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Topics - Gi

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Anch'io Scrivo poesia! / La promenade
« il: Maggio 17, 2022, 23:41:28 »
Se promener

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Lettere d'amore, spedite e non / Lettera non lettera
« il: Maggio 17, 2022, 23:37:38 »
Caro tu,
sono passati due anni da quando ho capito che tra noi non sarebbe potuto esserci nulla se non una semplice amicizia. Sono passati due anni dalla prima volta che ho capito che non saremmo mai stati un "noi".
Ti scrivo perché certe emozioni non vanno tenute al guinzaglio, vanno lasciate libere se no ristagnano negli angoli più reconditi dell'anima e oggi voglio dirti tutto ciò che ho provato, ma che non provo più.
Ti ricordi la prima volta che ci siamo visti? Sembrava destino e lo dico io che al fato non avevo mai creduto. La prima volta che abbiamo parlato avrei continuato fino all'alba, il sonno era scomparso e con lui tutto il resto del mondo. C'eravamo solo noi, il mare e la luna. Ho scritto una poesia su quella sera, su quei momenti passati assieme.
Ti ricordi che avrei tanto voluto partecipare a quell'evento? Non c'era tempo e mi promettesti che saremmo tornati. Promesse di cartapesta, ma questo credo sia stato il vero punto di non ritorno.
Da lì in poi un viaggio lungo mesi in cui ci siamo conosciuti e ho realizzato quanto fossimo affini. Gambe che tremavano, farfalle nello stomaco e quella magica sensazione che ti fa sentire su una nuvola. Avevo il pacchetto completo. Per un attimo ho creduto che anche per te fosse così. Spoiler: Non era così, anzi...
Oggi ringrazio che non sia andata come avrei voluto, ora ti conosco davvero e so che non avremmo retto. Troppo simili per alcune cose e troppo diversi per altre.
Mi manchi a volte, altre volte mi manca l'idea che avevo di te, di un possibile noi.
Ma sono grata per come sono andate le cose.
Ai lettori sembrerà una lettera senza senso," perché ti manca se non vorresti starci insieme, se è passata" chiederanno. La verità è che anche i sentimenti più vecchi ogni tanto vanno tirati fuori, spolverati, devono "prendere aria" come direbbe una mamma napoletana, se no si rischia di dimenticarli.
Ci vedremo presto e so che le mie gambe saranno ferme, so che ti saluterò senza che il mio cuore perda un battito, nell'attesa di trovare qualcuno che mi faccia provare le stesse emozioni, se non più intense.
È solo un piccolo sconclusionato sfogo.
Perdona se ai tempi non sono riuscita a dirtelo, a fartelo capire.
(Mai stata) tua,
Me.

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Lettere d'amore, spedite e non / sono qui
« il: Maggio 31, 2014, 21:45:06 »
Non lo saprai mai, non ho mai avuto il coraggio di dirtelo, non ho mai avuto il coraggio di fartelo capire, non ho mai avuto nemmeno il coraggio di ammetterlo a me stessa, ma ti amo. O forse non è amore quello che provo. Forse è solo il mio cuore che non sta tanto bene, perché sobbalza ogni volta che mi guardi, che mi sorridi, che mi sfiori. Forse sono le mie gambe che hanno qualcosa che non va, perché tremano tutte le volte che ti avvicini. Non lo so se è amore quello che sento, ma so che se non ci fossi, mi mancheresti. E tu? Per te non è così. L’unico sentimento che provi verso di me è affetto, sono la tua migliore amica. Siamo arrivati ad un punto in cui la nostra amicizia non può trasformarsi in altro. Mi vuoi bene e tu con le ragazze vuoi essere stronzo. Con me non potresti mai, non in quel modo. Mi fai soffrire diversamente e nemmeno te ne accorgi. Posso solo stare alle tue spalle nei momenti bui, farti sorridere se sarai triste per colpa di lei. Ti guiderò verso le scelte più giuste e quando non potrò evitare di farti cadere, ti aiuterò ad alzarti. Voglio solo che tu sia felice, anche se io non sempre lo sarò. Sembrano frasi fatte, ma è quello che ho dentro in questo momento.

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Lettere d'amore, spedite e non / per te, amore mio!
« il: Novembre 04, 2013, 22:55:39 »
Caro amore mio, il primo, il più importante,
insieme abbiamo inventato il gioco del "ti ricordi?", o forse esisteva già e noi lo abbiamo reso nostro. Amavamo giocare a rincorrerci sulla sabbia  sottile, e quando riuscivi a raggiungermi, mi prendevi tra le tue braccia più forti delle mie, e mi gettavi nell'acqua fresca e limpida. Poi mi abbracciavi e con quel sorriso che avrebbe sciolto chiunque, anche un orso polare come me, mi guardavi dicendomi: -questo è uno di quei momenti che vanno nel nostro "ti ricordi?", perchè sono felice e mi sento sazio.- Ti guardavo un pò stranita e ti chiedevo il significato dell'ultima parola, come una bambina, che arrivata da poco alle elementari, deve ancora prendere dimestichezza con le doppie e la sillaba 'zio'. Tu, allora, ti intenerivi e mi spiegavi con pazienza che ti sentivi sazio, sì, proprio sazio di me e dell'amore che provavi. Perchè l'amore, per te era essere completi, trovare la metà della mela. Per me, invece, l'amore eri tu. non riuscivo a pensare che potesse avere altri significati, se non quello del tuo nome. Allora perchè lo hai fatto? Mi hai trovata sola e confusa, ma mi hai lasciata senza speranze e senza sogni. Me li hai scippati tu. Ora, su questo foglio, voglio rifare quel gioco che amavi tanto. Ti ricordi quel caldo giorno di giugno? Il sole iniziava a scottare nonostante fossimo a inizio mese, ma io avevo la sciarpa per colpa di quel terribile mal di gola. Tu stavi camminando con un libro in mano. Ti ricordi quale libro era? Io si, perchè è, anzi, era il mio libro preferito. Invece, io avevo in mano quello stupido testo di chimica. Avevo scelto quella panchina per l'ombra che offriva quella quercia. Per poter studiare in tranquillità per l’ultima interrogazione, tu solo perché c’ero io. Mi avevi vista di sfuggita al bar sotto casa mia, a quella libreria che aveva tutti i libri della mia autrice preferita, ed una volta persino dal fruttivendolo all’angolo. Mi guardavi di sottecchi senza farti notare. Avevi paura di ciò che provavi, dell’amore! Non te l’ho mai confessato, ma quella paura l’avevo anch’io. E da quella mattina, da quando ti sei seduto accanto a me ed abbiamo iniziato a parlare, la paura l’abbiamo sconfitta insieme. Ti ricordi la nostra prima uscita? Eravamo imbarazzatissimi perché non sapevamo cosa dire, cosa fare… però è bastato guardarci negli occhi e scoppiare in una risata per rilassarci e capire che insieme potevamo essere noi stessi. E il nostro primo bacio lo ricordi? Eravamo davanti alla panchina del primo vero incontro. È stato bellissimo, dolce e naturale. Ti ricordi tutti i nostri pomeriggi insieme? Quando dovevamo studiare e invece ci ritrovavamo a parlare del nostro futuro, a progettarlo insieme. Ed era stupido. Avevamo io 16 e tu 18 anni, troppo poco per pensare a cosa ci aspettasse, eppure eravamo convinti che quel momento sarebbe durato per sempre. Continuerei all’infinito con questo stupido gioco che amavamo. Ci aiutava a tenere a mente i momenti migliori durante le difficoltà, ma concluderò questa lettera con un ultimo “Ti ricordi?”. Ti ricordi le lacrime che scendevano sul mio volto quando mi hai detto che non mi volevi più e che forse il nostro amore era solo un’illusione, che  non provavi niente? Io si. Ricordo anche che mi hai ridato il bracciale in cuoio con le nostre iniziali, e ricordo anche che il giorno dopo sono andata a casa tua ed è stata proprio tua madre ad aprirmi il portone blu e bianco, e con la sua tristezza contagiosa mi disse che eri partito per l’Australia. Mi disse che saresti tornato due anni dopo. Mi confessò che mi avevi lasciata solo per non farmi soffrire, non volevi che vivessi una relazione a distanza a 18 anni. Sapevi che in due anni saremmo cambiati e tu volevi cambiare solo insieme a me, solo per me. Ho deciso di scrivere, di raccontarmi, di raccontarci, quando ti ho visto con lei. Tu odiavi le bionde, preferivi i miei difetti alle modelle, preferivi i miei occhi che un giorno sono verdi ed uno grigi ai suoi blu. Un blu gelido che non riconoscono i tuoi occhi nocciola. Non conoscono la tua anima. Probabilmente appena avrò finito di scrivere, brucerò questa lettera e con lei tutti i nostri giorni, tutti i nostri sorrisi, tutti i nostri sospiri condivisi. Però non potrò bruciare la delusione che provo in questo momento.
Un bacio sulle tue labbra, l’ultimo
La tua piccina

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Musica / max: quello che comunemente noi chiamiamo amore
« il: Agosto 10, 2013, 16:12:42 »
http://www.youtube.com/watch?v=x7ooHpb-8EE

voi che ne pensate? io ho riflettuto molto su questa canzone... prima Max pensa, che forse l'amore non esiste davvero, che sia solo un'illusione del nostro cervello, un qualcosa che scatta come una sorta di allucinazione! poi, ipotizza che potremmo essere qui principalmente per questo: "e se fosse l'unico motivo che c'è, il significato ultimo per cui vivere fino in fono e compredere quello che comunemente noi chiamiamo amore" e anche se all'inizio della canzone fa notare che di amore in giro non se ne vede tanto, perchè siamo troppo presi da una routine frenetica che ci fa sentire, ed essere, soli. però, senza amore,, la nostra vita è vuota, triste ed è per questo che continuiamo a cercarlo! la mia frase preferita di questo testo è "cause, hey, this is my time LOVE WILL NEVER DIE" sono riuscita a spiegarmi? voi che ne dite?  abow

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Diari di viaggio / pensieri su di un bus..
« il: Maggio 26, 2013, 15:08:32 »
E poi ti ritrovi su quel bus, di notte, e mentre le luci della Salerno-Reggio Calabria ti sfrecciano accanto, ti accorgi che potresti paragonarle al tempo, perchè sono lì e ci saranno sempre, ma vanno veloci come se avessero fretta di lasciarti. e già, ti sembra che siano loro a scappare, ma in realtà sei tu a muoverti su quell'autobus che pare troppo grande per i tuoi pensieri. ti addormenti sulle note della tua canzone preferita e di colpo vieni svegliata dall'alba che ti coglie leggera e stanca per la cattiva posizione, ti giri e vedrai il cartello "Roma" e lì le idee della notte ti sembreranno sbagliate perchè capirai che anche se si cresce, si cambia e il tempo sembra correre sempre di più, lo hai colto come quel fiore giallo che cresce accanto all'asfalto, lo hai vissuto ed è giusto così! ora starai pensando a vedere le meraviglie che ti offre questa città così antica e così piena di sorprese! e, magari, passerai il tuo compleanno in quella gita, ma per quel giorno una torta ti sembrerà poco, vorresti essere con altre persone per chiedere "sono diversa? è un giorno speciale per me, ma ho paura di cambiare quanto ho voglia di cambiare! tu cosa dici, mi aiuterai a trasformarmi in meglio e a rimanere la stessa?" e vorresti che quella persona ti risponda sì e ti abbracci. purtroppo, però, quella persona non sarà lì, ti telefonerà o si dimenticherà di farlo, e solo di una cosa è certo il tuo cuore: per quel giorno anche se non sarà lì, sarà con te, nei tuoi pensieri a fare compagnia alle tue troppe domande e alle tue poche risposte di neo-sedicenne!

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