Autore Topic: AAA scrittore cercasi  (Letto 658 volte)

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AAA scrittore cercasi
« il: Giugno 02, 2011, 18:42:16 »
AAAA cercasi scrittore



Rudy, lesse l’inserzione e posò il giornale senza interesse.
Poi lo riprese e rilesse.
Poi lo riposò, ma non smise di pensare AAAA   cercasi scrittore.
“Bè, perché no, ho sempre desiderato scrivere, ho il cassetto pieno di racconti e riflessioni, a volte mi stupisco di avere scritto cose così particolari.
Forse sarebbe ora di farmi pubblicare, forse venderò un sacco di libri e diventerò famoso come Dan Brown ”.
Pensava, tentennava, cercava di farsi coraggio; si esaltava, si deprimeva, ci ripensava. Sudava.
Decise che nella vita, almeno una volta bisogna osare, e sinceramente lui si sentiva un ottimo scrittore, pronto a spiccare il volo. Sì, anche la portiera e gli amici gli dicevano che era bravo.
Perché dunque nessuno se ne era ancora accorto? Qualche volta aveva mandato i suoi manoscritti a case editrici, ma erano i primi tempi in cui si cimentava con la scrittura e non aveva risposto nessuno, poteva capire.
Ora invece si sentiva bravo, anzi bravissimo.
Infilò i suoi testi in una cartella marrone, quella che di solito usava per andare dal dottore con gli esami e le lastre.
Mise il cappotto comprato  a liquidazione, ma che era un bel cappotto.
Scese le scale quasi di corsa, ormai aveva tratto il dado ed aveva fretta di presentarsi in via Manzoni, sede della casa editrice inserzionista.
L’aria fredda di novembre non lo sfiorò nemmeno, tanto era accalorato ad immaginare la sua carriera e già stava impegnando i diritti d’autore, quando arrivò all’indirizzo indicato.
Una signora lo accolse in un ufficio con fare sbrigativo, ascoltò il motivo per cui lui era lì e solo allora il suo atteggiamento divenne amichevole.
“Bravo, meno male che è venuto, sa ad essere sinceri, lei è l’unico che si è presentato.
Quando vuole cominciare?”
Rudy deglutì ed si slanciò in un temerario “anche subito”.
La signora sorrise , sgomberò un tavolino e l’invitò a sedersi.
“Bravo, si tolga pure il cappotto e lo metta lì. Le porto subito la roba per   scrivere.”
Il giovane era un poco frastornato e si domandava come pensassero che lui scrivesse un libro così, sui due piedi, gli parevano poco rispettosi del suo talento, ma essendo alle prime armi considerò che forse si usava fare così.
La donna tornò con un pacco di carta a righe, lo posò sul tavolo e inforchettò in mano a Rudy una penna bic.
“Sono 5000 indirizzi, sa il capo preferisce che siano scritti a mano, il cliente si deve sentire  in rapporto privilegiato  con la nostra casa editrice e più invogliato a acquistare i nostri libri.
Gli indirizzi devono essere pronti per questa sera, e dopo averli scritti, per cortesia, li ritagli e  li incolli sugli opuscoli illustrativi, che domattina devono partire con la prima posta.”
Rudy, non aveva saliva in bocca per riuscire ad articolare qualche parola, per cui si limitò a controllare sul giornale se per caso avesse sbagliato posto..


AAAA cercasi scrittore, Casa Editrice S.Eusebio, via Manzoni 17

 anche prima esperienza, per compilazione indirizzi, richiesta  bella calligrafia.





Se Rudy avesse aperto  bene il giornale , avrebbe letto esattamente cosa c’era scritto, invece aveva lasciato la fine dell’inserzione oltre la piega della pagina.
Fece appello alla sua buona volontà, uno scrittore deve sapere improvvisare, un artista non si ferma per così poco. Prese quindi il primo foglio e  scrisse in bella calligrafia  in lettere maiuscole:
ANDATE  TUTTI  IN  C…….
Uscì dalla porta, non visto , non salutato e decisamente mortificato; un nodo molto stretto gli serrava la gola, qualcosa gli pungeva gli occhi.
Si fermò davanti alla vetrina di una libreria, ma non guardava certo le cose esposte: in essa non vedeva nulla, nemmeno il  suo viso, ma era l’unico modo per girare le spalle alla delusione e per nascondere i suoi occhi alla gente.
Abbassò il capo e con un sospiro ammise che in fin dei conti era solo colpa sua, nessuno l’aveva ingannato e a pensarci bene, l’annuncio era balordo dalla nascita.
Sorrise alla sua immagine riflessa e curiosamente appoggiata sopra la copertina di un  libro, facendolo così sembrare l’autore.
Cercando di perdonare la propria ingenuità, si incamminò verso casa pensando: “Però, che bel raccontino ne tirerò fuori!”.
Dalla tasca del cappotto, estrasse una manciata di caramelle e ad una ad una se le gustò, in fin dei conti aveva diritto ad un premio di consolazione.


presenza

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Re: AAA scrittore cercasi
« Risposta #1 il: Giugno 02, 2011, 20:45:18 »
Si è talmente presi da un'idea che spesso non vediamo ciò che è palese davanti ai nostri occhi. L'importante è prendersi comunque una consolazione...

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Re: AAA scrittore cercasi
« Risposta #2 il: Giugno 02, 2011, 23:04:37 »
vero, recepiamo ciò che desideriamo. :prtr: