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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Ignoranza
« Ultimo post da Doxa il Febbraio 26, 2024, 16:46:33 »
Nikolaus Krebs von Kues, in Italia lo conosciamo col nome di Niccolò Cusano o Nicola di  Cusa,  nacque nel 1401 a Kues, nella Renania-Palatinato, in Germania. La piccola città è oggi denominata Bernkastel-Kues, nata dall’unione delle due vicine località, situate circa 50 km a valle di Treviri.

Frequentò la facoltà di lettere dell' Università di Heidelberg, ma completò gli studi a Padova, dove si laureò in diritto canonico nel 1423. La laurea magistralis la conseguì in Germania, a Colonia, e divenne doctor in filosofia e teologia.

Dalla relazione con Henriette Marie Hüßœr ebbe due figli, ma la donna morì dopo aver partorito il secondo figlio. Perciò nel 1436 ebbe la possibilità di essere nominato presbitero.

Non basta. Era un uomo sapiente e carismatico al servizio del papato.

Nel 1448 fu "elevato alla porpora cardinalizia"; nel 1450 ebbe anche la nomina di vescovo-principe di Bressanone.

Scrisse vari libri, fra i quali nel 1440 il noto “De docta ignorantia” (la dotta ignoranza) in cui fonda la possibilità umana della conoscenza sulla proporzione fra noto e ignoto; nel 1449 elaborò l’ “Apologia De docta ignorantia”. Per questo testo afferma di essersi basato su un passo della Lettera a Proba, scritta da Agostino d’Ippona.

La dotta ignoranza, secondo Nicola Cusano, è un concetto filosofico che riflette l’atteggiamento del pensatore consapevole della limitatezza della conoscenza umana rispetto all’immensità dell’ignoto. Comunque può costruire un’interpretazione del mondo.

Il cardinal Cusano affermava che tutte le religioni sono delle varianti culturali del culto dell’unica vera divinità. Di fatto, egli sembra voler conferire a tutte eguali diritti nei confronti della ricerca della verità.

Descrive nei suoi testi un’ideale assemblea tra i rappresentanti di ogni popolo che deve dare a tutti la possibilità di esprimere le proprie posizioni. Questo concilium universalis sarebbe il corrispettivo terreno dell’assemblea divina.

Benché l’espressione “De docta ignorantia” sia associata a Cusano essa compare già in filosofi precedenti. A questo cardinale deriva dal pensiero di Agostino.

Cusano approfondisce il concetto di dotta ignoranza riproponendo le riflessioni a lui precedenti e ampliandole.

Per lui la dotta ignoranza è una formula gnoseologica, importante per riflettere su Dio, ed è alla base di qualsiasi conoscenza.

Il limite della conoscenza umana non riguarda solo l’infinito, che sfugge ad ogni proporzione e ci è ignoto.

Diventare coscienti del proprio limite è la più alta conoscenza raggiungibile. Per questo possiamo definire tale ignoranza “dotta“.

Come cardinale  ebbe a Roma il titolo della basilica di San Pietro in Vincoli, che conservò fino al 1464, anno della sua morte. E’ sepolto in questa chiesa, in una tomba marmorea realizzata dal noto scultore Andrea Bregno. Il cuore di Cusano fu portato a Kues, per sua volontà testamentaria.



autore sconosciuto, in primo piano il cardinale Niccolò Cusano nell’atto di pregare,  dipinto in affresco  del XV secolo nell’ospizio per i poveri nella natia  Kues.
Nel 1458 fece costruire nel luogo natio il “Cusanusstift” (ospedale di San Nicola), luogo di accoglienza di carità per 33 individui  (in memoria degli "anni di Cristo"):  6 nobili, 6 sacerdoti e 21 persone comuni.

In basso, sulla sinistra dell'affresco, il suo stemma araldico: raffigura il simbolo astrologico del cancro.




 
Tomba di Niccolò Cusano.

La biografia dice che  morì a Todi (prov. di Perugia) l’11 agosto 1464, ma nella  soprastante epigrafe c’è scritto 1465. Forse questa data vuol significare che fu deposto in questa tomba in tale anno.


Lastra tombale realizzata  da Andrea Bregno nel 1465.

La decorazione scultorea:  sulla sinistra  raffigura il defunto in ginocchio e in abito cardinalizio (notare il galero in terra davanti a lui)  mentre prega rivolto a San Pietro in trono che regge il libro del Vangelo nella mano destra; sulla copertina del libro è raffigurata la chiave, simbolo dell'apostolo; egli è  incatenato al polso del braccio sinistro;  sulla destra la scultura che raffigura l'angelo liberatore.
 
La liberazione di Pietro è un evento descritto negli Atti degli Apostoli (12, 1 – 11): il re Erode Agrippa dopo aver fatto uccidere Giacomo il Maggiore, fece arrestare anche l’apostolo Pietro; questo, venne catturato a Gerusalemme nei giorni della Pasqua ebraica. In attesa del processo dopo le festività, fu incatenato e recluso nel carcere.  Nella notte precedente l’udienza, nella cella apparve un angelo mandato da  Dio; gli sciolse le catene e lo liberò.
 
Al di sotto della lapide c'è lo stemma del Cardinale Nicola Cusano: raffigura il simbolo astrologico del Cancro.






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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Ignoranza
« Ultimo post da Doxa il Febbraio 26, 2024, 16:38:19 »
 Il concetto di ignoranza è abbastanza complesso perché si porta dietro quell’ironia socratica del non-sapere che è il necessario pungolo vitale per la nascita della conoscenza di ognuno di noi.

I nostri tentativi quotidiani di porre rimedio all’ignoranza somiglia alla fatica di Sisifo, perché l’ignoranza, proprio come il famoso masso del mito, rotola sempre a valle.

La necessità di conoscere, altrimenti le decisioni sbagliate possono indurre conseguenze persino fatali.

Il sapiente Confucio disse: “Vuoi che ti dica che cos’è la conoscenza? È sapere sia quel che si sa sia quel che non si sa”.

Invece messer Alighiero degli Alighieri (Dante) nella Commedia fa dire ad Ulisse: “Considerate la vostra semenza:/ fatti non foste a viver come bruti/ ma per seguir virtute e canoscenza”.

Conoscenza e ignoranza sono come la luce e l’ombra.


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Pensieri, riflessioni, saggi / Ignoranza
« Ultimo post da Doxa il Febbraio 26, 2024, 16:29:59 »
Ci sono diverse modalità d'ignoranza: questa parola l'abbiamo ampliata di significato e di solito la usiamo per definire una persona ineducata, raramente l'attribuiamo a chi non sa.

Il dizionario informa che il sostantivo "ignoranza" deriva dal latino "ignorantia", formato dal privativo in e dalla radice del verbo (g)noscere (conoscere) quindi letteralmente "mancanza di conoscenza") è la condizione che qualifica l'ignorante, colui che ha trascurato la conoscenza di determinate cose che si potrebbero o dovrebbero sapere. 

L'ignoranza è un difetto, soprattutto quando induce a diventare arroganti e presuntuosi pur di non ammettere di non sapere;

l’ignoranza può anche essere l’inizio del ravvedimento quando con umiltà si ammette di non conoscere un determinato argomento e si ha la motivazione per avere informazioni. 

Non basta. L’ignoranza può essere assoluta, relativa o dotta. 

L’ignoranza assoluta è stimolo e presupposto per la conoscenza; 

l’ignoranza relativa è assenza di ciò che si sa. “E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza?”, disse Socrate; 

la dotta ignoranza
, invece, è il perno della dottrina della conoscenza. Essa pone al proprio centro la finitudine della conoscenza umana, quindi la sua inadeguatezza per formulare un concetto adeguato sia dell’infinità del divino sia della verità delle cose finite.  La dotta ignoranza invita a cercare la verità oltre i confini del noto.

segue
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Anch'io Scrivo poesia! / Assenza
« Ultimo post da presenzadiritorno il Febbraio 25, 2024, 18:57:25 »
E un giorno all’improvviso scopri
che non vuoi stare appresso a te stesso.
Non sai che fartene di giorni migliori
in mezzo alle ore inzuppate di tempo
sciogliendo lo zucchero in una tazzina di vetro.
Sì, scopri che non sai cosa fartene del tempo
per parlare sincero o fermarti a guardare
le oche in uno stagno.
E così ti  rimpiazzi di cose, molto meglio l’aperto
e tra suoni e parole, luci dai mille colori
finalmente non senti più la tua voce.



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Anch'io Scrivo poesia! / Bambola Fragile e Bambola Forte
« Ultimo post da Regina D'Autunno il Febbraio 25, 2024, 17:24:55 »
Una bella bambola di porcellana
ci riporta indietro nel tempo
quando una volta si giocava con essa,
ma ci dà anche l'idea di una persona fragile...
Una graziosa bambola di pezza
è anch'essa un ricordo lontano,
di quando ci si divertiva anche con lei,
ma ella non si rompe ed è simile
a una donna forte che non si romperà facilmente.
 :friends:
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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:A Roma dimo così...
« Ultimo post da Doxa il Febbraio 24, 2024, 22:05:13 »
Non c'è bisogno di Instagram. Devi cliccare sul link e appare l'immagine dell'uomo che parla. Per ascoltare la sua voce devi andare in basso a destra e cliccare sul simbolo del sonoro per togliere la barra di accesso :rose:
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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:A Roma dimo così...
« Ultimo post da ninag il Febbraio 24, 2024, 18:59:15 »
Buongiorno, non ho instagram! :rb:
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Anch'io Scrivo poesia! / Re:C'è un posto nel mondo
« Ultimo post da presenzadiritorno il Febbraio 23, 2024, 20:17:52 »
Già, se pensiamo a ciò che abbiamo vissuto il non vissuto ci sembra un peccato, eppure quanti non vivono o non riescono a farlo a partire da incontri, scelte, viaggi.
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Anch'io Scrivo poesia! / Re:Le Ali della Fantasia
« Ultimo post da Regina D'Autunno il Febbraio 23, 2024, 13:26:55 »
Grazie!  :redd:
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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:A Roma dimo così...
« Ultimo post da Doxa il Febbraio 23, 2024, 07:22:09 »
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