Autore Topic: perchè si dice così  (Letto 17744 volte)

nihil

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Re:perchè si dice così
« Risposta #30 il: Ottobre 19, 2013, 14:58:43 »
SOSIA

Dalla commedia di Plauto "Anfitrione": in essa Mercurio assume l'aspetto del servo Sosia, generando equivoci e situazione comiche.

Doxa

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Re:perchè si dice così
« Risposta #31 il: Ottobre 23, 2013, 10:07:59 »
Bischero

Bischero: è un tipico vocabolo del vernacolo toscano ma di origine incerta.

Viene utilizzato per indicare negli strumenti musicali a corda la spina di legno o di metallo girevole che viene usata per dare la necessaria tensione alla corda avvolta intorno ad essa ad un’estremità.

Nel parlato regionale, in particolare fiorentino, il significato corrente è il punto di arrivo di una trafila semantica.  Si dà del “bischero” all’individuo ingenuo, sciocco:  “tre volte bono vol di’ bischero”; “avere il quarto d’ora del bischero”; “tra bischeri s’annusano” (e di conseguenza si associano, anche nel web).

Lo scrittore Cesare Marchi (1922 – 1992) nel suo libro “Grandi peccatori grandi cattedrali”, che sto rileggendo in questi giorni, attribuisce l’origine del detto al cognome della nobile famiglia Bischeri, che nel 13/esimo secolo a Firenze aveva le proprie case nella zona tra Piazza del Duomo e Via dell'Oriuolo, nota oggi come "Canto dei Bischeri", ricordato in questa epigrafe marmorea




(Il nome di un componente dei Bischeri inciso sul lato sud della Cattedrale)

Sull’area delle case di Bischeri  si doveva costruire  una parte del nuovo duomo, la chiesa di Santa Maria del Fiore. Ma i Bischeri chiedevano troppo. Le trattative  con loro furono estenuanti, a differenza di altri proprietari. Si narra che la famiglia voleva tirare sul prezzo perché i terreni nella zona erano saliti di valore per speculazione da quando era stato iniziato il progetto della cattedrale. Allora il Comune, la Repubblica fiorentina, espropriò e fece  abbattere le case bischeriane senza sborsare manco un fiorino.

Alcune fantasiose versioni popolari dicono invece che un violento e misterioso incendio bruciò tutte le case dei Bischeri, i quali rimasero senza quel patrimonio immobiliare e furono costretti a cedere i terreni ad un prezzo irrisorio.
« Ultima modifica: Ottobre 23, 2013, 16:12:54 da dottorstranamore »

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Re:perchè si dice così
« Risposta #32 il: Ottobre 23, 2013, 11:48:04 »
io propendo per la storia della famiglia Bischero.   
Cesare Marchi, un grande scrittore, troppo tresto scomparso.

Doxa

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Re:perchè si dice così
« Risposta #33 il: Novembre 01, 2013, 06:04:50 »
Dante Alighieri: “E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno XXXIV, 139)



Nella lingua latina le stelle o astri sono denominati “sidera”, dai quali deriva l’aggettivo “siderale” ed il verbo “con-siderare”, da “cum-siderare” (= guardare insieme le stelle), ma nel nostro tempo il verbo “considerare” lo usiamo col significato di valutare, analizzare. Collegato a sidera è anche il verbo de-siderare:  il prefisso “de” conferisce a “siderare” un’accezione di allontanamento dal  contemplare le stelle;  le  modifiche semantiche alla parola hanno ampliato il significato nel senso di  “cessare di vedere” e  poi  “sentire la mancanza” di ciò che non si vede e di desiderarlo.

L'etimologia della parola desiderio ci rimanda anche al “De bello Gallico” di Giulio Cesare: i desiderantes erano i soldati che la sera, dopo una battaglia, si mettevano sdraiati a guardare le stelle e ad aspettare i loro compagni che dopo aver combattuto durante il giorno, non erano ancora tornati. Da qui il significato del verbo desiderare: stare sotto le stelle ed attendere.

Gli antichi Romani definivano “sideratus” chi era stato colpito dall’influsso nefasto delle stelle. Da sideratus nacque nel medioevo il verbo “assiderare” (intorpidire per il freddo, colpito da assideramento perché esposto al freddo notturno sotto il cielo stellato).

In epoca romana le stelle venivano osservate anche  dagli àuguri, i sacerdoti  che avevano il compito d’interpretare la volontà divina dai “segni” (signa), “signa ex caelo” o “caelestia auguria”, come le saette (fulmina), i lampi (fulgura), i tuoni (tonitrua). Ma inizialmente gli àuguri traevano “auspicia” dall'osservazione del volo  degli uccelli o dal comportamento dei volatili.  Infatti “auspicia” deriva dalla frase latina “aves specere” = “osservare gli uccelli”.  E l’attività degli àuguri era chiamata augùrio o auspìcio.

Dalla parola “astro” deriva l’astrologia (= studio degli astri), che nel lontano passato scrutava il movimento dei pianeti e dei loro satelliti, invece nel nostro tempo si dedica agli oroscopi e riserva  lo studio del firmamento all’astronomia, la quale etimologicamente significa “legge delle stelle” ed è la scienza che osserva e spiega gli eventi nel “cielo”.

Un altro vocabolo di origine astrale è “dis-astro”, dal latino “disastrum”. Il prefisso  peggiorativo “dis” messo davanti ad “astrum” ne rende negativo il significato:=astro maligno, cattiva stella; di conseguenza avvenimento nato sotto cattiva stella, calamità, sciagura.

ectobius

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Re:perchè si dice così
« Risposta #34 il: Novembre 01, 2013, 09:57:08 »
Sempre perfetto: rigoroso ed esauriente.
Grazie Stra!
Bellissima anche la foto.

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Re:perchè si dice così
« Risposta #35 il: Novembre 04, 2013, 15:05:55 »
bellissimo post e splendida foto!
Voglio aggiungere che l'uomo è stato definito anche " animale desiderante", il che completa il quadro.

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Re:perchè si dice così
« Risposta #36 il: Novembre 04, 2013, 15:21:05 »
 Da dove deriva il suo curioso nome del nostro fiumo POMi sono sempre chiesta perchè il nostro fiume avesse un nomino così a miseria, così a risparmio insomma...un poco più di fantasia no? Bè, ora ho scoperto il perchè e informo pure voi:

secondo recenti studi, il suo nome proviene da un vocabolo orientale, forse cinese che avrebbe il significato di palude. Tuttavia l’origine del suo attuale nome, si è sempre, considerata derivata da “Padus” facendo riferimento ai numerosi alberi di pino che costeggiavano le rive del fiume. “Pades”, difatti, sta ad indicare una resina prodotta da alcuni esemplari di pini selvatici presenti in abbondanza proprio vicino alle sorgenti del “Padus”.
Quel che è certo, è che da Padus deriva il termine “padano”, da lì il nome alla pianura padana, che per l’appunto si estende ai lati del fiume Po. Era conosciuto invece ai tempi della Grecia Antica con il nome di “Eridano”, che stava ad indicare un fiume mitico, indicato grossolanamente a sud della Scandinavia e formatosi dopo l’ultima glaciazione europea. Secondo i Celto-Liguri, il Po a quei tempi, veniva chiamato “Bondicus” che significa “scavare”, “render profondo”, mettendo in evidenzia la depressione geografica della zona fluviale padana.
Del primo nome del Po, “Eridano”, ad oggi rimangono poche tracce: “Eridano” è il nome di una delle 88 costellazioni moderne, chiamata così proprio in onore del fiume. Svelato quindi l’arcano, in estrema sintesi si può assumere che l’attuale nome del Po è semplicemente una contrazione della parola latina “Padus”.
 

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Re:perchè si dice così
« Risposta #37 il: Novembre 20, 2013, 15:44:32 »
andare in visibilio

perchè in latino il Credo cristiano recita "visibilium omnium et invisibilium...( di tutte le cose visibili ed invisibili): nel parlare del popolo  invisibilium diventò in-visibilium, a significare prima "moltissime cose o persone" e infine "cose meravigliose, incredibili, emozionanti" ;D





Rossy pianist

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Re:perchè si dice così
« Risposta #38 il: Dicembre 02, 2013, 19:08:54 »
e perché si dice "arrampicarsi sugli specchi"? Avete una risposta anche per questo?  ??? :P ;)
" L'essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore..."

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Re:perchè si dice così
« Risposta #39 il: Dicembre 02, 2013, 19:22:11 »
provo ad informarmi.  ;)

piccolofi

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Re:perchè si dice così
« Risposta #40 il: Dicembre 03, 2013, 17:21:14 »

Magari semplicemente perche', essendo cosi' evidentemente lisci e perfetti, nonche' verticali.., l'espressione rende l'idea di cio' che' e' difficilissimo, praticamente impossibile, dunque estensivamente assurdo?
Uno che " si arrampica sugli specchi " e' uno che argomenta in modo distorto pur di arrivare a sostenere l'insostenibile.
Puo' andare una simile interpretazione?

Rossy pianist

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Re:perchè si dice così
« Risposta #41 il: Dicembre 10, 2013, 18:05:30 »
approvata. ;D ;D ;D grazie :kiss:
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Re:perchè si dice così
« Risposta #42 il: Dicembre 22, 2013, 09:06:49 »
  • OVAZIONE : Si dice che viene tributata un’ovazione ad una persona quando viene acclamata dalla folla, con applausi, ecc. Secondo i Romani, quando uno era degno di onoranze, lo si faceva procedere a piedi o a cavallo con una toga ricamata e incoronato di mirto, fra le ali della folla. Poi in suo onore veniva sacrificata una pecora; e proprio dal nome di quest’animale (ovis = pecora) la cerimonia si chiamava ovazione.
  • PER FILO E PER SEGNO:  Un tempo, gli imbianchini sul muro e i segantini sul legno usavano ‘batter la corda’, ossia tenevano sul muro o sul legno un filo intinto di una polvere colorata e poi lo lasciavano andare di colpo, in modo che ne rimanesse l’impronta. Tale impronta o segno indicava la linea da seguire nell’imbiancare o nel segare. Da lì è derivato l’uso di dire per filo e per segno per intendere ‘ordinatamente, con sicura esattezza’.

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Re:perchè si dice così
« Risposta #43 il: Marzo 17, 2014, 08:34:05 »


Il gioco non vale la candela





Il gioco non vale la candela“ è un’espressione di origine medievale. In quell’epoca, dal tramonto e fino al sorgere del sole, per illuminare era necessario utilizzare candele o lampade ad olio. Il prezzo delle candele era elevato, in special modo per le classi sociali meno abbienti.
I giocatori di carte che venivano ospitati in case private o che si recavano nelle locande, erano soliti consegnare ai proprietari una somma in denaro o, appunto, una candela. Questo modo di dire si diffuse tra i giocatori d’azzardo per indicare che nelle partite nelle quali si era perso molto denaro o nelle quali le vincite erano state minime, l’amaro risultato era quello di non riuscire a coprire nemmeno la spesa per la candela lasciata.
Si dice quindi “il gioco non vale la candela“ per indicare che un’azione non farà ottenere un profitto proporzionato alle aspettative o ai costi sostenuti. In inglese la frase è una traduzione letterale: “The game isn’t worth the candle”.

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Re:perchè si dice così
« Risposta #44 il: Aprile 26, 2014, 07:05:19 »
Mettere i puntini sulle i

perchè il puntino sulle i, assente nella grafia classica e in quella gotica, fu introdotta nel tardo medioevo, per distinguere questa vocale dai tratti verticali di lettere come la M/N/U: poichè l'uso fu ritenuto da molti una prova di scrupolo esagerato, l'espressione passò ad indicare un eccesso di pedanteria. :Ppp: