Autore Topic: "Posizione del missionario"  (Letto 1011 volte)

Doxa

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"Posizione del missionario"
« il: Dicembre 03, 2016, 07:54:10 »
In questi giorni sto rileggendo il testo “Io amo, Piccola filosofia dell’amore”, scritto dal noto teologo Vito Mancuso, che ha collaborato con Corrado Augias per libri riguardanti aspetti della storia del cristianesimo.

Nel  sopra citato libro,  Mancuso ha scritto: “…sulle posizioni: era dichiarata lecita una sola posizione, quella che prevede l’uomo sopra e la donna sotto, la cosiddetta “posizione del missionario”, chiamata così non perché praticata dai missionari, ma perché oggetto della loro predicazione alle genti”.

L’affermazione di Mancuso mi è sembrata strana ed ho cercato di sapere se veramente fra le mansioni dei missionari in terre lontane ci fosse anche quella di insegnare ai nativi locali come si copula, le posizioni dei corpi durante l’amplesso, ed indicare la posizione sessuale del “missionario” come l’unica corretta voluta da Dio. Incredibile !
 


Dalla mia breve indagine ho capito che Mancuso ha sbagliato. Ed ora vi dico quanto ho “scoperto”, però chiarisco subito che non è mia intenzione “scandalizzare” gli eventuali lettori di questo post,  perché il mio intento è divulgativo e non di educazione alle posture sessuali. Se la gentile amministratrice, Presenza, lo reputa “sconcio” lo può cancellare.

A creare l’errore fu il sessuologo statunitense Alfred Kinsey che comprese in modo sbagliato la lettura di  un documento dell’antropologo Bronislaw Malinowski, autore, fra l’altro,  dei saggi“Sesso e repressione sessuale tra i selvaggi”, pubblicato nel 1927, e “La vita sessuale dei selvaggi nella Melanesia nord-occidentale”, pubblicato nel 1929.

Malinovski racconta  in un suo documento di una nuova “moda” fra le giovani coppie innamorate nelle isole Trobriand, oggi note come isole Kiriwina: arcipelago di atolli corallini al largo della costa orientale della Nuova Guinea. Quei giovani, andando contro le antiche tradizioni, cominciarono in quegli anni a mostrarsi in pubblico mano nella mano e baciarsi. Quell’audace comportamento veniva chiamato dagli indigeni “misinari si bubunela”: = “la moda del missionario”. Questa frase, fraintesa, da Kinsey  lo indusse a denominare  "posizione del missionario" la copula con la donna sdraiata sulla schiena e l’uomo sopra di lei.

Il nome di Kinsey è collegato alla prima vasta inchiesta statistica condotta nel campo del comportamento sessuale umano (il famoso “rapporto Kinsey”), pubblicato in due volumi, uno pubblicato nel 1948 col titolo “Il comportamento sessuale dell’uomo”, il secondo pubblicato nel 1953 col titolo “Il comportamento sessuale della donna”.  Fu il primo tentativo di dare alla scienza una documentazione statistica molto estesa e insieme dettagliata sull'attività sessuale umana. È uno specchio del comportamento sessuale dell'uomo e della donna negli Stati Uniti, ma ha valore indicativo anche per quello dell'uomo e della donna occidentali.

Prima della pubblicazione del lavoro di Kinsey nel 1948 la modalità d'accoppiamento detta “posizione del missionario” era conosciuta con altri nomi a seconda delle località. 

Da allora l’errata locuzione venne diffusa in Occidente. Fu utilizzata dal medico e scrittore britannico Alex Comfort nel suo saggio “La gioia del sesso”, pubblicato nel 1972, ed entrò nell’Oxford English Dictionary nel 1976.

L’ancestrale “posizione del missionario” durante il rapporto sessuale appare dipinta su vasi ceramici dell’arte greco-romana e cino-giapponese. Nel Kamasutra è descritta in tutte le sue varianti.
« Ultima modifica: Dicembre 03, 2016, 08:54:53 da dottorstranamore »

piccolofi

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Re:"Posizione del missionario"
« Risposta #1 il: Giugno 14, 2021, 18:26:32 »
Mi ero chiesta, a volte, perché quella classica posizione fosse chiamata, con termine che mi appariva deprimente, " del missionario ".  E mi ero data la scherzosa risposta che forse la si chiamava così perché l'uomo compiva un nobile atto, ossia rendere felice in modo semplice la femmina.
Via, non inorridite, o voi esperti e cultori di raffinatezze erotiche!
In fondo, prima ancora dei virtuosismi e del volersi cimentare in ogni sorta di acrobazie gratificanti per il proprio ego, ci dovrebbe essere l'appagamento raggiunto nel modo più semplice.
Ma viviamo in tempi competitivi, che di semplice non hanno più nulla e nei quali l'auto-esibizione sta sempre al primo posto.
" Amen! " dirà qualcuno con smorfia scettica.
Amen, si, dico anch'io.
So che non posso reggere il confronto con la cultura di Doxa, l'uomo dei sondaggi.. :laugh: