Ieri ho visto un altro bel film: “Perfetti sconosciuti”.
“Nel corso di una cena, che riunisce un gruppo di amici, la padrona di casa Eva, ad un certo punto, si dice convinta che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo partner controllasse il contenuto del cellulare dell'altro. Parte così una sorta di gioco per cui tutti dovranno mettere il proprio telefono sul tavolo e accettare di leggere sms/chat o ascoltare telefonate pubblicamente. Quello che all'inizio sembra un passatempo innocente diventerà man mano un gioco al massacro e si scoprirà che non sempre conosciamo le persone così bene come pensiamo”.
E’ un gioco che non accetterei di fare ! Anche tra amici ci deve essere la separazione tra vita pubblica e vita privata. Ognuno ha le proprie fragilità. Ci sono cose che devono rimanere nell’archivio della propria memoria mentale e non nelle sim telefoniche.