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Post - Doxa

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Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Caro diario
« il: Aprile 06, 2012, 22:08:59 »
Ciao Rubio, sono  contento che ami anche la bellezza.
 
Nel mio ultimo post del topic che ho dedicato  in questa sezione all’”iter amoroso” parlo anche della bellezza. Se l’argomento t’interessa e ti va di partecipare al dialogo puoi o posso  aprire un nuovo topic dedicato a questo tema meritevole di approfondimento.

Cordialità

2642
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Caro diario
« il: Aprile 06, 2012, 14:41:51 »

“Tutto il resto è noia” dice il cantante Franco Califano… 

“Si, d'accordo l'incontro,
un'emozione che ti scoppia dentro,
l'invito a cena dove c'è atmosfera,
la barba fatta con maggiore cura,
la macchina a lavare ed era ora,
hai voglia di far centro quella sera.

Si d'accordo ma poi..
tutto il resto è noia
no, non ho detto gioia, ma noia, noia, noia,
maledetta noia.

Si, lo so il primo bacio,
il cuore ingenuo che ci casca ancora,
col lungo abbraccio l'illusione dura,
rifiuti di pensare a un'avventura,
poi dici cose giuste al tempo giusto
e pensi il gioco è fatto è tutto a posto.

Si,d'accordo ma poi...
tutto il resto è noia
no, non ho detto gioia, ma noia, noia, noia
maledetta noia.

Poi la notte d'amore,
per sistemare casa un pomeriggio,
sul letto le lenzuola color grigio,
funziona tutto come un orologio.
La prima sera devi dimostrare
che al mondo solo tu sai far l'amore.

Si, d'accordo ma poi..
Tutto il resto è noia,
no, non ho detto gioia,
ma noia, noia, noia
maledetta noia.

Si d'accordo il primo anno,
ma l'entusiasmo che ti resta ancora
è brutta copia di quello che era.
Cominciano i silenzi della sera,
inventi feste e inviti gente in casa,
così non pensi almeno fai qualcosa.

Si, d'accordo ma poi..
Tutto il resto è noia,
no, non ho detto gioia, ma noia, noia,noia
maledetta noia.”


 Questa canzone m fa pensare al  romanzo di Alberto Moravia "La noia" e le parole del filosofo francese  Blaise Pascal: "Nulla è così insopportabile all'uomo come un pieno riposo senza passioni...Sente allora il suo nulla,...la sua insufficienza...la disperazione."

Baudelaire nel suo capolavoro "Fiori del male" scrisse: "La noia è un mostro delicato che, senza strepito, con uno sbadiglio, inghiotte il mondo." Lo scrittore francese vuol evidenziare che la noia elimina l'interesse verso gli altri, la speranza, le attese, e si comincia a vivere come le famose "ombre che camminano" descritte nel Macbeth di Shakespeare.

Per Giacomo Leopardi la noia "è figlia del nulla e madre del nulla". Era consapevole di quanto essa sia in sè sterile.

2643
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Caro diario
« il: Aprile 04, 2012, 17:13:42 »
Un’amica mi ha scritto per dirmi che questo  topic che chiamo  “Caro diario” non è un diario né un blog   ma il mio palcoscenico  virtuale dove potermi esibire senza il timore di ricevere fischi e lazzi, ma solo immaginari applausi. 

Ella mi dice: “Perché metti in piazza i tuoi sentimenti e stati d’animo in un forum ? Per esibizionismo ?  In un forum si dovrebbe  soltanto dialogare, il diario invece dovrebbe essere personale e riservato.

Si, lo so, viviamo nell'era della superficialità, dell'immagine, dell'apparire e quindi dell'esibizione; ma dovremmo usare la nostra capacità critica. Posso capire gli adolescenti incapaci di discernere il bene dal male, ma che lo siano anche persone che hanno passato la quarantina...è davvero avvilente.

Stiamo passando  dall'esibizionismo estetico dei corpi  al mettere in mostra  anche i diari personali.  Cosa ci rimane di intimo, di privato ?”


Cosa rispondo a questa sincera e “ruvida”  amica ? Che ha ragione ? Che il mio modo di agire è esibizionistico  e solipsistico ? Ma la comunicazione solipsistica deriva da insicurezza relazionale, io invece cerco di dialogare nel forum, di scrivere cose che possono servire anche ad altri. 

Ci sono diversi modi d’intendere il diario, cartaceo o virtuale. Entrambi possono essere utilizzati come piacevole passatempo o per  esprimere disagi, sofferenze, frustrazioni, amori.

Il diario virtuale può essere utilizzato anche per ostentare il proprio sapere o per “recitare”. Allora l’interprete, come un attore, con l’immaginazione deve “entrare” nel personaggio da rappresentare sul palcoscenico on line.  Deve far coesistere   reale e virtuale  in un’unica dimensione, deve  esprimere odi ed amori,  risate e lacrime,  come quelle che stanno scendendo sulle mie gote e sciolgono il cerone,  ma lo spettacolo deve continuare.  dharmas :happy: :dsew:

2644
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Iter amoroso
« il: Aprile 03, 2012, 17:58:10 »
Altri tre argomenti citati e, come ho detto, meritevoli  di spiegazione preliminare sono l’attrazione fisica, la  bellezza ed desiderio sessuale.

Attrazione. Le prime considerazioni sui criteri di scelta del/la partner furono di Charles Darwin nel suo saggio su “L’origine dell’uomo e la selezione sessuale”.

Sulla reciproca scelta tra partner ci sono varie spiegazioni, che concordano nella preferenza individuale verso partner gentili ed intelligenti.

Si cerca l'uomo ideale, la donna ideale, ma la maggior parte delle persone ottiene il/la partner cui può ragionevolmente aspirare.

Chi non si trova in posizione di vantaggio in fatto di bellezza, status sociale od economico deve accontentarsi. Le donne cosiddette “brutte” e gli uomini poveri incontrano più difficoltà per l'accoppiamento.

I maschi diventano selettivi  nella scelta della partner quando accettano relazioni amorose a lungo termine, se pensano di sposarla.  Se invece sono orientati verso relazioni a breve termine diventano meno selettivi.

La  scelta maschile  si può considerare la “risposta” a quella femminile. Infatti nel lontano passato cominciarono le donne a selezionare gli uomini più fedeli e disposti a partecipare alla cura dei figli, al fine della sopravvivenza della famiglia. Le madri cercano soprattutto protezione e sicurezza per se stesse e per la prole.

Bellezza. La bellezza è  indefinibile.  Siamo capaci di riconoscerla ma abbiamo difficoltà nel descriverla. E’ una qualità che attribuiamo all’ arte, alla natura, all’aspetto fisico di un individuo, di un animale, o di un oggetto. Non ha immutabili canoni di riferimento, non ha rigorose regole universali  che stabiliscono quali elementi considerare per esprimere con competenza il proprio giudizio estetico, non ha  criteri oggettivi riconosciuti validi da tutti.

Lo psicologo Marco Costa nel volume titolato “Psicologia della bellezza”, dice che le persone  generalmente concordano nel giudizio sulla bellezza di volti e corpi. La concordanza persiste anche  nel giudizio verso persone di etnia diversa o di diversa età. Quindi  il criterio per definire la bellezza non è completamente soggettivo. 

Anche il professor Stefano Zecchi nel suo libro “Le promesse della bellezza” dice che le persone sanno riconoscere la bellezza nella minoranza degli esseri umani che possiedono qualità estetiche indiscutibili e concordano nel giudizio, anche se c’è chi preferisce i capelli corti invece che lunghi, gli occhi chiari anziché scuri, ma la questione è se una persona sia bella o brutta indipendentemente dai gusti di chi l’osserva.

Se vi va posso aprire un topic riguardante la bellezza.

Desiderio sessuale. Eros, libido, desiderio, lussuria: quattro diverse parole semanticamente coinvolte nel desiderio, anche sessuale.

L’immaginario erotico maschile è qualitativamente diverso da quello femminile.

Gli uomini preferiscono fantasie sessuali di tipo oro-genitale. voyeuristiche, poligamiche.

Invece le donne hanno l’immaginario sessuale più variegato. Ci sono quelle che preferiscono le fantasie esibizionistiche e pensano di essere guardate e toccate da un uomo molto eccitato; altre rievocano scene di amplessi. Sono numerose quelle che fantasticano di essere desiderate da più uomini oppure avere rapporti sadomasochistici. Il subire "violenza" rientra nell’immaginario femminile non patologico, ma come fugace pensiero, inaccettabile nella realtà.

Diversamente dagli uomini, le fantasie erotiche femminili sono spesso legate all’affettività, ai cinque sensi.

L’immaginario a sfondo sessuale agisce da supporto al comportamento razionale. Rende desiderabile e soddisfacente il coito. Ma nella coppia le rispettive fantasie erotiche devono sintonizzarsi ed integrarsi.

Molte persone fantasticano poco e convivere con loro scolorisce l’esistenza. Altre si interdicono ogni fantasia sessuale ed hanno bisogno di immagini pornografiche per alimentare i loro desideri irrealizzabili.

2645
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Caro diario
« il: Aprile 03, 2012, 13:59:32 »

 
Stamane, dopo la pioggia, è apparso l’arcobaleno. Ogni volta mi meraviglia questo fenomeno ottico creato dalla luce solare che penetra nelle piccole gocce d’acqua rimaste in sospensione nel cielo. Le goccioline funzionano come minuscoli prismi che scompongono  la luce proveniente dal Sole.

L’arco multicolore è rosso nella linea esterna e sfuma verso l’interno nell’arancione, il giallo, il verde, l’azzurro, l’indaco , per terminare col viola.

L’arcobaleno, fonte d’ispirazione per poeti, narratori e pittori, nell’antichità dette origine a miti e leggende.

Nella Bibbia (vedi Genesi 9: 13) l'arcobaleno è considerato il simbolo dell’alleanza tra Dio e l'umanità dopo il diluvio universale: “Il mio arco pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell'alleanza tra me e la Terra.”

Nella mitologia greca  la dea Iris o Iride è la messaggera degli dei e la personificazione dell’arcobaleno, considerato il sentiero di collegamento tra l'Olimpo e la Terra; sentiero che percorreva Iris, rappresentata come una bella e giovane donna alata, con l’aureola intorno al capo.

Iris veniva chiamata Iridis nella mitologia romana ed infine Iride nella lingua italiana, nome quest’ultimo usato nell’oculistica per indicare la parte colorata dell’occhio con al centro la pupilla; nella fisica per definire lo spettro solare; nella botanica per designare le iridacee .

L'Iris è un bel fiore, che gli antichi Greci usavano piantare vicino le tombe perché l'omonima dea dell’Olimpo era connessa anche con la morte e con l’amore. Accompagnava le anime delle donne defunte nel regno dei morti. Infatti fu lei a prendere l’anima della regina Didone di Cartagine, suicida per amore di Enea che l’aveva abbandonata, come racconta Virgilio nell’Eneide (versi 688-705). Perciò il fiore dell’Iris viene pure usato per simboleggiare la fine di un amore. Ma può finire l’amore passionale ?

2646
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:La rabbia
« il: Aprile 03, 2012, 13:05:18 »
Quando qualcuno vi fa arrabbiare,
è come se vi avessero scagliato una freccia al cuore.

Ma non vi ha colpito, e giace a terra, ai vostri piedi.
Allora voi la raccogliete e vi colpite da soli
ancora e ancora, ripetutamente.
Questo è ciò che accade con la rabbia.

E' ciò che accade con la rabbia, detta pure ira ?

Ma è ira funesta come quella del Pelide Achille, di omerica memoria,  oppure  masochismo ?

2647
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Caro diario
« il: Aprile 01, 2012, 22:40:50 »



Bambino

Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia

legalo con l'intelligenza del cuore.

Vedrai sorgere giardini incantati

e tua madre diventerà una pianta

che ti coprirà con le sue foglie.

Fa delle tue mani due bianche colombe

che portino la pace ovunque

e l'ordine delle cose.

Ma prima di imparare a scrivere

guardati nell'acqua del sentimento.


(Alda Merini)

2648
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Iter amoroso
« il: Aprile 01, 2012, 22:10:14 »
Desidero ringraziare gli interventi di Ziaci e Presenza.

Ziaci con poche parole ha descritto bene il “circle game”. Brava/o ?

Il nick Presenza ancora una volta mi dà l’opportunità di chiarire meglio le mie parole.

Si, mi considero un “meccanico” dell’amore. “Distaccato e volutamente tecnico”.

Le sofferenze o le esaltazioni amorose altrui m’interessano poco o quanto basta per collocarle idealmente in una delle fasi dell’iter amoroso, verso il quale sono giunto alla convinzione che sia di tipo universale.  Ma è innato o culturalmente appreso ?

2649
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Iter amoroso
« il: Aprile 01, 2012, 09:54:54 »
Prima della descrizione della prima fase dell’iter amoroso penso sia opportuno chiarire il significato di alcune parole che spesso, in modo errato,  vengono usate come sinonimi :  emozione, sentimento,  attrazione fisica, bellezza e desiderio sessuale.

In questo post voglio dire cos’è un’emozione e cos’è un sentimento. Ma in modo sintetico perché dietro ai due concetti ci sono numerosi libri di neurofisiologi ed altri studiosi.

Emozione” deriva dal latino “emotiònem” ed è una parola  cosiddetta composta, formata dalla particella “e” (da “ex” = “fuori”, “esterno”) e da “mozione” col significato di “muovere”… all’azione.
Nel linguaggio figurato parlamentare la “mozione” è invece una proposta per promuovere una discussione e una successiva votazione su un determinato argomento.

“emozione”, “emotivo”, “emotività”, sono parole che indicano parte della fisiologia umana e che ci condizionano nella percezione della realtà. Tali termini li usiamo spesso  ma a cosa ci riferiamo ? Di solito pensiamo a stati soggettivi variabili per intensità  e di  durata variabile.

Le emozioni sono causate da stimoli (emotigeni)  di energia.
Gli stimoli possono essere esterni od interni all’individuo.  L’emozione causata da un fattore esterno è denominata "emozione esogena"; se viene suscitata dal proprio organismo si dice "emozione endogena", ad esempio quella provocata da un ricordo. 


Le emozioni provocano l’omeostasi, l'adattamento psicofisico,  per mantenere nel corpo l'equilibrio interno pur nel variare delle condizioni esterne. L’organismo reagisce con risposte biologiche, fisiologiche, tonico posturali, comportamentali, espressive mimico-facciali o di tipo linguistico.

Gli organi sensoriali (udito, vista, olfatto, gusto, tatto) sono i recettori periferici che trasformano gli stimoli emotigeni in impulsi nervosi, li trasmettono al sistema nervoso centrale ed il cervello attiva la risposta dell’organismo (mente, corpo).  Oltre ai cinque  sensi alcuni studiosi comprendono i recettori che intervengono durante i movimenti del corpo e localizzati nei muscoli, nei tendini, nelle guaine muscolari.

Per quanto riguarda il sentimento   voglio dire che questo lemma  deriva dal latino “sentimentum” ed etimologicamente fa riferimento al “sentire”, al percepire con i sensi, però in psicologia tale significato corrisponde all’emozione e a differenza di questa il sentimento persiste nel tempo, si stratifica nella mente. Non dipende da un fugace stimolo esterno od interno come l’emozione, ma deriva dall’affettività, è collegato ai propri interessi e valori, perciò può evolvere.   

I sentimenti e l'orientamento cognitivo influenzano il nostro essere nei confronti di persone o cose, motivano le scelte, condizionano le azioni, i percorsi di vita.

In ogni individuo ci sono dei sentimenti prevalenti che lo caratterizzano. La strutturazione comincia nei primi giorni di vita. Il neonato il primo sentimento che prova è quello dell’affetto verso la madre, la persona più significativa per lui. E’ la donna che gli offre la vita senza nulla pretendere.

L'affetto è una parola che deriva dalla lingua latina ed è composta da due due lemmi: "ad" e "facere", significa "fare qualcosa per".

L'affetto lega una persona a qualcuno o qualcosa, anche ad animali o vegetali.

Il termine viene usato per indicare una coinvolgente relazione personale. Infatti l’affettività viene manifestata con l’attaccamento.

Voler bene è un fatto misterioso. Improvvisamente divento indispensabile ad un’altra persona ed anche questa diventa per me necessaria, significativa: l’amo.

Per l’individuo adulto il sentimento d’amore è come una valigia. Dentro c’è l’affetto, la stima, la fiducia, il desiderio di stare insieme, l’erotismo, il sesso. Ma amare significa anche volere il bene del partner, aiutarlo nell’autorealizzazione.

L’amore è un sentimento intenso, di profondo affetto Si ama una persona per ciò che è, per le sue qualità fisiche e morali. La si sceglie non per necessità, per rimedio contro la propria solitudine, ma perché si desidera, c’è la voglia di stare con lei/lui. Se ci si accontenta della prima persona disponibile ad instaurare la relazione si va incontro a dolorose delusioni.

Vagare alla ricerca dell’amore è sbagliato ed inutile. Ma di questo parlerò in seguito.

2650
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Iter amoroso
« il: Aprile 01, 2012, 00:21:36 »
 Grazie "Presenza" per il tuo intervento.

A me interessa il funzionamento, i meccanismi, e come sono fatti i singoli "pezzi" dell'iter amoroso.

Francesco Alberoni nel suo "Innamoramento e amore" non offre l'indice che ho proposto nel mio precedente post. Penso che  tale "scaletta"sia innata, anche se può avere digressioni nel suo divenire.

E' importante anche la descrizione delle sensazioni, ma lo farò quando parlerò di ogni singola fase. Aspetto la tua collaborazione. 





2651
Pensieri, riflessioni, saggi / Iter amoroso
« il: Aprile 01, 2012, 00:04:50 »
L’amore suscita emozioni e sentimenti . La  loro commistione nella psiche  può far sembrare impossibile a molte persone che la relazione di coppia  possa avere un iter con delle fasi, caratterizzate da scansioni temporali che possono essere rappresentate in  un grafico come un percorso a tappe.

Il processo amoroso può andare avanti fino al traguardo finale, rappresentato dall’amore di coppia,   oppure fermarsi durante il metaforico viaggio, che comincia con l’attrazione, che può essere reale o virtuale. Forum,  chat  e telefonate possono creare idealizzazioni, che poi debbono essere  confermate o disconfermate  durante l’incontro vis a vis.

Nella maggioranza dei casi dopo la reciproca attrazione in ambiente reale segue, se possibile, l’avvicinamento e l’approccio.

Comincia il dialogo; se nasce il feeling, la simpatia o interesse,  si crea il presupposto per il primo appuntamento per conoscersi meglio e decidere se continuare gli incontri o smettere, oppure per decidere se la persona può interessare come amico/a o come partner.

Se entrambi decidono di cominciare la relazione amorosa si entra nella fase della mutua seduzione, alla quale  di solito segue  l’infatuazione, che è il primo livello dell’innamoramento, connesso  con l’attaccamento.

L’infatuazione serve per decidere se continuare od interrompere la relazione.
“Mi sto innamorando di te” , è la frase che di solito viene usata per dire al/alla possibile partner: “dentro di me sta nascendo affetto, forse innamoramento, ma sei in tempo per bloccarlo oppure per darmi modo di andare avanti.”  La risposta serve per capire cosa l'altro/a pensa in merito, se il sentimento è reciproco, se la relazione deve proseguire o deve essere interrotta.
Molti giovani per timidezza od orgoglio temono di rivelare la loro infatuazione perché non sopportano la possibile sconfitta.

La “dichiarazione” è "rischiosa", un rifiuto fa svanire i “sogni ad occhi aperti”, ma comunque vada è importante tentare… se si tace per timore si perde la possibilità di sapere.

Innamorarsi è facile ed è un’esperienza piacevole, ma non è l’amore. L’innamoramento serve per creare le basi di un amore duraturo, ma chi resta ancorato all’utopia dello stato d’innamoramento finché vive può incontrare seri problemi nel costruire un durevole rapporto di coppia.
 
Infine c’è l’amore.

L’indice dell’iter amoroso non  va considerato in modo categorico ed uguale per tutti, perché possono esserci situazioni che non rispettano la scaletta proposta, ma generalmente è quella.

Nei prossimi post descriverò le varie fasi, cominciando dall’attrazione. Saranno graditi i vostri interventi con le vostre esperienze. 

2652
Pensieri, riflessioni, saggi / Re:Caro diario
« il: Marzo 31, 2012, 22:41:30 »


Caro diario, stasera sulla tua pagina voglio ricordare lo stupore che provavo quando giocavo con gli aquiloni in riva al mare o in mezzo ai campi di grano dopo la mietitura.

La brezza marina pomeridiana permetteva all’aquilone di volare in alto, nel cielo sereno, come un messaggero alato.

Il lungo filo che lo tratteneva mi faceva sentire collegato allo spazio infinito dove si librano i desideri ed i sogni.

Era il tempo degli aquiloni e delle serate in allegria sulla spiaggia, quando io e lei con il gruppo di amici cantavamo e ballavamo sulla sabbia dorata al suono della chitarra e della fisarmonica.

Poi... succede... alla fine dell’estate.

Di lei mi sono rimaste le foto. Le guardo e ripenso alla passione che ci univa, al bisogno della sua mano nella mia.

Era infatuazione ? Innamoramento ?

Quando si ama spesso ci si illude che il proprio amore sia il più vero, l’unico, insuperabile. Ma col tempo si attenua, lentamente si spegne come la fiammella della candela e lascia degli interrogativi

La fine di un amore e' come un temporale ma poi torna il sereno. Bisogna dare al tempo la possibilità di guarire il dolore e trasformarlo in oblio, anche se il vero amore non si dimentica.

Superare il dolore non significa non aver amato.

2653
Presentazioni / Re:A domanda rispondo
« il: Marzo 31, 2012, 21:12:44 »
Grazie a voi per la cordiale accoglienza


2654
Presentazioni / Re:A domanda rispondo
« il: Marzo 29, 2012, 16:27:01 »
Citazione da: Presenza"
... di "farti amare" non sei più capace?

Cos’è l’amore ?

Argomento interessante per dialogare anche virtualmente.

Al tema  amoroso dedicherò un topic quando potrò.

Cordiali saluti dal dottor “Stranamore”  dharmas

2655
Presentazioni / Re:A domanda rispondo
« il: Marzo 29, 2012, 13:32:41 »
Brunello, "mascolo sogno". Non mi chiamo Stefania ma Rudi.

Sono un aedo ed un rapsodo,

un giullare dispettoso ed un saltimbanco dell’identità.

Sono  menestrello, rimator cortese e cantastorie.

Amo, ma di farmi amare non sono più capace.

Il teatro è la mia passione, la vita il mio palcoscenico.  :happy:

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