Autore Topic: Che differenza c'è tra autori italiani, inglesi,francesi, russi e tedeschi?  (Letto 1418 volte)

MCF

  • Mucca Walk
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E' una domanda che mi facevo ultimamente. Credo che ogni autore risenta della storia, della cultura e delle idelogie del suo Paese; mi rendo conto che è una domanda strana, ma forse è possibile classificare lo stile dei vari autori. Secondo me, gli italiani sono narratori nel senso che non indulgono molto in riflessioni filosofiche come i colleghi tedeschi e sono più centrati sulla trama; gli inglesi hanno un humour inimitabile, i francesi non li conosco bene; mi sono piaciute le riflessioni di M. Burbery nei suoi libri (vedi recensioni sul mio sito). I russi sono tristi e molto centrati suklla psicologia. Che cosa ne pensate?

nihil

  • Mucchine
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penso che hai ragione, ma tutto sommato risentono, oltre della cultura del loro paese, anche del periodo storico in cui vivono. Ora nei libri dei paesi in sofferenza, è quasi sparita la speranza e l'ottimismo!
Ultimamente ho letto anche libri dell'area araba, sono tutti di una tristezza infinita, l'angoscia del presente è veramente tangibile. ???

valemanini

  • Ippo Noob
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La letteratura è universale. Ci sono classici, di prima classe e c'è la spazzatura. Oggi c'è molta spazzatura  Vedi certi libri di Luigi Malerba, un ometto che voleva imitare moravia

ninag

  • Mucchine
  • Mucca Trombettista
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Condivido la tua idea, è vero la scrittura risente del luogo in cui si vive, del resto, è la cultura a formare una nazione e viceversa.

nihil

  • Mucchine
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è anche vero che ogni scrittore parla attraverso il proprio vissuto ed esperienze.
Attualmente sto leggendo di Victor Hugo "L'uomo che ride". La trama è marginale rispetto al libro, che in realtà è l'esternazione dell'incazzatura di Victor, in esilio in Inghilterra,  quindi riflette istintivamente un pensiero personale.