Undicesimo capitolo. Territorio (o Contesto).Secondo le regole dell’Arte della Guerra, ci sono nove tipi di territorio (o contesto): dispersivo, di frontiera, conteso, comunicante, focale, grave, difficile, circondato e mortale.
Quando le forze dello stesso Stato si combattono a vicenda, questo è territorio dispersivo.Come sempre Sun Tsu non si disperde con giri di parole: va dritto all’obiettivo.
È ovvio che qui non ci occupiamo di guerra o di politica ma questo concetto è chiaro a tutti.
Non voglio addentrarmi sul periodo politico che stiamo attraversando, ma siamo tutti consapevoli che è un momento molto triste.
Pertanto la parola dispersivo forse è insufficiente a definire il contesto attuale.
Quando entri in un paese nemico, ma non in profondità, ti trovi su territorio di frontiera.Noi in questa nostra conversazione non parliamo di guerra, ma di obiettivi da raggiungere e di vita da vivere.
Se la nostra vita oppure i nostri obiettivi invadono il territorio di parenti o amici, noi invadiamo un territorio di frontiera e pertanto il problema è delicato e dobbiamo esser sicuri di quello che intendiamo fare.
Un territorio che, se conquistato, porterebbe vantaggio tanto per te che per il nemico, è territorio conteso.Spesso l’obiettivo che intendiamo raggiungere è un obiettivo a cui aspirano anche altre persone pertanto siamo “in gara” e ci troviamo in una situazione di contesa.
Questa contesa può essere con persone estranee o con persone amiche (in quest’ultimo caso ci troviamo nella situazione di frontiera appena descritta)
Un territorio al quale possono accedere con la stessa facilità sia te che il nemico è territorio comunicante.Questo punto fa riferimento ad un territorio in cui si è in “concorrenza” con altri.
Quando uno Stato è racchiuso fra tre altri Stati che se lo contendono, il suo territorio è focale. Chi ne assume per primo il controllo riuscirà anche a conquistare Tutto sotto il Cielo.È ovvio che Sun Tzu parla di Stato, mentre noi parliamo di obiettivi. Ma la sostanza non cambia.
Un obiettivo focale è un obiettivo che se raggiunto consente una posizione di grande vantaggio (conquistare Tutto Sotto il Cielo)
Tale obiettivo è ambito e conteso da tanti e pertanto difficile da raggiungere.
Un esercito penetrato a fondo sul suolo nemico, lasciandosi alle spalle città e villaggi, si trova su territorio grave.Un obiettivo è fuori della nostra cerchia di conoscenza si trova in un contesto sconosciuto, pertanto è giusta la definizione di territorio grave.
Chi deve superare montagne, foreste e regioni scoscese, marciare lungo gole, paludi, acquitrini, o luoghi dove è difficile procedere si trova su territorio difficile.Altrettanto corretta è la definizione di territorio difficile quando per raggiungere l’obiettivo è necessario superare ostacoli impegnativi e complessi che richiedono sforzo e abilità
Dove l’accesso è difficile, l’uscita tortuosa, e anche una piccola forza nemica può batterne una molto più grande, è territorio circondato.La definizione di territorio circondato ci indica un obiettivo che per le sue intrinseche caratteristiche è molto difficile da raggiungere o da conquistare.
Dove puoi sopravvivere soltanto a condizione di combattere col coraggio della disperazione, è territorio mortale.Infine se ci si trovi in una situazione da cui si può uscire solo con il coraggio della disperazione, quella può essere definita una situazione mortale.
Essenza della guerra è la velocità. Permettere di avvantaggiarsi sul nemico impreparato, giungendo da strade impreviste e colpendolo dove non ha eretto difese.Anche in questo capitolo c’è un riferimento all’importanza della velocità nell’azione, tale velocità non solo ci fa risparmiare tempo ma ci consente di compierne molte di più.
Ed aggiunge:
Non affaticarti senza motivo, serba la tua salute, risparmia le tue energie, raduna le tue forze. Definisci i tuoi piani rendendo imperscrutabile la tua strategia.Non c’è bisogno di spiegare, è necessario soltanto tenere a mente questi principi fondamentali.
Mantenersi sereno e impassibile, imparziale e sicuro di sé, è un dovere per il generale.
Lascia ufficiali e truppa all’oscuro dei piani che hai in mente.Ribadisce ancora una volta concetti che ha già esposto:
- serenità e impassibilità nell’aspetto,
imparzialità e sicurezza nel comando
riservatezza massima della propria strategia.
E infine espone il concetto delle “discordanze” che non devono esistere dalla propria parte, ma è bene che ci siano nella parte avversa:
Con il termine "discordanze" Sun Tzu indica l’utilizzo di quella che, ai giorni nostri, potremmo definire “guerra psicologica”.
Sempre secondo Sun Tzu, esistono “sei discordanze”, che possono minare la stabilità sociale, e sono:
1) I plebei che contestano i nobili;
2) I giovani che si pongono al disopra degli anziani;
3) I parenti lontani che si intromettono fra i parenti vicini;
4) I nuovi amici che si intromettono fra i vecchi amici;
5) I piccoli che soverchiano i grandi;
6) I disonesti che rovinano i probi.
Non credo che sia necessario commento.
L’Arte della Guerra consiste nell’essere sempre al corrente della situazione del nemico, in modo da poter decidere a ragion veduta sul combattimento.Conoscere le reali potenzialità e intenzioni della parte avversa è di estrema importanza. Su questo argomento ritornerà nell’ultimo capitolo.
Dodicesimo capitolo. Attacco.Tutti i capitoli precedenti sono dedicati alla progettazione strategica ed alla organizzazione preliminare. Soltanto questo è dedicato all’attacco o per noi all’azione.
Sun Tzu ci spiega pertanto che la progettazione e l’organizzazione sono le fasi più delicate e più importanti della nostra azione.
È ad esse che dobbiamo dedicare grande attenzione e la parte maggiore del nostro tempo.
Ci dice che in guerra l’attacco deve avvenire con i mezzi di distruzione più potenti in nostro possesso cioè con il fuoco o con l’acqua (inondazione)
A noi interessa soltanto il concetto: l’azione si deve svolgere in maniera rapida e decisiva.
Ma affronta pure un concetto di somma importanza:
Agisci soltanto nell’interesse dello Stato. Se non sei più che sicuro di riuscire, non impiegare uomini. Se non sei in pericolo, non combattere.Ci ricorda, pertanto, che si deve agire soltanto a fin di bene, in maniera corretta, e solo se si è sicuri di raggiungere l’obiettivo ed ottenere lo scopo previsto.
Non si deve mai agire per impulso o, peggio, spinti da obiettivi malsani (invidia, gelosia, odio). Le nostre azioni devono sempre avere una motivazione giusta, onesta, legittima.
Tredicesimo capitolo. Utilizzo delle informazioni.Sun Tzu in questo che è l’ultimo capitolo del suo manuale ci dice che:
Ciò che permette ad un principe illuminato e a un abile generale di sottomettere il nemico e conseguire risultati straordinari, è la capacità di previsione.Per raggiungere risultati straordinari è necessario “Pre-vedere” cioè vedere prima, conoscere in partenza le potenzialità sia proprie che della controparte.
Ogni Stato per questo scopo ha i suoi Servizi Segreti, la sua Intelligence.
Ma anche il singolo cittadino che si accinge ad un’impresa, per trovarsi in vantaggio, deve essere a conoscenza del maggior numero di informazioni possibili.
Deve informarsi.
Oggi è possibile trovare un gran numero di informazioni su internet. È necessario solo dedicarci del tempo e saperle cercare.
Internet è un potente strumento sia di comunicazione che informazione. Deve essere gestito correttamente e utilizzato in maniera appropriata.
Chi non sia avveduto e intelligente, umano e giusto, non può utilizzare correttamente l’agente segreto.Per utilizzare le informazioni che pervengono da fonti di cui non si può essere certi dell’attendibilità è necessario essere avveduti e intelligenti, umani e giusti.
È difficile discernere una informazione corretta da una errata oppure solamente probabile, o addirittura parzialmente vera, ma che può portare fuori strada.
È la nostra intelligenza, la nostra valutazione che deve essere la più corretta possibile che deve saper discernere le informazioni valide da quelle fasulle.
E nella sua conclusione finale Sun Tzu afferma che:
In guerra le operazioni segrete sono essenziali: prima di fare qualsiasi mossa ci si deve basare su di esse.Ribadisce il concetto che l’informazione (sorella della comunicazione) è la base fondamentale su cui si fonda l’analisi, l’elaborazione, e alla fine l’esecuzione di un progetto.
Ricapitolando.Prima di iniziare una qualsiasi azione il nostro operato deve consistere in:
• Valutazione;
• Pianificazione;
• Progettazione della Strategia.
Per progettare la strategia è necessario tenere conto dei seguenti fattori:
• Invincibilità e vulnerabilità;
• Organizzazione e comunicazione;
• Punti di forza e di debolezza;
• Azione frontale o manovre dilatorie;
• Variazioni ed adattabilità;
• Spostamenti;
• Terreno o ambiente;
• Territorio o contesto.
Solo alla fine di tutto questo processo può iniziare l’azione che deve essere veloce e decisiva …
… e deve tenere conto di un flusso costante di Informazioni.
Conclusione.Spero che questi concetti, che come ho detto non sono miei, ma io ho cercato di mettere in pratica nella mia vita, vi abbiano interessato.
Se vi hanno interessato e li terrete a mente qualche volta vi capiterà di applicarli.
Se applicandoli raggiungerete l’obiettivo che vi siete prefissi, chi ve li ha raccontati sarà felice perché entrambi abbiamo raggiunto il nostro scopo.
Grazie per l’attenzione.
Victor