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Post - marcus

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Umoristico / Re:Statistica quantistica
« il: Maggio 24, 2012, 14:42:03 »
Il  tuo brano mi conferma che la libertà (anche di scegliere cosa fare e dove stare) è pura illusione. C'è sempre qualcuno che in nome dell'altruismo è pronto a "sacrificarsi" per inserirti nel gruppo o per fagocitarti? Comunque, la pretesa è quella di farti del bene. Che altruismo!       

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Umoristico / Re:Le tue mani
« il: Maggio 14, 2012, 14:15:51 »
Buona la scrittura di questo brano che, però,  non mi sembra postato nellaa
sezione appropriata.

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Umoristico / Re:La prima parolina
« il: Aprile 20, 2012, 17:50:31 »
Simpatico brano che la capacità di scrittura sa vivacizzare.                                     

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Umoristico / Re:Animali da compagnia
« il: Aprile 11, 2012, 15:17:05 »
Enccomiabile il tuo impegno di vita che non permette di essere influenzato dagli altri che ti circondano.
Nel brano, non ci dici che "pet" hai.

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Umoristico / Re:Reprobi
« il: Aprile 06, 2012, 14:35:33 »
Ogni brano, ben riuscito, unisce armonicamente oggetto con capacità di scrittura: tu hai ottenuto un risultato apprezzabilissimo.

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Umoristico / Re:Un giorno all'Ikea
« il: Aprile 02, 2012, 15:07:03 »
E' piacevole, leggerlo. Probabilmente per te, invece, è stato un pomeriggio poco piacevole

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Laboratorio di scrittura creativa / Re:la sera prima
« il: Marzo 26, 2012, 14:38:44 »
"I perchè, i cosa e i come sono ininfluenti,...", per te. Tutto è relativo!

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Laboratorio di scrittura creativa / Re:la sera prima
« il: Marzo 25, 2012, 15:30:44 »
Dal tuo brano, emerge che i due protagonisti si suicidano per la distanza chilometrica. Non credo proprio sia questa la motivazione che ha indotto i due innamorati a quel gesto conclusivo, dato che la lontananza è comune a centinaia di fidanzati o amanti italiani (per non citare cifre mondiali). 
Nella testa dell’autore è chiaro tutto il “piano” del racconto, ma chi legge si basa solamente sulle parole scritte per esprimere un’opinione soddisfacente. Pertanto, è opportuno che l’autore accenni, se non lo ritiene significativo per l’economia del brano, la causa che stimola un determinato atto del protagonista. Nel tuo brano, ad esempio, i due innamorati sono affetti da una grave forma di invalidità deambulatoria che non gli permette d’incontrasi oppure hanno più di ottant’anni e il loro amore è contrastato dai figli?
Tu scrivi 'Anna e Sandro, un caso del destino su cui nessuno avrebbe mai voluto scommettere.'  Detta così, è una frase puramente gratuita: chi legge non lo intuisce neppure il perché.

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Laboratorio di scrittura creativa / Re:VOTA IL FINALE
« il: Marzo 07, 2012, 18:30:43 »
La storia "fila" con qualsiasi finale presentato: segno che hai adoperato le parole giuste.

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Umoristico / Re:Brevetto n. XYZ
« il: Marzo 04, 2012, 14:43:22 »
La comicità risulta gradevolissima, grazie al ritmo fluido del brano. Ritmo armonico  creato dall'uso appropriato dei vocaboli e dal rispetto della sintassi

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Laboratorio di scrittura creativa / Re:Berenice
« il: Febbraio 04, 2012, 10:21:22 »
Si, la proposta di Nihil mi sembra molto adatta

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Altro / Re: Tempo per leggere
« il: Dicembre 05, 2011, 15:38:49 »
Chi scrive ha in mente tutta la storia del brano, ma chi legge può avvalersi soltanto delle parole che trova. Perciò è importante che l'Autore di un racconto, adoperi qualche parola in più affinché il lettore possa capire e assaporare il brano.

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Altro / Re: Frenetico
« il: Dicembre 05, 2011, 15:32:04 »
Una 'pennellata' letteraria, in tema col titolo del brano

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Altro / Re: Una donna da salvare
« il: Dicembre 05, 2011, 15:28:41 »
Manifesti una buona capacità di scrittura che rende significante il brano.

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Altro / 1343
« il: Novembre 26, 2011, 16:26:32 »
1343





Il sole, già in mezzo al cielo limpidissimo, continuava a colpirci con i suoi raggi infuocati che davano il loro segno rovente anche a quella giornata di fine luglio.
L’odore insopportabile della gran folla e il vocio assordante avevano esasperato gli animi, eppure nessuno voleva abbandonare il proprio posto. Tutti, dai nobili ai mercanti agli artigiani ai contadini aspettavano il re. Non capitava spesso di vederlo, perciò era un’occasione da non perdere.
Ascoltavo preoccupato il suono, a distesa, delle campane della città perché ne conoscevo il motivo: confermavano la guerra.  Poi un grido, dietro di me, mi riscosse  e un mare di  “Il re, il re” spezzò l’aria stanca di attesa: eravamo lì dall’alba.
Guardando verso il punto dove la strada entra nella piazza, il luccicore delle corazze mi costrinse a socchiudere le palpebre. Gli elmi, gli scudi e le lance degli armigeri mandavano un luccichio che abbagliava, come abbagliavano i vivi colori delle vesti dei cavalieri del suo seguito.
Nonostante i nitriti dei cavalli, sontuosi coi loro finimenti lustri, che quasi coprivano gli stupefatti “Oh” dei presenti, sentii il ragazzo accanto a me dire all’amico: “Che portamento! E la spada. Brilla come …”. Quelle poche parole bastarono a  riportarmi le immagini di un passato lontano. Quando infervorato dalle frasi del padre dell’attuale re, decisi con l’entusiasmo della giovinezza di lasciare ogni cosa e andare in guerra.
Rabbrividii e un groppo mi serrò la gola, rivedendo lo sguardo del bambino che stringeva la mano della sorella e con le lacrime che gli rigavano le guance, fissava la violenza mia e quella di un gruppo di soldati che gli devastava la casa e incendiava il grano: cibo indispensabile per sopravvivere all’inverno, lui e la sua famiglia.
Perché? Mi chiedevano quegli occhi innocenti. Cosa vi abbiamo fatto di male, noi. 
Uno squillo di tromba mi riportò al presente e nel silenzio generale chiara mi arrivò la voce del  re: “Con l’armata regale combatterò per difendere le nostre terre ma voi, sarete al mio fianco?”
Mentre festosi “Si ed evviva” sommergevano la piazza, il re scorgendoci spronò il suo cavallo e ci si avvicinò: “Vedendo qui il vostro saio, fratelli, adesso sappiamo che anche Dio è dalla nostra parte”.





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