La solitudine

[Nuvolone]

 È quando si ha davvero bisogno di aiuto che ci si ritrova davvero soli. È questa l'autentica  solitudine. 

[Micio93]

soli dentro di sè.. l'esterno è pericoloso..

[piccolofi]

Purtroppo si e' soli sempre. Ma e' quando abbiamo piu' bisogno di non esserlo che ce ne accorgiamo.

     " Ognuno sta solo
              sul cuor della terra
                    trafitto da un raggio di sole.
                                   Ed e' subito sera  "

   (  Bellissima breve intensa poesia. Vado a memoria, spero di non aver sbagliato nel citare. )

[Doxa]

Questa persona seduta  da sola sulla panchina  davanti al mare sta guardando il tramonto del sole.

Perché è solo ? Quale proiezione psicologica vi suscita ?

La solitudine può essere emotiva od interiore oppure sociale.

La solitudine interiore dà la tristezza,  fa racchiudere nel silenzio, ma offre anche  la speranza. E’ gravosa da sopportare e difficile riuscire a conviverci. 

La solitudine sociale fa  patire la mancanza di amici, l’isolamento. Ci si sente soli quando si comprende che la possibilità di poter avere soddisfacenti rapporti interpersonali è limitata per vari motivi. 

C’è anche la solitudine per scelta, che è una variante della tipologia della solitudine interiore.
La solitudine per scelta è di breve durata,  serve per riflettere, decidere.

Abbiamo bisogno di avere relazioni sociali ma anche di star da soli quando ne abbiamo bisogno.

[Platino]

Stranamore, un'analisi cruda e realista la tua. Io la solitudine la vedo solo come amica, sposa e amante. La vivo intensamente e spesso, molto spesso positivamente nei suoi prodotti. Non solo scritti, non solo pensieri...

[Micio93]

stranamore, quella persona non è sola, c'è il sole che le tiene compagnia!

[Nuvolone]

Ed è pure un bel sole, con un tramonto meraviglioso! Essere seduti da soli non significa "essere soli". Né quella descritta e amata da Platino è la vera solitudine (quella piace anche a me). Quando le circostanze intrecciano insieme in un tutto unico i tre tipi di solitudine: quella psicologica, quella sociale e quella per scelta (a volte forzata), solo allora si forma l'autentica solitudine, quella temuta da tutti.

[Micio93]

Ed è pure un bel sole, con un tramonto meraviglioso! Essere seduti da soli non significa "essere soli". Né quella descritta e amata da Platino è la vera solitudine (quella piace anche a me). Quando le circostanze intrecciano insieme in un tutto unico i tre tipi di solitudine: quella psicologica, quella sociale e quella per scelta (a volte forzata), solo allora si forma l'autentica solitudine, quella temuta da tutti.

Concordo!

[Doxa]

Il cardinale Gianfranco Ravasi  nel suo “Breviario” che viene pubblicato sul domenicale de “Il Sole 24 Ore (30 giugno 2013) ha

scritto: "Quand'ero giovane prete, studente a Roma, mi recavo a visitare gli infermi di una parrocchia di Torpignattara. C'era un

anziano che mi accoglieva con gioia, mi preparava il caffé, mi tratteneva il più possibile. Quando dovetti salutarlo per l'ultima volta

perché ritornavo a Milano, mi disse: 'Lei non sa cosa vuol dire non attendere più nessuno.' "  E' questo un esempio di

drammatica solitudine sociale.

[Micio93]

eppure già il fatto stesso che esista una struttura che gli accoglie è la prova che non si è soli, la società dovrebbe intervenire massicciamente nello strato sociale;
La solitudine Nuvola.. be, quella dipende sopratutto da noi, qualcuno c'è sempre, e in quel caso sta a noi aprire la porta del nostro cuore, perché rimanendo nel guscio saremo sempre soli, una spalla, la si trova sempre, la nostra stessa presenza qui indica che pur non conoscendoci indica che vi sono presenza pronte ad ascoltare.