Autore Topic: Partendo dalla storia  (Letto 564 volte)

presenza

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Partendo dalla storia
« il: Maggio 20, 2014, 23:31:32 »
Le storie nascono così, ogni giorno senza un motivo, quello poi viene dopo. E non so come a volte ne sento più di una, altre volte nemmeno sto a sentire. Sto con la porta chiusa, ogni tanto guardo fuori, e poi ritorno a sedermi. Prima invece stavo ore affacciata alla finestra, forse per questo ne sapevo tante, le richiamavo mentre guardavo questo e quello, oggi no, non sono più la stessa. Spesso ho solo la mia storia, e quella a parte qualche introduzione sembra sempre la stessa. Mi hanno insegnato che poi nella realtà niente è lo stesso, tutto cambia ed io ci voglio credere, voglio sperare che non rimango così senza riuscire più a evocare, senza raccontare, sarei monotona e nemmeno tanto interessante.
Intanto mi accontento, qualche volta ci provo ad essere diversa, qualche altra ritorno a quello che conosco, anche se poi mi annoio. Sarebbe bello svegliarmi una mattina con un sapore nuovo, e scorgere d'avere una risorsa in più, di quelle per intenderci che fanno di una vita il suo contrario, di quelle che senza nemmeno sforzi tutto appare chiaro. Cosa vorrei? Magari un po' d'intraprendenza, di quella che in tutti questi anni mi è mancata, che poi l'avessi per inventarmi di nuovo la mia storia, riscriverei di tutto, mentre invece la uso per fare altro. Che cosa? Per organizzarmi la giornata, e questo certo non è uno sforzo che richiede intraprendenza, forse qualcuno puntualizzerebbe. Invece no, non è da tutti riuscire ad incastrare tante cose ed arrivare a fine di giornata soddisfatta. Io ci riesco, almeno in quello senza poi toccare altri tasti dolenti. Forse perché ci penso troppo qualcosa non risulta, magari sarà vero, ma certo chiedermelo non mi serve a niente. Le cose intorno stanno lì millenni, ed io dovrei pensare d'essere così forte da metterle in discussione? Non ci penso nemmeno, mi basta essere mediocre, accontentarmi senza pretendere troppo, e andare avanti come tutti nella norma. Certo a ben pensare mi sembra di dipingere un quadro a tinte smorte. E' veramente questo ciò che penso di me? Sarà un ragionamento frutto del momento, ne sono sicura, come lo sono tutti ad un certo punto della loro storia.
Ecco ad un certo punto della mia storia qualcosa sembra essersi fermata, non vuole andare avanti, eppure non c'è bisogno di ritirarsi, basta semplicemente ascoltarsi, e questo forse dovrei fare, forse perché nel sogno continuamente qualcosa accade, ed io alla mattina mi sveglio pensierosa. Mi chiedo se sia un momento o tutto il tempo, certo non è un bel quadretto se anche fosse dipinto con i colori o i pennelli ad acquarelli.
Ma ora sono stanca e me ne vado a letto, domani ci penserò di nuovo, forse, perché domani è tutto un altro giorno.
« Ultima modifica: Giugno 06, 2014, 21:12:02 da presenza »

nihil

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Re:Partendo dalla storia
« Risposta #1 il: Giugno 13, 2014, 07:22:21 »
che c'è Presenza? i tuoi scritti stanno diventando sempre più mesti. La melanconia è presente molto spesso. Ricorda che  noi siamo sempre in bilico, che ci piaccia o no, tra quello che sognamo e la nostra realtà. Cerchiamo di fare coincidere queste due cose e saremo chiamate artiste. :-*

Birik

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Re:Partendo dalla storia
« Risposta #2 il: Giugno 13, 2014, 19:15:57 »
A volte c'è bisogno di un piccolo colpo di testa per colorarsi la vita, una reazione, una frustata, una piccola follia. Non lasciamoci sovrastare dal senso del dovere, inseguiamo anche quello del piacere. E soprattutto mai parlare di mediocrità, casomai di vita mediocre. Ma quella si può rendere più vivace con poco. Coraggio.

presenza

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Re:Partendo dalla storia
« Risposta #3 il: Giugno 14, 2014, 00:13:55 »
Malinconia... gioia di sentirsi tristi come diceva Victor Hugo. E' vero, è tratto tipico della mia personalità, mai nascosto d'altronde. Ed è per questo che sono creativa, ascolto la vita, l'annuso nei particolari, e la scrivo. E' grazie alla malinconia che alla sera ritorno nel mio mondo interiore per conoscermi, per riconoscere le mie più profonde emozioni. La tristezza, la depressione è ben altra storia, è quella di chi non sa guardarsi o  non vuole, di chi ha paura, di chi è stanco della vita e si mette in ombra, di chi non ha risorse...

E guardare la vita con occhi sempre diversi è guardarla nella sua interezza, è allinearsi ad essa. Non si può, nessuno lo può, essere solo in un modo. E' per questo che scrivo storie diverse, pensieri diversi secondo lo stato d'animo, secondo i casi della vita, senza piangere, senza lamentarmi, consapevole che tutto cambia, che niente rimane per sempre. Che cosa poi vogliate dire, care Nihil e Birik riguardo l'essere artista o l'essere riconosciuti tali, l'avere una vita mediocre o trovare il coraggio di cambiare, non ho ben capito, so solo che ciò che sento è frutto del momento e della vita che mi scorre addosso attraverso la pelle, se poi per la gran parte questo è mediocre nella resa, pazienza, non vogliatemene, è solo il mio modo d'essere.       
« Ultima modifica: Giugno 14, 2014, 00:18:39 da presenza »