Scrittura creativa > Lettere d'amore, spedite e non

Il profumo della nebbia

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Brunello:
     Cara Margherita, questa lettera è per te. Per te che mi aspettavi tinta di luna nelle sere d'autunno, fragile come un picciolo di tiglio, sola nel tedio dell' imbrunire. Tu, bavero alzato e mani al vento, ricordi il mio profumo? Dicevi che assomigliasse alla nebbia, ma la nebbia non aveva un profumo, e tu ridevi. La tua risata echeggiava  tra i vicoli di argilla e pietra,  si perdeva leggiadra sulla chioma dei larici. Sapessi quanto ti ho amato, ma la vita è così, beffarda e crudele, unisce e separa. Gli anni sono come il vento, spazzano i ricordi, deturpano i sentimenti. Ti scrivo solo adesso, è vero, ti ho rivisto tra i riflessi delle vetrine, tra i marciapiedi tappezzati di scarpe e polvere, forse anche tu mi guardavi, forse no. I dubbi non lasciano tregua, non ti danno risposte,
piuttosto, te le rubano.
Ho rubato i tuoi sguardi, sbiaditi tra i vetri, sembravano vuoti, era l' incertezza a coprirli come un velo di bruma. Chissà se un giorno i tuoi occhi cercheranno i miei, ti attenderò tra le scale che portano al mare, e tu seguirai il profumo di nebbia con il sorriso che ti lambirà le labbra.
Bruno

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