il nostro è un soggiorno piacevolissimo, siamo tutti felici e soddisfatti e, al rientro, riceviamo un meritato riscontro positivo che ci traghetta ad una  nuova collocazione per il prossimo anno formativo  e così il Direttore crea per noi il ruolo di “ borsiste”, i nostri compiti non si allontano molto da quelli dell’anno scorso, unica differenza è che adesso siamo retribuite e questo, per due studentesse sempre al verde come noi, è un vero e proprio tesoro.
Un altro anno è quasi passato  e per la prossima estate il Direttore ci affida, nuovamente,  la gestione della colonia, questa volta iniziamo l’organizzazione con largo anticipo, abbiamo carta bianca su tutto e per evitare spiacevoli sorprese ci preoccupiamo di mandare per tempo sull’isola del personale specializzato che disponga il tutto al meglio per il nostro arrivo, i risultati che abbiamo conseguito  lo scorso anno hanno avuto una discreta eco e così il numero dei partecipanti è aumentato e di conseguenza anche il numero degli operatori  che scegliamo rigorosamente  nella nostra cerchia di amici, siamo entusiaste perché quello che troviamo sull’isola ha i comfort del villaggio turistico e l’intimità di una casa e non avendo “rogne” di cui occuparci ci possiamo dedicare allo svago in tutte le sue forme e anche il soggiorno marino di quest’anno è un trionfo.
Il Direttore è felicissimo per il nostro nuovo successo e tra i racconti e le congratulazione,  senza darci il tempo di riprenderci, ci ha proposto di andare,  il prossimo mese  per 15 giorni, a Londra, saremo delle “borsiste”( per cui a costi minimi per noi) in un piccolo gruppo di studenti che andranno a  visitare alcune strutture che operano  nel settore di nostro interesse con una progettualità creativa ed  innovativa ,  la proposta è entusiasmante ed accettiamo senza troppo pensarci.
Il tempo che ci separa dalla partenza è sufficiente per organizzare tutto con accuratezza e per conoscere i nostri futuri compagni di viaggio, che fin da subito si rivelano simpatici e divertenti, ad una settimana dalla partenza  siamo pronte ed eccitate al pensiero di questa nuova avventura.
L’aereo partirà domani,
sono le due di notte e mi sveglio,
non capisco bene cosa stia succedendo,
forse un po’ di agitazione per la partenza,
o forse non so,
fatto sta che ora sono in un letto di ospedale,
sono stata operata di appendicite e con la ferita dolorante mi rigiro e mugugno,
 già, tra due ore Marina, con il resto del gruppo, partirà per Londra.

3
15 minuti per creare / Oggettivo Soggettivo
« il: Ottobre 29, 2012, 21:51:17 »
La Lettera

Tra le pagine di un libro ci sono sei fogli di carta bianca, di quella a modulo continuo, sono separati tra loro, alcuni hanno la parte laterale, quella forata, parzialmente staccata, tutti hanno una piega nel mezzo, i fogli appaiono molto sgualciti come se fossero stati prima accartocciati e poi nuovamente spiegati .
Sono fittamente scritti su entrambe le facciate, eccetto uno, che ne ha una bianca con una riga tracciata di obliquo.
Su ogni foglio in alto a sinistra ci sono dei numeri cerchiati, dall’uno all’undici, la grafia è piccola ma ben leggibile, ordinata  e regolare, così com’è regolare la distanza tra le singole righe.
Le maiuscole sono, in proporzione, più grandi delle lettere minuscole, è una scrittura appuntita ad eccezione della lettera elle che dà volume alle parole che si susseguono con una scarna punteggiatura.
Le correzioni sono minime, anch’esse molto ordinate, una semplice riga per cancellare la parola errata.
I fogli non hanno né data né firma.


Ritrovo le sue parole, le avevo dimenticate piegate tra le pagine di un libro
e tutto il dolore di quei momenti riaffiora tra i ricordi.

4
Cassonetto differenziato / la Fiera delle Parole
« il: Ottobre 16, 2012, 00:31:00 »
La scorsa settimana a Padova c'è stata la "Fiera delle Parole", ogni giorno, da mattina a sera, alcune delle sale più belle della città, gli angoli più pittoreschi, librerie e altri luoghi si sono riempiti di parole: lette, cantate, raccontate, recitate, insomma eri circondato da dibattiti, tavole rotonde, reading, concerti, presentazioni di libri, e tutto rigorosamente gratis, una vera delizia per occhi, udito e tasche.
E' la seconda edizione che fanno qui a Padova, prima questa rassegna la facevano a Rovigo, poi la giunta comunale,Leghista, ha pensato che era meglio non investire più nella cultura e così gli organizzatori hanno chiesto ospitalità a noi e, con mia grande fortuna, gliela abbiamo data.
Io appena potevo sgattaiolavo in Centro e con il nutrito programma alla mano mi infilavo là dove ero più  attratta, ho ascoltato tanto e con piacere, sono andata a sentire un concerto di Jazz Manouche (piacevolissimo), parlare di viaggi, di Shakespeare e il Veneto, di Antonioni e la musica, di poesie, Nuzzi che parlava dei segreti del Vaticano, Augias che parlava dei segreti d'Italia e per finire Guccini, Vecchioni e Ezio Mauro dibattere su "le parole del tempo", bella e divertente serata nella la sala dei Giganti nel Palazzo della Ragione (da vedere).
Una settimana veramente corroborante.

5
Pensieri, riflessioni, saggi / si chiama S.A.D.A.E.
« il: Ottobre 09, 2012, 21:38:34 »
Premessa:
ho ritrovato questo scritto che tempo fa mi aveva spedito un'amica e mi aveva fatto ridere soprattutto perchè mi c'ero ritrovata, così ve la propongo, giusto per rompere il ghiaccio (non è facile riprendere a scrivere!) eeek

S.A.D.A.E. (Sindrome di Attenzione Deficitaria Attivata dall'Età)Si manifesta così:

Decido di lavare la macchina
Mentre mi avvio al garage vedo che c'è posta sul mobiletto dell'entrata
Decido di controllare prima la posta
Lascio le chiavi della macchina sul mobiletto per buttare le buste vuote e la pubblicità nella spazzatura e mi rendo conto che il secchio è strapieno.
Visto che fra la posta ho trovato una fattura decido di approfittare del fatto che esco a buttare la spazzatura per andare fino in banca (che sta dietro l'angolo) per pagare la fattura con un assegno.
Prendo dalla tasca il porta assegni e vedo che non ho assegni
Vado su in camera a prendere l'altro libretto, e sul comodino trovo una lattina di coca cola che stavo bevendo poco prima e che avevo dimenticata lì.
La sposto per cercare il libretto degli assegni e sento che è calda...allora decido di portarla in frigo.
Mentre esco dalla camera vedo sul comò i fiori che ha regalato mio figlio alla mamma ricordo che li devo mettere in acqua
Poso la coca cola sul comò e lì trovo gli occhiali da vista che è tutta la mattina che cerco
Decido di portali nello studio e poi metterò i fiori nell'acqua
Mentre vado in cucina a cercare un vaso e portare gli occhiali sulla scrivania, con la coda dell'occhio vedo un telecomando
Qualcuno deve averlo dimenticato lì (ricordo che ieri sera siamo diventati pazzi cercandolo)
Decido di portarlo in sala (al posto suo!!), appoggio gli occhiali sul frigo, non trovo nulla per i fiori, prendo un bicchiere alto e lo riempio di acqua...(intanto li metto qui dentro....)
Torno in camera con il bicchiere in mano, poso il telecomando sul comò e metto i fiori nel recipiente, che non è adatto naturalmente..e mi cade un bel pò di acqua...(mannaggia!), riprendo il telecomando in mano e vado in cucina a prendere uno straccio
Lascio il telecomando sul tavolo della cucina ed esco ...cerco di ricordarmi che dovevo fare con lo straccio che ho in mano..

Conclusione:
Sono trascorse due ore
- non ho lavato la macchina
- non ho pagato la fattura
- il secchio della spazzatura è ancora pieno
- c'è una lattina di coca cola calda sul comò
- non ho messo i fiori in un vaso decente
- nel porta assegni non c'è un assegno
- non trovo più il telecomando della televisione né i miei occhiali
- c'è una brutta macchia sul parquet in camera da letto e non ho idea di dove siano le chiavi della macchina!!


6
Diari di viaggio / Settembre
« il: Settembre 14, 2012, 00:57:09 »
Tutto è ripreso, ma l'estate lasciata alle spalle riecheggia dentro me.
Ho viaggiato, mi sono fermata e son tornata.
Ho dato ai miei occhi la possibilità di vedere splendidi posti
e al mio cuore di aprirsi e godere di nuove amicizie.
Tutto è ripreso, ma io sono un po' diversa (per fortuna).

7
Presentazioni / saluti e baci
« il: Settembre 14, 2012, 00:49:36 »
Pausa estiva finita ;D
Saluti e baci a tutti gli amici Zammiani vecchi e nuovi.
Ziaci

8
Altro / L'imbianchino
« il: Luglio 22, 2012, 01:16:09 »


Quel piccolo uomo portava sulle sue spalle il peso di una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, non ricordava il momento in cui aveva iniziato a lavorare, era nato così.
Con la sola licenza elementare aveva intrapreso un mestiere imparato sul campo, dipingere muri era diventata  la sua strada, non l’aveva scelta era arrivata.
Di carattere schivo aveva sempre vissuto da solo, abbandonata la famiglia di nascita poco più che ventenne aveva  acquistato un piccolo appartamento in un palazzo di periferia.
Un piatto di pasta , una birra e un sigaro era tutto quello di cui aveva bisogno, così sapeva vivere e non credeva ci potessero esser altri modi.
Un giorno arrivò lei, una minuta donnina, piena di entusiasmo per la vita.
 Abile sarta, tagliava e cuciva abiti con stoffe vivaci che poi vendeva alle donne del paese,
aveva grandi sogni, ma più di tutto aspettava l’amore.
Si incontrarono al matrimonio di una cugina, lei aveva parlato e lui aveva ascoltato,
prima di lasciarsi le chiese di poterla  rivedere, un si e un quando furono la risposta.
Così era cominciata la loro storia d’amore, non c’erano stati fuochi d’artificio o campane a festa, ma l’unione di due giovani anime con sogni e speranza  e una semplice quotidianità che li aspettava.
Un giorno si sposarono e lei andò a colorare il piccolo appartamento, la loro vita era fatta di poco: una passeggiata la domenica, semplici pietanze preparate con amore, quiz televisivi, conti da far quadrare, amore, rispetto e tanto, tanto lavoro.
La loro unica figlia arrivò dopo dieci anni e un nuovo raggio di sole entrò in quella casa.
Ma quel loro semplice equilibrio iniziò a vacillare e lui per la prima volta conobbe il sentimento della gelosia, la figlia che pur amava, gli stava rubando  dello spazio nella sua vita, nella sua storia, rubava dello spazio dove tutto era già così poco.
La complicità tra madre e figlia cresceva di egual misura alla crescita della giovane e in adolescenza toccò l’apice, lui soffriva in silenzio, abituato com’era a non dirsi, ma poi quel dolore nascosto uscì dirompente alle prime richieste della giovane e quello fu un periodo lungo e difficile, la loro convivenza era spesso segnata da grandi litigi e sonori ceffoni, poi, la sartina ricuciva legami e imbastiva perdoni .
 Gli anni passavano e regalavano momenti sereni e momenti difficili e la loro unione teneva oltre il tempo.
La figlia, diventata una giovane donna, mosse i suoi passi da sola e lasciò la piccola casa paterna e tutto  tornò come prima del suo arrivo.
La loro vita coniugale riprese con la semplicità di sempre: una passeggiata la domenica, semplici pietanze preparate con amore, quiz televisivi, conti da far quadrare, amore, rispetto  e tanto, tanto lavoro.
Ma la vita si sa è stravagante e imprevedibile.
I primi segni della malattia passarono quasi inosservati, piccole dimenticanze giustificabili dall’età, ma più il tempo passava e più nulla poteva esser giustificato.
La figlia convinse la madre a farsi visitare e la diagnosi fu lapidaria: Alzaimer.
L’uomo questa  parola l’aveva sentita ma era così lontana dalla sua vita che non gli aveva mai prestato attenzione, ora era lì davanti a lui e si presentava con tutta la sua prepotenza.
La casa iniziò a riempirsi di bigliettini, piccoli promemoria di aiuto, poi, di poco aiuto.
Un declino veloce, lui guardava incredulo la sua sposa adorata svanire.
Il nulla, il ricovero.
Quel piccolo uomo non poteva sopportare il silenzio di quella casa ormai vuota,
non riusciva a portare anche questo peso,
nemmeno l’amore di sua figlia animava il suo cuore.
Non poteva capire, non voleva capire, non voleva accettare,
e una sera lo trovarono appeso ad un tubo in cucina.

9
Anch'io Scrivo poesia! / fotografie
« il: Luglio 21, 2012, 23:38:19 »
Fotografie

Sorrisi cercati o spontanei,
paesaggi lontani.
Colori che conosco,
emozioni che ritornano.
Un tempo ormai passato,
ricordi che rimangono.

10
Anch'io Scrivo poesia! / ti aspetto
« il: Luglio 21, 2012, 23:05:31 »
ti aspetto


Mi lacco le unghie di rosso
e  aspetto,
aspetto le tue mani.
Fumo un’altra sigaretta
e aspetto,
aspetto il tuo profumo.
Guardo un volto allo schermo
e aspetto,
aspetto il tuo sorriso.
Mi lascio cullare dal divano
e aspetto,
aspetto il tuo corpo.

11
15 minuti per creare / ricordi?
« il: Luglio 19, 2012, 16:10:46 »
Salvatore mi fissava, aspettava che dicessi qualcosa, "ricordi?" incalzò,
certo che ricordavo, ci sono cose che rimangono impresse nella memoria, silenti ma indelebili.
Ma a cosa ci poteva portare questa riesumazione del passato, a distanza di anni, che senso poteva avere,
lo guardai e gli dissi " c'ero, come te, i miei ricordi sono i tuoi, ma perché tutto questo, perché?
Non disse nulla, continuava a fissarmi, i suoi occhi neri esprimevano tristezza,
quella profonda tristezza che ben ricordavo, l'ultima cosa che mi aveva lasciato di lui.
Il nostro era stato un tacito accordo, lui sapeva, io sapevo, tutti sapevano, nessun segreto,
ma ognuno per la sua strada, condividere quel peso in due sarebbe stato impossibile, non ce l'avremmo mai fatta.
Ora però mi accorgevo che tutto era ancora li, in un istante tutto era tornato,
lui aveva voluto che tornasse, perché, perché?
Avrebbe voluto liberarsene, lo so, ma non c'era riuscito, io avevo finto e avrei continuato a fingere,
ora però non mi era più possibile.
"Forse in due potremmo farcela, andare oltre" disse,
"ci ho pensato molto, e questa è l'unica soluzione che ho trovato".
Non so quante cose in pochi istanti la mia mente partorì,
tutto era arrivato così velocemente, inaspettato,
forse, pensai, forse ha ragione,
ma ora non gli avrei risposto,
non ora.
Domani, forse.




12
Anch'io Scrivo poesia! / Attimi
« il: Luglio 18, 2012, 23:47:46 »
scivolo e mi rialzo,
mi rialzo e scivolo,
scivolo
scivolo
scivolo
mi rialzo.
Sono attimi,
solo attimi
e scivolo
ma poi mi rialzo.

13
15 minuti per creare / la rabbia degli altri
« il: Luglio 08, 2012, 23:28:10 »
arriva silenziosa, con il vento di ieri,
antichi rancori che dovevano esser sepolti.
Il la è un istante, una distrazione, il tempo non si è fermato prima,
e ora ti travolge gonfia di dolore.

14
Musica / L'Inventario
« il: Luglio 08, 2012, 22:27:54 »


http://youtu.be/GjK_73av--A

...una delle tante....

15
15 minuti per creare / a Lilluzza mia
« il: Maggio 31, 2012, 11:37:38 »
Quando nacque la mia secondogenita, ben 17 anni fa, regalarono al fratello una micetta di pochi mesi
che lui chiamó Lilli.
Gatta avventurosa e di facili costumi nel giro di poco tempo rimase incinta, in prossimitá del lieto evento le preparai una serie di comfort che ovviamente non consideró andando, una notte, a sfornare due deliziosi micetti nel letto di mio figlio dove lui, pacificamente, dormiva.
Nei giorni a seguire non ci fu verso che lei usasse il mini-appartamento che avevo preparato per la nuova famigliola, appena poteva prendeva i suoi cuccioli e li portava su, nella camera dei bimbi, perché lí era dove dovevano stare.
La vita ha riservato a Lilli una sorte difficile ma lei caparbia e coraggiosa ce l'ha sempre fatta in barba alle previsioni veterinarie piú nere ed in tutti questi anni ha sempre mantenuto il suo carattere docile, socievole ed avventuroso.
Ieri sera si é spenta e gli ultimi giorni non sono stati facili, io peró la voglio ricordare cosí quando io e lei facevamo su e giú per le scale con i suoi gattini e alla fine comunque l'aveva sempre vinta lei.

Pagine: [1] 2 3