Piccolofi, come ho già detto i tuoi post per me sono sempre un invito a nozze.
Forse tra noi c’è un’attrazione mentale, proprio quella di cui si sta discutendo su questo Sito nel Topic aperto da Platino.
O forse tu, che ritengo mi conosci molto bene psicologicamente (e ti faccio i miei complimenti perché sei molto attenta e perspicace) hai scoperto i miei punti deboli e miri sempre al posto giusto (e hai anche una ottima mira).
Sei partita dal mio nick e ci hai ragionato sopra, e io non faccio alcun commento a ciò che hai scritto, ma ti dico soltanto che il mio nick ha molta attinenza con il mio nome vero.
Poi fai un riferimento ad una mia eventuale funzione di Leader. Beh, nella mia vita, fra le tante cose che ho fatto (molteplici e variegate), c’è stata anche la funzione di manager della mia azienda privata. In questa, nel periodo di sua massima attività (il periodo degli anni 80 e inizio 90) vi hanno lavorato contemporaneamente circa 25 persone con varie funzioni.
Sono stato un Leader? Senza falsa modestia ritengo di sì. Ho avuto dei bei riconoscimenti per questa mia attività, sia dai miei collaboratori, come pure da organizzazioni ufficiali.
Il topic che ho pubblicato (L’arte del comando) è stato realizzato in quel periodo.
Aggiungi ancora che in questo momento c’è bisogno di Leader. Penso che tu ti riferisca a quelli politici e sono pienamente d’accordo con te.
Mi fa piacere aggiungere che di Leader imprenditoriali, in Italia ce ne sono tanti e a mio avviso sono tra i migliori al mondo. Non hanno solo cultura e professionalità, perché queste due doti fondamentali le hanno anche quelli delle altre nazioni, ma hanno una marcia in più: la grande fantasia e l’intuizione tipica di noi italiani!
Perché i nostri giovani che escono dalla Bocconi e dalla Luiss e anche da alcune Università statali sono ricercati e stimati in tutto il mondo e specialmente nei paesi anglosassoni?
Tu, giustamente fai anche riferimento agli pseudo-leader (vedi l’ho scritto minuscolo) la cui unica qualità (negativa) è “l’arroganza e la vocazione alla dominanza”.
Penso a Platone che nel suo “Repubblica” (sarebbe più opportuno dire Res Publica) ha approfondito proprio questo argomento. Platone parla delle forme di governo e io ne ho fatto un elenco per uso personale che riporto.
Governo dei filosofi.
Governo dei guerrieri
Governo degli aristocratici
Governo del popolo (che poi fu definita democrazia)
Tirannide.
La democrazia la mette al penultimo posto subito prima della tirannide. Ciò mi fa pensare che per lui fosse il male minore.
Due considerazioni che ho fatto a suo tempo quando l’ho letto.
Prima considerazione: per filosofi Platone intende persone colte, oneste e non sposate (ritiene che quest’ultima qualità consente loro di dedicarsi completamente al governo della polis e … a non avere interessi familiari!).
Che dici vogliamo dare un’occhiata in faccia uno ad uno tutti i cosiddetti nostri “onorevoli” di oggi?
Seconda considerazione: Atene è additata come grande esempio di governo della democrazia, ma la sua supremazia durò circa un secolo. La supremazia di Sparta, governata dai guerrieri, durò circa quattro secoli, ma questa è una informazione scomoda ai politici e quindi non deve essere evidenziata.
Cosa vuoi che ti dica?
È meglio che taccia …
Ciao, Victor