L'Innamorato

[piccolofi]

  L'innamorato :  di lui spesso non si accorge proprio la persona di cui è innamorato. Ma l'amore nascosto emerge dalle sue azioni e comportamenti, e chi ha.. occhi per vedere e testa per riflettere capisce.

[Doxa]

Piccolofiore ha scritto

L'innamorato: di lui spesso non si accorge proprio la persona di cui è innamorato. Ma l'amore nascosto emerge dalle sue azioni e comportamenti, e chi ha.. occhi per vedere e testa per riflettere capisce.

Piccolofiore, aaah, ma allora mi provochi !   

Brava, è ciò che voglio, luce per i miei occhi, finalmente hai capito !

Come ignorare  il tuo aforisma ?

Il nick Presenza ha citato in un altro topic il  sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman per il suo libro riguardante la “Modernità liquida”, io invece lo cito per il suo testo titolato  “Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi”.

L’autore  dice che i legami li stiamo sostituendo con le “connessioni” ed “Ogni relazione rimane unica: non si può imparare a voler bene”. Si cercano nuove storie d’amore motivati dal “ bisogno di amare ed essere amati, in una continua ricerca di appagamento, senza essere mai sicuri di essere stati soddisfatti abbastanza. L'amore liquido è proprio questo: un amore diviso tra il desiderio di emozioni e la paura del legame".

E la comunicazione virtuale, con il continuo e reciproco flusso di parole dense di confidenze ed interessi intellettuali può creare l'attrazione virtuale, che va considerata come approccio diverso, emotivamente intrigante.

Se l'intesa diventa coinvolgente, perché la parola suggestiona, ci si può auto ingannare con le proprie proiezioni sull’altro/a, o idealizzando l’interlocutore/trice, che il tempo può disconfermare con un più lungimirante disincanto.

Con la comunicazione virtuale si può essere sinceri o bugiardi. Si può barare, fino all'identificazione con il “personaggio” che si desidera interpretare. In questo momento voglio diventare “poeta”, ma prendendo in prestito da Vittorio De Sica la frase che disse a Sofia Loren nel “Pane amore e…: “Piccolofiore (dolce sirena) che vieni dal mare, / lasciati amare, lasciati amare.  /Dolce sirena che stai sullo scoglio, / voglio te sola, te sola voglio”.


Sophia Loren e Vittorio De Sica in una scena del film mentre erano a Capo di Sorrento tra i resti della villa di epoca romana di Pollio Felice, popolarmente detta “I bagni della regina Giovanna”.

Avviso ai naviganti "malelingue": io e Piccolofi stiamo giocando  , forse; oppure no ?

[presenzadiritorno]

Si dice: scherzando si può dire di tutto, anche la verità!

[Doxa]

La verità si contrappone all'opinione, in greco "doxa".

Secondo il Vangelo di Giovanni, Gesù disse varie volte e in diverse occasioni la parola “verità”, per esempio “…La verità vi farà liberi" (8, 32). Questa frase esalta la funzione liberatoria e liberatrice della verità.

In ebraico verità si dice ’emet, ma contiene anche l’idea della fedeltà, della stabilità, della certezza, conquistata attraverso una relazione di amore, di condivisione, di adesione, di lealtà.

[piccolofi]

 Dear Doxa,
 apprezzerei la tua spudorata scherzosità se non fosse che, dopo un'ottima giornata, mi si è all'improvviso rotto il frigo e sono di malumore.
 Profondamente conservatrice come sono, mi affeziono alle mie cose e detesto che mi mollino e doverle cambiare.
 Cosa c'entra con l'argomento proposto? Nulla, ma...  Va beh, tirèmm innanz, come aveva detto quel martire del Risorgimento.
 Io ovviamente ho preso spunto per il mio aforisma dall'osservazione di altri e credo di non essere andata lontana dalla verità.
 I poveri innamorati si scoprono con le loro azioni e  comportamenti, ma, incredibilmente, l'oggetto del loro amore non se ne accorge. E tira innanz beata, facendosi gli affari suoi, mentre il poveretto si comporta come la cornice di un quadretto, felice di seguire e inquadrare l'amato bene.
Quel che noto io, e sicuramente non solo io, è che chi vorremmo non ci ha in nota, non si accorge delle nostre vibrazioni ed emozioni, non vibra con noi, mentre...il tapino ( o la tapina ) di cui proprio non ci frega nulla è lì, più appiccicoso del Bostik e disponibile in modo irritante.
Scherzi della vita.
Ah, se si potesse ordinare l'uomo ( o la donna ) su misura!
Sarebbe troppo semplice, lo so, e la mancanza di tensione renderebbe tutto alla fin fine piatto e banale.
Però... occhieggia come una sorta di miraggio.

P.s  : ora mi sto chiedendo se farai una disquisizione sul martire del Risorgimento, sul termine " miraggio ", o su cosa, come una moschina, ti ronzerà per la testa...
Bene, ti prego, non fare eruditi reportages! Tira fuori l'essere originale che c'è in te!  Perché c'è, vero?
Io dico che persino in te ci dev'essere. 
Ohibò, quanto sono ottimista!
Sai com'è, provocazione per provocazione...    

[Doxa]

Piccolofiore, anche se con altre parole hai usato il significato di ciò che disse  Cyrano di Bergerac quando sconfisse il visconte:  "al fin della licenza io tocco": il “tocco” è riferito al toccar di spada.

“al  fin della licenza io tocco.
Meglio v'era tacer, signor mio bello!
Dove t'infilzerò, dimmi, tacchino?
Sotto il giubbetto, al fianco, ti sbudello?"

Mi chiedi di tirar

fuori l'essere originale che c'è in te!  Perché c'è, vero?
Io dico che persino in te ci dev'essere. 
Ohibò, quanto sono ottimista!

Infatti sei ottimista. Non consideri che noi ci esprimiamo tramite identità: alcuni esempi: identità affettiva, identità sociale, identità corporea, identità di genere, identità sessuale, identità culturale, identità razziale, identità esistenziale, ecc..

L’identità è la coscienza e l’idea che un individuo ha di se stesso e che lo rende distinguibile dagli altri; coscienza ed idea che non rimangono fissi, ma evolvono nel tempo.

Il nostro nome è la nostra identità, ma concorrono a formarla le nostre relazioni, le nostre conoscenze, le nostre scelte, le nostre emozioni e i nostri sentimenti.

Ma forse più che all’identità tu ti riferisci alla personalità dell’individuo: le sue caratteristiche psicologiche, i suoi atteggiamenti, i comportamenti, i suoi sentimenti, ecc..

Ebbene la mia personalità è multiforme. Io, per dirla con Luigi Pirandello, sono “Uno, nessuno e centomila”. In questo romanzo il personaggio Vitangelo Moscarda dice: 

“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.”

Lo stesso Pirandello ti direbbe: “La vita, mia cara, è un palcoscenico dove si gioca a fare sul serio.” Questa frase è nel dramma “Sei personaggi in cerca d’autore”.

Vuoi essere l’autrice dello svelamento della mia vera identità ? Alla fine potresti rimanere delusa, oppure estasiata. 

[piccolofi]

Io non so quale sia la tua vera identità, eppure, per come scrivi e come sei e come ti proponi, assomigli tanto a qualcuno.
Che fine ha fatto il Dottor Stranamore? Si è stancato sia dell'essere dottore che dell'amore?   

[Doxa]

Piccolofiore ha scritto

Che fine ha fatto il Dottor Stranamore? Si è stancato sia dell'essere dottore che dell'amore ?

In me c’è sempre l’amore, forse sei tu che non hai più gli occhi per scrutarlo. Sei diventata arida, incattività, scettica ? Oppure ho subìto io una kafkiana metamorfosi e non me ne sono accorto ?

I cambiamenti possono accadere nella vita di una persona e nelle relazioni interpersonali. Infatti hai preso le carte da poker e senza esitazioni mi hai offerto il 2 di picche, che nella simbologia dell’amore vuol dire che non è corrisposto.




Sono consapevole che non  tutti gli approcci o i flirt sono a lieto fine,  e spesso dire no, o sentirselo dire, è psicologicamente doloroso.

Va bene così ! Anche questa volta berrò questo calice amaro.

Non ti dirò: “Piccolo fiore, se vuoi, allontana da me questo calice. / Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22, 42).

Preferisco soffrire in silenzio, perché un no fa sempre male, specie in amore. In quel tuo no c’è la scritta “the end”.

In questo momento avrei bisogno dell’incoraggiamento delle donne del forum, ma esse latitano.
Vorrei disporre di una magia che mi consentisse di accoglierle tutte in scambievole armonia nella mia immaginaria valle di Giosafat, per non perderne nessuna.
Vorrei che tutte piangessero come prefiche, che tutte si strappassero i capelli per la mia afflizione amorosa. Invece no ! Tutto tace in questa landa desolata. 

[piccolofi]

Bravo Dotto, hai proprio ragione : sono io, non tu, che non ho più gli occhi per scrutarlo.
Però, dài, incattivita no. Lascio la palma a te..