Autore Topic: Per non dimenticare... Le Crociate - II Parte  (Letto 785 volte)

Annabel

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Per non dimenticare... Le Crociate - II Parte
« il: Ottobre 30, 2015, 01:31:25 »
Basta almeno riflettere...
Nessun crociato ha mai desiderato occupare la Mecca o Medina, non interessavano, i Cristiani si sono sempre dovuti difendere dall'islam; la Terra Santa non è islam, semmai è Terra Ebraica. Non c'erano schiave arabe nella Cristianità, decine di migliaia erano le schiave europee nelle aree islamiche. Ma quanti babbei occidentali sono pronti, e proni, a rinnegare tutto ciò? Tuttavia la verità non può e non deve essere nascosta, bensì deve essere gridata, perché, come disse Milan Kundera:

"Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un'altra cultura, inventa per loro un'altra storia. Dopo di che il popolo comincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è Stato. Ed il mondo intorno a lui lo dimentica ancora più in fretta."




A partire da Voltaire, sulle Crociate è stata costruita una autentica "leggenda nera", infarcita di menzogne e fantasticherie, a causa della quale i cattolici sono stati costretti a posizioni di "difesa".

 Tali guerre sarebbero state volute dalla Chiesa al solo fine di imporre la propria religione quella cristiana ad altri popoli, nella fattispecie ai popoli "civili e pacifici" del Vicino Oriente, musulmani, fedeli di Maometto e seguaci dell'Islam.

 Sarebbero state pertanto manifestazioni di fanatismo religioso, di fondamentalismo cristiano cattolico e c'è chi sostiene che la Religione fu soltanto un alibi che nascondeva il vero intento delle Crociate: conquistare nuove terre, promuovere la politica espansionistica e imperialistica della Cristianità medievale.

Naturalmente, stando ai sostenitori della leggenda nera, la Chiesa tutta intera dovrebbe vergognarsi per questa brutta pagina della sua storia. Infatti, che cosa ci sarebbe di più scandaloso, di più lontano dal Vangelo di una Chiesa che promuove la "guerra santa", che incita all'annientamento di un'altra religione e dei suoi seguaci?

Questo in rapida e fin troppo superficiale sintesi il contenuto di quello che ci viene abitualmente propinato dalla propaganda e dalla cultura oggi di moda.


Per parlare delle crociate con competenza, ci affideremo a due studiosi, uno storico e un filosofo. Lo storico è Franco Cardini, docente universitario, uno dei più prestigiosi e conosciuti studiosi del Medioevo cristiano e del mondo islamico. Il filosofo è un sacerdote, professore all'Università Cattolica di Milano, don Luigi Negri, il quale ha scritto un bei libro, intitolato significativamente: "False accuse alla Chiesa", edito da Piemme, dove troviamo un capitolo molto importante dedicato alle crociate.

Cominciamo allora a rispondere alla domanda: che cosa sono state le crociate?
...
Rispondiamo alla domanda cominciando con il dire che le crociate sono state molto di più di semplici spedizioni militari: sono state innanzitutto dei pellegrinaggi, dei pellegrinaggi armati.

 Non si può negare che la spedizione armata fosse necessaria per liberare i Luoghi Santi dalla occupazione dei Turchi. Questa occupazione aveva reso impossibile lo svolgersi di un fatto che per tutto il Medioevo cristiano costituiva una esperienza normale, faticosa ma abituale: il pellegrinaggio in Terra Santa, per visitare i luoghi dove Gesù era vissuto.

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Si deve ricordare, infatti, che l'occupazione di Gerusalemme da parte dei Turchi aveva messo in pericolo la memoria storica dei luoghi che avevano visto Gesù vivo. E la fede, la nostra fede cattolica, si fonda su dati storici e se si mettono in pericolo questi dati storici, questi fatti che riguardano la vita di Gesù, si mette in pericolo la Fede.
...

 C'era un'altra ragione che motivava la Crociata: non solo il pericolo di perdere la memoria storica di Gesù Cristo, ma anche il pericolo concreto e tremendo che correvano le comunità cristiane che vivevano in Terra Santa e lungo i confini orientali dell'Europa, minacciati dall'avanzata dei Turchi.

 Bisognava difendere i cristiani minacciati. Era necessario mostrarsi concretamente solidali con loro. La difesa della Chiesa: questo era un elemento fondamentale dello spirito crociato. Questo volevano i crociati alla fin fine: liberare i luoghi santi, recuperare la libertà di accesso ai luoghi santi e difendere i propri fratelli cristiani nella fede.
....

 La Crociata dunque è una missione. Una missione di aiuto, una missione armata: e allora le cose non potevano andare diversamente. Uscire dall'Europa per liberare i territori sacri, per difendere la comunità cristiana, significava opporsi a coloro che, prima di questa uscita, avevano occupato militarmente la Terra Santa e tenevano soggette le popolazioni cristiane dell'Oriente.
« Ultima modifica: Ottobre 30, 2015, 15:25:05 da Annabel »

Birik

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Re:Per non dimenticare... Le Crociate - II Parte
« Risposta #1 il: Novembre 26, 2015, 18:04:09 »
Annabel si lamenta del "copiaeincolla" di Stranamore e poi fa lo stesso con la peggiore Oriana Fallaci, quella che non avremmo mai voluto leggere.