Autostrada

[Platino]

Autostrada

Specchio, avaro asfalto
solcato dalla frenesia di vita,
presente, assente.
Velocità , corsa di schegge
come di esistenza impazzita.
Sosta, come anonimo riposo
dell’anima volutamente
nascosta, violentata. 
Casello, uscita per tornare
a se stessi.

Come colonna sonora a questa poesia datata, l'autostrada sonora più conosciuta al mondo dal 1974, in pregi e difetti. Buon ascolto che rende preciso il mio testo.

https://www.youtube.com/watch?v=iukUMRlaBBE

[Platino]

Un casello difficile di ingresso, peggio di uscita. Per menti forti la poesia, per orecchie collaudate la colonna sonora.

[mr.blue]

Mi piace questa similitudine fra l'autostrada e la vita e ottima la colonna sonora dei Kraftwerk con Autobahn.

[Platino]

Mr. Blue, ti ringrazio del giudizio. Questa è una delle mie poesie più difficili di/a sempre come intrinseche. Mi fa piacere che abbia capito senso, scopo e colonna sonora. 

Wir fahren, fahren, fahren auf der Autobahn
Wir fahren, fahren, fahren auf der Autobahn
Vor uns liegt ein weites Tal
Die Sonne scheint mit Glitzerstrahl
Wir fahren, fahren, fahren auf der Autobahn
Wir fahren, ...

Io, Noi viaggiamo, appunto.

[presenzadiritorno]

Cito Bauman: il nonluogo è uno spazio privo delle espressioni simboliche di identità, relazioni e storia (...)esempi di tali nonluoghi sono gli aeroporti, le autostrade, le anonime stanze d'albergo, i mezzi pubblici di trasporto (...)
Ti chiedo dunque come mai una poesia sull'autostrada, forse a voler sottolineare quanto di impersonale ci possa essere nella vita e quanto peso diamo a ciò che è "nonluogo" ?

[victor]

Come dice Mr.blue (ed io ne convengo pienamente), esiste una similitudine tra l’autostrada e la vita. E, ritengo sia questo il messaggio di Platino.

Ma, come fa notare Presenza che cita Zygmunt Bauman (a mio avviso assolutamente a proposito), l’autostrada è un “nonluogo”.

Bauman si sofferma moltissimo sul “Mondo liquido attuale”. E l’acqua che scorre è un altro nonluogo. A mio avviso è terribile come una moltitudine di persone ricercano un nonluogo dove rifugiarsi o addirittura vivere!

Mi chiedo il perché? (Mi chiedo spesso il perché delle cose). Lo fanno per paura? Oppure per “understatement”?
(Io utilizzo la parola understatement per indicare quello che una volta si definiva “complesso di inferiorità”).

Victor

[Platino]

Qualcuno, ha citato una stanza di albergo, in questa disquisizione che fatico a rincorrere nei miei mezzi e capacità. Era già scritta, Ve la proporrò appena possibile.  Come "Centro Commerciale" anche lei in riposo. Nonluoghi o meno, mi fate sentire sempre pioniere in quella poesia che non debba essere per forza schiava, solo delle farfalle nello stomaco, anche qui. Manca quella poesia spontanea, diretta.

[Platino]

Bauman non lo conosco, lo ammetto. Appena posso vado a leggere di suo, che da primo approccio, da giudizi e sentenze altrui mi ritrova, concorde. Come già scritto, secondo il suo pensiero altri ritenuti non luoghi popolano i miei scritti dal titolo, bisognerà rileggerti anche sotto altra luce. Ma credo abbia dimenticato tanti altri non luoghi a questo punto.
 

[Platino]

Cito Bauman: il nonluogo è uno spazio privo delle espressioni simboliche di identità, relazioni e storia (...)esempi di tali nonluoghi sono gli aeroporti, le autostrade, le anonime stanze d'albergo, i mezzi pubblici di trasporto (...)
Ti chiedo dunque come mai una poesia sull'autostrada, forse a voler sottolineare quanto di impersonale ci possa essere nella vita e quanto peso diamo a ciò che è "nonluogo" ?

Ti devo la risposta, visto le conseguenze lette. Io vivo, scrivo, senza farmi paura o cercare nel pensiero altrui.