Scrittura creativa
Fuori Tema => Cassonetto differenziato => Topic aperto da: Rubio - Aprile 13, 2012, 21:38:47
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Sento l'esigenza di fare un po' di autocoscienza.
Mi capita di inviare ad amici e conoscenti qualche cosa scritta da me, pechè, magari, era capitata in un discorso. Molto difficilmente mi ritornato, come qui, commenti e riflessioni, magari negative. Capita anche a voi? ci rimanete male?
Un'amica mi ha detto che legge volentieri ma trova difficoltà a rispondere, non credo perchè non sappia cosa dire. Voi come la vedete?
E qui sopra siamo noi strani forte che rispondiamo sempre (e con gentilezza)?
Brunello, mi sembra, pose qui il problema (cito a memoria) "rispondere non costa niente". Io aggiungo è bello scoprire che una cosa ti piace, tocca la tua sensibilità, ti fa sentire meno solo.
Ripeto, siamo strani noi? perchè fuori di qui non sembra naturale.
Anche nel mio lavoro, sono insegnante, dico sempre una parola positiva ad ogni studente, non credo in una pedagogia in negativo (i quattro aiutano a studiare), viceversa credo a quella in positivo; e lo faccio sinceramente, quando ci credo, non per posa.
Se si scrive è giusto desiderare di farsi leggere? E' giusto scrivere solo per sè? per me no.
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È semplicemente corretto scrivere, come una foto, non a tutti piace, non tutti colgono ciò che tu e altri possono cogliere, e per questo non commentano, e altri preferiscono pensarci su, per capire, e anche se il loro commento si fa attendere, è un commento vero; quindi "commentare non costa nulla!" certo.. ma solo se si è colto il significato ci ciò che si ha d'inanzi, se no è un commento banale, ed è meglio risparmiarselo.
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Accetto anche la banalità ...
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Io non faccio leggere nulla. I miei parenti non stanno nemmeno ad ascoltare, mio marito dice che sono temini, i miei figli ridono( giustamente) o dicono che è roba disfattista. Credo che il detto nemo profeta in patria sia sempre valido, anche perchè è difficile scindere la conoscenza personale dell'autore, dall'autore stesso. Nei nostri scritti credo che compaia qualcosa di noi che a prima vista non è rilevabile, ciò forse destabilizza il lettore amico, che non sa cosa dire, in un senso o in un altro. Qui ci si commenta perchè abbiamo gli stessi interessi, di scrittura, di lettura e molte altre cose, inoltre sappiamo cosa c'è dietro a ogni scritto: un pensiero, uno sforzo di comunicazione, un regalo di condivisione. I parenti penso che credano ad un atto di esibizionismo nei loro confronti, che vivono come se fossero messi su un gradino inferiore. Forse sono così solo i miei parenti ?! mia cognata arrivò a dire di far leggere i miei racconti a suo figlio, così mi poteva dare un parere! insomma, come se avessi fatto i compiti a scuola. :(
Trovai la cosa il massimo dell'arroganza.
Faccio leggere solo a voi e che i miei scritti piacciano o no...siamo sempre amici come prima. ;D :rose:
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Questo di Nihil mi sembra un punto di vista interessante. Continuo a cercare di capire, se anche altri mi aiutano gli sarei grato. Saluti
Ruben
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Inviare ad amici e conoscenti :
forse e' giusto solo a chi sia sulla stessa lunghezza d'onda ( emotiva ).
L'amica legge, e non sa che dire : magari non si sente adeguata, ma gia' facendoti leggere
comunichi.
Non siamo " strani " noi, siamo una categoria umana diversa, ed e' inutile cercar la
comprensione di chi ha una struttura psicologica troppo diversa.
Giusto poi lo " stimolare in positivo " : sai..., e' quello che ho sempre sostenuto anch'io.
Concordo con quel che commenta Micio.
E per Nihil..... non e' arroganza quella di tua cognata, e' che....e' solo altro da te, altro
da noi, e non la puoi cambiare, ne' devi cercarne il consenso : puoi avere a che fare
con una che da' certe risposte?
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La semina prevede la raccolta, non importa chi raccoglie.
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eh, mia cognata è convita che la sua famiglia sia l'ombelico del mondo e tutto ciò che è altro, senza il suo benepalcito, non ha senso. A me del suo beneplacito non importa nulla, ma non accetto che dia per scontato che la sua opinione sia l'unica valida.
A me basta il contatto con voi e le vostre parole, appunto perchè siamo sulla stessa lunghezza d'onda. ;D
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Io, come Nihil, non faccio leggere nulla. Anzi, solo il mio fidanzato sa che scrivo... Ma nemmeno a lui ho mai fatto leggere niente. A meno che non si sia messo a curiosare qui dentro... ;)
Mostrare i miei (pochi) scritti a voi mi fa piacere, in quanto condiviadiamo la stessa passione, anche se, a volte, con sfumature diverse. Il forum di zam è uno scambio equo: voi leggete e commentate me, ma accettate il fatto che io legga e commenti voi.
Con amici e parenti, invece, sarebbe un dono a senso unico, probabilmente nemmeno particolarmente gradito.
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Grazie Patapuffola per il tuo intervento. Io cerco di capire, diversamente da te mi faccio leggere e i ritorni, salvo rare eccezioni, non sono entusiasmanti. Un caro saluto
Rubio
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In famiglia ci sono un paio di lettori esperti, il cui parere è attendibile. Faccio leggere prima di inviare a editori, concorsi ecc. Se posso cerco di avvalermi di colleghi virtuali ovvero beta reader e consulenti ad hoc. Le loro critiche e suggerimenti sono spesso utilissimi. :angdiv:
Valuto anch'io gli scritti altrui e lo trovo un esercizio molto valido :imp:
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infatti bisognerebbe avere a disposizione lettori che sappiano leggere, cosa rara, la maggior parte fa critica perchè si sente lusingata ad essere interpellata ma che non sa leggere oltre le righe. :dsew:
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In alcuni forum, per es. WD, si possono trovare dei beta reader cui sottoporre il testo in maniera riservata. In tal modo rimane inedito, come richiesto da quasi tutti i concorsi. Ho trovato utile il supporto :helpme:e l'ho a mia volta prestato. Si potrebbe relizzare anche qui
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cosa sono i beta reader?
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Secondo me e' una questione di sensibilita,che poche persone hanno.
Io ho tanta vergogna di far leggere i miei pochi scritti,lo faccio solo con voi.
:rose:
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e noi ti leggiamo volentieri, nemmeno io faccio leggere in famiglia, è risaputo che "nemo profeta in patria" , al massimo si rimedia uno sfottò!
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Forse il rapporto che si ha con i propri lettori dipende anche dal motivo per cui si scrive.
Io, ad esempio, scrivo soprattutto perché mi fa piacere, ogni tanto, scrivere le mie storie e riflessioni,
magari divertendomi a metterle in poesia. In realtà solo una piccola parte viene fermata su carta;
le altre scivolano via veloci, giusto il tempo della sosta ad un semaforo, o della coda in panetteria.
Su quelle che mi rimangono più impresse mi piace lavorare, anche per tenere in esercizio il mio italiano
(che nell'ambiente in cui lavoro viene torturato e ucciso quotidianamente) e il mio modo di scrivere:
a scuola sono sempre stata considerata brava, tanto che tutti i professori, almeno una volta, mi hanno chiesto perché
avessi scelto un'istruzione scientifica: mi dispiacerebbe uniformarmi agli standard dell'ufficio...
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cosa sono i beta reader?
I beta reader sono iscritti al forum che si offrono di leggere i testi di altri iscritti (anche correggere, suggerire interventi ecc.)
Chi ne ha bisogno spiega nell'apposita sezione ( riservata, mi sembra) il genere di opera, se partecipa a un concorso ( per evitare che risponda un altro partecipante), di quanto tempo dispone e altre notizie.Si offre sempre qualcuno.
I testi non vengono postati (si inviano con MP o mail), altrimenti risulterebbero editi.
Confronto molto utile, l'ho sperimentato ;D
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Grazie Virginia, ora abbiamo un jolly in più! ;)
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I miei mi hanno sempre incentivata a scrivere, ma per leggere quello che scrivo non hanno mai molto tempo... questo mi sembra un po' un controsenso. Il fatto è che secondo me, la gente, come anche molti miei amici, non vedono quello che faccio come una cosa seria, una cosa dalla quale ci puoi guadagnare qualche cosa di concreto e allora, diciamo, se ne fregano... Fai leggere qualche cosa e dicono "Ma dai, non sapevo scrivessi, carino!" e il discorso finisce lì. Ti danno il contentino.
Da una parte però li capisco, è come se io andassi a vedere un amico che gioca a golf (sport che mi appare piuttosto noioso e che a dire il vero non conosco). Lo sosterrei in caso di vittoria o sconfitta, ma dubito che i miei commenti andrebbero oltre al "è stata proprio una partita interessante". Non so come sia possibile, ma c'è chi non ha mai amato la lettura, non posso certo fargliene una colpa.
Certo non essere presi seriamente in considerazione scoraggia.
Stare su Zam per me è una meraviglia e il fatto di poter commentare ha un valore enorme. Quante volte, leggendo un libro, avrei voluto dire all'autore il mio parere, anche solo per congratularmi. Qui lo posso fare e mi piace molto blisss
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hai proprio ragione squarcio, le cose vanno così. Mio marito ad esempio tutto orgoglioso diceva a sua sorella che avevo pubblicato una cosa con Enaudi, non stette nemmeno a sentire, fece come se nulla fosse. Probabilmente non si ha credito presso persone che si accreditano da sole. Se vuoi commentare un libro con l'autore, sempre che sia ancora vivo ;), lo puoi fare in rete, quasi tutti hanno un recapito in face book o un link. Io lo faccio spesso, è una soddisfazione. ;D
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Era bello quando c'era tutta questa gente con cui confrontarsi, che interveniva, diceva la sua, commentava davvero, aggiungeva..
Ma dove sono finiti?
Non riesco a credere che si siano dispersi sui social, perché i social sono tutt'altro, niente a che vedere con un forum e meno che meno con la scrittura : solo sgallinamenti estemporanei, la rincorsa alle mode, all'approvazione, ai followers ( e non importa se validi o meno )....
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Era bello e si cerca tutt'ora di farlo. Io propongo non solo su Zammiani. Mai perso la voglia...
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Io personalmente faccio leggere molto raramente quello che scrivo sui forum, perchè entrando in un forum è come entrare in un'altra famiglia dove si scrivono delle cose che diresti ad altre persone, e non è che rinneghi la mia famiglia questo no, ma preferisco che quello che dico per esempio qui, voglio che rimanga tra noi!
:htsh:
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Certo, posso capire quello che dici, Regina. Non ci avevo mai pensato, ma in effetti è vero : in ogni ambiente ( concreto o virtuale ) mettiamo una parte di noi stessi e ci facciamo vedere da ottiche o con sfumature diverse.
Dipende sempre dagli interlocutori che abbiamo quello che ci sentiamo di far trasparire di noi stessi, far uscire in qualche modo.
E' così anche nella vita. Magari quello che non abbiamo mai detto a nessuno, un giorno troviamo la persona a cui ci viene di dirlo, meravigliandoci anche, perché era sempre stato dentro di noi.
Bravo Platino, che continui ad aver voglia di esprimerti ed essere propositivo. Forzarsi non si può, direi che importa l'autenticità, la spontaneità. Se qualcuno tornasse mi farebbe piacere, ma deve sentirlo.
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io invece continuo a non fare leggere nulla, nemmeno in famiglia. I loro commenti sarebbero di parte. ;) Metterei volentieri qualcosa qui, ma non so perchè non ci riesco, si duplica tutto all'infinito.Posso solo mettere qualcosa di brevissimo direttamente dalla tastiera.