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Amedeo Modigliani

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Doxa:

Amedeo Modigliani, Nudo sdraiato (sul fianco sinistro) (Nu couché sur le côté  gauche), olio su tela, 1917, collezione privata.

figura femminile nuda sul letto, coricata sul fianco sinistro, mentre volge il suo sguardo verso l'osservatore.

Il dipinto  fu venduto nel 2018  da Sotheby's, a New York,  per 157,2 milioni  di dollari (circa 130 milioni di euro).

Doxa:

Amedeo Modigliani, Nu accroupi (Nudo seduto), 1917, Museo reale di belle arti (in fiammingo: Koninklijk Museum voor Schone Kunsten) Anversa, Belgio

Il tema è ricorrente nei dipinti di Modigliani. Un  esempio è questo suo dipinto del 1916


Amedeo Modigliani, Nudo  (femminile) seduto, olio su tela, 1916, Courtauld Gellery, Londra.
Si presume che la modella sia Beatrice Hastings, che all’epoca era la compagna di Modigliani.

Doxa:

Amedeo Modigliani, Nudo sdraiato con le mani giunte, olio su tela, 1917, Pinacoteca Agnelli: è un museo d'arte con sede a Torino.
Inaugurata nel 2002 all'ultimo piano del Lingotto, la pinacoteca raccoglie una selezione di opere provenienti dalla collezione privata di Gianni e Marella Agnelli.

La giovane donna  è sdraiata di fianco su un sofà; ha le mani giunte e il corpo  in atteggiamento di naturale rilassatezza.
 
Una sinuosa linea scura separa il corpo dalle campiture di colore quasi astratte dello spazio circostante.

Anche questo dipinto fa parte della serie di quadri realizzati dal pittore nell'appartamento parigino di rue Joseph Bara 3, che il suo mercante  d’arte, Zborowski,  aveva preso in locazione nel 1916 per consentire all’artista di concentrarsi sulla produzione.

Doxa:
Un altro famoso nudo di Modì è questo: 


Amedeo Modigliani, “Nudo seduto su un divano”, olio su tela, 1917,  collezione privata, Paris.

La firma dell’artista è visibile  in basso a destra guardando il dipinto.

Doxa:
Nel 2004 fu realizzato il film “I colori dell’anima”. Nelle sale cinematografiche italiane giunse nel 2005. Narra la storia della rivalità tra due geni dell'arte contemporanea, Amedeo Modigliani e Pablo Picasso, e del loro amore per due donne, rispettivamente Jeanne Hébuterne e Olga Khoklova.

Il film comincia con questa domanda di Jeanne: “Sapete che cos’è l’amore, quello vero ? Avete mai amato così profondamente da condannare voi stessi all’inferno per l’eternità? Io l’ho fatto…”.

Con questo incipit ci invita a riflettere sui tragici amori.
 
Jeanne, cresciuta in un ambiente della media borghesia, era attratta dalla pittura, la poesia, la musica . Quando a Parigi conobbe Modì ad un corso di disegno all’Accadèmie Colarossi, aveva 19 anni.

La giovane francese aveva  gli occhi azzurri e lunghi capelli castani. Era riservata, tranquilla, un po’ malinconica. Affascinò subito Modigliani per la bellezza e il carattere docile.

Fu reciproco innamoramento. Lei andò a convivere con l’artista, nonostante le proteste dei genitori della ragazza.

Erano due anime inquiete alla ricerca di un significato  della vita: lo trovavano l’uno nell’altra nel loro amore passionale.

Jeanne fu la modella prediletta e  Modì le dedicò circa venti tele, in diverse posture.

Inizialmente la dipinse con gli occhi celati, simbolo di astrazione del volto nella ricerca dell’anima racchiusa nel corpo.

Quando lei gli chiese il perché, Amedeo le rispose: “Devo prima conoscere la tua anima”.

Successivamente le dipinse gli occhi con l’iride azzurra, alcune volte marrone,.


Amedeo Modigliani, Jeune fille rousse (Jeanne Hébuterne, 1918, olio su tela,  Parigi, collezione Jonas Netter.
La ragazza ha il volto orientato di  tre quarti come se fosse stata fotografata all’improvviso: il corpo è girato verso destra mentre lo sguardo è rivolto a sinistra.

L'abito nero valorizza il volto allungato e il collo slanciato. La fisionomia descrive una giovane elegante, con le labbra sottili colorate dal rossetto.

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