SE TU FOSSI

[polixena]

SE TU FOSSI


Se tu fóssi albero
io sarèi il muschio che ti protègge dai vènti del Nord

se tu fóssi fióre
io ape farèi il mièle miglióre

se tu fóssi séra
io sarèi la nòtte ad aspettarti

se tu fóssi vènto
io i segréti che ti pòrti déntro

se tu fóssi néve
io la tèrra che ti sostiène

se tu fóssi sóle
sarèi il profumo del fièno

se tu fóssi uccèllo
nell’infinito del mio cièlo voleresti.

[presenza]

S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo;
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i fosse Dio, mandereil' en profondo;
s'i fosse papa, allor serei giocondo,
ché tutti cristiani imbrigarei;
s'i fosse 'mperator, ben lo farei;
a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S'i fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i fosse vita, non starei con lui;
similemente faria da mi' madre.
Si fosse Cecco com'i' sono e fui,torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.

Questo è Cecco Angiolieri e parliamo del 200 e delle poesie in volgare. La tua mi ha subito fatto venire in mente lui... altra piccola considerazione: perché hai messo tutti quegli accenti atoni e tonici, appesantiscono la scrittura e non servono...

[Claudia]

Anche io , leggendo i tuoi versi, ho pensato subito a Cecco Angiolieri, ma la tua poesia è più agile, più immediata e ovviamente ti avvali di un idioma più moderno e accessibile.

             Claudia

[polixena]

"perché hai messo tutti quegli accenti atoni e tonici, appesantiscono la scrittura e non servono... "

su alcuni miei pezzi ci sono questi accenti perché lo scorso anno ho fatto un corso di lettura ad alta voce dove ci siamo anche esercitati sulla corretta dizione e quindi avevo iniziato a mettere gli accenti per distinguere le e e le o aperte e chiuse...Devo dire che benchè richieda un allenamento costante, essere in grado di leggere aggiungendo queste giuste accentazioni, che comunque fanno parte della lingua italiana, arricchiscono non poco le sonorità della poesia ovviamenet quando viene letto ad alta voce.

[presenza]

"perché hai messo tutti quegli accenti atoni e tonici, appesantiscono la scrittura e non servono... "

su alcuni miei pezzi ci sono questi accenti perché lo scorso anno ho fatto un corso di lettura ad alta voce dove ci siamo anche esercitati sulla corretta dizione e quindi avevo iniziato a mettere gli accenti per distinguere le e e le o aperte e chiuse...Devo dire che benchè richieda un allenamento costante, essere in grado di leggere aggiungendo queste giuste accentazioni, che comunque fanno parte della lingua italiana, arricchiscono non poco le sonorità della poesia ovviamenet quando viene letto ad alta voce.

Hai detto bene, quando si legge ad alta voce o si parla, l'accento si fa sentire in tutte le parole, perché tutte lo hanno, tranne rarissime eccezioni. Quando si scrive invece, non sempre c'è bisogno di segnare l'accento, anzi: i casi in cui è obbligatorio indicarlo sono pochi.

[ciro]

Mi è piaciuta molto punto.
A rileggerti punto.

Ciro

[nihil]

che bellezza, una poesia delicata e piena di immagini che dilatano l'orizzonte dei sentimenti.

[patriziagiangregorio]

Fortunata la destinataria di tanto dolce amore,descritto con abile maestria.