Nulla ho da dire
nemmeno un saluto stanco
si affaccia sulle labbra
disegnate sul volto.
Le luci si alternano
le ombre sopraggiungono
e tutto intorno torna sereno il mondo.
Passa e ripassa il vecchio col cappello
il cane avanza come a chiedere un momento
e tu stai fermo tempo che non aspetti tempo
a quell’immagine dal sapore eterno.
I suoni spengono la voglia di essere stati
e ricomincia il canto di chi è solo bravo
a ridere di poco e cominciare daccapo.