Autore Topic: Sicilia 2010, un po' diversa dal solito  (Letto 1947 volte)

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Sicilia 2010, un po' diversa dal solito
« il: Febbraio 23, 2011, 23:34:50 »
Come tutte le estati, parto per il mio bel viaggio in Sicilia.
Preparare le valigie è oramai un rituale, da cominciare rigorosamente la settimana prima: svuoto l’armadio, dividendo i capi per “sì”, “no”, “questo lo regalo” e i peggiori due… “cosa diavolo pensavo quando l’ho comprato” e “forse lo porto”.
Da anni ho eliminato la categoria “questo non mi va”, e per una strana coincidenza, sono più felice.
Piego ogni cosa in modo da renderla così piccola, che sembra quasi un vestitino per bebè, ma mi serve spazio. Spazio per le scarpe. Che vadano in malora le cinture, le borsette e gli accessori, ma lasciatemi portare le mie amate scarpe.
Una valigia è pronta. L’altra conterrà altri vestiti, pigiami, intimo, costumi, pinzette, cerette, robette inutili, che però se non ho, dovrei comprare.
A parte il peso – simile a quello di un bambino di otto anni abbastanza grasso – la preparazione non è andata poi così male.
Dalla libreria prendo “Il Broker” e “Il momento di uccidere”, tanto, la scorsa estate mio suocero mi ha fornito di bei libri siciliani e non, ma tutti piuttosto antichi. Così mi sono fatta la mia piccola cultura su Cagliostro, Fra Diego La Matina, La Principessa Ladra, i Beati Paoli, Coriolano della Floresta… e quando mi sono stancata di titoli nobiliari e di siciliano antico, posso  prendere qualcosa da Filippo. Sempre l’anno scorso, mi ha rifilato “Il padrino”, e, avendo visto tutti e tre i film, l’ho divorato.
Ma quest’anno è diverso, quest’anno commetto il più grande errore della mia carriera di lettrice. I libri li chiedo a mia suocera. Donna giovanile e acculturata, dolce e piacevole, ma non chiedetele un libro.
Alla mia docile e sommessa richiesta, risponde con entusiasmo, bussa alla porta, e mi si presenta con una ventina di Harmony. Harmony rossi, verdi, blu… pieni di gente di nome Jack, Reah, Hux, una gitana, Angela la pilota, la tipa di cognome Brown e con un nome impronunciabile.
La pupilla però è un racconto di Liala di ventisettemila pagine – forse un po’ meno – scritto in modo illegibile.
Ma purtroppo sono libri, e io non ho nient’altro.
Quando sto per guardare il mio ragazzo con occhi sbrilluccicosi e domandargli se vuole chiedermi di sposarmi con una scritta in cielo, decido di cambiare genere, e scava che ti riscava, mi nutro di Ellery Queen e Nero Wolfe.  Molto meglio.
Prima che però mi venga un attacco cardiaco, gli chiedo di uscire. Non per farmi ammirare i meravigliosi paesaggi di mare siciliani, né per portarmi a scegliere un po’ della loro rosticceria varia e deliziosa. Amo il profumo di mare mentre passeggiamo sulla spiaggia, ma non voglio che mi portì lì.
Non andiamo a mangiare in un piccolo e accogliente ristorantino specializzato in pesce.
Portami in una libreria, ti scongiuro.
Sicilia mia quante belle cose mi hai offerto e quante me ne dài, ma stavolta sono così traumatizzata che forse l’anno prossimo porto qualche scarpa in meno e qualche libro in più.
E adesso aspetterò domani per avere nostalgia,
signora Libertà, signorina fantasia.

presenza

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Re: Sicilia 2010, un po' diversa dal solito
« Risposta #1 il: Aprile 16, 2011, 23:36:10 »
... La Sicilia è terra d'amore, passione, calore e sole, solo vivendola godrai di una buona lettura!

Parola di siciliana.

lella

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    • Lella Mascia Leoni
Re: Sicilia 2010, un po' diversa dal solito
« Risposta #2 il: Maggio 12, 2011, 22:37:18 »
Come ti capisco, è successo anche a me ( in Sicilia )di comprare un libro dal giornalaio!!
Menomale che la Sicilia è un vero sogno, altrimenti non avrei saputo come sopravvivere :kiss: